Perdita
«Come...»
ma non ti escono le parole. Una morsa stringe giusto
all’altezza dello stomaco,
mentre passi in rassegna quegli ultimi minuti.
...quegli ultimi
minuti.
Fatali.
E
tragicamente ti accorgi di quanto non sia l’evento il
sé a destabilizzarti, ma il
come.
Razionalmente
lo sai quello che è successo, lo hai visto accadere sotto i
tuoi occhi, ma
comunque non capisci perché il destino si sia fatto
così beffa di lui. Davvero,
fai fatica a comprenderlo.
Tutti
voi avete sempre convissuto con il pensiero costante della morte, non
vi ha mai
spaventato più di tanto, è una cosa che avete
interiorizzato tanto da
cominciare a sentirla accanto a voi, sempre. Ma comunque accettarla
adesso, in
quel modo, e soprattutto accettare che tra tutti fosse toccato proprio
a lui,
proprio non riesci a realizzarlo.
«Ho
provato...» senti mormorare a Scott, sconvolto e annichilito.
Quella perdita
aveva il potere di distruggerlo, di distruggervi tutti quanti;
perché dopo
Allison, dopo Aiden... sopportare un’altra perdita sarebbe
stato devastante,
più di tutte la sua.
Lo
sai che Scott ci ha provato, lo hai visto.
Era
lì e cercava disperatamente di far sì che quelli
non fossero i suoi ultimi
momenti, perché dopo tutte quelle avventure, dopo tutte
quelle disgrazie, che
la morte fosse una costante da tenere in considerazione lo sapevate
tutti, ma
che morisse a causa di uno stupidissimo proiettile, questo no.
«Dio, ti prego...
salvalo, Scott».
Le
frasi disperate di Malia.
L’urlo
lacerante di Lydia.
L’odore
del dolore di Scott.
La
morte nel cuore del branco.
«Era
così felice, di rivedere il branco unito... tutto il
branco». Ed era vero,
perché era lui e riusciva a focalizzare
l’attenzione sulle cose più strane, nei
momenti meno opportuni.
Rivedere
tutti voi, anche se in una situazione disastrosa come quella,
l’aveva comunque
rincuorato.
«Perché
non ha funzionato?».
Cristo, è la
domanda del secolo.
Ti
dici chiudendo gli occhi.
Che
tra tutti lui non reggesse il morso, che tra tutti lui morisse come
Paige,
mentre tutti gli altri avevano avuto una possibilità, avevano avuto un miliardo di possibilità,
lo consideri ingiusto, tremendo,
terribilmente egoista da parte del destino.
«Non
sempre chi riceve il morso è abbastanza forte».
«Lui
era forte» dici adesso, per la prima volta dopo la sua morte.
Perché
sei vivo grazie a lui, perché tutti loro erano vivi grazie a
lui e avrebbe
meritato una possibilità e sarebbe stato un ottimo lupo, il
più forte, perché
al contrario di tutti loro lui aveva una testa che viaggiava a una
velocità supersonica
e a dispetto di tutti sarebbe stato un ottimo consigliere per Scott,
perché era
il suo migliore amico, perché era sveglio, leale, altruista.
E
adesso avevano perso un altro membro di quel branco del tutto atipico.
Avevano
perso il membro migliore.
Stiles.
Dunque,
salve. Da dove nasce 'sta cosa? Non lo so, probabilmente dal fatto che
sono una persona psicologicamente instabile, a cui piace l'angst e che
se posso far soffrire qualcuno, lo faccio. Che poi Stiles è
pure il mio persnaggio preferito, quindi so pure stronza, scusate.
Allora, magari qualche piccolo chiarimento per la comprensione,
è ambientata dopo la quinta stagione, dopo aver affrontato
un ipotetico nemico per cui è stato richiesto l'aiuto di
tutti i membri del branco, o perlomeno ex membri e aiutanti vari.
Quindi immaginatevi uno scenario in cui sono presenti tutti: Cora,
Derek, Isaac, Ethan, Peter e via dicendo.
La voce narrante è Derek, non perché sia una
Sterek shipper, ma perché mi è uscita fuori
così, con un Derek che ha subito troppe perdite e che vede
l'ingiustizia nella morte dell'unico umano tra loro, voi immaginatela
pure come volete. Sono per la libertà di shipping,
perciò se volete considerarla una pre-slash, fate come
volete v.v
Dunque, qualcuno spara a Stiles, Scott cerca di salvarlo, ma il corpo
di Stiles rigetta il morso e quindi muore, in sintesi.
Roba triste, già. Ma non ero dell'umore per scrivere roba
flufflosa per la challenge.
Anyway, spero che vi piaccia almeno un pochino. Buona lettura, se la
leggerete.
Cinzia N. ^^