Fanfic su artisti musicali > 5 Seconds of Summer
Segui la storia  |       
Autore: OcchidiNiall    14/04/2016    6 recensioni
Presi il mio cellulare dalla tasca posteriore dei miei pantaloni e chiamai la mia sbadata mamma che, conoscendola, in quel momento era in bagno con una striscia depilatoria sotto il naso e i bigodini nei capelli.
«Si può sapere dove sei?» le chiesi infuriata, non appena aprì la chiamata.
«Co-come dov... oh mio dio, oh mio dio.»
Già.
«Okay, non muoverti. Sto arrivando!»
----------------
«Penso che se conoscessi un qualsiasi componente di quella band mi starebbe automaticamente sulle palle.» dissi, con enfasi.
«Io so che quel... Calum... sì, ecco Calum Hood, beh... non è poi così male.» rispose il moro, sorridendomi.
Genere: Comico, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Calum Hood, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
4.



 
Jade's pov



Finalmente avevo il mio bel cellulare tra le mani, non potevo ancora crederci! Aprii tutte le app per controllare che tutto fosse in ordine e, in effetti, così era. Sospirai e mi godetti il cielo che, pian piano, stava diventando buio. Chiamai poi Harry, per raccontargli di Carl e del suo immenso ritardo, insomma, dovevo pur passare un po' di tempo, non avevo voglia di tornare a casa, specie perché la mia città mi era mancata tantissimo.
«L'importante, comunque, è che tu abbia riavuto il tuo telefono.» disse il mezzo riccio, con quel suo tono di voce caldo e rassicurante.
Abbozzai un sorrisetto e annuii, consapevole che non potesse vedermi: «Potremmo vederci... intendo ora, io tu e Becky, mi manca passare un po' di tempo insieme.»
«Non ho voglia di uscire, però, se volete, potete passare a casa mia, un bel film con pizza, che ne pensi?»

Accettai, quindi, la proposta e chiusi il cellulare: dovevo chiamare Becky.






Inutile dire che la biondina aveva accettato, perciò, adesso eravamo tutti e tre spaparanzati sul divano di casa Styles, in attesa della pizza. Io e Becky avevamo optato per un film con Zac Efron, anche se Harry si era lamentato per ben tre volte.
«Haz, siamo due contro uno, devi arrenderti!» gli gridò in viso la bionda, con un sorrisetto messo su apposta.
Scosse il capo e abbassò lo sguardo verso le sue converse «fanculo ad entrambe, la prossima volta lo scelgo io il film.»
«Allora, Jade, com'è andato il viaggio? Tutto okay?» domandò Bec, richiamando la mia attenzione.
Annuii senza farci troppo caso, «sì... tutto in ordine.»
«C'è qualcosa che devi dirci, Jade?» riprese parola il riccio, inarcando un sopracciglio.
«No, nulla. E' che... quel tipo... Carl... era davvero... strano, ecco, sì.» continuai «insomma, chi indossa una felpa nera con trenta gradi?! E' un pazzo!»
Harry scoppiò in una risata mentre Becky mi fissò stranita, quasi come se da un momento all'altro avesse dovuto dirmi qualcosa.
«Mmmh... sarà.» si limitò a pronunciare, facendo spallucce. Prima che potessi alzarmi per aprire il pizza-man, sentii un: «c'è altro sotto, secondo me.» sussurrò Harry alla bionda, facendola annuire.






 
Calum's pov



«Che palle, siamo venuti qui e neanche possiamo girare liberi come avrei voluto!» esclamai pieno d'ira, incapace di pensare che saremmo rimasti chiusi dentro un albergo solo perchè delle ragazzine avrebbero potuto ostacolarci.
«Esistono i travestimenti, cazzo!» ricominciai di nuovo, facendo spaventare Luke che, intanto, stava giocando alla play.
«Cal, devi calmarti... sapevamo che fare i cantanti non sarebbe stato semplice. Siamo in ballo e dobbiamo giocare, smettila.» mi riprese Ashton, mettendomi una mano in spalla e sorridendomi con quel suo fare tranquillo.
Scossi il capo e lo mandai al diavolo, alzandomi dal divano e prendendo la mia felpa nera.
«Dove vai?» mi chiese.
«A fare un giro.» aggiunsi, «se Paul mi cerca ditegli che... che... deve andarsene al diavolo!»
«Certo... sicuramente gli diremo così. Ciao Cal.» mi salutò Mike, ridendo per la mia frase senza alcun senso.
Vadano al diavolo anche loro.
Se non volevano infrangere le regole, beh, allora avrebbe voluto dire che l'avrei fatto io, considerando che non avevo voglia di rimanere chiuso in una stanza per tutta la mia permanenza. Prima di uscire m'incappucciai di nuovo, indossai gli occhiali da sole e presi uno skateboard che era lì.
«Ehi amico!» mi fermò un ragazzo, «anche se sei ricco e famoso non vuol dire che tu debba prendere la mia roba senza permesso.»
Sospirai e annuii, «ti do cento dollari, ci stai?»
«Duecento ed è tuo.» sorrise sornione.
Annuii e sganciai la grana, allontanandomi da quel postaccio.







«Perfetto, ora piove anche.» dissi, guardando il cielo grigio mischiato al blu notte.
Sbottai, «che serata di merda. Vaffanculo.»
Presi una sigaretta dallo zaino e la misi tra le labbra, cercando, in qualche modo, l'accendino che speravo di avere. Dopo aver tastato tutte le tasche, ricordai perfettamente dov'era: sul comodino accanto al letto nella stanza.
Maledii ancora il tutto e ruppi la sigaretta, innervosendomi ulteriolmente.
«Fanculo!»





 

Jade's pov


«Allora ci vediamo domani, okay?» chiesi per conferma ai miei due migliori amici.
Loro annuirono, sorridendomi «Jade, sicura di non voler un passaggio? Piove!»
«Bec, tranquilla. La pioggia mi piace, e poi abito proprio qui vicino, ci vediamo domani.»
Aprii, quindi, l'ombrello e mi iniziai ad incamminare, tutto quel rumore di quella pioggia mi faceva sentire bene, tranquilla, quasi come se non esistesse alcun problema. Lo scrosciare dell'acqua mi rendeva rilassata, felice. Mi fermai d'un botto davanti ad una pozzanghera, per fissare le gocce cadere incessantemente.
Era tutto incantevole, avrei voluto che il tempo si fermasse e non scorresse più, anche se quello avrebbe significato rimanere lì per sempre, da sola. Fissai, perciò, il mio riflesso nella pozzanghera e abbozzai un sorriso involontario, ripensando a quel Carl. Non sapevo il motivo di tanto interesse nei confronti di uno sconosciuto, ma mi piaceva il modo in cui si era presentato. Non era una persona alquanto normale e, forse, era proprio questo ciò che mi incuriosiva. M'incamminai di nuovo, notando, al di là della strada, una figura accovacciata, seduta in terra, su un marciapiede.
Ovviamente non mi sarei fermata, per quanto mi riguardava avrebbe potuto essere chiunque, per fino un maniaco o un barbone ed io, non volevo avere nulla a che fare con quegli individui.
«Che vita di merda.» lo sentii blaterare, sbottando parolacce.
Da una parte avrei voluto fermarmi e fissarlo, quella felpa, quei pantaloni... aveva un nonsoché di familiare... ma dovevo rimanerne alla larga. Non volevo guai.
«Potessi tornare indietro non lo farei, fanculo.»
Questa volta, però, anche la sua voce aveva avuto qualcosa di conosciuto. Sapevo di chi si trattava, ora. E sì, mi sarei fermata per dargli una mano. Anche perchè alla fine, lui aveva aiutato me quel pomeriggio.
«E così, ci rincontriamo...» mi lasciai sfuggire, una volta essermi avvicinata abbastanza alla sua figura.















 
 
ME NE RENDO CONTO.


CHIEDO PERDONO.


MI DISPIACE.


NON SO NEANCHE IO PER QUANTO TEMPO SONO SPARITA.


Solo che... non lo so, non avevo più voglia di far nulla, di scrivere, niente di niente... che schifo, eh? Era tipo un blocco dello scrittore che, spero, si sia sbloccato! (:
Sono tornata con un nuovo capitolo e, come al solito, spero vi piaccia!
Ehm... diciamo che non succedono molte cose, anzi, più che altro è un capitolo di passaggio.
Avete capito chi ha incontrato alla fine Jade, sì?
Alla fine si capisce ben bene! AHAHAHAH.


Ora scappo, un bacio.


C.





Piesse: fatemi sapere cosa ne pensate qui sotto! Sì, nelle recensioni!

 
  
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > 5 Seconds of Summer / Vai alla pagina dell'autore: OcchidiNiall