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Autore: Angel_SG    08/04/2016    3 recensioni
Le mille bolle blu ( titolo preso da una vecchissima canzone ) sono quelle che vengono fuori da un jacuzzi...aggiungete un pò di sano wincest e otterrete questo sclero xD
Dal testo:
"Viene dietro di me e comincia ad accarezzarmi le braccia nude, le sfiora mandandomi k.o.
Sai quante belle cose si possono fare in quella vasca?- mi bisbiglia all'orecchio."
( wincest! don't like, don't read)
Genere: Commedia, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dean Winchester, Sam Winchester
Note: Lemon | Avvertimenti: Incest | Contesto: Contesto generale/vago
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Blu, le mille bolle blu.

 

Mentre taglio di netto la testa dell'ultimo vampiro del covo che stavamo distruggendo, mi sento stanchissimo, guardo mio fratello e vedo che è messo anche peggio di me.

Usciamo fuori dal capannone per gli scafi che usavano come rifugio e vedo Dean gettare un intero pacco di fiammiferi accessi nella paglia lì accanto: il legno è vecchio e secco e il fuoco non ci mette molto a divampare e a bruciare ciò che resta di quegli esseri.

 

  • E anche questa è fatta – dice ghignando, ma il realtà so benissimo che vorrebbe andare a letto e dormire 10 giorni di fila.

  • Andiamo dal colonnello, gli diciamo che il “male” è stato estirpato...e poi troviamo un posto dove perdere i sensi – il mio tono vorrebbe essere scherzoso, ma in realtà ho davvero bisogno di rilassarmi e dormire, per trovare questo covo ci abbiamo messo 1 settimana e ho tutta l'intenzione di prendermi il meritato riposo.

 

Quando arriviamo in casa del Colonnello Mustard e dalla sua dolce consorte, la Signora Peacock, i due coniugi non sanno davvero come ringraziarci; alla fine la signora, vedendoci probabilmente troppo stanchi per riprendere il viaggio, decide di pagarci una notte nell'hotel della loro città.

 

Quando arriviamo di fronte all'hotel in questione lo guardo sorridendo stupito, mi volto a guardare Dean e la sua espressione è impagabile, guarda ad intermittenza l'hotel e me, cercando una conferma.

 

  • E'...è questo, giusto?

  • Bè, l'indirizzo e il nome coincidono...direi che siamo nel posto giusto...-dico a mia volta incredulo.

  • Ma – interviene di nuovo lui – 5 stelle vuol dire...proprio 5 stelle? - stenta a crederci.

  • Direi di sì...scopriamolo.

 

Varchiamo la soglia della hall e ci dirigiamo verso il bancone.

 

  • Salve ci deve essere una prenotazione per due persone a nome Green – dico usando uno dei nuovi nomi falsi, che avevamo usato per arrivare in quella città.

  • Un attimo che controllo...sì, eccola, una matrimoniale a nome Green.

 

Strabuzzo gli occhi e arrossisco come un pomodoro maturo, cerco di balbettare qualcosa in preda all'imbarazzo.

 

  • C-ci deve essere...insomma...un errore...- mio fratello mi pesta il piede così dolorosamente, che sono costretto a mordermi il labbro per non urlare.

  • Si è proprio quella – dice sorridendo serafico prima al receptionist e poi a me.

 

Fanculo lui e la sua faccia da schiaffi, domani non sarò neanche in grande di mettere il piede giù dal letto.

 

Ci vengono consegnate le chiavi della stanza e ci dirigiamo verso l'ascensore, pigio il tasto del 20esimo piano, dove si trova la nostra stanza e, non appena si chiudono le porte, sto per voltarmi verso Dean e chiedergli spiegazioni, ma prima che io possa dire qualcosa mi intrappola contro la parete dell'ascensore, una mano a lato della mia testa, l'altra mi stringe il fianco.

Riesco solo a degludire a vuoto, credo non riuscirò mai ad abituarmi all'effetto che mi fa mio fratello: sento la gola secca e, quando lui si avvicina al mio viso, il suo profumo mi stordisce fino a farmi girare la testa...e dimentico il motivo per cui sono arrabbiato con lui.

 

  • Non sai quanto ti voglio in questo momento Sammy – mi dà solo un bacio sulla guancia, leggero, soffice, ma che non ha niente di innocente, non vuol dire ti voglio bene, vuol dire “Mi trattengo per dopo”...ed è lì che do un caro saluto alle mie gambe.

  • Ah si? - riesco a stento a riconoscere la mia voce, ancora non mi sono abituato all'idea di poterlo finalmente avere così vicino – che ne dici di spiegarmelo allora?

 

Lui mi sorride, punto lo sguardo sui occhi e ormai sono abituato a vedere la sfumatura smeraldo che assumono quando è eccitato, il mio cuore perde un battito, mentre ogni fibra del mio corpo si tende alla ricerca delle sensazioni che solo lui sa farmi provare.

Sposta la mano verso il pannello dell'ascensore e lo blocca, poi si getta su di me con urgenza, premendomi ancora di più verso la parete.

Sento la sua bocca vorace sulla mia, la sua mano scende a sbottonare i miei jeans e l'insinua nei miei boxer, concedendomi una carezza intima che quasi mi manda fuori di testa.

Gemo nella sua bocca, schiudendo le labbra e lui ne approfitta per cercare la mia lingua con la sua.

Gli getto la braccia al collo, mentre avverto un irrefrenabile impulso di toccarlo, baciarlo, accarezzarlo, abbandonarmi a lui completamente.

 

Un suono strano interrompe le nostre effusioni e una voce si diffonde all'interno dell'ascensore.

 

  • Ehm signori, tutto bene? Il computer mi dà il segnale che il motore è fermo... - la sua voce è imbarazzata e non capisco perchè...o almeno non lo capisco fino a che i miei occhi non vanno a soffermarsi sulla telecamera di sicurezza che si trova all'angolo dell'abitacolo e non posso fare a meno di arrossire furiosamente.

 

Dean l'ha notata nello stesso momento, non arrossisce, ma ha almeno la decenza di apparire imbarazzato...e anche un po' divertito. Si sporge verso l'altoparlante, schiaccia un tasto e parla.

 

  • Si, tutto bene grazie – preme il pulsante per far ripartire l'ascensore – è ripartito, credo sia stato solo un calo di tensione...grazie comunque.

 

Poi si allontana e si mette al proprio posto, lontano da me, ma non abbastanza da non farmi sentire il suo profumo.

 

Si volta verso di me e sorride, sta flirtando con me, nonostante sappia benissimo che non ce n'è bisogno, ma mi piace e non voglio che smetta. Gli sorrido di rimando, mentre noto che siamo già arrivati al 19 piano.

Si avvicina a me e mi sussurra all'orecchio.

 

  • Continuiamo dopo Sammy – e il mio povero cuore va a farsi un viaggio di sola andata per Honk Kong.

 

Quando arriviamo al ventesimo piano, le porte si aprono ed usciamo nel corridoio, Dean se la prende comoda, camminando più lentamente del solito, e capisco che fa parte del suo gioco perverso, ogni secondo di attesa aumenta il desiderio che ho di lui, non riesco a controllarmi, mentre lui sembra riuscirci abbastanza bene; quando arriviamo di fronte alla porta la apro con urgenza e quando ci troviamo dentro per un attimo quasi dimentico tutto.

 

La stanza è grandissima, ha un ampio letto circolare al centro, la lenzuola sono di raso bianco, i cuscini in raso rosso, al centro c'è un tavolo con un secchiello per i ghiaccio, dentro una bottiglia di champagne e due flute.

In alto a sinistra c'è una porta bianca che dovrebbe essere quella del bagno...non credo di aver mai visto tanto lusso in vita mia.

Dean sistema le borse a lato della porta d'ingresso, poi comincia ad armeggiare con il termostato, accendendo l'aria condizionata.

 

  • Questa per noi si che è una novità – dice allegro.

 

Vado ad aprire la porta del bagno e resto a bocca aperta.

 

  • Puoi dirlo forte – lui si avvicina a me, cercando di capire cosa mi abbia sconvolto tanto e la vede anche lui: al centro del bagno, su uno scalino rialzato...la più bella vasca da bagno che abbia mai visto in vita mia.

  • Quella è una fottuta Jacuzzi...figli di puttana! - questo è troppo anche per lui e resta a bocca aperta, mentre trattiene una risata.

  • Dean, potresti essere un po' più scurrile? - lo canzono e lui si volta a guardarmi, non riesco a reggere il suo sguardo e abbasso il mio.

 

Viene dietro di me e comincia ad accarezzarmi le braccia nude, le sfiora mandandomi k.o.

 

  • Sai quante belle cose si possono fare in quella vasca?- mi bisbiglia all'orecchio.

 

Non voglio più trattenermi, mi volto verso di lui e lo bacio, voglio sentirlo adesso.

Lui non sembra per niente sorpreso, come se sapesse già che avrei reagito in quel modo, mentre ci baciamo mi fa avvicinare alla vasca e preme dei pulsanti, dai numerosi fori comincia ad uscire l'acqua e il sapone; lui mi toglie la maglia e io faccio lo stesso con la sua, continuiamo a baciarci e spogliarci, fino a che l'acqua smette di scorrere, segno che la vasca è piena, la stanza è carica di vapore, ci stacchiamo per entrarci dentro facendo attenzione a non scivolare.

Dean si siede e poggia le spalle al bordo, poi mi invia ad appoggiarmi di schiena a lui.

Prende un po' di sapone e comincia a spalmarmelo sulle spalle, massaggiandomi e rendendo il tutto ancora più erotico. Mi lascia dei baci umidi sul collo, mordendolo dolcemente di tanto in tanto...sa che la cosa mi fa impazzire.

 

  • Dee – stento a riconoscere la mia voce, è quasi flebile, quando mi abbandono a lui, sono ancora Sammy, il ragazzino di 14 anni e sento il bisogno di averlo vicino, di sentire che lui si prende cura di me.

  • Sammy – con le mani scende ad accarezzarmi il petto, si sofferma sui capezzoli e comincia a stuzzicarli con le dita, poi una mano scende in mezzo al mie gambe e sento di voler urlare.

  • A-ahh...- incarco la schiena e inconsapevolmente mi faccio più vicino a lui e sento la sue erezione già pronta e il mio ultimo brandello di lucidità mi abbandona.

  • Oh...Dio...- non sono più disposto ad aspettare, voglio sentirlo dentro di me adesso.

  • Chiamami pure Dean – ride spudoratamente e io rido con lui, amo il suo modo di flirtare con me, ma adesso basta giocare.

 

Mi volto verso di lui e lo trascino sopra di me, spostandomi sul lato opposto della vasca.

Lui sposta due dita verso le mie labbra in un tacito invito, le prendo in bocca e comincio a bagnarle con la mia saliva, sento le nostre erezioni scontrarsi e con una mano mi afferro forte al bordo della vasca; lui sposta le dita e si avvicina alla mia apertura preparandomi a ciò che sta per succedere.

 

  • Toccami Sammy – le mie mani si spostano su di lui e cercano di essere ovunque, sulla schiena, sul suo petto, fino a che si fermano sulle sue spalle: sono grandi e forti e mi fanno sentire al sicuro e protetto.

 

Lui sposta un a mano sul mio volto, portandomi i capelli che mi si sono appiccicati al viso, indietro.

Raggiunge quel punto dentro di me e io quasi urlo di piacere.

 

  • Deeean...ahn...ah...- lui mi guarda e ha una strano sguardo negli occhi.

  • Perchè mi guardi così? – sono le parole che riesco a snocciolare.

  • Mi fa impazzire guardarti mentre perdi il controllo – arrossisco – e mi fa impazzire ancora di più quando arrossisci.

 

Sfila le dita dal mio corpo e le sostituisce con il suo membro, stuzzicando quel punto dentro di me con più forza. Il ritmo non rallenta più, ora incalza, si fa frenetico, le sue spinte sono sempre più rapide e profonde e io mi ritrovo ad urlare il suo nome senza vergogna, sento i suoi ansiti e i suoi gemiti, farsi sempre più forti, sono rochi, carichi di desiderio e, per me, sono come benzina sul fuoco, come quello che sta divampando tra di noi e che niente può spegnere.

Alla fine veniamo insieme, lui mi fa sentire ancora qualche spinta, rallenta fino a fermarsi.

Quando scivola fuori da me, provo una sensazione orribile e d'istinto lo abbraccio, perchè non sono ancora pronto a sentirlo andare via da me.

Lui si poggia sul bordo accanto a me e io poggio la testa nell'incavo della sua spalla mentre lui mi accarezza distrattamente i capelli.

 

  • Hey Dean...

  • Mhm...

  • Credo che ogni tanto potremmo anche barattare uno dei nostri motel per un hotel di questo...

 

Lui ride in maniera genuina e spontanea, non aspettandosi quella battuta e mi ritrovo a pensare che nessuno degli angeli del paradiso potrebbe mai avere un sorriso più bello.

 

  • Sono d'accordo con te Sammy – si scosta un po' ed io alzo il volto verso di lui.

 

Mi dà un bacio sul naso e poi uno sulle labbra. E' un bacio a schiocco, un bacio che non vuol dire “ti amo”, non vuol dire “ti desidero”, un bacio che sa di quotidianità, il bacio frettoloso che dai a tua moglie o a tuo marito prima di uscire.

Un bacio che vuol dire che sei la persona cui voglio passare il resto della mia vita.

E mentre lo guardo, il mondo lì fuori non esiste e mi rendo conto di cosa vuol dire davvero la parola: Felicità.

N.d.A.
ok ok ok, il titolo non è mio, ma è tratto da una vecchia canzone di Mina.
Ora vi racconto in due parole com'è nata questa oscenità:
io lavoro in un call center e a volte capita che tra una chiamata e l'altra passino anche 5 minuti...durante questi cinque minuti...la mia mente è entrata insieme ai due Wincester nella jacuzzi xD
Ragion per cui le soluzioni sono:
-Concentrami più sul lavoro
-Cambiare lavoro
-Trovarmi uno straccio di fidanzato xD

Spero vi sia piaciuta, le recensioni sono molto gradite xD
Kiss kiss
Angel_SG

  
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