Un'altro giorno di scuola, davvero strano.
Mi alzo alle 6:00 in punto e inizio la routine quotidiana che precede il mio arrivo a scuola.
Oggi come sempre elegante, ma mai volgare ci vuole una certa classe per essere una figura così importante.
Prendo la mia porche e mi dirigo in quel pollaio di ottusi e senza futuro che erano gli studenti.
Mi giro portando dietro il collo i miei lunghi capelli biondi, guardo quella sfigata mai vista prima con uno sguardo di sfida.
Alzo gli occhi al cielo, ma secondo lei con quel vestito di h&m e le scarpe da ginnastica poteva essere il quarto angolo? No, ecco la risposta, preferivo camminare per i corridoio con una formazione a triangolo.
Tiro fuori il mio cellulare e chiamo quella traditrice di Abby.
Esordisco un:
–
la sento dire un piccolo.
La popolarità mi ha permesso di arrivare a un importante livello di immagine che devo mantenere per poter entrare a una buona università e avere uno splendido futuro.
Oh mio dio, quello è Miles, ti prego fa che non venga a parlarmi, l'ultima cosa di cui ho voglia sono i ragazzi, stupidi, infantili e troppo appiccicosi, sono come le piattole.
Posso capire che sembri starano questo mio atteggiamento verso la razza maschile, ma è del tutto normale, a nessuno piace nessuno.
Miles, quel verme, è stato il mio ragazzo, ora cerca perdutamente di riconquistarmi, in realtà tutti pensano che siamo fidanzati, ma sono solo apparenze, non potevo di sicuro stare con uno sfigato che non si lava i denti. Ehw.
Questo era il patto: nessuno doveva sapere la verità e noi avremmo dovuto fingere in pubblico, ma se solo avesse provato a sfiorarmi in privato o anche a rivolgermi la parola l'avrei distrutto.
So cosa voglio e ottengo sempre ciò che voglio. Sono ricca, bella, intelligente tutte le qualità di un leader.
abbassa lo sguardo, e se ne va.
Entro in classe, mi siedo al mio solito posto e aspetto che finisca la lezione, si chiedono tutti come io possa essere così curata e allo stesso tempo così intelligente, un dono naturale.
–
Entriamo in mensa e ci dirigiamo verso il nostro tavolo, l'unico che puliscono in realtà, il pranzo lo portiamo a presso, la mensa vende solo merda e cibi grassi fritti in olio usato e riusato.
Ero fottutamente tranquilla quando vedo, al nostro tavolo, dei ragazzi e persone poco rilevanti seduti al nostro cazzo di posto.
Miles mi sussurra di lasciare perdere che quelle erano persone perico..bla bla.
Gli faccio cenno di tacere, e allungo il passo verso loro, mi fermo davanti al tavolo, sguardo di sfida.
Uno si alza, un biondino coi gli occhi scuri, si era più alto e robusto di me, ma l'unica cosa che non provavo era paura.
mi sembra di essere stata abbastanza chiara.
Ma come cazzo si perette di rivolgersi a me con quel tono.
Piano “rovina vita allo sconosciuto di poca importanza solo per vederlo soffrire” abbia inizio.
Ci vuole solo un piccolo investigatore privato e due giorni e lo stronzetto è finito.
Nulla di personale, ma non lo doveva dire davanti a tutti, è un affronto.