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Autore: cigarettes duet    14/04/2016    1 recensioni
E se Mary Eunice e Lana si conoscessero prima delle loro rispettive vocazioni?
Da due amanti a due perfette sconosciute ma tutte le strade le portano al Briarcliff.
❝Non era mai stata così bene con qualcuno, eppure non avevano nemmeno parlato, avevano solo fatto l’amore.❞
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Lana Winters, Mary Eunice
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Dove aveva lasciato la sua casa su ruote?
Dove aveva lasciato le sue medicine?
Dove aveva lasciato la sua testa?

Il suo cuore oramai lo aveva lasciato a casa Winters ma poco importava di quella macchina che ti rovina la vita. Durante questi anni aveva capito che l’amore era sopravvalutato ma a quanto pare solo il cervello aveva recepito questo concetto.
 
«Dove cazzo sei stata tutta la notte?» le urlò un uomo dal finestrino di quello che sembrava proprio il suo vecchio camper «Noi due dovevamo parlare.»
«Scusami Tom ma la mia vagina aveva delle esigenze.» gli disse con quel tono da presa in giro misto ad uno scocciato.
«Non ti basta più spacciare? Adesso vuoi arrotondare anche con qualche lavoretto?»
«Geloso?»
«Ancora lì sulla strada?! Se non ti muovi la faccio diventare il tuo lavoro e la tua casa.»

Era passata da un’adorabile dimora alla sua, come definirla… non c’era un termine adatto. Persino un ubriacone sarebbe stato più ordinato e un bordello sarebbe stato più pulito.
 L’aria era diventata pesante, non aveva mai visto il suo capo così contrariato.

«A corto di pilloline della felicità?»
«A corto di spacciatori dato che qualcuno ieri ha preferito farsi i beneamati cazzi suoi.»
«Ieri sera era il mio turno?»
«Come sei perspicace.»

Era successo anche altre volte, non poteva essere questo il motivo della sua ira.

«Aspetta perché c’è puzza di morto?»

Non erano i suoi vestiti, non era quello l’odore e nemmeno era Tom, lui profumava solo di birra.

«Aspetta perché cazzo Eliot è sul mio divano sanguinante?»

Ecco il motivo.

«Parla, cazzo! Che è successo?»
«Che ti dovrei dire? Ieri avevamo un carico importante ed eri stata richiesta tu, che non c’eri, quindi è dovuto andare lui ed ecco il risultato.»

Andava tutto troppo bene, doveva succedere qualcosa per riassestare il normale equilibrio.
Aveva, indirettamente, ucciso un uomo.
 
***
Take the pictures off the wall
Erase the thoughts, forget them all

 
E un’altra pasticca calava giù a sorsi di birra. Era l’unico modo per dimenticare.

«Era un bravo ragazzo.»
«Era bravo nel suo lavoro, dobbiamo trovarne un altro.»
«Per quello abbiamo tempo ma che ne facciamo del corpo?»
«Che ne farai tu. È morto per colpa tua, è una tua responsabilità.»

 
The choice is yours to save yourself
Or in the hands of someone else.
 




 
Sono tornata a pubblicare dopo una decina di giorni, sono meravigliata da me stessa!
Questo secondo capitolo potrebbe risultare abbastanza strano quindi sono qui per dare qualche spiegazione.
Questa storia è un What if? e per questo mi sono permessa di inventare il passato delle due protagoniste e, in questo caso, quello di Mary Eunice che la mia testa ha suggerito di far diventare una spacciatrice che è appunto al servizio di un certo Tom, personaggio completamente inventato.
Cercherò di sbrigarmi anche con il terzo ma intanto fatemi sapere se vi piace la piega che sta prendendo questa storia!
Baci!

 
PS. Il titolo è ispirato alla canzone Where Is My Mind dei Pixies (ma io amo anche la cover dei Placebo) mente le due frasi nella storia solo tratte da Skumfuk dei Sum 41.
PS2. Prima che qualcuno scriva che ho cambiato il carattere della dolce Mary Eunice delle prime puntate di Asylum: ci sarà una spiegazione anche per quello (non prestissimo però).
  
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