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Autore: GirlDestroyer1988    11/04/2016    0 recensioni
Buongiorno Hiro noi siamo tue amiche
Di tutti gli onori per servirti noi siam rivestite
Ti terremo gli abiti mentre tu a lavarti nella sorgente in seno alla montagna tu sarai
Ti daremo gli unguenti per mentre ti sciacquerai
E di nuovo vestiti e tuta lindi e pinti ti daremo
Che l’allenamento cominci e noi nel tuo tifo ci cimenteremo”
Genere: Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Baymax
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Contenuti forti
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30 anni dopo. Il mondo è stato sconvolto da terribili conflitti mondiali,legati alla volontà d’impossessarsi della tecnologia del teletrasporto. San Fransokyo è una delle poche città ad essere sopravvissute. Solo le megalopoli sono uscite intonse. Mentre la natura tornava a dominare quanto le venne tolto, terribili mutanti terrorizzavano i villaggi costruiti fuori dalle mura. Il capovillaggio di un insediamento lungo il Saigawa,una donna chiamata Romi,mentre cacciava per i suoi sudditi insieme ai suo figli,nonchè sue guardie,venne attaccata da loro, un branco di idrocefali,che fu costretta ad uccidere. Mentre i suoi figli tornavano sul campo di battaglia da lei calpestato durante la battaglia con dei cinghiali, la videro piangere. “Io....io non volevo ucciderli. Erano esseri umani,come me,voi,gli abitanti di Miraimachi. Perchè non riusciamo a salvarli?” “Vorremmo,vorremmo molto,ma non possediamo le medicine,e le radiazioni ci vorranno millenni per essere completamente assorbite dalla terra. Non si può vivere così a lungo da curare tutti i mutanti che nasceranno” Romi,avvilita,tornò con i suoi figli verso Miraimachi. Dal ciglio di un burrone di una piccola catena montuosa circostante un immenso parrocchetto osserva la vallata. Il parrocchetto-grosso come un elicottero-è in realtà uno zoonoide dei VBD-Vicious Barbarian Devastators-chiamato Aras,guidato dal capoclan dei VBD, Myyl Myyah’m,che,osservata la situazione,rise gracchiantemente. “Ed invece li abitanti di Miraimachi la cura alle radiazioni c’è l’hanno sotto i piedi!” e ricevette un messaggio da Alarekereke,uno dei suoi uomini, con un cervo zoonoide chiamato Cervus,che li chiedeva cosa stessero cercando esattamente. “L’Elemento Ί. È un energia più potente dell’energia nucleare,che non emette radiazioni ma che anzi può sconfiggerle. È stato risvegliato da epoche antichissime e grazie a quello potremo ricattare e regnare sui villaggi. Chiama gli altri VBD, stanotte distruggeremo Miraimachi!” VBD Vicious Barbarian Devastators. Sono dei lanzichenecchi del futuro che intendono governare i villaggi costruiti fuori delle megalopoli con il ricatto dell’Elemento Ί, un minerale superconduttore che debella le radiazioni termonucleari. MYYL MYYAH’M È in simbiosi elettronica con lo zoonoide Aras,un parrocchetto (Ara Ararauna) in grado di trasformarsi in un falco pescatore (Pandon Haliatus). Indossa la Collana del Serpente ALAREKEREKE È in simbiosi elettronica con lo Zoonoide Cervus,un cervo (Cervus Alba) con una zona tumorale sul fianco destro. Da questo tumore renale esce un robot a forma di lupo. Indossa la Collana del Pugnale ISIWA ANGABABULALI È in simbiosi elettronica con lo Zoonoide Aippos,un ippopotamo (Hippopotamus Amphibius) dal cui muso fuoriesce una lama. Inoltre il suo corpo può attrarre magneticamente le rocce di magnetite in qualsiasi ambiente e a qualsiasi distanza facendone una corazza, può estrarre lateralmente dalle ginocchia e dai gomiti degli enormi pneumatici rinforzati e può far fuoriuscire da sopra l’addome una torretta che spara raggi laser. Indossa la Collana del Fuoco WW’AN’SS’A LAGECHAN È in simbiosi con lo Zoonoide Hyaena, una iena (Hyaena Hyaena) che può trasformarsi in un aquila. Indossa la Collana dei Quipu N’Aç GARY È in simbiosi con lo Zoonoide Morokoruba,un moloch australiano (Moloch Horridus) i cui aculei possono sbucciarsi come banane rivelando svariati missili. Indossa la Collana della Forza FUROIDO MAROI È in simbiosi con lo Zoonoide Oondar,un okapi (Okapia Jhonstoni) che può trasformarsi in una sula dai piedi azzurri (Sula Nebouxi). Indossa la Collana della Lapidazione BURUNO SHEPADO È in simbiosi con lo Zoonoide Parataurus,un acaro californiano (Paratarsotomus Marcopalpis) gigante, che si trasforma in uno scorpione (d’altronde acari e scorpioni sono ambedue aracnidi). Indossa la Collana dell’Ambra Mentre il fuoco ardeva,uno dei figli di Romi, il robusto Birutoin,portò al villaggio i resti degli idrocefali uccisi nella foresta. Alla loro vista,nella Piazza Grande, tutti si spaventarono. Birutoin,senza scomporsi,prese un Contatore Geiger e lo passò sui corpi. Il misuratore sibilò al minimo,poi tacque una volta rimesso a posto. “Bruciamoli. Rendiamogli la giusta sepoltura. Le loro ceneri ci difenderanno dalla contaminazione” e venne creata un immensa pira con i cadaveri. Scesa la notte dopo il tramonto, mentre il sonnambulo Naruko continuava a lavorare lance fatte di giunchi di bambù nel sonno,appoggiato ad un muro di casa sua,mentre sua moglie Ilmya dormiva nel letto, un enorme falco pescatore piombò sul villaggio colpendo il palazzo reale. Romi fu fatta fuggire nei seminterrati in tutta fretta dalla sua matrona Aymilli. “Cosa sta succedendo?” chiese Romi. “Qualcosa di enorme ha colpito i piani più alti. Ne sento il fischio....sta tornando! Non allontaniamoci! Rifugiamoci nella cantina!” e,tra bottiglie di vino, Romi e Aymilli sentirono un altra,terribile scossa. Qualche bottiglia di sakè cadde e si ruppe,subito sbevazzata da topi che tornarono alticci. Aras,in modalità falco pescatore, volava mentre le armi post apocalittiche dei Miraimachiani non riuscivano a scalfirlo. Aras s’impossessò di un macigno crollato dal palazzo reale e lo sganciò sui soldati. Atterrato,dal suo becco provenne una minaccia:”Regina Romi! Dacci l’Elemento Ί! Lo sai che quell’invincibile energia antiatomica è qui sotto il villaggio!” e Romi,brandendo la sua spada, la puntò contro l’uccello. “Vattene subito! Lasciaci in pace!” Aras si preparò ad un altro assalto,ma nell’aria risuonò l’urlo “Nature is the ultimate weapon!” e qualcosa lo deviò lontano. “Oh no i Changemals!” disse Myyl. CHANGEMALS Un gruppo di guerrieri cimmeri possessori della tecnologia zoonoide. MATSUO TAGOME Indossa la Collana del Terremoto,in grado di far vibrare gli oggetti fino a mandarli in frantumi e paralizzare i nemici. È in simbiosi con un lupo alato chiamato Skywolf AKIRA SEHIKOMURA Indossa la Collana degli Ioni,che li permette di crearsi uno schermo corporale immune alla gravità. È in simbiosi con un elefante chiamato Rox da cui fuoriesce un robot a forma di orso bruno con una coppia di manubri,guidabile come un quad BOCHAN SOO Indossa la Collana dell’Illusione,che sfrutta la tecnica ninja del Kawarimi no jutsu,che permette di farsi scudo da un attacco nemico sostituendo il proprio corpo con un oggetto inanimato. È in simbiosi con un muflone,chiamato Hornbill,in grado di trasformarsi in un buceratodo DAISUKE HICCHAPURIN Indossa la Collana degli Tsubo,che permette di perorare a distanza i punti vitali degli oggetti-gli Tsubo,appunto-accumulando in essi troppa energia vitale,finchè non esplodono. È simile alla tecnica dell’Hokuto go sho ha di Ken il guerriero, chiamata anche “mossa dei 100 colpi del tu sei già morto” che fa esplodere teste e amenità simili,nonchè una simile arte marziale usata da Ryoga Hibiki/P Chan in Ranma1/2. è in simbiosi con un autentico robot,a forma di yak, da cui fuoriesce un veicolo ausiliare simile ad una pillola, dotato di 2 enormi lame a forma di dente di squalo in corrispondenza dell’oblò che permette la visuale sull’esterno, posto a prua del mezzo. È chiamato Swordborrower. JOSHU HAKAZAMARU Indossa la Collana della Pioggia,che causa acquazzoni,uragani,pure maremoti! È in simbiosi con un gigantesco Issus Coleoptratrus chiamato Speedy in grado di volare con delle pleure ottenute tramite una talea con le pleure di uno stercorario HONDO KUROI Indossa la Collana d’Efesto, in grado di generare vulcani,incendi,pioggie di lapilli,persino piccole pioggie di meteoriti! È in simbiosi con un coguaro chiamato Firecat in grado di trasformarsi in una sorta di mashup tra il Battlecat di He-Man e il Flender di Kyashan KOICHI BARUDA Indossa la Collana del Gigante,che lo rende minuscolo o enorme a seconda della necessità. È in simbiosi con un orso polare di nome Rascal in grado di trasformarsi in un grosso leone marino. ASANO RYOUKUDA Indossa la Collana del Voodoo,che fa dei nemici o delle loro armi o dei loro zoonoidi dei fantocci. È in simbiosi con un orso polare di nome Wingbear da cui fuoriesce un drone a forma di skua. SAKURA BARUDA Sorella di Koichi, indossa la Collana del Morso,che la trasforma in una vampira. È in simbiosi con uno zoonoide apotropaico tra una verdesca e un leopardo,di nome Wereshark HIROSHI FUROSHI Indossa la Collana dell’Arroventamento,che trasforma le sue mani in una coppia di lapilli incandescenti. È in simbiosi con un enorme toro-quasi un uro-di nome Vesuvio. Era Soo dei Changemals a bordo di Hornbill modalità buceratodo. Colpì l’avversario in modo che si allontanasse. Quell’altro,però,lo colpì con gli artigli al diaframma e Hornbill dovette atterrare. Mentre l’avversario piombava su Romi e la portava via,Soo scese da Hornbill e con il potere della Collana dell’Illusione sostituì Romi con una maceria. Romi,tornata dai suoi,ringraziò Soo e l’aiutò con il suo zoonoide. I danni inflitti erano pochi,e ci avrebbe messo poco a rimettersi. Nel frattempo Myyl e Aras erano tornati tra i loro e si erano accorti dell’inganno teso a far guadagnare tempo ai Changemals. “Buttate giù da una rupe questo calcinaccio! Torniamo indietro e tu, Angababulali,verrai con me con Aippos. E voi, Shepado e Parataurus,ci starete dietro e ci coprirete le spalle!” nel frattempo Asano,insieme a Wingbear,era sopraggiunto e con i suoi poteri da sciamano aveva contattato telepaticamente un avamposto militare da San Fransokyo. Quelli,saputo dell’attacco di Aras,erano arrivati con dei Fuchikoma e parecchie mitragliatrici pesanti,sacchi per le barricate,e parecchie granate. Aippos,in piena modalità zoonoide,sfrecciava verso le barricate mentre i militari facevano cantare mitragliatrici e lanciafiamme. Ma Angababulali li investì senza colpo ferire. Ma Hicchapurin con Swordborrower lo caricò facendolo scontrare contro un albero. Il biliardo tra lo yak e l’ippopotamo continuò per un pò,finchè Swordborrower non saltò sopra Aippos e,agganciato con le corna un masso,lo fece cadere sull’ippopotamo. Infine lo yak saltò via e Aippos finì impalato contro il muro di roccia. I Fuchikoma ingaggiarono una dura lotta contro Parataurus scorpione,e vennero soccorsi da Hakazamaru con Speedy. Myyl si era nel frattempo sceso nei sotterranei. “Allora...dovrebbe essere qui da qualche parte...se potessi battere con qualcosa queste pareti...” e,preso un cucchiaio da sommelier,prese a batterlo contro il muro finchè non li sembrò di sentire un tocco vuoto. “Che possa essere...” e lo utilizzò per scanalare la malta di uno dei mattoni grandi come tamburi delle cantine reali. Dopo la scanalatura spostò il pesante blocco e lo depose,vinto dalla fatica,a terra con uno schianto. All’impatto delle bottiglie saltarono dai loro ripostigli e si spaccarono a terra. “Tanto il sakè sa di shoyu,e io non lo reggo. Sembra aceto avariato” e vide un profondo cunicolo. Non disponendo di una torcia invocò il Potere del Serpente,che li diede la vista notturna a infrarossi del crotalo. Mentre si spostava per i bui cunicoli con la stessa nonchalance come se si muovesse in una galleria d’arte, giunse in una buia catacomba. “Come faccio a sapere se c’è l’Elemento Ί? Se avessi un Contatore Geiger potrei vedere che indica una radioattività minima,tipica di un elemento isotopico in perpetuo decadimento. Mi tocca grattare e vedere se le rocce possiedono la luce dell’Elemento Ί” ma mentre a mani nude cercava di scavare quanta più roccia possibile, sentì un rumore di bacchette mosse in sincrono su un invulnerabile mattonellato di pietra fluviale. Scosso,tornò poi a lavorare indefesso. Dopo un pò il rumore-di denti sbattuti, di xilofoni suonati, di ossa? Questo potrebbe essere un cimitero-tornò a farsi sentire. Alla fine guardò per terra incarognito. Le pietre erano accatastate in rozze piramidi, pietre glabre,fredde,amorfe,sassi da ferrovia,che non servivano assolutamente a niente. Non avevano nessuna luce, erano nere,scure,buone sole ad essere prese a calci fino a farti sanguinare i piedi. “Ma io non sono così stupidamente arrabbiato” e fece per uscire,ma il rumore di prima tornò a farsi sentire. Adesso le fonti di quel ticchettio erano diventate 4. 2 a destra,rispettivamente(aveva visto per un minuto buono l’intera stanza) dall’angolo a destra in alto e dall’angolo a destra in basso. Le zone rosse indicano le fonti sonore In giallo le nuovi fonti sonore Più avanzava più il rumore s’ingigantiva. Prima che se ne potesse accorgere fu circondato da scheletri di antichi guerrieri. A sua insaputa gli scheletri erano manipolati da Ryoukuda,che aveva anche facoltà di negromante. Myyl,uscito circondato da scheletri pesantemente armati,venne ricevuto da Tagome,capo dei Changimals,al completo. “Lascia questa valle Myyl,e non tornare mai più. Hai visto che qui non c’è l’Elemento Ί. Non insistere a provocare inutili problemi a questa gente. Sappiamo per cosa te ne serviresti,non credere. L’Elemento Ί non deve essere trattenuto egoisticamente come già troppe altre cose nella storia. Deve essere impiegato per permettere alla Terra di rinascere,dopo un altra,inutile guerra. “ Tornati sui Monti Toritana, i VDB riorganizzarono il prossimo attacco a Miraimachi. “Miraimachi non aveva l’Elemento Ί:come facciamo ad esserne sicuri? Quei Changimals sostengono che la città non ne ha alcun giacimento. In realtà le mie ricerche non avrebbero potuto essere più chiare: Miraimachi è un enorme pezzo di Elemento Ί! Non ce la faranno a tenercene lontani. Sappiamo che è lì,tutto quello che ci basta a convincere 30 villaggi a collaborare con noi. La prossima volta non minacceremo la regina in modo che con il ricatto acconsenta e i suoi sudditi acconsentano a darcelo. Inoltre ci siamo anche dovuti scontrare con la forza militare di San Fransokyo. No,no,no! La prossima volta e Dio ci sarà una prossima volta la raderemo al suolo! Non sono uno che perde tempo con la diplomazia. Ne ho già perso abbastanza questa volta! Non dobbiamo attaccarli subito ma solo quando crederanno che non abbiamo più interesse nei loro confronti. È la tattica migliore. Attaccassimo domani i Changemals sarebbero ancora lì,e con loro molto probabilmente i militari. Attaccheremo senza nessun preavviso il mese prossimo,e li annienteremo. L’Elemento Ί sarà nostro!” Ma Myyl venne interrotto da dei passi pesanti. “Il senso di giustizia mi porta a combattere il crimine ovunque esso si trovi. Sono Hiro Hamada,e per voi è finita!” Hiro e Baymax erano tornati. Durante la guerra lui e i Big Hero 6 avevano dormito criogenicamente. Il primo a risvegliarsi fu proprio lui, insieme a Baymax. Erano stati ibernati non da umani,ma da qualcosa di più grande,eccelso e magnifico di un essere umano. Erano creature con il volto incassato in una sorta di enorme uncino, in grado di apparire come enormi e gigantoplasici,ma allo stesso tempo in grado di stare molto più in basso dello stipite della porta. Parlavano a Hiro con solenne flemma mentre lentamente cadeva nel sonno. Baymax si era già ritirato nel suo guscio,mentre a terra giacevano i pezzi della sua armatura. Per lui 30 anni passarono in una sola notte di sonno senza sogni. In realtà la sua mente non era completamente vuota. Era sul ciglio di una strada,mentre Tadashi era ancora vicino a lui. “Nascesti già una volta. Adesso dovrai rinascere” e detto ciò,lo portò al risveglio. Il più anziano di quei superuomini era ritto in mezzo ai ruderi di quella che sembrerebbe la biblica torre di Babele. “Hiro,Hiro,dove sei? Ti sei svegliato? Ecco la tua armatura. Ma la terrai ancora per poco. In totale non passeranno trent’anni esatti,ma credo trentatrè. No,trentacinque. Diventerai quello che sarebbe stato tuo fratello. Vedi questo vecchio nuraghe? Lo ho costruito per me. Noi Astriani sappiamo adattarci anche alle cave più vetuste. Ti starai chiedendo chi siamo. Siamo tra le innumerevoli specie di uomini che ci saranno tra migliaia o tra milioni di anni. Ma credo che tu ti debba lavare,un bagno rigenerante dopo un sonno durato 11326 giorni. Ibari,Nekura,Usotsuki, Reiketsu,Wagamama,Warukuchi,Noroma,Yakimochi,Namake,Mie,Okubio,Manuke,Higami,Ganko! Venite qui,c’è Hiro!” e un gruppo di 14 assurde bamboline da cartamodello,con sorrisi psicotici,occhi a palla stile Jhonny Depp in Paura e delirio a Las Vegas e vestite di Fendi. “Cosa diavolo sarebbero ste cose?” chiese Hiro stuccato. “Buongiorno Hiro noi siamo tue amiche Di tutti gli onori per servirti noi siam rivestite Ti terremo gli abiti mentre tu a lavarti nella sorgente in seno alla montagna tu sarai Ti daremo gli unguenti per mentre ti sciacquerai E di nuovo vestiti e tuta lindi e pinti ti daremo Che l’allenamento cominci e noi nel tuo tifo ci cimenteremo” “Perchè sembrano dei libri del Dottor Seuss da come parlano?” “Sono delle Clara Dolls. Sono robot ancora più avanzati di Baymax,che tra poco reincontrerai. Sono estremamente gentili,ma purtroppo non sono molto raccomandate per servire negli ospedali. Come vedi quando ghignano sono terrificanti. “ Hiro visse quel Febbraio allenandosi a stretto contatto con una natura profondamente alterata. La sera la passava in una grotta a perfezionare la tuta, dove era stata ricostruita camera sua. Zia Cass era ancora in ibernazione,e le Clara Dolls pensavano anche a lei. Arrivò Marzo. La neve si sciolse riempiendo di ridenti cascatelle la vallata, e Hiro vide che l’ibernazione non aveva rallentato-come previsto-la sua crescita. Guardandosi allo specchio capì che era cresciuto diventando 19enne. In realtà sarebbe dovuto essere un 35enne, ma la sua crescita era stata aperantologata dal sonno. Guardandosi rise ricordando i panegirici medici di Baymax sulla pubertà: era notevolmente più grande e muscoloso del passato,aveva peli sotto le ascelle, sui testicoli,un accenno-veramente blando-di baffi. Ma in generale sembrava uno scarafaggio necrofago gigante del Madagascar,uno scarafaggio gigante,ma pur sempre uno scarafaggio. Lui poteva pur essere Hiro cresciuto,ma era pur sempre Hiro. si avvicinò allo specchio e li diede un brofist. Allontanò poi il pugno in un “balalalala”,e li venne da chiedersi che fine avesse fatto Baymax. Hiro vide l’armatura. “Prima di fare il cavallo,bisogna fare il cavaliere” la raccolse e cominciò a lavorarci sopra,prima però chiamando Wagamama andò a dire che non si sarebbe allenato se prima non avesse messo degli upgrade alla tuta. A lavoro ultimato,la sua tuta non era più semplicemente una tuta. Era una seconda pelle. L’aveva dotata di un piccolo cervello informatico in modo da poter agire come un essere vivente,seguendolo e eventualmente fondendosi con lui offrendoli protezione in caso d’attacco. Era un armatura simile a quella di un lanzichenecco,con delle ali-lama sui muscoli trapezi come Baymax, “per volarli al fianco”. Tra le armi di quegli antichi mercenari Hiro aveva messo 2 alabarde:una a lama solida e una a lama plasmatica. Inoltre aveva a disposizione una coppia di fruste,una ad energia una solida. Se ne fece fagocitare e si diresse all’uscita della grotta,approfittando del cammino da fare per allenarsi. Mentre Wagamama parlava freneticamente con le altre Clara Dolls, Hiro,emettendo ad ogni passo un rumore cupo e rabbioso, si avvicinò al suo sensei,e,con una voce in grado-per profondità-di umiliare quella del vecchio domandò:”Vorrei rivedere Baymax. Mi mostri il cammino da fare. È tempo che io mi ricongiunga con lui” il sensei,rimasto di marmo,valutò cos’era cambiato in quell’essere umano suo antenato. Il sonno criogenico ritardava la crescita,e questa,finito il sonno criogenico,procedeva a ritmo parzialmente velocizzato,dato che Hiro aveva saltato quattro anni in 28 giorni. Inoltre il suo corpo era di un individuo di quattro anni ancora più vecchio. La sua voce era alterata da un vocoider e pertanto sembrava quella di un orco che parlasse dal fondo di una foiba. Naturalmente avrebbe dovuto avere una voce molto raschiante e gutturale,la tipica voce degli adolescenti. La sua muscolatura li ricordò quella di un giaguaro. Inoltre era pesantemente armato,come un lanzichenecco,riconobbe l’essere. “Era questo ciò che volevo?” si chiese. “L’ho fatto io questo guerriero?” e,rinsavito,disse a Hiro:”Baymax è sulle montagne. Non ti sto mentendo e non potrei mentire. Ho superato quello stato del cervello in cui potevo mentire e mentirmi. Và sulle montagne,ti accompagneranno le Clara Dolls” dopodichè,uscito Hiro,si alzò,e,avvicinatosi ad uno specchio, cominciò a parlare in uno sconclusionato greco:”kalyteri einai mia evimerousa diafora oti ena asteio aporthito” e comparve il suo mandante. Assomigliava ad un anemone marino rovesciato e impalato su un preservativo impilato su un supporto cilindrico nella catena di montaggio. “Sì Baikarakaran? Avevi bisogno di confrontarti con me?” “Sì Mia Eccellenza Kadirakk. Hiro,l’umano che mi hai chiesto di allenare,è già diventato forte. Ho i miei dubbi ma secondo me....è come se adesso non avesse più bisogno di me. Posso però seguirlo,e vedere che cosa potrei ancora fare” “Che tu faccia come hai detto Baikarakaran. Continua a seguirlo,impartirlo,crescerlo,vergarlo” Per i monti Sant’Elia Baikarakaran osservò Hiro e le Clara Dolls muoversi per i sentieri e i camminamenti. “Vediamo...quest’armatura mi dà una forza prodigiosa. Ora....” e Hiro prese in una mano sola una conifera adulta e la sradicò. Dopodichè la lanciò in aria e vi ci impose le mani,facendola spaccare sul suo ginocchio destro. Si sentì il rumore di una betoniera che volava giù da un grattacielo e i 2 tronchi caddero a terra. “A giudicare dagli anelli aveva 7 anni. Vabbè,non me ne importa” e tirò dritto. Baikarakaran osservò basito e cercò di capire. “R-r-riesce a spaccare con solo le mani e le ginocchia alberi tanto grandi” e,sentendo dense e lacrimose gocce di sudore sulle tempie, cercò di spingersi sempre più alle falde del monte, per vedere se Hiro avesse ancora bisogno di lui. Il ghiaccio che si sciogleva provocò una frana che scorse parallela a Hiro e alle Clara Dolls. Un macigno attirò l’attenzione di Namare,che bussò l’armatura di Hiro. “questo gran masso con un tuo pugno potresti sbriciolare Il tuo pugno crepare la roccia vorremmo guardare” e Hiro,dopo averle detto che avrebbe modificato i loro circuiti affabulativi in modo che non parlassero in rima, osservò il macigno a lungo. “Combattere non è tirare pugni a caso” disse “ma sapere dove colpire e colpire in modo che il risultato sia massimo. Fammi vedere” e Hiro osservò il grande masso da più angolazioni. “un sasso si può rompere in tanti modi” pensò. Poi venne:” se un sasso si può rompere in tanti modi, affidiamoci alla Provvidenza che sceglierà il modo più giusto” e,preso il sasso, si involò e lo lasciò precipitare. Quello si spaccò come un uovo. Le Clara Dolls applaudirono. Hiro riprese il suo cammino. Arrivati in prossimità di un filone di argille, Hiro chiese a Yakimochi,la più dolce e riservata,incoronata con una coroncina di camelie,se sapeva dov’era Baymax. Ma Hiro venne risposto dagli eventi. “Hiro,ho bisogno di qualche upgrade. Non mi sento adeguato alle nuove normative sanitarie” era Baymax,dal profondo della sua culla criogenica in fondo alla grotta! Ma come avevano fatto a trasportarla? Hiro si ricordava di essesi ibernato con Baymax nei paraggi. E invece era molto più lontano. “Ciao vecchio amico. Si torna in azione e questa volta i tuoi upgrade saranno i più grandi che tu possa immaginare!” Dopo innumerevoli allenamenti,Baymax e Hiro si preparavano alla loro nuova evoluzione. Hiro ricordò di aver sentito parlare delle Krei International Robotics Industries (KIRI),e voleva saperne di più. “Devo chiederlo a quel tipo con cui ho parlato prima. Clara dolls,adunata!” ma le Clara Dolls,quando si raccolsero da Hiro,li dissero però che il tipo-chiamato Baikarakaran-le adunava tramite il richiamo “Clara Dolls aufbringen!” cioè “Clara Dolls adunata!” in tedesco. “E va bene. Clara Dolls aufbringen! Dovete recarvi da Baikarakaran,e dirli che voglio parlarli” ma Baikarakaran,ovviamente,non era in casa. “Non è in casa è adesso che facciamo? Cosa per attirarlo ci dovremo inventare?” E una cantò: “Un piano ho finito per elaborare. Se egli di casa esce un modo per tornare sicuramente lui possiede E credo che in questa casa egli si trova” Le altre però rimasero interdette. “Cosa ci sta succedendo? Non siamo più capaci di parlare in rima! In ogni caso:se Baikarakaran esce di casa,deve poterla poi ritrovare. Qualche volta mi aveva parlato di un allarme per aiutarsi a ritrovare casa. Credo che sia qui,da qualche parte.....” e trovò,dopo lunga e penosa circumnavigazione casalinga,un allarme di loro competenza,concepito come un piccolo uovo Fabergè con mezzo guscio trasparente,che ne visualizzava il tuorlo. Era fucsia e con delle minuscole impronte di mani color Smarties su sfondo nero. “Ho trovato il faro! L’allarme!” e cercò d’interagire con l’oggetto. Lo tirò e vide che c’era attaccato una corda. Immediatamente si sentì risuonare per casa-caverna uno squillo e dalla sommità della montagna in cui c’era la grotta si aprì,con uno scorrimento di pesanti paratie rocciose,una sorta di torretta per l’esame di livello d’inquinamento dell’aria,dalla cui sommità uscì una gazza robot simile ad un peluche,seguita,in volo,da altre gazze più piccole. Hiro,vedendole volare, si domandò che stesse succedendo. Dalla grotta poi uscirono,sulle note della Danza n’5 di Johannes Brahms delle soldatine di piombo con occhiali,colbacco e treccioline,armate di picche. Dopo un pò arrivarono altre soldatine a cavallo di denti giganti, le cui radici erano state trasformate in gambe equine. L’intera assemblea si radunò presso Hiro e Baymax,e,dopo un solenne inchino,cominciarono a cercare nel bosco. Nel frattempo dei carretti trainati da cavalli-dente arrivarono con le Clara Dolls a bordo. Dopo un pò i soldati tornarono con uno scazzato Baikarakaran. “Baikarakaran,è così che ti chiami? Ti eri nascosto nei boschi? Cosa diamine stavi combinando?” e Baikarakaran li spiegò che lo “pedinava” perchè si chiedeva se Hiro fosse ancora debole. “Non è da Grandi Maestri pedinare i propri allievi. I Grandi Maestri si fidano” Baikarakaran chinò lo sguardò e sospirò. “Perdonami Hiro. Clara Dolls kniend konferenzimmer. Lotte, militarmanover dispergieren friedlichen zweirehige seite. Luiselotte, militarmanover dispergieren ruhigen nordlichen theater. Liese, zum nest zuruck. Di cos’altro volevi parlarmi?” con le Clara Dolls radunatesi genuflesse accanto a loro,le Lotte-le soldatesse plumbee-dispostesi in quadrupla fila verticale,le Luiselotte-soldatesse fantine ortodontiche-dispostesi a U il più lontano da loro, i Liese-le gazze-che a stormi tornavano alla grotta,Hiro chiese a Baikarakaran delle KIRI. E di San Fransokyo. E dove stessero dormendo gli altri Big Hero 6. e un infinità di altre cose. “Hiro,durante la guerra trasferimmo le bare dei tuoi amici in più punti del mondo. Adesso si saranno risvegliati, e i miei consimili li starano già allenando. Ognuno dovrà affrontare una Strega per poterti reincontrare.” WITCH TOURNAMENT Partecipanti HIRO HAMADA Giappone Baymax basato su Hiro Takachiho, è il protagonista del film e fondatore e leader dei Big Hero 6. Un geniale ragazzo capace di inventare e costruire le cose più incredibili. robot infermiere universale, appare come un coccoloso e rassicurante uomo-pallone. È stato concepito per essere l'infermiere universale da Tadashi e successivamente modificato da Hiro per combattere il crimine.Per quest'ultimo scopo, Hiro gli crea ben 2 armature: la prima di colore nero e verde-grigio, che ne mantiene la forma rotonda e la seconda di colore rosso e viola equipaggiata con diversi gadget tra cui il pugno-razzo (un pugno sparato ad altissima velocità che si ricongiunge automaticamente al corpo) e dei razzi a propulsione e delle ali che gli permettono di volare. Ha due chip che gli fanno svolgere tutte le sue azioni: il chip medico di Tadashi, un chip di colore verde che gli fa svolgere qualsiasi azione legata all'assistenza sanitaria, e il chip di combattimento di Hiro, un chip rosso che gli permette di lottare. Il chip sanitario inoltre gli impedisce di danneggiare qualsiasi essere vivente in modo grave. Se viene tolto e si lascia solo quello da combattimento Baymax entra in modalità "Bersek" (caratterizzato da occhi color rosso acceso): in questa modalità Baymax diventa una vera e propria macchina da guerra e diventa inarrestabile fino al compimento dell'obbiettivo assegnatogli. Se gli viene rinserito il chip medico recupera lucidità e ritorna quello di sempre. Figure minori LE CLARA DOLLS Androidi di supporto create da Baikarakaran. STREGA Una strega è un androide da battaglia che bisogna sconfiggere al Witch Tournament, pensato per i Big Hero 6. la prima, per Hiro e Baymax, è Bafire. Bafire è un gobbo coperto da lunghe fiamme di un amaranto spento. Baymax e Hiro si trovavano in una discarica, dove Baikarakaran aveva permesso ai suoi protetti di servirsi, se ce ne fosse stato bisogno, di diversi veicoli. Ma Hiro voleva fare tutto solo con l’aiuto di Baymax e l’intelligenza per utilizzare colpi combinati. Il gigante cominciò a lanciare spazzatura messa a fuoco verso i due, i quali riuscirono a parare e schivare, con Hiro che si separò da Baymax per prendere possesso di uno dei mezzi, un frantumatore, con cui aiutarlo. Nel frattempo Baymax e Bafire stavano combattendo Bafire brandendo una trave d’acciaio imbibita di fango misto a kerosene scaduto per renderla in grado di combustere il suo fuoco. Baymax riusciva a parare i colpi dell’avversario, ma Bafire non risentiva dei suoi, e sennonché li sparò un getto di fiamme concentrate. Nel frattempo Hiro avanzava il più velocemente possibile, portandosi dietro anche delle taniche di bitume. Hiro, non riesco a affrontare quel vomitatore di fuoco. Se hai trovato un modo per aiutarmi….. “Certo amico mio. E non c’è modo per sconfiggere il fuoco….se non con sé stesso. Baymax! Qui ci sono delle taniche di liquido infiammabile. È petrolio. Attenzione!” e Hiro, senza mai abbandonare gli occhi da Bafire menò il suo gigantesco braccio frantumatore contro il gobbo di fuoco bloccandogli il braccio sinistro. “Baymax! Buttaglielo addosso!” e Baymax ne prese uno e lo sversò addosso su Bafire, aumentandone esponenzialmente le fiamme. Hiro diede un morso più forte al braccio della strega, buttandolo alle sue spalle. Baymax sparò uno dei suo pugni contro Bafire, facendo sì che l’incendio si propagasse ai mezzi di trasporto, tra cui un Uchikoma, che appena rivelò il fuoco su di sé fece una cannonata che peggiorò i danni su Bafire. Nel frattempo Hiro aveva trovato un vecchio missile, e vide che la miccia era esposta. Appoggiandolo a terra, la accese servendosi di un taglia pizze automatico, strofinandoselo su una delle gambe, e facendo sì che le scintille brillassero la miccia. Il razzo colpì Bafire aumentando esponenzialmente il mare di fuoco, da cui Bafire era nato e in cui adesso si stava distruggendo. Infine, un ultimo getto di fuoco salì vertiginosamente al cielo, mostrando uno spirito del fuoco, che salutò Baymax e Hiro, per poi risalire vertiginosamente la montagna al loro lato, brillandovi come un vulcano nascente. GOGO TOMAGO Inghilterra acida e atletica ragazza, esperta in biciclette, pattini, ruote e dischi, cerca di creare una bicicletta iperveloce: il suo costume è formato dagli stessi pezzi che usa per costruire le sue bici, ha due ruote per pattinare velocissima e altre due da lanciare come frisbee tagliente agli avversari, questi hanno anche la capacità di tornare indietro. In più di un'occasione mostra di essere risoluta e di prendere il comando, tuttavia mostra di avere un lato dolce (come quando abbraccia Hiro per perdonarlo della scenata fatta sull'isola) Membro dei Big Hero 6. STREGA La strega di Gogo era Demonstein, una sorta di gigantesco orsetto di peluche satanico per metà anche mostro del Dottor Frankenstein. Gogo non ne era minimamente sconvolta. “Balliamo!” disse, prendendo la rincorsa su una delle onde di pietra e eseguì una serie di rotazioni a velocità crescente mano a mano che precipitava, mentre Demonstein provava a respingerla con un getto di fuoco dalla bocca, ma uno dei dischi di Gogo danneggiò il lanciafiamme orale di Demonstein, per poi schiaffarlo a terra esercitandogli sulla testa un accelerazione. Gurlon, suo maestro, potè riferire che Gogo fu così violenta da fargli schizzare gli occhi a bottone dalle orbite. Il gigante adesso era cieco, ma questo non gli impedì di afferrare Gogo tra le sue braccione morbidose, cosa che stressò Gogo non poco. Lei non era una tipa da coccole. E lo fece capire chiramente a Demonstein tagliandogli ambo le braccia. Poi fece così con le gambe. Adesso Demonstein era un gigantesco orso cotonoso senza più nè gusto, nè vista nè braccia nè gambe. Che voleva fare adesso? HONEY LEMON Francia geniale esperta di chimica, membro dei Big Hero 6, si occupa appunto delle reazioni chimiche tra componenti di vario genere: il suo "upgrade" da supereroe le consentirà di portarsi dietro un intero catalogo di palline che sprigioneranno allo schianto reagenti chimici di vario genere STREGA La sua strega era Gaarnu, simile a un incrocio tra un auto e un dinosauro. La creatura non era una supercar molto sveglia: era una Edmunds Midget Car del 1976, non la preistoria, ma c’era un piccolo dettaglio che Don Edmunds non aveva considerato: aveva la cappotta aperta come il Colosseo. E Honey, adesso, era agilissima, un geco, e con la sua pelle mimetica poteva mimetizzarsi con l’ambiente circostante senza essere vista. In questo caso era Rue Wertz, il cui cavalcavia era ormai la volta di una caverna di macerie, quelle del museo d’arti fini di Bruxelles. Honey approfittò della cappotta aperta e del macinino lei sottostante per prenderne il controllo, guidandolo fino al suo istruttore, Asmeg. Anja. WASABI NO CYBER Italia (Milano) robusto e meticoloso, si occupa della sperimentazione coi laser che gli consentono di tagliare ogni singola cosa con essi in modo preciso: il suo "upgrade" da supereroe sarà basato su questi esperimenti, infatti avrà due lame di plasma che gli usciranno da sopra i polsi. Membro dei Big Hero 6. STREGA La Strega di Wasabi era Ayarb, una specie di serpente fatto di cingoli con un braccio meccanico terminante in una struttura complicatissima, prima somigliante a della carne piena di pustole e pellicine, che si allungava in una ghiera concava con una ragnatela per contenere delle enormi sfere che sembravano fatte di pomice, continuando con una serie di snodi che disegnavano un intricatissima successione di triangoli prima equilateri, poi pitagorici, poi rettangoli, evolvendosi ulteriormente in una “gabbia” di serpentine, senza processi trasversali immagine di una gabbia in cui è evidenziato il processo trasversale la struttura continuava a evolversi in un qualcosa simile alla carta crespa, con un arricciolamento cocleare terminante in una “foglia” con tre strutture tubulari sotto di essa. L’altra parte aveva un arma molto più convenzionale, un trapano colossale. Wasabi distrusse molto facilmente il primo braccio, dal momento che era un lanciafiamme contro cui le lame al plasma non avevano alcun problema, mentre il trivellone lo tenne impegnato per più tempo. Infatti le lame erano efficaci solo se l’oggetto era una superficie continua, mentre se era una superficie rotante riusciva a “rompere” la barriera plasmatica. Wasabi ci rimise il mantello da parrucchiere, ma farsi trascinare verso il basso li diede la spinta per tranciare il supporto della suddetta. FRED Casablanca un aitante e molto vivace nerd, amante dei supereroi e dell'azione, lui è la mascotte del gruppo e non si occupa degli esperimenti. Fa parte di una famiglia ricca ed ha sempre avuto una passione per i mostri: il suo "upgrade" da supereroe consiste in un costume da mostro con il quale può fare altissimi salti in alto e sputare fiamme dalla bocca. Dimostra anche di essere molto agile nel manovrare e roteare i cartelli, qualità che gli tornerà utile nella parte finale del film. Membro dei Big Hero 6 STREGA La Strega di Fred era Evarista, una sorta di enorme cartamodello con un “abito” realizzato con bucce di mela essiccate. Combatteva trasformando i suoi arti superiori in intrighi di radici. Fred però si limitò a fare fuoco. E lei bruciò. Gogo ,nonostante avesse dormito quasi come se fosse morta, aveva un mal di testa mafioso. Gurlon, il suo allenatore, dovette tenerla a letto per un intero mese. In compenso Gogo dormiva e convalesceva in un letto che agiva da sauna e lettino vibromassaggiante,affinchè anche da ferma Gogo non s’afflosciasse. Il giorno di Sant’Ilario-28 Febbraio-Gogo tornò in azione. Avevano a loro disposizione,Gogo e Gurlon,un anfiteatro di rocce come costole di Zeuglodon. Gogo divenne sempre più veloce. Un giorno Gurlon ritrovò una Panda 4x4 e la scagliò contro Gogo in corsa. Gogo prima la schivò, poi,lanciatasi su un arcata, scagliò sull’automobile uno dei suoi dischi, che centrò l’automezzo proprio in centro. Il disco smembrò l’auto e tornò da lei,in tempo da porgersi sulla cima di un altra onda di pietra in mezzo al niente. L’antica e pragmatica campagna inglese stette immobile,mentre Gogo accorreva da Gurlon,improvvisamente incuriositasi a proposito di Hiro e degli altri. “Hiro si è già svegliato,ed è in Giappone. Insieme a lui c’è Baikarakaran. Baikarakaran non è come sono io. Io,come vedi, ho gambe e piedi molto corti/corte,simili a quella di una gallina. Il mio pube e addome è un romboide dagli spigoli arrotondati e rotondeggianti. Il mio torso assomiglia ad una serie iperstratificata di piadine di carne,muscoli e pelle,infilate in una colonna vertebrale simile ad una picca di carbonio,molto più robusto del normale tegumento osseo. La “picca” è divisa in 19 vertebre. Ho 4 polmoni,2 intestini e 6 reni. Dallo splenio mi si sviluppano le braccia. Un enorme gobba in grado di innalzarsi e abbassarsi come l’opistosoma del ragno pavone. Da essa,in corrispondenza di 7 occelli a destra e a sinistra, mi si sviluppano le braccia. Sono in totale 16,di cui 2-le sedicesime-sopra la “gobba”. Le braccia possono allungarsi fino a 4 metri. Il mio cranio presenta anencefalia parziale e il mio mento e la mia mascella un cherubinismo rachitico. Lui è molto più alto,con un collo stretto alla cima, e 2 grandi ed arcuate propaggini dai muscoli milo-ioideo. Il cranio è anencefalo e ombreggiato da una sorta di “artiglio”,legato ad una crescita compulsiva delle vertebre cervicali. Hai bisogno di Upgrade. Ci sarà sicuramente una filiale londinese delle KIRI” “KIRI? Cos’è la KIRI?” “KIRI:Krei International Robot Industries. Le ha fondate l’uomo inventore del teletrasporto,che Kabuki ha quasi annientato. Anche Hiro si starà dirigendo verso la filiale nipponica della KIRI,chiamata KRSK, Kurei Robotto Sangyo no Kokusai. Ogni filiale KIRI al mondo ha la propria sede nella città dove è stata fatta la bandiera della nazione. Dunque KRSK a Tokyo,chiamata sindacalmente Edo,come la FU Tokyo, KIRI a Londra, IRIK a Versailles, ex simbolo dell’Ancient Regime fatto finire con la Rivoluzione Francese che pose,insieme alla Guerra d’Indipendenza Americana e il Risorgimento italiano,le basi della democrazia internazionale e il moderno concetto di Stato, IRIK in Italia,più precisamente a Reggio Emilia,città compresa tra Gaida e Pilastrello. KRMA a Casablanca. È difficile arrivarci,ma i nostri consimili riuniranno i Big Hero 6” Honey ricordava di aver sentito parlare degli yuri. Manga pornografici a tema lesbo. A lei la cosa schifava,ma molti,sentendo dei Big Hero 6,avevano finito col credere che lei,Honey,amasse Gogo. Non era possibile,in ogni caso. Eppure nel sonno a Honey l’immagine di lei in coppia sessile con Gogo tornava continuamente. In quelle fantasie,però,c’era sempre un elemento di disturbo, un Totem,che fa capire la differenza tra sogno e ricordo,tra accumulo del pensiero e accumulo per legge di Edward Murphy. In un caso era Topolino che,grande proprio come un topolino,lucidava l’esterno del buco nel battiscopa, in un altro Paperino presentato come un “erede” dell’anatra digerente,incredibile automaton in grado di emulare la manducazione,la digestione e la defecazione, in un altra Pippo disegnato alla lavagna, Oswald il coniglio fortunato come coniglio impagliato in un mobile nella loro camera da letto. Quando il suo coach, Asmeg, la svegliò, Honey fu incredibilmente contenta che qualcuno l’avesse buttata giù dal letto. Asmeg l’allenò nel giardino del Museo di Storia Naturale di Bruxelles,all’ombra del venerabile Iguanodon di Lawrence Isham. Nella sala dei fossili presidiata da un enorme Crylophosaurus,Honey e Asmeg parlavano tra di loro. Asmeg assomigliava ad una piovra con un cranio piatto e duro,come l’osso di una seppia. Il corpo era peloso, con 8 braccia. “Dove sono i Big Hero 6?” “Hiro e Baymax sono in Giappone,alle pendici del Toyonari. Gogo è in Inghilterra, nella regione del Glenfinnin,tu e io siamo a Bruxelles,Wasabi è a Melegnano,in Italia, in provincia di Milano,Fred è a Al Goled, in Sudan. Ognuno sta cercando i suoi nuovissimi Upgrade,e può trovarli alle filiali KIRI. Krei International Robotic Industries. A Tokyo,chiamata aziendalmente Edo,si trova a Shinjuku,lungo la Yasukuni Dori. In Inghilterra,a Londra,è in Wardour Street. In Italia,a Reggio Emilia, è in Via Enrico Petrella. In Africa si trova su un isola artificiale nel lago Chew Bahir. Fred non aveva di che disperarsi. A Dubai sembrava di stare a Tokyo. Travestito da Wingman, compiva il proprio addestramento combattendo la Banda Bassotti versione cattivi dei Mighty Ducks allenato da Splinter delle Tartarughe Ninja. “Non ti stancheresti mai di questi giochi di finzione?” li chiese il suo allenatore, ovviamente Splinter. “Essere figlio di ricchi è un po’ fingere” fece serio Fred. “I miei unici amici seri sono stati solo Honey,Gogo, Hiro, Wasabi e Baymax, ma quando ero già grande. Da bambino i miei, essendo ricchi, mi compravano sempre qualcosa per tenermi compagnia. È triste, se ci pensi. Ero circondato da tutto ciò che tutti i bambini avrebbero voluto avere, ma non ero contento. Per me essere diventato un kaiju, un Big Hero 6, significa molto. E poi lei meglio di me sa che la realtà potrebbe essere illusione. Chi lo sa che queste cose non possano veramente esistere. Piuttosto, dove sono i miei amici?” “Hiro e Baymax in Giappone, Gogo in Inghilterra, Honey in Francia, Wasabi in Italia. Stanno cercando ognuno i loro Upgrade. Li possono trovare nelle KIRI, Industrie Robotiche Internazionali Krei. “ wasabi non era più a Melegnano, ma a Riccione, al parco Oltremare. Sembrava una base navale più che un acquario. Aveva subito quella metamorfosi per sopravvivere alla guerra. Ma era stata una guerra? O Qualcosa di molto più sconosciuto? Wasabi ricordava l’incidente con i portali del teletrasporto ai laboratori Krei, responsabili della nascita di Youkai. E se fosse successo qualcosa di simile, ma molto, molto più in grande? Possibile. I prodotti Krei erano capillarmente diffusi anche in Italia, dove la sede nazionale, a Reggio Emilia, vendeva a tutti gli altri. Eppure non sembrava nemmeno che lo zooacquario fosse stato così tanto trasformato per attrezzarlo per una guerra. Sembrava la naturale evoluzione di un parco di divertimenti, con nuove attrazioni, nuovi impianti, nuovi spettacoli. Non era una base militare, perché gli ingressi per il pubblico c’erano ancora. Ossidatisi in seguito all’esposizione al Sole, non potevano essere discussi come diversi da ciò che erano. La figura stilizzata che rappresentava un antico cacciatore umbro era ancora nel parcheggio, ma a differenza dei materiali promozionali del passato era incapsulato in una campana di vetro, rinforzata da un armatura d’acciaio. Inoltre non era una figura stilizzata, ma estremamente realistica, simile ad un manichino di Madame Tussaud. L’elmo con l’enorme cresta, l’armatura simile a quella di un centurione, l’alta lancia, lo scudo con morsetti e cardini che facevano pensare ad una sua contrabilità per ragioni di comodità, la spada di ferro, i tratti misti di romani e barbari e croati venuti dal mare. Il cinema IMAX era un enorme scatola di cemento nera, circondata da degli alti speroni, al cui interno erano presenti dei missili. Inoltre, sulla sua sommità era presente una struttura simile ad un occhio chiuso. La laguna dei delfini a Dalmazia, il polo oceanico del parco, era stata sottoposta ad una mitosi, con l’altra metà separata da un muro di cemento. I delfini erano stati sostituiti da delle meduse criniera di leone. Nell’altra vasca era presente un enorme jet sottomarino simile al Delfino spaziale di Goldrake, riparato dalla ruggine da un hangar a forma di rettangolo con il lato-base lungo come la somma del cateto destro e del lato-soffitto con il cateto sinistro piegato di 170° rispetto alla diagonale nascente dall’angolo con lato destro il lato-soffitto. L’impianto di Pianeta Mare, parte chiave di Dalmazia, simile al canestro dell’estrazioni del lotto, era circondato da 4 piscine circolari, con 2 botole a nordest e nordovest. Le vasche contenevano pesci ragno, pesci gatto, pesci serpente. Poi spugne, pesci scatola, mucillaggine, tunicati predatori. Hippocampus, la nursery dei cavallucci marini, era un geode alla Fuller che sovrastava un hangar oblungo. L’aspetto era più o meno quello della Base Antiatomica di Jeeg. Davanti c’era uno strano tracciato asfaltato, tenuto chiuso da una serie ininterrotta di valve di calcestruzzo. Il vecchio mulino del gufo, risalente al 1846, era affiancato da un più moderno ventilatore ad energia eoloelettrica. Era abitato da rapaci. La zona con i pappagalli era una spetazzata di foresta amazzonica nel ventricolo destro dell’Emilia Romagna. C’erano pure i kakapo, i pappagalli atteri della Nuova Zelanda. Darwin, il cammino dell’evoluzione nel parco, era diventata una biosfera a metà tra l’oggetto spaziale di Sfera di Michael Cricthon e la Spaceship Earth di EPCOT. Wasabi, insieme al suo tutor, un batterio senziente che “ammalava” un essere umano, il Dr Lorenzon, un vecchio in tuta spaziale bianca, con anelli rosati sui gomiti e spalline di Goldrake con tanto di ondulazioni grigie simili ai Boomerang elettronici. Indossava un monocolo, e i 2 camminavano attraverso la foresta primordiale. I mostri che l’abitavano erano veri, il grosso e sgraziato Cacope, il grande Massospondilo, il Bernissartia, “alligatore tanto buonino”, e uno Pterodaustro che si fa gli happy hour con gli ammazzancolla. Accanto alla serra c’era l’hangar di un camion simile al Trancer di Daimos. La fattoria sembrava il Ranch Betulla Bianca di Goldrake. Il delta era una palude con una vecchia e rugginosa roulotte a fare da trebisonda. La palude si allungava sempre di più, fino a raggiungere l’Adriatico. Il giardino delle farfalle reggeva, nonostante le finestre fossero alcune rotte altre crepate. La struttura di Pianeta Terra era un grattacielo cristallomorfo simile al Kinemax di Futuroscope, in cui con un ascensore si passava dalla collisione tra la Terra e Aphophis alla “Terra palla di neve”, all’impatto spaziale di Chixulub, all’era glaciale dell’Olocene. Dietro all’edificio si trova un sifone contenente un razzo spaziale simile ad un missile balistico intercontinentale Titan 1, e ancora più dietro il bocchettone di un aeroporto sotterraneo. Adventure Island c’era ancora, ad essa decollava un astronave simile al Bull Gater di Ginguiser. Infine, sull’isola di Unije, comprata dalla Croazia, sorgeva un porto con attraccata la portaerei “Pugnale dei mari”. Wasabi e il suo sensei Kiyer si esercitavano nelle foreste di cipressi che dominavano l’isola. L’improvvisa quiete venne sconvolta da un cipresso fatto cadere a valle, nel Zermagna, poi da un altro, un altro di nuovo. Era Wasabi che provocava simili sfracelli con le sue lame plasmatiche. Dopodichè, in ottemperanza alle direzioni del suo sensei, testò delle seconde lame plasmatiche poste sui malleoli, su un quarto cipresso. Questo venne abbassato fino alle frondi togliendone un disco alla volta. Infine Wasabi riuscì a segare in 2 perfette metà un quinto cipresso, con un colpo solo che sulle prime sembrò non aver arrecato alcun danno alla pianta, ma che poi si sbucciò come una banana colpita da Goemon. All’imbrunire, con il Sole che scendeva spegnendo i suoi fuochi nella riviera ligure di levante, Wasabi, tornato a Riccione attraccando in un piccolo porto naturale nei pressi di Gabicce Mare, chiese al suo sensei qualcosa di più sul nuovo mondo. “La guerra plasma il mondo, segandone le gibbosità, i tumori, le malformazioni nel sangue purificatore. Non mi fraintendere, non sono un guerrafondaio. Eppure è sempre così che il mondo ha funzionato. E io non sono certo la persona buona per correggerlo. Ciononostante,in questo specifico caso, non si trattò di un intervento chirurgico, ma una terapia a base di batteri e virus su un soggetto affetto da leucemia. Non so se ne cogli il significato profondo, ne dubito, non mi sono espresso bene, non sono riuscito ad esprimermi bene. Immagina che casa tua diventi il teatro di uno scontro tra formiche nere e formiche rosse. Cosa faresti? Con chi ti schiereresti? Dubito che tu ti decida, per uno schieramento o per un altro. Non conviene né per uno né per l’altro. Hai presente il film Come cani e gatti? Sai che i protagonisti, la famiglia Brody, si alleava con i cani, rappresentati dal loro Sant’Uberto Buddy, contro i gatti. Era chiaro, tutto chiaro, ma quello era un film per famiglie. Così come i Byker Mice, et similia. Con i Transformers è già diverso. Sono robot, e obbediscono CHIARAMENTE alle 3 leggi, come gli Autobots, o vi disobbediscono CHIARAMENTE, come i Decepticons. Ma le bestie sono ctonie, arcane, imprevedibili. Così come gli uomini. Così come gli angeli, così come i demoni. Ti ricordi il teletrasporto, Wasabi?” “Sì” “La Krei, sotto la direzione di Abigail, continuò gli esperimenti. Grazie ad un anello in orbita della Terra, la NASA riuscì ad inviare una navicella, la SS Kookaboorra, verso la costellazione dell’Orsa Maggiore. Non l’avessero mai fatto. La SS kookaboorra scomparve senza lasciare traccia….o perlomeno è ciò che si credette per un po’. L’astronave tornò dopo 5, lunghissimi mesi. E ciò che recava con sé era aldilà di ogni forma di terrore mai sperimentato dall’uomo. I primi uomini a viaggiare nello spazio attraverso lo spazio-tempo erano tutti morti. O meglio, dissero che fossero morti, perché ciò che essi realmente erano non poteva essere rivelato. Erano vivi, ma rovesciati come pantaloni. E il loro sperma e smegma era vivo, senziente, assassino. Era un esercito di spermatozoi robot, costruiti da demoni infernali, usciti dai gironi più blasfemi e ignobili dell’Inferno. Attaccarono gli scienziati e i tecnici della NASA e della Krei, cucchiaiandogli via gli occhi. Si riuscì a fermargli grazie a degli estintori e delle scariche di scintille, in quanto vulnerabili al fuoco. Poi però dal portale arrivarono i mostri. Quando poi dal portale vennero gli angeli, dopo i demoni, l’umanità-illusasi-tirò un sospiro di sollievo. Ma in realtà gli angeli non avevano nessuna pietà né dei demoni né degli uomini. Per loro se intere città finivano trasformate in sterili crateri (la sorte che toccò a Corinto) non poteva avere meno importanza di cos’hai mangiato tu a colazione. A quel punto i governi mondiali si unirono, decidendo di utilizzare un superelemento magnetico prima di allora tenuto scrupolosamente top secret, l’anichite. Con l’anichite trasformarono questo parco in un avamposto militare ad elevatissima tecnologia, chiamato Base Latitudine Adrias. In previsione che la guerra finisse, il nucleo tematico, Oltremare, venne mantenuto. Il guerriero riccionese era un borg da combattimento, usato contro una coppia di angeli, 2 sorelle. Il cubiglione dell’IMAX venne attrezzato come una base missilistica. I suoi missili ebbero la meglio in uno scontro tra serafini e thamiel. La vera arma suprema della struttura era però lo Pteros, bomba intelligente grande come uno Shuttle, che come un astore ammaestrato, colpisce e torna sul guanto. Dalmazia, il polo oceanico, venne dotato del Girochin, astronave subacquea usata contro un isola gonfiabile dei demoni, Ugly Snot, permettendo la liberazione del tratto adriatico dalle Marche alla Puglia. Pianeta mare era, come IMAX, un polo missilistico, da cui decollavano i 2 robot femminili Sara e Agar, insieme ad un nutrito arsenale di missili. L’Hippocampus, la parte di Dalmazia riservata agli ippocampi, venne adibita anche ad officina dell’Apollo, un incrocio tra un auto da corsa e un carro armato, usato in un epico scontro tra arieti tra lui e Crazy Crazy Cabble, un mostro demoniaco a forma di drugster. L’hangar era di un camion, il Viking, attrezzato come una portaerei su 4 ruote. Il Viking era equipaggiato con un laboratorio interno ad avanzatissima tecnologia, dove si cercava di studiare più nel dettaglio il Nemico, l’hovercraft bombardiere Krosiruz, il trapano cingolato Garonga, e il robot falconiere David con il suo sparviero Achis. Krosiruz era grande come un Yokosuka MXY7, l’aereo-proiettile dei kamikaze, Garonga come un carro armato, David era alto 4 metri e Achis 2,7. Pianeta Terra, il grattacielo cristallomorfo, serviva anche da torre di radiocontrollo del missile perforante Desdager, con l’aeroporto sotterraneo del Bedo, uno Scaled Composite Model 316 SpaceShipOne militarizzato, il cui compito era fare da pesce pilota al Desdager. Da Adventure Island partiva Gamo, un astronave a forma di tetraone lanciata da dei binari “comatosi” della giostra. Infine, qui in ex territorio isolano croato, dal porto di Unije, salpava la Sea’s Knife, portaerei comandata dall’integerrimo Capitano Andreoli, fratello della Comandante Gisella Andreoli che dirigeva Base Latitudine Adrias. Era anche conosciuta come Madame X per tenerne nascosta l’identità al nemico. Potrai pensare che questa sia pura storiografia militare, che tutto fosse perfetto,ordinato, pulito,esangue. Un enorme pirlì dove cadono solo i birilli e non ne vedi mai il cervello spappolato da una granata. Non è così,Wasabi,non è così. Io non ne ho memoria come tuo discendente, un umano di un futuro tra un migliaio di anni che ha trasferito tutto ciò che sapeva ad un batterio della pertosse,ma ne ho memoria quando l’Azazel che mi possiede mi lascia respirare. Dunque nei miei ricordi il clima all’inizio fu quasi festoso. Gli attachi erano rari e i mostri volevano colpire qualcosa di preciso. Erano i demoni a tenere la partita e i loro mostri venivano rapidamente sconfitti, soprattutto perché agivano lontano da Oltremare. Il capo della divisione scientifica, il Dr. Fantini, aveva comunque approntato una barriera atomica difensiva. I mostri erano bianchi nella notte nera, e gli eroi avevano i visi freschi e spensierati del cast di BeetleBorgs-Quando si scatena il vento dell’avventura. Poi la guerra non fu più di demoni contro uomini, ma di angeli contro demoni contro uomini. La lotta si spostò dalla guerra alla guerra civile. E dalla guerra civile al terrorismo. Nessuno riesce mai a capire cos’è davvero il terrorismo, se non in casi estremi come questi. Immagina che i mostri appaiano improvvisamente nella tua scuola, in un quartiere economico, di notte. Immagina un bidello che, camminando per un liceo, scovi una cosa a tre tra studenti. Ma questi studenti sono demoni, che vengono interrotti in una faida da degli angeli, e dai mostri dei demoni. I mostri, nel terrorismo, come in questo caso, sono tra noi, e non ci sono astronavi e robot che tengano. Un mostro puoi affrontarlo, un terrorista no. Come fermeresti con un astronave o un robot un orgia nella biblioteca del liceo? Non ce la puoi fare. Ed ecco perché l’epoca dei supereroi di Base Latitudine Adrias denigrò. La Andreoli si rese conto che i suoi soldati non sarebbero vissuti-sicuri ma prigionieri-per sempre chiusi nella base. I soldati vennero tutti congedati con disonore, un duro colpo per la stampa e soprattutto in tutti quelli che credevano che questa guerra sarebbe stata chiara e corta. All’inizio li si volle sostituire con dei robot, ma un robot non pilota un altro robot. Infine, la Andreoli si rinchiuse nella casa di bambola più perfetta e deserta del mondo. Computer gestivano le luci, l’acqua corrente, il cibo, anche i divertimenti della donna. Sola in una casa di bambola, come il Dr. Domin di R.U.R di Karel Capek. “ “Sì, infine le atomiche scoppiarono. Ma non sono le atomiche che credi tu. Non erano veramente neppure delle bombe A, ma delle bombe H, cioè bombe all’idrogeno. Scoppiarono in seguito ad un inasprirsi della lotta a livello civile. Erano quelli che vennero chiamati “nuovi anni di piombo”, con disordini nelle maggiori città, a livello italiano Roma, Milano, Napoli. Infine il governo americano, galvanizzato dal Presidente Shorkaim, fece partire missili all’idrogeno dovunque ci fossero angeli e demoni, cioè ovunque. Ma grazie all’estremo sacrificio di una diavolessa ribelle, Cherry, i missili colpirono l’anello spaziale della Krei. Abigail non se ne oppose, perché quella tecnologia aveva portato-di nuovo-grandi sofferenze a tutti. Fu l’anello a spopolare il mondo. L’anello strappò dalla loro epoca 400 milioni di esseri umani. Ecco perché paesi, contrade, ville, deserte. La generalessa Andreoli venne trascinata via dal tempo, e Base Adrias rimase sola. Per il Dicembre di quell’anno la base stette immobile. A Darwin tutto era morto. Niente si muoveva, niente simulava la vita. Era Natale ma non c’era nessuno a festeggiarlo. Io,dove per io mi riferisco al bacillo che quest’uomo porta in corpo, arrivai a Gennaio. Il mio asteroide si schiantò in un campo di gaggia a Raibano, e per primo infettai un tasso. Lo piegai al mio volere e lui mi portò a Adrias/Oltremare, attraverso Viale dell’Ecologia, la statale A14, Via Ascoli Piceno, fino al mio obbiettivo. Il Dr. Fantini era rimasto ibernato per tutto quel tempo senza che l’Andreoli se ne accorgesse. Io divenni il suo animale domestico. Un giorno, a Febbraio, lo infettai. Il tasso poi morì, e anche se come batterio non ho sentimenti molto complessi, mi dispiacque, mi dispiacque molto. A Marzo ridiedi la vita a quel mondo cristallizzato, “incontratosi in un busto di Medusa, trasformatosi in un diamante perfettissimo e impassibile”, come avrebbe detto Galilei. Per prima cosa riattivammo i robot presi e poi aborriti da Andreoli, e con loro ricostruimmo la serra di Darwin. Poi ci preoccupammo della vegetazione. Tra gli effetti collaterali della caduta dell’anello, ci fu l’invasione di piante e animali di epoche preistoriche. Portammo a Darwin fitoplancton e zooplancton dell’Oligocene, quando il Mediterraneo divenne un deserto chiamato Atlantropa, e quello fecondò la terra rimasta calva. Successivamente, lungo il Rio Melo, raccogliemmo una quartina di Cacops, dopo averli salvati dal Titanoboa, il loro predatore naturale. Scegliemmo 4 esemplari per impedire incroci incestuosi, i quali si sarebbero rivelati alla lunga dannosi per il corredo genetico della razza. Poi passammo ai Massospondylus. Questi avevano colonizzato i boschi di Gemmano, nella provincia riminese, e ne portammo via quattro. I Bernissartia avevano riempito il lido di Gabicce Mare, adattandosi a prelevare in mare le cozze e i cannolicchi loro graditi. Li demmo in pasto una variante adattatasi artificialmente alla terraferma di dattero di mare e cuore di laguna. Gli Pterodaustro li catturammo sull’Onferno, dove vivevano nelle grotte, cibandosi dei molluschi dei laghi e delle polle sotterranee. Rimediammo con un nutrito allevamento di ammazzancolla, molto buoni con il Martini,credimi. A proposito vuoi un OndaBlu? È un cocktail di mia creazione, più una coppa mangia-e-bevi. Ghiaccio, gelato al Puffo, tè freddo alla pesca con aggiunta di ciano, una fetta di melarancia. “ “Sì, non mi pare male” “Lo immaginavo. Alex, 2 OndaBlu freddi con ghiaccio per me e per Wasabi,grazie” “due-OndaBlu-con-ghiaccio-freddi-per-Lorenzon-e-per-Wasabi” “Davvero gustoso. Dr.Lorenzon, e il Dr.Fantini?” “Il mio collega, a quanto rimembro, morì nel tentativo di portare via la Andreoli. Mi dispiacque molto, ma ormai ero arrivato ad un punto in cui l’unica cosa che sapevo fare era dispiacermi. Che splendido traguardo per la mia carriera. “ “e il Comandante Andreoli, quello della Regia Marina Militare? Di lui cosa ne è stato?” “Andreoli si suicidò per la disperazione. Non sto scherzando. Questa volta irrigidii il mio cuore; non era crudeltà, è che non ne potevo più. Inoltre il destino del Comandante Andreoli mi era indifferente: non lo vedevo mai e la sua Sea’s knife non si fermava mai qui. La vedevo solo come un puntolino grigiastro all’orizzonte, sul Lungomare Repubblica, quando sulla mia Fiat 518 Ardita arrivavo in Viale Milano. Per me era un estraneo. Lui si buttò in mare, semplicemente. Rimase lo scienziato dell’accademia navale dell’isola di Unije, il Dr. Onizzolga, che visse la mia stessa parabola. Seppi da lui della morte del Comandante Andreoli. È ancora lì, in ex territorio croato, con metà corpo artificiale. La Sea’s knife è ancora lì, con i suoi 2 più inestimabili segreti: Jeiser e Tallikan. La Sea’s knife era un autentica caserma galleggiante, in cui la pista di decollo e atterraggio era una focaccia a 4 corsie che nemmeno la Salerno-Reggio Calabria. Le prime 2 erano adibite alla partenza e al rientro di Jeiser, e le altre a quello di Tallikan. Jeiser nacque in seguito a degli studiti compiuti sugli avvistamenti ufologici di Quincy, nell’Illinois, dove gli UFO hanno la forma di forcella di pollo,anziché di piattino da tè. Il risultato fu Jeiser, un ufo robot. Affinchè fosse completamente aerodinamico, i suoi avambracci a reazione (che però non sono magli perforanti,in quanto non li si può sparare) vennero alloggiati in dei nucleoli laterali, interni alla carlinga. Hai mai visto Goldrake?” “Sì, nel museo dei manga di San Fransokyo. E San Fransokyo, come sta? Ne è rimasta pietra su pietra?” “Sì Wasabi,non scalmanarti. Comunque Goldrake tiene le braccia piegate contro lo Spacer e la testa di fuori come una tartaruga. Non è propriamente un UFO, è più un UFOplano, un velivolo concepito come un aeroplano con la carlinga a forma di piattello, mentre i veri UFO sono delle trottole spaziali che ruotano sul loro asse di simmetria. Il Jeiser era concepito esattamente allo stesso modo, con una coppia di ali lama, terminanti in delle batterie missilistiche con imene a calotta apribile-per impedire l’attrito di coperchi con aperture angolari-che possono anche girarsi su loro stesse di 360° diventando una coppia di missili perforanti, un alettone caudale con un piccolo tratto di navetta transtubulare per una gibbosità resa aerodinamica dalla sua forma di bernoccolo di un esencefalo,l’ingresso alla cabina di pilotaggio. Gli avambracci, come già detto, sono stipati in degli incunaboli laterali, simili a quelli dei siluri nei sommergibili. La testa del robot è strutturata a cono tronco, simile ad un vulcano ostruito, con 2 visori: uno per il Jeiser in modalità aereo, uno per il Jeiser in modalità robot. Il primo cockpit non è fisso ma si sposta tracciando ipoteticamente un angolo di 90° raggiungendo l’occipitofrontale del robot, proprio sopra gli occhi, dove di norma vi sono le sopracciglia. Le corna sono state studiate per essere più delle antenne, e sono alloggiate in antere sul muscolo tempoparietale. Una volta fatte emergere, si piegano verso l’alto di 17°. A parte le corna assomiglia a Ram Man. Disintegratori fotonici dalle corna si generano una coppia di raggi d’energia che intersecandosi sprigionano una raffica di iperbolidi globulari energetici altamente deleteri Raggi ottici laser dagli occhi Missili neutronici missili dalla bocca Raggio aureo un raggio di colore oro-da qui il nome-che imprigiona il nemico in un sudario indistruttibile di oro zecchino Mannaia universale la placca del raggio aureo si sgancia e colpisce il nemico come un coltello a mezzaluna radiocomandato Proiettile Ades una bomba da sopra ogni piede, lanciata contro il nemico come fosse un pallone da calcio Banderillas perforanti una coppia di machete-balestra estratti dalle spalle, in grado di lanciare un'unica freccia con un discreto potenziale offensivo, più alcune lamelle in grado di arrecare più che altro fastidio. Armi usate soprattutto in funzione di taglio e scherma Nunchaku Jeiser l’unione delle banderillas perforanti crea un nunchaku Raggi spaziali raggi laser dalle mani Dischi assassini dischi laceranti dagli avambracci Tallikan nacque in seguito a studi effettuati sulla storia dell’aviazione. L’intenzione era di concepire “l’aeroplano perfetto”, come diceva il capo del dipartimento di studi aeronautici, Alozzama. Tallikan era un robot trasformabile, strutturato con un muso doppio, a forma di imbuto, in cui la punta più sottile, di colore rosso, era usata come strumento offensivo contro gli scafi nemici, essendo sagomata a piolo e potendo amplificare il suo potere offensivo surriscaldandosi. Il calore infatti indebolisce la struttura superficiale,della carlinga, degli scafi nemici, consentendo al muso di penetrarvi. L’altra sezione del muso, più grande e concava, simile ad una campana, contiene il muso “bis” quando il Tallikan si trasforma. Contiene la testa del robot e la sua cabina di pilotaggio, posta nella fronte. Il corpo è diviso in 2 sezioni:la prima, a forma di cocomero, è il tronco del robot. La seconda, protasi della prima, ha una forma allungata, quasi pilosa, e sbocca in un reattore di poppa a forma di calderone sostenuto sui gastrocnemi del robot. Dà la spinta in avanti. Nella trasformazione questo reattore “siamese” si ritira nell’ano. Le gambe, di cui il gastrocnemio è un muscolo, vengono tenute parallele e turgide durante il volo. Ciò risulta anche più semplice dal momento che sono costituite da parallelepipedi, con un articolazione pneumatica del ginocchio. I piedi sono costruzioni geometriche desunte dal rettangolo, in cui viene tracciata un ellisse retta (90°) che tange il cateto sinistro e l’ipotenusa. Sui malleoli sono presenti dei tumori a forma di semitoro, con sporgenti degli speroni a forma di pillola di etossidiidrometilossopropilopirazolopirimidinilafenilsulonilametilpiperazina,semplicemente viagra, di colore rosso. Ai lati più bassi sono presenti alettoni,anch’essi rossi, che direzionano in manovre come le virate secche. Le braccia sono interamente pneumatizzate e sono il piano di sezione delle ali del Tallikan. Le ali,quando il robot si trasforma, si ripiegano a cesoia sulla schiena, mentre le braccia si rilassano e si possono piegare ruotando di 360°, grazie alla forte pneumatizzazione dell’articolazione anconale,del gomito. I pugni sono collocati in alloggiamenti sui pettorali, da cui si trasferiscono missilisticamente. Raggi cranici la testa “esplode” rivelando un insieme di batterie missilistiche aggiuntive, di radar e di cannoni energetici Missili Radar antimissile onde subsoniche utilizzate per disturbare il segnale portante dei missili nemici Doppio cannone Vulcan una coppia di disintegratori laterali al radar antimissile Raffica intermittente dalla bocca, dalla mandibola, e dal parietale fuoriescono dei cannoni laser. Una turbina si attiva nello sternocledomastoideo e i cannoni fanno fuoco mentre la testa vortica su sé stessa. Missili Turbo Light dallo sterno emergono delle eliche rotanti a forma di disco cavo, con 3 braccia che si sviluppano da un mozzo centrale disposte a Y. Queste eliche sono contraddistinte da 5 colori:bianco, rosso, verde,blu,giallo. Le bianche si limitano a tranciare l’avversario, le rosse sparano getti di fuoco mentre vorticano, le verdi sparano missili kamikaze, le blu generano tornadi, le gialle possono eseguire forbici in tutte le direzioni, ruotando di 720° Cannoni Vulcan cannoncini laser dai reni Raggi Silber raggi energetici dalle 2 placche triangolari sui quadricipiti. Silber in tedesco significa argento Spada irrefrenabile l’unione tra le piastre dei raggi silber e i cannoni vulcan produce una durlindana Distrattore atomico i 2 tumori ai malleoli si separano creando un piccolo drone che infastidisce il nemico Braccia snodate le braccia di Tallikan si possono allungare “Ho molte altre domande Lorezon. Cosa ne è stato di Motoko Kusanagi, della Sezione 9, del Laughing Man?” “Si sono salvati, ma se li cercassi la Sezione 9 non farebbe più parte dell’Interpol. Il Laughing Man adesso risiede come il Sofr-Ai di L’eterno Adamo di Jules Verne sull’isola di Akuma, in un harem di ragazze-bestia. Il suo sapere tecnologico è stato donato all’acquario di San Fransokyo, in Katsushima. Cosa si siano detti, quel giorno, non ne ho la benchè minima idea. So tutte queste cose avendo passato una grandiosa Pasqua a San Fransokyo, raggiunta con il mio Starmax Bomber, un dono del Dr. Alozzama. Comunque ho visitato anche gli altri Sensei. Hiro e Baymax a Sotobori, Gogo a Upper Ground, Londra, Honey in Rue Jean Philipe Rameaux, Versailles, Fred a Umm Suqueim,Dubai. BAYMAX Altezza: 40 metri Peso: 7 tonnellate Baymax è diventato un gigante d’acciaio, con un volto molto più complesso rispetto a quello datogli da Tadashi. Al suo interno, sul cuore, è presente un alloggiamento in cui è presente Baymax originale,non guidato da Hiro, ma da BattleBot, robottino creato da Hiro per le robobattaglie. In ultimo,Baymax originale TADASHI’S BAYMAX Baymax originale. Non ha armi HIRO’S BAYMAX Baymax guerriero,creato da Hiro. È Baymax con l’armatura spaziale rossa creatagli per entrare nei Big Hero 6. A guidarlo è BattleBot, robot creato da Hiro per le robobattaglie sottobanco. Rocket punch potente pugno a reazione BATTLEBOT Robot creato da Hiro per le robobattaglie. Ha 2 facce: una sorridente e gialla, che è amichevole e fa sì che il robot reagisca con tranquillità, una ghignante e rossa, che è cattiva e fa sì che il robot attacchi/combatta. Può scomporsi in più moduli (più precisamente 3) e questa è la sua arma principale. BAYMAX¼ È Baymax gigante d’acciaio. Parte dalla Sea’s Knife, e Hiro lo conduce disponendosi in un utero artificiale sulla sua schiena. Forehead beam laser dalla fronte Mouth saucer lama discoidale dalla bocca Fire cought raggio di fuoco dallo sterno Diaphagram blade una mannaia a forma di banana dal diaframma Knee’s missiles missili dalle ginocchia Knee’s blades lame ondulate lateralmente alle ginocchia White deluge potentissimo laser bianco dalla schiena Double Moonlight chop una coppia di lame laser a boomerang dalla schiena Double Baymax’s blades una coppia di scimitarre dalla schiena Double clavicular drills una coppia di trapani dalle clavicole Double tebukuro una lama dal profilo della mano Double grapple una coppia di catene con rampino a forma di foglia lanciate dagli avambracci Double headbreaking fists i classici pugni a reazione I VDB ebbero appena il tempo di vedere i loro nemici Changemals venir loro addosso insieme ai Big Hero 6. Mentre Hiro combatteva al fianco di Matsuo, Baymax si occupava di allontanare le bestie transformabili dei VDB. Dopo un estenuante combattimento tra i 2 leader, Myyl sembrò arrendersi. “E va bene Matsuo! Mi arrendo. Ma ti dico una cosa: voglio l’Elemento I per far rinascere Istanbul,la mia città. Avrei utilizzato l’Elemento I anche per far rinascere le città dei miei uomini e delle mie donne. Ma se tu mi sconfiggi non mi rimane che uccidermi. Ho infatti giurato a costo della mia vita che vi sarei riuscito. “ “I tuoi intenti erano nobili,Myyl,ma li hai portati avanti nel modo sbagliato. Ciononostante io so perdonare, e saprò farlo io per te. Sei d’accordo,misterioso ragazzo straniero con il robot gigante?” “Sì Matsuo. Perdonare è stata la mia più grande lezione di vita. Adesso non posso non metterla continuamente in pratica”
   
 
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