Serie TV > The Flash
Ricorda la storia  |      
Autore: Giandra    14/04/2016    3 recensioni
❧ ColdFlash
➥ post-2x09
Sorrise, forse più un ghigno che altro, poi con un leggero colpo di tosse lo incitò a continuare.
«Niente di che, davvero.»
«Se così fosse, me lo avresti già detto, Barry» incalzò Snart; buffo come il ragazzino cercasse di imbrogliare un bugiardo lui.
Barry si grattò il capo con la mano destra, prima di girare il collo verso il lato opposto. «Hai mai notato che da parecchi mesi è in vendita la tua action figure?»
.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Barry Allen, Leonard Snart
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Due modi diversi di essere eroi'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Action Figures
 
 
Poche cose riuscivano a stupire la mente calcolatrice e previdente di Leonard Snart, ma il velocista scarlatto che veniva a trovarlo, di nuovo, da Santi e Peccatori era tra quelle. Se ne accorse subito, non appena mise piede nel locale: ormai, avrebbe riconosciuto i suoi passi ovunque. Si preparò mentalmente alla conversazione che avrebbero avuto, a tutte le imprecazioni che gli avrebbe rivolto per essere stato ingiusto e malefico a non rivelargli i piani di Mardon e Trickster. Lui era un cattivo, questo evidentemente a Barry era poco chiaro.
Non appena si sentì la schiena marchiata da uno sguardo incerto e profondo, Snart si voltò, incastrando i suoi occhi in quelli dell’altro. «Barry. A cosa devo la visita?» chiese, calcando sul suo nome come era solito fare.
Il ragazzino scrollò le spalle, un po' a disagio. «Ero di passaggio, spero non ti dispiaccia se ci sono anch'io» gli disse. Capitan Cold alzò labbra e sopracciglia nello stesso momento, per mostrargli il suo completo disinteresse — nonostante la situazione gli sembrasse insolita —; quando Flash se ne accorse, prese posto vicino a lui e aggiunse: «In più volevo parlarti, se non ti disturba.»
«Prego, Barry» lo invitò, con voce lenta e stimolatrice. La verità era che quel ragazzino lo intrigava e altrettanto ciò che aveva da dirgli.
«Volevo chiarire quanto successo a Natale.»
«Cosa c’è da chiarire?» gli domandò, portandosi il bicchiere alla bocca e accogliendo lascivamente l’alcol con la lingua.
Barry sembrò osservare la scena, poi rispose. «Non sono stato corretto nei tuoi confronti: certo, avresti potuto fare di più, ma non ho apprezzato il fatto che non ti sei messo contro di me e che mi hai anche riferito le intenzioni di quei due teppisti
» disse tutto d’un fiato, tenendo lo sguardo fisso sul bancone.
Leonard sorrise a quel teppisti, chiedendosi quanto spesso gli capitasse di proferire qualche brutta parola. Lo guardò ammaliantemente, si scolò definitivamente il liquido giallognolo nel bicchiere di vetro e poi parlò. «È uno strano modo di dirmi grazie, Barry?»
«Vuoi sentirtelo dire?»
«A chi non piace sentirselo dire?» chiese retoricamente in sua difesa, scrollando le spalle e continuando a osservarlo con un sorrisetto diabolico.
Barry sospirò, mimando la sua espressione, poi lo accontentò: «Grazie, Snart.»
«Prego, Barry» pronunciò entrambe le parole con molta lentezza, prima di chiedere un altro giro di alcol alla barista. «Hai l’età per bere?» lo schernì e Barry rintuzzò con un sorriso amaro.
«Ho ventisei anni.»
La reazione di Capitan Cold non fu particolarmente sorpresa: del resto, si era preso la briga di informarsi egregiamente sul suo conto, ma non aveva comunque perso l'occasione per prenderlo un po' in giro.
«Tieni, allora» Leonard gli indirizzò, con un movimento fluido della mano, un bicchiere di scotch e Barry lo bevve in un sol sorso.
«Grazie; ma tanto per la cronaca, a causa del mio metabolismo non mi posso ubriacare» lo informò.
«Non era il mio obiettivo, Barry» replicò Leonard, tornando a concentrarsi sul suo drink. «Qual è la vera ragione per cui sei venuto qui, sei mesi dopo l’accaduto?» gli chiese tutt’un tratto, visibilmente incuriosito.
Barry abbassò lo sguardo, cercando di non incrociare i suoi occhi. Sembrava imbarazzato. «No, è che ho notato una cosa in questi giorni e mi sei venuto in mente.»
Leonard si chiedeva se il velocista si fosse mai guardato allo specchio mentre arrossiva, perché era seriamente uno spettacolo da non perdere. Sorrise, forse più un ghigno che altro, poi con un leggero colpo di tosse lo incitò a continuare.
«Niente di che, davvero.»
«Se così fosse, me lo avresti già detto, Barry» incalzò Snart; buffo come il ragazzino cercasse di imbrogliare un bugiardo lui.
Barry si grattò il capo con la mano destra, prima di girare il collo verso il lato opposto. «Hai mai notato che da parecchi mesi è in vendita la tua action figure?» gli domandò all’improvviso, cogliendolo alla sprovvista.
Leonard sbatté un paio di volte le palpebre, poi rispose: «Sì, l’ho notato.»
L’altro annuì prima di continuare. «Niente, una ragazzina giocava con le nostre action figures al Coffee» spiegò, ma dal suo tono di voce sembrava che avesse tralasciato qualcosa.
Snart non voleva palesare tutta la sua immensa curiosità per quella faccenda — che, per quanto stupida, aveva spinto uno come Barry Allen a raggiungerlo in uno dei luoghi in cui meno ci si aspetterebbe di trovare un eroe —, così semplicemente gli chiese: «Stavo vincendo?», divertito.
Barry ricambiò con una mezza risata, ma d’un tratto la sua espressione sembrò mutare completamente. «Mh... sì, qualcosa di simile.»
«Ti duole ammetterlo, eh?» rincarò la dose Capitan Cold, determinato a scavare in fondo a quella storia.
«Non stavamo combattendo!» ribatté allora Barry, deciso, per poi rendersi conto di ciò che aveva detto, con la bocca che andava a formare una specie di buffa "O".
Leonard rimase intenerito da quanto fosse facilmente prevedibile, con quelle iridi così facili da leggere. «E allora cosa facevamo, Barry?» provò, avvicinandosi lentamente a lui, con un tono basso e roco.
La pelle d’oca s’impossessò del corpo di Barry. Snart si protese ancora un po’, cercando si scorgere dissenso nei suoi occhi, ma non ne vide neanche l’ombra; decise allora di velocizzare un po’ le cose — cosa che non avrebbe mai pensato di dover fare, con Flash — e poggiò le proprie labbra sulle sue in una lenta carezza. Barry rimase interdetto dalla situazione, non si scostò ma neanche ricambiò il gesto, mentre le gote si imporporavano sempre di più e il battito accelerava a dismisura. Quando poi anche il velocista aggiunse il suo contributo al bacio, Leonard gli pose la mano destra dietro la nuca per avvicinarlo un altro po’ a sé, mentre la sinistra scendeva sul bacino. Barry sospirò nella sua bocca, pochi secondi prima di staccarsi per riprendere fiato.
«Facevamo questo» confessò alla fine, con il respiro mozzato, sopprimendo una risata.
«E stavo vincendo?» chiese di nuovo Snart con un sorriso quasi mefistofelico, che fece arrossire Barry nuovamente.
«Mi è sembrato di sì.»
L’espressione soddisfatta che indossò gli fece alzare gli occhi al cielo; ma, dopotutto, Leonard immaginò c’erano battaglie che fosse disposto a perdere.










Angolo dell'autrice:
Alloraaa. Direi che dedico questa storia alla mia amica Becky e in generale a tutte le ColdFlash del globo!
Ci tenevo a specificare (per quanto sia palese) che non è un momento davvero avvenuto all'interno della serie tv, neanche accennato, che riprende semplicemente la loro conversazione da dove l'hanno lasciata nell'episodio 2x09. 
Personalmente ho ritenuto molto ingiuste le parole che Barry ha riservato a Leonard, quando non solo non si era schierato contro di lui ma aveva anche fatto la spia per un "nemico". Quindi, questo è un modo di Barry per farsi perdonare.
Il finale forse non è granché, ma mi è venuta d'impulso e ho cercato di far risultare i personaggi IC (per quanto innamorati). 
Spero mi lasciate un commentinoinoino che fa sempre piacere! Bye e grazie di aver letto fin qui.





   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > The Flash / Vai alla pagina dell'autore: Giandra