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Autore: Tinucha    09/04/2016    5 recensioni
"È la mia droga." "La droga crea dipendenza e poi uccide." "Sono già dipendente e sto morendo lentamente." Mercedes mi lancia una tenera occhiata "Tu lo ami." "No." rispondo fermamente, lei scuote il capo "Si, invece."
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jorge Blanco, Violetta
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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Mentre chiacchiero con i miei amici dalla porta vedo entrare Ezequiel il nostro professore di canto nonché padre del mio migliore amico, Diego. Padre e figlio si scambiamo qualche occhiata e dietro di loro scorgo la figura di una ragazza minuta. Indossa un felpone enorme che le arriva a metà coscia e un paio di leggins che le fasciano perfettamente le gambe che si ritrova. Come scarpe solo un paio
di converse. Non riesco a guardarla in viso visto che ha lo sguardo rivolto verso il pavimento ed indossa il cappuccio della felpa che la copre completamente. << Scusate il ritardo ragazzi, lei è mia nipote Martina >> la ragazza alza di poco il capo per qualche secondo, la vedo di sfuggita ma non riesco a registrare il suo viso, troppo veloce. << Ciao >> ci saluta lei con una voce melodica  ma allo stesso tempo terribilmente flebile << Puoi sederti dove vuoi nell'aula >> le sorride Ezequiel, lei si dirige verso l'angolo della stanza quando la voce dello zio non la blocca << Martina sicura di non voler seguire le lezioni? Potresti realizzare il tuo sogno. La tua voce è un qualcosa di.. Sensazionale, e lo sai >> lei senza rispondere prende una sedia e si siede in quell'angolo. Ed è lì che passa ogni singolo giorno, ferma, immobile, con il capo chino e la musica nelle orecchie. Passano mesi e lei non ha nessuna reazione. Una mattina la vedo entrare dalla porta come al solito, con la sua felpa questa volta corta, le arriva alla vita come dovrebbe, le sta a pennello. Mentre Ezequiel ci sta spiegando qualche nuova regola per il canto scorgo Diego avvicinarsi e parlarle. Lei nega con il capo. In un batter d'occhio la vedo in piedi a rincorrerlo << Dammi le cuffie, rivoglio indietro il mio mp3 >> alza di poco la sua mano solo il tempo di farci vedere qualcosa di insolito e soprattutto preoccupante, in particolare agli occhi di Ezequiel. Abbassa la sua felpa e questa volta si alza sulle punte cercando di arrivare al braccio di Diego alzato in aria,senza sapere che lo zio si sta avvicinando. Con uno scatto si riprende il suo mp3 quando il professore l'ha raggiunta. Alza la felpa confermando la sua ipotesi. Martina sgrana gli occhi e si appresta a voltarsi. Si toglie il cappuccio della felpa e lo guarda negli occhi. Bellissima sarebbe un eufemismo. Ha degli occhi luminosi di un nocciola splendente, i capelli di un castano chiaro che va a finire sul biondo. Delle labbra carnose e perfettamente rosee, indossa un paio di perle di un bianco splendente. Lui assume un tono duro: << È PER QUESTO MARTINA? DIMMI LA VERITÀ È PER QUESTO? QUEL MOSTRO TI HA MESSO LE MANI ADDOSSO? È PER QUESTO CHE LO TEMI TANTO? PER QUESTO SEI VOLUTA SCAPPARE E VENIRE A STARE CON NOI? HA ACCETTATO IN CAMBIO DEL TUO SILENZIO? >> lei abbassa il capo come il primo giorno ferita dal tono deluso di suo zio. << È stato lui, vero? >> le chiede questa volta dolcemente anche se disperato. Lei chiude gli occhi stringendoli forte. << LO AMMAZZO >> urla fuori di se dirigendosi verso l'uscita. La mano di Martina sembra fermarlo << Non farlo anche tu, te ne prego >> gli chiede disperata ed esausta per poi abbracciarlo forte scoppiando in un pianto liberatorio. Diego come noi segue la scena da spettatore, sembra traumatizzato. 
Durante la ricreazione ci avviciniamo un po' tutti a parlare con Martina, mentre Ezequiel parla negli spogliatoi con Clara. << CHE COSA? MI DICI DI STARE CALMA? QUEL VERME SCHIFOSO DI TUO COGNATO HA MESSO LE MANI SULLA MIA BAMBINA E TU MI DICI DI STARE CALMA? MIA NIPOTE NON SI TOCCA! >> le urla dei due arrivano fino alle nostre orecchie . Martina cammina agitata rischiando di creare un solco nel pavimento. << Tini sta' calma, ok? >> << Glielo diranno, capisci? Sarà un casino. >> sbotta disperata passandosi le mani nei capelli. << Ma perché un casino? >> le sue labbra si serrano in una linea dura ed i suoi occhi diventano scuri. Neri come la pece. << Non possono farlo. Rovineranno tutti gli sforzi che abbiamo fatto. >> << Di cosa cazzo stai parlando? >> << Non possono, non possono. >> a passo svelto raggiunge Clara ed Ezequiel che con espressione dura ci vengono incontro. << Non ho nessunissima intenzione di sporgere denuncia. >> e girandosi se ne va. Clara prova a seguirla ma la mano di suo marito la ferma. << No, ha bisogno di stare sola. A casa le parleremo. >>
   
 
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