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Autore: telesette    09/04/2016    1 recensioni
Senza porre obiezioni, Parn montò in sella con Deedlit dietro di lui.
L'Elfa cinse la vita del giovane cavaliere con le braccia, sentendosi protetta dalle sue spalle forti e sicure, e Parn le sorrise teneramente di rimando.
Se l'amore era un concetto sconosciuto, nell'universo di conoscenza che gli Elfi vantavano di possedere da sempre, Deedlit sentiva di aver trovato la vera saggezza.
E insieme a Parn, in tutti i viaggi che li attendevano, vi erano ancora tante cose belle da scoprire...
Genere: Generale, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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A Michela, con affetto...
Buon Compleanno! 

 

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Record of Lodoss War ロードス島戦記 Rōdosu-tō Senki ) anche conosciuto come "Cronaca della guerra di Lodoss", è un universo fantasy ideato dallo scrittore giapponese Ryo Mizuno e composto di romanzi, manga, serie animate e videogiochi. In Italia l'universo della guerra di Lodoss è conosciuto in particolare per la prima serie animata ( OAV ) del 1990.  
Le light novel ( insieme agli anime e ai manga da esse derivate ) di "Record of Lodoss War" ruotano intorno alle avventure di un giovane chiamato Parn, figlio di un cavaliere disonorato. Parte dei motivi che spingono le sue azioni è proprio il desiderio di scoprire cosa accadde a suo padre, e conseguentemente ripristinate l'onore della propria famiglia. A dispetto della sua inesperienza, Parn è considerato un leader, e viene accompagnato nelle sue avventure dal fedele amico di infanzia Etoh, dal suo consigliere ed amico Slayn, e dal suo mentore Ghym. Al gruppo nel corso della storia si unisce l'elfa Deedlit, di cui si innamorerà Parn. Nel corso della vicenda il gruppo di eroi dovrà affrontare numerosi avversari e si vedrà spesso aiutato da alcuni nuovi alleati.
 


Sigla Record of Lodoss War Finale
( clicca qui per guardare )

 

 

 

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Il domani è pieno di sorprese
immagini tratte da internet


Quante cose sapeva Deedlit.
Nonostante fosse un'elfa di appena 120 anni ( ossìa poco più di una bambina, per tutti quelli della sua specie ), Parn non la finiva mai di imparare ogni giorno, proprio da lei, innumerevoli cose nuove. Deed non era saccente quanto il burbero Gim, né "soporifera" quanto il saggio Slayn, semplicemente era consapevole della conoscenza, nelle varie forme ed aspetti, e ogni sua spiegazione andava a sottolineare direttamente la questione come se ciò fosse la cosa più ovvia del mondo.
Non c'era mai arroganza nella sua voce.
Quando lei mostrava a Parn la "vita" degli alberi, attraverso le mirìadi di creature solitamente "invisibili" agli occhi degli uomini, era come se la voce dell'innocenza gli avesse appena detto: guarda qua, lo vedi come è semplice...
E ogni giorno, ascoltando le sue parole, Parn imparava ad apprendere la verità poco per volta.
La verità che non c'era fine alle meraviglie e alle sorprese che la loro bella Lodoss aveva da offrire. Il mondo, così come lo conoscevano, era tutto un susseguirsi di scoperte e di cose da imparare. Persino Deedlit, tra i sorrisi e l'ironìa dello sguardo, ammetteva bonariamente che neppure gli elfi più antichi potevano dirsi onniscenti... e la stessa Karla, la Strega Grigia resasi immortale attraverso i secoli, ignorava il destino ultimo di uomini e cose.

- Ma in fondo. è proprio questo il bello - esclamò Deed. - La sensazione di scoprire ogni volta qualcosa di nuovo, per gli uomini come per tutti, è sempre qualcosa di unico a prescindere!
- Non saprei - balbettò Parn confuso. - Cioé, sai così tante cose tu che, in confronto, mi sento una vera nullità...
- Sciocchino - lo canzonò lei, facendogli un buffetto sul naso e guardandolo con affetto. - Guarda che anche gli esseri umani possiedono conoscenze che noi elfi ignoriamo completamente!
- Sul serio?

Deedlit annuì, facendosi pure un po' malinconica in volto.
Quando in passato viveva ancora tra i suoi simili, nella Foresta del non-ritorno, gli Elfi Chiari ripudiarono senza appello il suo desiderio di vivere e conoscere cose all'infuori del loro mondo. L'animo duro ed imperscrutabile degli Elfi più anziani, radicalmente legati a quella che loro intendevano come "verità assoluta", nei lunghi millenni di vita li aveva resi ciechi e insensibili ad ogni forma di possibile apprendimento che non avessero già acquisito.
Concetti come l'amore, i sentimenti e l'irrazionalità derivante dalle passioni e dalle forti emozioni erano sconosciuti per loro.
Ai loro occhi, nani e uomini erano creature selvagge e, al pari di orchi e coboldi, considerati alla stregua di animali senza onore e senza dignità alcuna.
A distanza di anni dal suo esilio, Deedlit comprendeva ora come la sua scelta l'avesse arricchita, pure al prezzo di un sacrificio enorme.
Se fosse rimasta tra la sua gente, arida e priva di comprensione, non avrebbe mai conosciuto tutte le meraviglie e i segreti che il mondo esterno aveva da offrire.
Non avrebbe conosciuto l'importanza della pietà, della generosità e dell'amore, se non avesse visto coi propri occhi le conseguenze in assenza di tali sentimenti.
In un mondo retto dalle tenebre, dove l'odio e l'avidità spingono le creature a sbranarsi tra loro, i sentimenti positivi acquistano effettivamente un valore immenso altrimenti vacuo e intangibile. Per questo motivo Lodoss era nata dallo "scontro" divino di due entità opposte: luce contro tenebre, creazione contro distruzione... Nel punto di equilibrio, a metà tra il bene e il male, ogni essere vivente ha dunque davvero modo di conoscere la vita ed apprezzarla per ciò che essa ha da offrire.
Ci erano voluti quasi cento anni, perché Deedlit giungesse a questa conclusione.
Parn non poteva certo immaginare, anche perché Deed preferiva non parlare mai del suo passato, ma avrebbe tanto voluto condividere con lei il peso dei pensieri che, a tratti, la rendevano tanto triste all'improvviso.

- Deed, c'è qualcosa che non va?
- No - rispose lei in fretta. - Vecchie storie, nulla di importante!
- Ma...
- Andiamo, sali a cavallo, gli altri ci stanno aspettando!

Senza porre obiezioni, Parn montò in sella con Deedlit dietro di lui.
L'Elfa cinse la vita del giovane cavaliere con le braccia, sentendosi protetta dalle sue spalle forti e sicure, e Parn le sorrise teneramente di rimando.
Se l'amore era un concetto sconosciuto, nell'universo di conoscenza che gli Elfi vantavano di possedere da sempre, Deedlit sentiva di aver trovato la vera saggezza.
E insieme a Parn, in tutti i viaggi che li attendevano, vi erano ancora tante cose belle da scoprire... giorno per giorno! 

FINE

   
 
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