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Autore: AliceDelFiore    07/04/2016    0 recensioni
Apro gli occhi e sei tra le mie braccia, mi stai guardando, mi sorridi dolcemente, il tuo viso sereno è perfetto, nessun dolore potrà mai rovinarlo.
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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                  APRO GLI OCCHI
 
Apro gli occhi e sei tra le mie braccia, mi stai guardando, mi sorridi dolcemente, il tuo viso sereno è perfetto, nessun dolore potrà mai rovinarlo.
Ti accarezzo la guancia, la tua pelle è così liscia, così morbida sotto il mio tocco, tremi, hai paura? Paura di me? Cosa ti spaventa?
Ti guardo negli occhi, mi fissi, un istante, abbassi lo sguardo, le mie labbra, i miei occhi, cosa stai guardando? Cosa stai pensando?
Mi avvicino al tuo viso, non indietreggi, non ti muovi, sei immobilizzata, timore e tremore, paura e desiderio, ecco cosa leggo nei tuoi occhi, cosa il tuo corpo mi sta dicendo.
La punta del mio naso sfiora la tua, sbatti le palpebre, ti sei resa conto di quello che sta per succedere, di quello che stai lasciando succedere, vuoi che mi fermi? Vuoi che continui? Dimmelo.
Resti in silenzio, anch’io, non voglio davvero la risposta, non voglio sentire una risposta negativa, voglio le tue labbra, voglio ricordare il tuo sapore, assaporare per un istante la felicità, poi me ne andrò, scomparirò, non tornerò più a disturbare il tuo mondo, ti darò la pace, ma ora, ora voglio stare con te.
I tuoi occhi mi fissano ancora un istante, si chiudono, è il permesso che forse aspettavo, elimino la distanza, poggio delicatamente le mie labbra sulle tue, sono così buone, così morbide e dolci, chiudo gli occhi, non ti vedo ma ti sento, ti sento molto bene.
Resto fermo qualche istante, aspetto tu mi cacci, aspetto tu mi allontani, ma non succede, ti bacio, muovo le labbra sulle tue, passo la lingua su di esse.
Esiti per un secondo, dischiudi le tue labbra, apri le porte di questo piccolo paradiso a cui finalmente posso accedere.
La mia lingua cerca la tua, la trova e inizia una danza magica che forse solo noi due conosciamo e che non dimenticheremo nonostante tutto.
Il mio bacio diventa meno dolce, meno casto, il desiderio si impossessa di me, sentirti così vicino a me, mi manda in confusione, le mie pulsione prendono il sopravvento.
Per te è lo stesso, ti aggrappi a me, le tue braccia si stringono intorno al mio collo, le mie strette intono alla tua vita, ti tengo stretta a me, non puoi più scappare, il momento per fuggire è passato, adesso non puoi più farlo.
Ti manca il respiro, ti allontani leggermente respirando pesantemente contro le mie labbra, sorridi leggermente, mi passi una mano sulla guancia, è così delicato il tuo tocco sul mio viso, vorrei non ti allontanassi mai da me.
Inclino la testa verso la tua mano che continua ad accarezzarmi dolcemente, il tuo sorriso mi riempie il cuore di felicità, i tuoi occhi così azzurri mi ricordano un mare sereno.
Continuo a navigare nel mare dei tuoi occhi, mi perdo in essi, tu continui a passare la mano sulla mia guancia, trai miei capelli, è tutto come un tempo, tutto come prima.
Una lacrima solca il mio viso, il mio tempo sta forse per finire? Devo forse già andare? Ti prego non mandarmi ancora via.
Le tue dita si spostano veloci raccogliendo la mia lacrima solitaria, un nuovo bacio mi dà nuova energia, nuova speranza, forse non è ancora finito il nostro tempo insieme, forse non dovrò dirti addio ancora una volta.
Mi baci, ti bacio, e tutto è come se ci fossimo solo noi, come se da questi istanti si decidesse il nostro futuro, come se questo bacio potesse ridarci la nostra vita passata.
Ti allontani da me quando ancora una volta il tuo respiro finisce per me.
Mi guardi ancora negli occhi, stai per dire qualcosa ma resti in silenzio, forse per troppo tempo, cosa sta succedendo? perché non dici niente? perché mi guardi così senza parlare?
Dimmi che mi vuoi con te ancora, dimmi che è stato bello per te ritrovarci, dimmi che questo è reale, dimmi che possiamo tornare quelli di prima, dimmi che c’è ancora un futuro per noi, che c’è ancora speranza per noi.
Ho bisogno di sentire quelle parole, ho bisogno tu mi dia speranza, io l’ho consumata tutta in questo mese lontano da te, non posso farcela a stare senza te, io ho bisogno di te nella mia vita.
Resti in silenzio a guardarmi, il tuo sorriso non riscalda più il mio cuore, c’è tristezza, un dolore enorme da cui non riesco a salvarti ora e da cui non sono riuscito a salvarti un mese fa.
Nemmeno tu vuoi andare, sai che ho bisogno di te e non vorresti lasciarmi ma entrambi sappiamo che è già finito questo intermezzo di felicità tra noi, adesso è il momento di tornare ognuno al proprio mondo, ognuno alla propria realtà.
Sbatto le palpebre e in un secondo tutto cambia.
 
Apro gli occhi, sono solo in questa stanza priva di te, tu non sei al mio fianco, tu non sei qui con me, non riposi più tra le mie braccia e non lo farai mai più.
Tu sei morta un mese fa, sei morta per quell’incidente che non potevamo prevedere, sei morta a soli vent’anni, quanto crudele la vita è stata con te, quanto triste il tuo destino.
E io che sono qui, io che ti ho guardato morire, che ho condiviso la tua stessa sorte dolorosa, adesso sto qui.
Qui, solo, ancora a sognare di te, ancora a credere che il tuo viso rimarrà sempre lo stesso e che il dolore non lo rovinerà, a sperare che la tua mano accarezzerà nuovamente il mio viso, che i tuoi occhi scruteranno i miei un’altra volta in più, a pregare di poterti baciare per sempre, a supplicare per un futuro che avevamo appena iniziato a sognare insieme e che non si realizzerà mai.
  
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