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Autore: Nejisfan    16/04/2016    1 recensioni
Ragazzi che si amano nei modi più disparati, negli istanti più vari. Incontri, scontri, passione e liti, difficoltà comuni e caratteri complessi.
L'amore è il centro di tutto, anche quando è confuso o a senso unico o difficile da esternare.
Riguarda loro come riguarda noi.
Questa raccolta parla di questo: dell'amore. Nulla di più facile e di più difficile insieme.
(Ambientazione: AU. Frasi ispiratrici prese dalle canzoni bellissime di Daniele Silvestri).
Conclusione: capitolo 30, Shikamaru e Ino alle prese con una manifestazione e qualche coro, tanti lamenti e tanto amore nascosto (ma neanche troppo).
Raccolta dedicata a chiunque abbia apprezzato e incoraggiato il mio percorso su Efp: ciao amici, mi prendo una pausa, e questo è il mio saluto.
Genere: Commedia, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Team 10, Team 7, Team 8, Team Gai
Note: AU, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Amarsi in modo cosmico.

30: Ora e sempre,
Resistenza.

[ShikaIno]


 
E andremo in strada,
con tutti gli striscioni
A fare come sempre la figura
dei fregnoni
[D.Silvestri- “A bocca chiusa”]

 


Ino cammina davanti a tutti, ha in mano un megafono arancione e negli occhi la determinazione di sempre.
"Ora e sempre resistenza!" è il grido di battaglia di molte manifestazioni, anche di questa.
Gli studenti universitari vogliono più diritti, chiedono a un governo che si ricorda di loro solo quando si parla di tasse da pagare di cambiare la propria prospettiva, di scommettere sulla ricerca, di rendere lo studio più accessibile a chiunque.
Le solite pretese, le solite speranze che quando sei giovane hai e poi da vecchio rimpiangi, scuotendo la testa e pensando che non accadrà mai niente, che c'è ben poco da augurarsi.
Ino grida con tutte le sue forze, guida un corteo di duecento persone, tutti la seguono.
Ha da sempre le doti tipiche del leader carismatico, sa smuovere folle e far gridare gli altri, sa essere sempre al centro dell'attenzione ma non se ne approfitta troppo: pensa all'università, al benessere comune, prima di pensare a se stessa.
Shikamaru è accanto a lei, a guidare l'apparente rivolta di un pomeriggio.
Dove c'è Ino, c'è Shikamaru, e viceversa: è un patto non scritto che vige da quando si sono conosciuti.
Shikamaru è strategia, è calma, è pigrizia che a volte viene sconfitta.
Shikamaru idea gli slogan, sceglie i giorni per manifestare, va a chiedere i permessi necessari per farlo, commissiona i volantini, scrive le motivazioni degli studenti: poi ci pensa Ino, a far sapere tutto a tutti.
Dove c'è Shikamaru, c'è Ino, e viceversa: è un patto non scritto terribilmente utile, perché la compensazione tra i due è evidente.
E così Ino grida, il passo svelto e l'entusiasmo nei gesti, e Shikamaru sta in silenzio, la camminata svogliata ma un minimo di luce anche nei suoi occhi.
Davanti a duecento persone, Ino e Shikamaru conducono una rivolta che probabilmente non porterà a niente, ma che crea un momento speciale, un istante staccato dalla vita normale.
Ino si volta a guardarlo giusto un secondo, per essere sicura che sia ancora lì.
E Shikamaru, sì, è ancora lì, cioè esattamente dove deve essere: al suo fianco.
 
 


Quando la manifestazione finisce, i duecento dell'inizio sono diventati meno di cento, e comunque se ne vanno tutti in fretta e furia, preoccupati dall'arrivare in ritardo da qualche parte, da dover prendere un autobus, da dover chiamare il fidanzato, da cose diverse che fanno sì che fuggano tutti.
Fuggono sempre tutti: nessuno ci crede davvero, al di là del momento di condivisione massima, quello in cui gridare uno slogan comune ti fa sentire speciale.
"Questo è il motivo per cui facciamo solo figure di merda".
Ino è in mezzo a una piazza vuota, si siede sfibrata sullo striscione che è rimasto a terra, si toglie le scarpe e prende a massaggiarsi il piede destro indolenzito da due ore di cammino.
Ino ci crede davvero e, come chi fa le cose intensamente, ci resta male ogni volta, quando capisce che non è così per tutti.
"Già".
Shikamaru non si spreca mai più di tanto, a parole, è così perché è questo il suo carattere, fuma una sigaretta in silenzio, in piedi, e la guarda.
"Forse dovrei smetterla, Shikkan".
Ino incrocia le braccia sul petto, poi cambia posizione e si mette a dare sollievo anche al piede sinistro: è incapace di stare ferma per più di mezzo secondo.
"Che seccatura sei, Ino. Lo dici sempre e poi non lo fai, quindi non ho intenzione di convincerti".
Il Nara schiaccia il mozzicone della sua sigaretta con la suola della sua scarpa, mormora le sue classiche parole, continua a fissare la ragazza.
"Sia mai che ti sforzi troppo, tu, eh?".
La Yamanaka si rimette gli stivaletti e poi fissa gli occhi cerulei in quelli scuri dell'altro.
"Sono l'unico che resta sempre" si giustifica il moro, e l'altra sorride, perché è vero, e lo sa benissimo.
Anche ora sono soli in una piazza, un'ora dopo la fine di una manifestazione, a guardarsi e borbottare frasi sconnesse e deprimersi e riprendersi, come sempre.
"Va a finire che devo pure ringraziarti" si alza in piedi la bionda, e l'altro le si avvicina.
"Non importa" dichiara, a due centimetri dalla sua faccia, e lei sbuffa e poi prende l'iniziativa e lo bacia.
"Mi spieghi perché aspetti sempre che l'iniziativa la prenda io?" si lamenta poi, senza allontanarsi.
Shikamaru borbotta piano un "che seccatura sei", poi torna sulle sue labbra.
Cinque secondi dopo, neanche si sa come, sono distesi sullo striscione di Ino, e non si sono ancora staccati.
"Pensavo che i tuoi ideali femministi volessero che l'iniziativa la prendessi tu" si alza il Nara, quando si accorge di essere disteso in mezzo a una piazza pubblica.
Ino ha anche gli occhi che sorridono, mentre lo guarda.
"Guarda che anche se parli di altro me ne sono accorta, del risveglio del tuo amico in basso eh!" dice, e poi scoppia a ridere.
L'altro chiude gli occhi e la maledice- poteva scegliersene una più tranquilla?
"Fottiti".
"Fallo tu".
 
 


Alla manifestazione successiva, nonostante i dubbi di ogni volta, Ino Yamanaka continua a guidare la spedizione.
Se smettesse di crederci perfino lei, le cose peggiorerebbero decisamente, perché qualcuno che ci crede fino infondo serve a tutti.
Soprattutto a Shikamaru.
Ma guai a dirlo a voce alta...



////
Questo è il mio saluto ad EFP.
Potrebbe essere un saluto definitivo, o momentaneo, non lo so.
Sulla mia pagina troverete tutte le dovute spiegazioni.
Grazie a chi ha letto, commentato e apprezzato questi miei folli trenta capitoli.
Grazie a chi mi ha incoraggiata sempre.
Non credevo che sarei riuscita a concludere questa raccolta, ma invece è successo, ed è soprattutto grazie a voi.
Vi mando un abbraccio stritolante, più forte che mai.



La mia storia su EFP è molto legata a Shikamaru e Ino,
quindi mi sembrava giusto chiudere così.

Mosca bianca una volta, mosca bianca per sempre <3.


 
  
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