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Autore: Booksavemylife    09/04/2016    0 recensioni
Savannah un giorno come tanti si ritrova una madre e un fratellastro, Zayn Malik.
Pian piano imparerà a convivere con la nuova famiglia, anche se prova un odio represso per suo padre e per la sua scelta. Ma non sarà solo il matrimonio del padre a sconvolgere la sua vita, l'oscuro passato del fratello e uno strano ragazzo, Liam Payne, travolgeranno completamente la sua vita facendole dimenticare cosa significhi avere una vita normale.
Genere: Drammatico, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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TENSIONI

Erano ormai passate due settimane da quando Savannah ricevette la notizia dell’imminente matrimonio del padre e ancora non si era messa l’anima in pace. Ci pensava ogni volta che aveva un secondo libero, magari mentre apriva un libro prima di iniziare a studiare oppure prima di entrare in classe per un’altra lezione pallosa, insomma… ci pensava ogni istante, anche quel normalissimo sabato con le gocce di pioggia che battevano sulla vetrina del negozio in cui si trovava insieme a Gwendoline. 

La ragazza bionda era in un camerino a provare innumerevoli vestiti, dei quali solo uno sarebbe stato scelto per la festa di quella sera, mentre Savannah era appoggiata a un muro e guardava dalla vetrina le persone che passavano con gli ombrelli in mano intente a farsi gli affari propri.

"Sav ma ci sei?!" Borbottò Gwen guardando la sua amica abbastanza spazientita. Posò le piccole e gracile mani sui suoi fianchi e aspettò un segno di vita da parte della castana che finalmente si girò a guardarla. "Che ne pensi?" Aggiunse dopo un attimo facendo una piroetta su sé stessa per mostrarle il vestito.

"Non mi piace." Rispose alzando le spalle Savannah, dopo aver guardato a lungo il leggero vestito a quadri blu e bianchi che stava indossando l’amica. "Sembra una tovaglia." Aggiunse poco prima che la biondina entrò di nuovo nel camerino.

Dovette restare lì ad aspettare ancora per un paio di minuti prima che Gwen uscisse dal camerino e la costringesse ad andare in un altro negozio. Questa volta la castana decise di accomodarsi su delle morbide poltroncine vicino ai camerini, mentre la sua amica cercava qualcosa da provare. 

La biondina tornò abbastanza in fretta da lei, più o meno in cinque minuti, chiamandola a bassa voce e con solo un qualche vestito tra le braccia."Non andare nel panico ma c’è un ragazzo che ti fissa, è nel reparto t-shirt." Aggiunse sempre a bassa voce e col fiato corto per la corsetta appena fatta.

Savannah alzò lo sguardo e quasi subito trovò due occhi azzurri fissarla. Si alzò dalla poltrona e decise di farsi un giro per aiutare l’amica a trovare un vestito decente da provare, finché per caso non andò contro il proprietario dei due occhi azzurri come il cielo.

"Oh scusa, sono così sbadata." Si scusò prontamente Savannah dopo aver fatto cadere dalle mani del ragazzo e dalle sue degli appendiabiti. Entrambi si abbassarono per raccogliere i rispettivi vestiti quando tra le mani del ragazzo finì un completino intimo rosso scarlatto. 

"Questo dev’es-essere tu-tuo." Biascicò il ragazzo biondo con le guance tinte di rosso per l'imbarazzo. La situazione stava divertendo Savannah che non esitò un secondo nel decidere di divertirsi di più. 

"Uhm no, non ce l'avevo in mano io… e poi il reggiseno è troppo piccolo per me." Disse guardando il ragazzo ingenuamente mentre il rossore sulle guance di lui raggiunse le sue orecchie. Il biondo ragazzo sembrò quasi pietrificarsi al suono di quelle parole ed iniziò a farfugliare parole senza senso. Cercava di tirarsi fuori dall'imbarazzante situazione ma sembrava impossible senza dare della bugiarda alla ragazza. 

Qualche minuto dopo la castana tornò alla sua poltroncina con un sorriso di soddisfazione stampato sul volto e Gwendoline la guardava con le braccia conserte. "Perché te ne sei andata?" Sbottò infine quando Savannah si sedette comodamente. "Beh… stavo cercando dei vestiti per te quando ho incontrato il ragazzo di cui mi hai parlato." Rispose in modo molto calmo e alla fine alzò le spalle indifferente lasciando l'amica sbigottita. 

"Tu cosa?!" Esclamò la bionda restando a bocca aperta. "E che gli hai detto?" Aggiunse dopo qualche secondo euforica e con gli occhi che brillavano. 

"Nulla di che, sembra abbastanza impacciato con le ragazze però l'ho invitato alla festa." Rispose Sav senza batter ciglio e con la solita calma indifferente mentre Gwen sgranò gli occhi per lo stupore. "Mi è sembrato il tuo tipo." Si giustificò mentre la sua amica stava per riprendersi dalla stupore ma a quanto pareva le sorprese non erano finite. 

"Sai che non lo è." Sussurrò abbassando il capo e facendolo oscillare orizzontalmente. "Ah già, il tuo tipo è co-capitano della squadra di football, occhi verdi, capelli castani, poi fammi pensare… uhm… ah deve lasciarti per la nuova cheerleader che è la stessa che ti ha fatta buttare fuori e che dopo lo lascerà per il capitano della squadra di football… ho dimenticato qualcosa?" Disse acidamente la castana sapendo benissimo che quelle parole avrebbero fatto male all'amica, più male di uno schiaffo, di un pugno o di un'accoltellata. 

"Sei proprio una stronza." Sibilò la bionda asciugandosi gli occhi prima di andare al camerino. Savannah si sistemò più comodamente sulla poltrona e aspettò l'amica che dopo aver provato tutti i vestiti uscì per posarli tutti tranne due. Si diressero alla cassa dove Gwen pagò i suoi indumenti ed insieme uscirono per dirigersi alla macchina del padre della castana senza fiatare. 

Sav lasciò Gwendoline davanti casa sua e si salutarono con un cenno del capo, ma poco prima che potesse ripartire la bionda riaprì la portiera. "Lui ci sarà?" Domandò tenendo lo sguardo basso sulle sue mani che cercava di nascondere sotto le maniche della felpa. Era chiaro di chi stesse parlando, ma nessuna delle due lo chiamava per nome perché sentirlo pronunciare ad alta voce o in un sussurro, provocavano a Gwen una crisi ed iniziava a piangere senza neanche rendersene conto. 

"Si, Cedric mi ha detto che l'ha invitato e che lui ha accettato." Rispose stringendo il volante tra le mani fino a far diventare le nocche bianche. La bionda annuì e senza aggiungere altro chiuse la portiera ed entrò dentro casa sua con in mano la busta del negozio. 

Appena tornò a casa Savannah vide il suo fratellastro seduto nel salone con una espressione disgustata stampata in viso e sentì suo padre e la sua futura moglie cantare nella cucina. Lasciò le chiavi dell'auto sul mobiletto nell'ingresso e passando davanti alla cucina confermò i suoi timori, stavano davvero cantando insieme mentre cucinavano. 

Un'espressione di disgusto si materializzò anche sul suo viso, proprio quando il padre la vide e la salutò allegramente. 

"Tra qualche minuto si pranza." La informò l'uomo felicemente mentre lei stava già facendo le scale due gradini alla volta per raggiungere il prima possibile la sua stanza. Si chiuse la porta alle spalle appena entrò e si guardò intorno notando che non c'era nulla di diverso, non ancora per lo meno. Tolse il cellulare dalla tasca dei jeans e lo appoggiò sulla scrivania prima di dirigersi verso il suo vecchio armadio per decidere cosa indossare per la festa. 

A differenza di molte altre ragazze non aveva mille problemi riguardo all'abbigliamento, questo perché non aveva abbastanza vestiti per poter farsi problemi. Prese il suo unico costume da bagno che era molto semplice e nero, degli shorts di jeans con qualche segno di usura e una maglietta a maniche corte bordeaux con un disegno bianco quasi sparito. 

Successivamente prese una borsa e ci mise dentro la maglietta che aveva rubato a Cedric la prima volta che avevano passato la notte insieme, e dopo prese il resto delle cose che le sarebbero servite per andare alla festa. 

Quando suo padre bussò alla sua porta per chiederle di scendere a pranzare lei aveva già preparato tutto. 

Scese nella piccola cucina qualche minuto dopo, tutti erano già pronti ed aspettavano solo lei. Con un sorriso cordiale, chiaramente forzato, ringraziò e prese il piatto dal tavolo per tornare in camera sua. "Tesoro potresti pranzare con noi?" Le chiese suo padre alzandosi e poggiando le mani sul tavolo. I due si guardarono per un paio di minuti finché Savannah non si girò per andare in camera suo il più velocemente possibile. 

L’uomo fece per seguirla ma venne fermato dalla donna che stava per sposare. Lo convinse a lasciar perdere perché forse la figlia non aveva ancora accettato la notizia e quindi che fosse stato meglio lasciarle i suoi spazi. Nel frattempo la ragazza aveva raggiunto la sua camera e si era messa a mangiare sul letto guardando sul vecchio portatile una puntata di una serie tv per la quale aveva sviluppato un’ossessione negli anni. 

Verso le 5 di pomeriggio venne interrotta da suo padre che entrò nella stanza senza bussare e senza dire nulla prese il piatto vuoto dal comodino vicino al letto di lei. Leonard si fermò poco prima della porta e si girò sentendosi in dovere di dire qualcosa alla figlia, però non sapeva cosa. Doveva sgridarla per non aver pranzato con loro? O forse doveva rassicurarla per ciò che riguardava il matrimonio? Proprio non sapeva che dire. La guardò per un attimo e pensò a quanto assomigliasse alla madre, Penny, e che lei di sicuro avrebbe saputo come comportarsi. Savannah alzò lo sguardo dal portatile e vide il padre uscire dalla stanza senza aprire bocca. 

Più tardi in quella giornata, dopo aver cenato e terminato tutte le puntate disponibili sul web, si alzò dal letto rendendosi conto di esser terribilmente in ritardo. Si preparò per uscire e proprio quando aveva finito Zayn entrò nella stanza di lei guadagnandosi una frecciatina. Lui la guardò confuso mentre lei stava aprendo la finestra della sua stanza. "Che vuoi?" Ringhiò la castana verso il ragazzo che sembrava essersi dimenticato il perché fosse salito. "Dove stai andando?" Domandò a sua volta con un’espressione incuriosita sul volto. 

"Non sono affari tuoi." Borbottò la ragazza incrociando le braccia sotto al seno, mentre Zayn esaminava il corpo di lei con estrema attenzione. "Peccato, non vorrei che tuo padre venisse a sapere per puro caso che stai uscendo di nascosto." Replicò il moro con un sorriso malizioso stampato in faccia, era convinto di aver vinto, di averla messa nel sacco per la prima volta. Passarono dieci intensi secondi in cui i due si guardarono fissi negli occhi finché Sav decise di lasciar perdere ed accontentarlo. 

"Vado a una festa, qualche problema?" Disse lei visibilmente infastidita. "Okay, vengo con te." Rispose lui annuendo col capo e subito dopo uscì dalla stanza. 

Savannah non voleva portarlo con sé, ma non aveva più tempo per mettersi a discutere e tra lui e suo padre beh… Zayn era di sicuro il male minore. 

Uscì dalla finestra come innumerevoli altre volte e facendo il giro della casa trovò il fratellastro ad aspettarla con una giacca di pelle addosso e una sigaretta tra le labbra. Lei si avvicinò e gli prese la sigaretta per portarla alle labbra. 

Per tutto il tragitto camminarono l'uno affianco all'altra e ogni tanto il moro si incantava guardando la ragazza maneggiare la sua sigaretta. Invece, gli occhi di Savannah non indugiarono mai su Zayn, non se ne preoccupò minimamente e quando raggiunsero casa di Cedric si fermò all’improvviso. Per la prima volta da quando aveva iniziato la camminata guardò il ragazzo. "Non fare cazzate o tua madre ti ritroverà in una fossa." Disse semplicemente con un sorriso soddisfatto che fece gelare il sangue del ragazzo. 

Si avvicinarono alla porta e la ragazza dovette suonare un paio di volte prima che il proprietario di casa si facesse vivo. Cedric si guadagnò subito uno sguardo di rimprovero appena aprì la porta e si scusò dolcemente a bassa voce con la ragazza dopo averle lasciato un bacio sulle labbra. A quel punto si accorse del ragazzo affianco a lei e subito divenne palpabile la tensione tra i due ragazzi. Zayn raddrizzò la schiena e si avvicinò di qualche passo alla ragazza mentre Cedric prese la mano di Savannah e guardò il moro come se volesse sfidarlo a fare di meglio.

Sav guardò i due ragazzi prima di roteare gli occhi ed entrare in casa ed andare nella stanza di Cedric per posare le sue cose e poi aiutare a sistemare tutto per la festa.

Zayn fece per seguire la ragazza ma Cedric gli impedì di entrare. "Non so chi tu sia, o cosa voglia da lei, ma ti conviene starle alla larga o te la vedrai con me." Disse con un tono di voce calmo ed estremamente serio mentre Zayn lo guardava in cagnesco. Sembravano due cani randagi che si litigavano un osso e solo uno alla fine sarebbe sopravvissuto, ma quale dei due?




My space
Buon sabato :)
Ho appena ricontrollato il capitolo e l'ho pubblicato subito perché sono terribilmente in ritardo :(
In questo capitolo abbiamo finalmente svelato i nomi dei genitori di Savannah, ovvero Leonard (interpretato da Gary Oldman) e Penny
[riferimenti puramente casuali a The Big Bang Theory]
Vi ringrazio per tutto quello che fate
A chi interessasse ho un'altra fanfiction su Luke Hemmings dei 5sos Love Is Patient

Con questo vi lascio, a presto!
Un bacio Xx

Gwendoline / Katelyn Tarver
  
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