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Autore: Sorella_Erba    04/04/2009    12 recensioni
Una carezza invisibile le sfiora una guancia. Ma lei, esanime fra le spire del sonno perenne, non sente nulla.

1° classificata al contest Women, indetto dal Collection of Starlight.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Respira, respira nel vento.

[ Il mare mormora. Nessuno sentirà ].

 

“Quando, come farà, cortese in grembo
terratti, abbracceratti, e dolci baci
porgeratti sovente, a poco a poco
il tuo foco le spira e 'l tuo veleno”.

Eneide, libro I.

 

 

 

Le bacia il collo, mentre il fresco vento della sera lambisce la pelle. Labbra di rosa, le sue. Stessa delicatezza della brezza, stessa dolcezza. Forse anche stesso sapore.

Le racconta, il vento, di fuochi, di guerre, di storie, di eternità al di là del mare; sono terre conosciute solo per sentito dire, tramite quella bocca sapida che ora l’accarezza.

E respira, al ritmo delle onde, gli occhi chiusi, le mani contratte sulla pietra scura, la mente rivolta a ciò che fu.

È entrato nelle sue stanze senza provocare rumore alcuno, silenzioso e leggero come un’ombra, e giunto alle sue spalle, le ha cinto la vita con le braccia forti, calde contro la sottile veste.

« Mia regina ».

Lascia che le dita ruvide scorrano sulla sua pelle nuda, profumata di oli. Respira, respira ancora il profumo straziante del sale. Bagnato di pioggia, di antichità e di balsami, calpestato e baciato. La sabbia s’infiltra nelle vesti, carezza il corpo e i granelli, dalla piccolezza insignificante, solleticano le dita dei piedi.

 

 

La bellezza, figlia della dea, sul suo grembo; poi scivola in lei.

Lineamenti di un adone, colorito bianco e bocca rossa; bionda la testa e gli occhi sono di miele. Si struggono, quelle iridi – gemono, sorridono, s’intorbidano, muoiono e rinascono, nel ciclo d’amore. Lo sente sussurrare. La gola gorgoglia parole indecifrabili, che sanno di arcano e sentimento. Le onde battono contro gli scogli, divorano sabbia e rigettano spuma.

Il mare è mosso.

« Dormi », sussurra più tardi. Il calore del suo corpo non svanisce: è presente, sempre, e greve, come aria di deserto. La invade anche dentro, soggiogandola.

 

 

Marmorea statua, alta e fiera nel vespro, rimira le spiagge di Cartago dolente dagli eminenti balconi del palazzo. Il petto brucia, il cuore pulsa violento e sofferente.

Salperò domani, le aveva detto. Salperò e non mi rivedrai. Salperò e ti lascerò.

Amore, oh, cos’è Amore? Lo vuole, lo desidera. Parola mormorata da labbra devote, labbra rosee che baciano e azzannano ad un tempo. Bramare l’Amore e rimanere ferita. Cosa le rimane, cosa le resta, oltre ad uno squarcio profondo nel punto in cui sta il cuore? Cuore di sabbia, martoriato dalle onde e dal vento, che spira insensibile rinfacciandole ogni tocco, ogni tenerezza.

Ora come ora, il vento non porta alcun odore, se non quello di disperazione e morte.

 

« Dormi ».

 

Dorme sulla pietra fredda del talamo ormai vuoto – i cuscini a sostenere il capo, le mani unite sul grembo insanguinato. Non più amore, non più dolore. Solo il gelido, stordente abbraccio della morte. Le orecchie percepiscono debolmente il suono flautato della brezza di levante.

Le navi salpano nel sole d’arancio, e il Destino, da lontano, le attende a braccia aperte.

Una spada, ai piedi del giaciglio, rammenta la promessa.

Sangue, sangue.

Sulla seta che l’avvolge, sul pavimento freddo, sui suoi occhi ora offuscati. Le membra indolenzite perdono vigore, il ventre si svuota della vita che l’abitava.

Lì, dove lui in passato l’aveva amata, muore nel silenzio, mentre un turbine di grigio vento squarcia con violenza il lino dei tendaggi. Una carezza invisibile le sfiora una guancia. Ma lei, esanime fra le spire del sonno perenne, non sente nulla.

 

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Mia personalissima visione di Didone, un personaggio che amo e stimo con tutta me stessa e sul quale mi sono informata con immenso piacere <3

Sono felicissima del primo posto che questa piccola one-shot ha ottenuto nel contest Women indetto dal C.o.S., un forum che consiglio vivamente di visitare (no, non solo perché faccio parte dello staff :P) per le persone strabilianti che, giorno dopo giorno, ne alimentano lo spirito e lo rendono un accogliente luogo di ritrovo. Un bacio ad Angie, che ha partorito un giudizio che mi rende fiera di questa cosina qua, e a tutte le partecipanti. È stato un piacere partecipare – solo, mi dispiace per la mia sfida con Ale :D

 

 

   
 
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