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Autore: daimler    16/04/2016    6 recensioni
StingYu day!
Una giornata trascorsa con gli amici di sempre e con lui a lei non indifferente.
DAL TESTO:No! Basta! Maledetta me! è dura da ammettere ma anche io, Yukino Auguria, sono caduta nel trappolone "Sting Eucliffe"
Le differenze caratteriali tra di noi sono abissali, ma non posso farci niente: mi piace la tranquillità, mi piace studiare, mi piacciono le stelle e mi piace anche Sting ed è buffo di come io lo paragoni proprio ad un astro.
Perché Sting è luminoso, brilla di luce propria attirandoti a se in tutto ciò che è, quella sua luce ha irradiato il mio cuore, ha fatto brillare i miei occhi e accesso i miei sorrisi.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sting Eucliffe, Yukino Aguria
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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-Luce di Stella-



-Hei! Dai Yuki, vieni qui!!- La voce di Lucy mi chiama e mettendo a fuoco la sua figura tremolante a causa del precario equilibrio dovuto ai pattini, un sorriso si accenna sulle labbra nel vederla in quella goffa postura, in centro alla pista di ghiaccio agita un braccio in mia direzione attenta a non cadere da un momento all'altro. Scuoto appena il capo in senso di diniego creandole una smorfia corrucciata, mi dispiace farla arrabbiare ma preferisco starmene qui  al sicuro tra gli spalti, con i pugni a reggermi il volto e il busto ben premuto alle transenne.
Sbuffo una risata poi nell'intercettare Natsu dietro di lei intento a preparare un assalto ai suoi danni e mentre la mia amica lancia un acuto che sa d'imprecazione tutta rivolta al suo amato fidanzato, divertita mi gusto la scenetta accoccolandomi meglio al parapetto.
Che non mi si fraintenda! Adoro passare le giornate con i miei amici e oggi è una di quella, questo primo pomeriggio di vacanza è stato perfetto in ogni momento: la passeggiata in centro, la cioccolateria dove abbiamo quasi rischiato una overdose di zucchero, le chiacchiere, le risate e poi quella proposta di Natsu nell'andare al palazzetto dello sport per concludere la giornata con una divertente pattinata!
Ammetto che quest'ultima proposta ha del tutto smorzato il mio entusiasmo, definirmi una frana in qualsiasi disciplina sportiva è quasi un complimento, diciamola tutta: sono proprio un'impedita! Ma non avrei mai voluto stroncare l' eccitazione  di Natsu e anche gli altri sembravano già proiettati con la mente verso la pista di pattinaggio. Ma ora il terrore che possa rompermi un osso o peggio ancora fare una figuraccia colossale davanti a tutta la compagnia è più forte di qualsiasi cosa.
Aggrotto le sopracciglia a quest'ultimo pensiero, ormai così abituata a pensarci tutti insieme da dimenticarmi che effettivamente oggi siamo solo in quattro e la cosa è assai strana. Solitamente usciamo in gruppo,  non  frequentiamo tutti la stessa classe e quindi approfittiamo del tempo libero per starcene in compagnia  ma oggi ognuno di loro sembrava irreperibile nonostante le vacanze di Natale a renderci liberi dall'oppressione del liceo.
Tutti tranne io, Natsu, Lucy e Sting.
Quest'ultimo nome mi crea un fremito e  mascherandolo prontamente in un brivido dovuto al freddo,  la mente si sforza di ricordarmi di come io e Sting siamo solo compagni di classe, di come Sting mi vuole bene esclusivamente come amica e di come questa stupida cotta adolescenziale per Sting, che ultimamente mi tormenta è solo frutto del tempo passato insieme da sola con lui negli ultimi mesi.
Tutta colpa di quelle maledette ripetizioni di matematica! Era settembre e ignara di come quel biondino tutto pepe, dagli occhi azzurri e il cuore grande mi avrebbe dannatamente coinvolta sentimentalmente, avevo accettato di aiutarlo dandogli ripetizioni, tra l'altro gratuite. Non che potessi permettermi di perdere del tempo che avrei potuto dedicare allo studio, tra me e Sting allora vi era solo una sottile amicizia dovuta alle frequentazioni in comune, ma il timore nel non vederlo diplomarsi a fine anno a causa di quel suo rigetto verso la matematica era troppo, il senso di colpa probabilmente mi avrebbe uccisa. Se aggiungiamo poi quella mia totale incapacità nel dire "No" non è stato difficile per lui convincermi.
Ma è curioso di come quei momenti passati da soli in biblioteca o a casa sua si sono rilevati fonte di forti emozioni, ho conosciuto dei lati di Sting che in cinque anni tra i banchi di scuola non avevo notato minimante.
Perché Sting non è solo il belloccio della classe, lo sportivo dagli scarsi voti scolastici e dai troppi cuori infranti. Sting è anche simpatico, premuroso, accattivante, spiritoso e poi è dolce... Sting è qualcosa di meraviglioso se conosciuto in profondità.
Senza accorgermi sorrido nel pensare a quella smorfia che fa quando non riesce venire a capo a un problema matematico, al suo bellissimo viso concentrato, a quelle labbra maliziose che s'incurvano in sorrisi complici e a quegli occhi azzurri che guardati da vicino  sembrano avere lo stesso effetto di un cielo d'estate, vasto e limpido, ricco di bellissime aspettative.
Il cuore poi fa una capriola nel ricordare il suono della sua risata e una strana sensazione mi sconquassa il ventre nel ripensare a quando mi scompiglia i capelli o alle sue dita sulla mia pelle quando dispettoso mi pizzica le guance prendendomi in giro. Dio sono da ricovero dato che l'ho trovo adorabile anche quando mi infastidisce!
No! Basta! Maledetta me! è dura da ammettere ma anche io, Yukino Auguria, sono caduta nel trappolone "Sting Eucliffe".
Scuoto il capo passandomi le dita tra le ciocche azzurro fiordaliso, avevo deciso di cancellare questa cotta a senso unico e fare finta di nulla, Sting ne ha già troppe di pretendenti e io non sono di certo il tipo di persona che potrebbe interessargli in quel senso. E' vero tra di noi sembra essere nata una sorta di alchimia da quando abbiamo iniziato a "frequentarci" da soli e senza gli altri di mezzo, si sta bene insieme questo lo percepisco da entrambi ma guardiamo la realtà delle cose : a Sting piace stare in mezzo  all'adrenalina mentre io riesco a trovare divertente una gita scolastica all'osservatorio.
Le differenze caratteriali tra di noi sono abissali,  ma non posso farci niente: mi piace la tranquillità, mi piace studiare, mi piacciono le stelle e mi piace anche Sting ed è buffo di come io lo paragoni proprio ad un astro.
Perché Sting è luminoso, brilla di luce propria attirandoti a se in tutto ciò che è, quella sua luce ha irradiato il mio cuore, ha fatto brillare i miei occhi e accesso i miei sorrisi.
Mi porto una mano sul viso accasciandomi contro la ringhiera, un qualche tipo di sfiga  ha voluto che oggi ci trovassimo solo io, Sting, Natsu e Lucy e forse se non l'avessi scoperto solo una volta giunta all'appuntamento... forse l'avrei evitato.
Un'illusoria uscita tra coppie si è manifestata  per tutto il tempo nel mio cervello. E' vero che Natsu e Lucy non sono una di quelle coppie appiccicate con l'attack ma sono pur sempre due fidanzatini diciottenni con gli ormoni a palla e i momenti in cui ho dovuto condividere la sola presenza di Sting c'è ne sono stati parecchi.
Non mi è mai dispiaciuto passare del tempo da sola con lui, le ore passate a fargli ripetizioni lo testimoniano, ma certamente non mi aiutano a farmi sentire meno patetica, com'è che la chiamano? Friend zone? Ecco credo di esserci finita immersa fino al collo.
Prendo profondi respiri autoimponendomi la calma, ormai il peggio sembra essere passato, basterà solo continuare a fare finta di nulla, starmene qui in solitaria per tutto il tempo finché quei due scalmanati non verranno richiamati all'ordine da una Lucy in crisi di nervi, poi me ne andrò a casa passando la serata a fantastic...
-Yuki ma che ci fai ancora qui?!- sobbalzo così forte da far spaventare anche Sting apparso improvvisamente di fronte a me. sussulta un: -Oh- mantenendosi a stento in equilibrio sui pattini per non cadere, sgrana poi gli occhi ner vedermi con le mani portate sul cuore.
-Io.. io preferisco stare a guardarvi- mormoro inquieta trafitta dal suo sguardo contrito, quel suo silenzio mi fa deglutire -Sting davvero non ne ho voglia- continuo messa alle strette da quel tacito ammonimento.
-Yukino- sibila soltanto facendomi stringere i pugni e gonfiare il petto -Ho paura ok? Non ne sono capace!- pigolo imbarazzata.
-Neanche Lucy lo è- replica asciutto.
-Si ma Lucy ha Natsu- lo penso soltanto, serro semplicemente la mascella sentendo la mia fiera barriera sgretolarsi velocemente quando vedo Sting slittare verso il punto di accesso dei gradoni. Sporgendosi oltre la transenna mi rifila uno di quei suoi sorrisi disarmanti dal potere ammaliante -Dai coraggio!- mi incita indicandomi con lo sguardo quel paio di pattini destinati a me, abbandonati alle mie spalle.
-Sting io...- provo poco coriacea.
-Yuki mettiteli!-mi ordina perentorio senza tralasciare una nota dolce nella voce.
Sospiro incurvando appena le spalle, Sting è un tipo ottuso e ogni battaglia con lui è persa in partenza, so che non mi darà tregua finché non faccio come dice e temendo che potrebbe arrivare addirittura a trascinarmi di peso fino alla pista arraffo i pattini guardandolo storto.
Sedendomi su uno dei gradoni mi tolgo le scarpe infilandomeli, armeggiando poi con i laccetti.
-Lasciarmi in solitudine ti creava disturbo, vero?- gli domando in una smorfia antipatica e poco credibile, anche per finta non riesco ad arrabbiarmi  con lui.
E sting lo capisce, ridente scuote il capo -Sai che non riesco a non romperti le scatole!- esclama, afferrandomi le mani mi aiuta a sollevarmi attirandomi a se. Istintivamente abbasso lo sguardo, sento le guance accaldarsi e in un patetico tentativo di nascondere l'imbarazzo nel trovarmi così vicino al suo volto, affondo il naso nella sciarpa appoggiandomi alle sue spalle forti per tenermi in equilibrio, col cuore che mi martella nel petto.
-Dai andiamo- mi sorride facendomi annuire distratta con gli occhi infossati nella lastra di ghiaccio che ricopre la pista.

Preso un po' di coraggio mi guardo intorno, osservo Lucy alle prese con Natsu, anche lei sembra in difficoltà, si muove goffamente lanciando occhiatacce al suo ragazzo che pensa solo a indispettirla girandole intorno, ridacchio di fronte a quello sguardo corrucciato e terrorizzato della mia migliore amica, probabilmente anche io non sono di meno.
Lucy mi lancia uno sguardo disperato mimando un: -Aiuto-
Sobbalza poi quando all'improvviso Natsu se la stringe tra le braccia, rassicurandola, proteggendola,  facendola ridere radiosa e calmarla in un attimo.
Li guardo ancora un po', lei che poggia il capo biondo contro il torace del suo fidanzato lasciandosi cullare in un dolce movimento, sento una strana fitta al petto, come se il cuore si fosse  di colpo accartocciato.
Deve essere tremendamente stupendo starsene tra le braccia di qualcuno e con quella strana mesta sensazione a pervadermi lo stomaco mi stringo nelle spalle, sussulto quando Sting accelera di colpo, trascinandomi a sé.
-Sting! Rallenta!- protesto conficcando le unghia nel giubbotto che gli ricopre la spalla agitando il braccio libero in un disperato movimento -Non l'ho mai fatto prima! Per favore!-
-Non aver paura ti reggo io- mi dice sicuro afferrandomi una mano per stringersela con la sua.
Un senso di tranquillità si diffonde nel cuore e quel suo sorriso speciale poi, quello che illusoriamente credo faccia solo per me, mi fa annuire meccanicamente.
-Sai che non ti lascerei cadere per nulla al mondo no?- ghigna facendomi distogliere lo sguardo dal suo e arricciare il naso -Certo che no, ti do ripetizioni di matematica, se dovessi tirare le cuoia non avresti nessuna speranza nel prendere la maturità quest'anno!- borbotto sbuffando una risata poi, aspettando che la sua si mescoli con la mia in un complice scambio di battute.
E' routine prenderci in giro per noi.
Ma il disagio mi assale nel non registrare quella sua risata cristallina, non posso credere che se la sia presa per cosi poco! Sto per voltarmi, chiamarlo per convincermi che è tutto ok scacciando dalla testa quella vocetta petulante che mi ricorda che nelle ultime settimane Sting sembra aver mostrato atteggiamenti simili a me ignari di significato.
In fondo siamo amici dalla prima liceo, tra noi è sempre andato tutto a gonfie vele per non parlare degli ultimi mesi caratterizzati da momenti fatti di complicità e  forte intesa, ma ultimamente Sting sembra assente, quasi infastidito il più delle volte, tanto da percepire disagio da parte sua quando siamo da soli.
Come prima in cioccolateria, quando Lucy e Natsu ci hanno lasciati da soli assentandosi in una assurda scusa ancora priva di significato.
Sento il cuore sprofondare nello stomaco  quando mi lascia la mano e il pensiero che possa avercela con me per chissà quale motivo fa più paura del ritrovarmi da sola e senza appoggio in mezzo alla pista di ghiaccio.
-No Sting ti prego non mi lasciare- lamento con voce spezzata e occhi lucidi, il tono allarmato e il freddo a congelarmi le ossa, solo ora sembro risentire del gelo che proviene dal suolo, finora abbarbicata a Sting non avevo risentito del freddo.
Cerco di rigirarmi e sento di nuovo le sue mani sui miei fianchi, la schiena premuta contro il suo torace solido e il suo respiro caldo nell'orecchio -Te lo detto non ti lascio- mi sussurra facendomi irrigidire e posare le mie mani sulle sue in un gesto istintivo.
-Sting- mormoro mentre l'agitazione prende il sopravvento facendomi accalorare il viso nel sentire la sua voce roca soffiarmi sulla pelle, spostarmi appena le ciocche sbarazzine che mi circondando l''ovale del viso.
-No- mi ribello  quando lo sento retrocedere trascinandomi con se ancora una volta, ma Sting ignora le mie proteste, inclinando il capo affonda la punta del naso all'interno della mia sciarpa sfiorandomi la pelle del collo, mugugnando un: -Tranquilla-
Sento il contatto freddo della sua pelle contro la mia bollente e mi mordo le labbra pur di reprimere i brividi che corrono lungo la spina dorsale. Oh mio Dio, vorrei chiudere gli occhi e lasciarmi andare al dolce suono del suo respirare, ma forse è meglio di no...
Scuoto il capo tendando in vano di scacciare la sensazione che mi riempie il petto, avere così vicino Sting  mi crea strane palpitazioni e piccoli fremiti caduti sulla pelle.
-Sting stai andando indietro- gli ricordo mormorando in un filo di voce, lo sento annuire vago e intrecciando le dita con le sue in un gesto naturale tento di fermarlo -Potremmo investire qualcuno...-  gli spiego reclinando il capo per guardarlo negli occhi.
Sting mi sorride senza però darmi ascolto, caspita quanto è cocciuto sto ragazzo!
-Dolce yuki sempre a preoccuparti degli altri!- mi rimbecca spiegando le labbra in un sorriso che sa di malizia, arrossisco difronte alla sua sfacciataggine -Lasciati andare per una volta- mi sussurra poi in un orecchio, il soffio caldo del suo fiato s'infrange contro la mia guancia e rivoltando lo sguardo sospiro.
La fa facile lui, lasciati andare dice.
-E' l'ultima volta che permetto a Natsu di proporre qualcosa- bofonchio.
-Non credi sia stata una buona idea?-
-No, per niente- sbotto a causa dell'imbarazzo perché non lo penso davvero. Mi piace stare qui, mi piace molto stare tra le sua braccia, con le mani incastrate con le sue e la schiena riparata dal suo petto, mi piace da impazzire essere avvolta da quel suo profumo e dalla sua voce.
 -Cioè se fossi capace a pattinare sarebbe più bello- mi correggo mordicchiandomi un labbro.
Sting si scosta da me il tempo di un secondo, piano mi volta verso di lui e io di riflesso mi aggrappo alle sue spalle mentre le sue mani ritornano a stazionarsi sui miei fianchi.
-Non è difficile, devi soltanto seguirmi- dice ritornando a pattinare all'indietro davanti a me.
-Così non vedi dove andiamo!-  urlacchio agitata e perplessa lasciandomi trascinare dalla follia di quell'uragano biondo.
-Mi guiderai tu- replica sorridente creandomi uno spasmo, sgrano gli occhi e aggrappandomi a lui con disperazione schiudo la bocca in segno di stupore.
-Cosa? Sei più alto di me, non ci vedo!- soffoco un grido.
-Allora fidati di me- risponde lui, sporgendosi verso di me continuando a sorridermi, innescandomene inconsapevolmente uno anche a me. Lasciati andare aveva detto e ora specchiandomi in quegli occhi profondi non sembra così male come idea.
Un senso di pace si sprigiona nel mio matto cuore, il battito sembra finalmente essersi calmato e annullando completamente qualsiasi cosa ci circonda continuiamo a retrocedere incuranti delle occhiatacce della gente che affolla la pista. Gli occhi si riempiono della visione ridente di Sting, sì mi fido di lui e lasciarmi andare in balia delle sua braccia è qualcosa di straordinario. Completamente premuta a lui sento il suo bacino spingere contro il mio, le dita immergersi nei fianchi, il petto comprimere i miei seni, mi ritrovo a maledire l'inverno e l'ingente quantità di indumenti da me indossati, se fosse stata estate avrei potuto sentire il calore della sua pelle a contatto con la mia e i suoi palmi pieni sul mio corpo.
-Yuki senti...- Sting si fa di colpo serio, un sussurro il suo che accompagnato a quello sguardo insolitamente serioso mi fa accigliare.
Sospira, scuote il capo lasciandolo chinato osservando un punto indefinito del mio piumino, poi sembra prendere lunghe boccate d'aria come se all'improvviso l'ossigeno non fosse abbastanza per lui. Sembra sul punto di dare fiato alle parole, incomincia a farfugliare mormorii disarticolati che a stento cerco di seguirne il filo logico ma d'un tratto  i miei occhi vengono catturati da un particolare proprio dietro alle sue spalle.
-Fermo!- lo avviso sporgendo il capo oltre il suo corpo mentre l'immagine della transenna pericolosamente sempre più vicina si riflette negli occhi.
Ma Sting ancora tormentato dalle sue elucubrazioni mentali solleva lo sguardo verso il mio mugugnando un interrogativo -Mmh?- l'istante prima di schiantarci contro il parapetto, arrestando la nostra corsa in sonoro frastuono metallico.
Con il capo rimasto infossato nel suo petto e le braccia circondate al collo, me ne resto un po' così, protetta dal suo corpo e dalle sue mani che repentine si sono spostate alla base della schiena attorniandomi la vita in una stretta possente.
Sollevo di scatto il viso per assicurarmi che Sting stia bene, ha preso un bel colpo e sentendomi in colpa per un motivo sconosciuto sto per chiedergli se è tutto ok ma nello stesso momento Sting abbassa la testa e preme dolcemente la bocca contro la mia.
Trattengo il respiro mentre mi succhia delicatamente il labbro inferiore e infila la lingua nella mia bocca, senza pensare intreccio le dita dietro la  nuca accarezzandogliela con i pollici. Con una mano mi cinge la vita attirandomi maggiormente a se mentre l'altra si scosta percorrendo a palmo pieno l'intero costato fino a raggiungere il viso e poi ai capelli, accarezzandomeli.
Mi perdo nelle sensazioni che Sting mi sta regalando spegnendo il cervello, i suoi baci sono dolci e penetranti ed esplorando con la lingua il suo palato un sapore di cioccolata e cannella mi impregna la bocca, sento risalire l'eccitazione dal ventre fino al cervello mentre il cuore mi batte così forte che temo potrebbe schizzare via da un momento all'altro.
Sentimenti nuovi lottano dentro di me dando vita a qualcosa che non avevo mai provato prima, il calore si diffonde nel mio corpo e Sting mi stringe ancora più forte. Sento tutti i muscoli e le curve del suo busto aderire contro il mio, sciolgo l'intreccio di mani e gli passo le dita tra le ciocche bionde.
A corto di ossigeno ci scostiamo, Sting mi guarda con una espressione che al momento non so decifrare, incredulità, stupore... sussurra un : -Yukino- con voce roca, i nasi ancora a sfiorarsi e io d'un tratto realizzo l'intera faccenda.
La Yuki ragionevole e con i piedi per terra torna impetuosa e il ricordo di come questo bacio sia nato si presenta sotto forma di schiaffo dritto in faccia.
Io stavo sollevando il viso, lui lo stava chinando e poi siamo finiti per baciarci, il perché lui abbia voluto approfondirlo ancora mi sfugge, il motivo perché l'abbia fatto io è chiaro come il sole ovviamente.
-Io... non volevo...- strozzo in un singhiozzo scostando le mani, indietreggiando con il busto ancora intrappolato dal suo braccio.
No, non volevo che accadesse così! Non per sbaglio o per caso.
Mormoro uno: -Scusa- inclinando il capo, non prima di aver messo a fuoco la sua espressione agitata, anzi Sting sembra mortalmente dispiaciuto e divincolandomi dalla sua stretta mi allontano da lui.
Sento gli occhi pizzicare e un pianto imminente minacciare la sua presenza.
Sting urla qualcosa -No Yuki aspetta- dice con apprensione, lo sento avanzare verso di me ma io continuo imperterrita la mia avanzata con l'unico desiderio di eclissarmi il prima possibile, almeno per qualche metro perché così sconvolta e confusa ho dimenticato che sto indossando ancora i pattini, che  mi trovo su una pista di ghiaccio e che sopra tutto non sono capace a pattinare.
Mi rendo conto di essere finita con il sedere sul suolo gelato un istante dopo, un lieve dolore pulsa da dietro e massaggiandomi una natica lamento un -Aih- miserabile.
Gli occhi a mezza luna si sbarrano quando mettono a fuoco l'immagine di Sting buttarsi con le ginocchia accanto a me, mi afferra le braccia in una morsa quasi dolorante.
-Yuki stai bene?!- urla con un espressione a me nuova, sembra addirittura arrabbiato, ma da come digrigna i  denti capisco che non sono io la fonte di tale incazzatura.
Annuisco appena ancora troppo imbarazzata per rivolgergli la parola, l'unica cosa che mi verrebbe da dirgli è di interrompere le ripetizioni ma sto in silenzio.
Sting china il capo, con le mani ancora mi tiene stretta e tremante mormora qualcosa.
-Mi dispiace sono un idiota- deglutisce e senza guardarmi continua ad auto insultarsi -Sono proprio uno stupido e questa idea di Natsu nell'uscire a coppia lo è stata ancora di più, aveva ragione Lucy avrei dovuto parlartene con calma di ciò che provo per te-
Il mio cuore sussulta e di scatto inclino il volto verso il suo, ancora incapricciato ad osservare il suolo -Ma cazzo Yuki con te è maledettamente difficile!- continua ridacchiando nervosamente.
-Temevo che tu non ricambiassi ma io non riuscivo più a fare finta di nulla e in qualche modo volevo fartelo capir-
-Capire cosa?- chiedo retoricamente con qualche ottava di troppo, interrompendolo  incredula e felice.
Sting sgrana gli occhi, un palpito di esitazione rincorre il suo respiro ma serra la mascella deciso e fiero.
-Yuki tu mi piaci, mi piaci proprio tanto- sbotta rosso in faccia facendomi distogliere lentamente lo sguardo per puntarlo verso il biancore che ricopre a pista.
Gli piaccio e non come amica, gli piaccio nell'altro senso, anche tanto ha detto.
-Ma ora ho rovinato tutto vero? Perdonami ma io a volte non riesco a controllarmi e averti così vicina...-
Piaccio a Sting e il cuore batte troppo forte, la testa gira e un sorriso si allarga sul mio viso.
-Yuki mi dispiace! Cazzo quanto è imbarazzante...-
E a me piace Sting, anzi io amo Sting. Lui è il mio tutto, il mio sogno, la mia stella.
-Ora mi prenderai per un perv...-
-Zitto!- urlo ridente piombandogli addosso, circondandogli con le braccia il collo e premendo le labbra contro le sue, Sting sbuffa una sorta di gemito sorpreso cadendo all'indietro.
Chiudo gli occhi facendomi trasportare dal battito del mio cuore impazzito e da Sting, dalla sua bocca che si muove contro la mia, dalle sue mani che chiuse a coppa intorno al mio viso mi irradiano di calore le guance. Soffoco un gemito fino in fondo alla gola quando sento la sua lingua infilarsi tra le labbra, cercare la mia e coinvolgerla in un bacio che sa di passione.
Sobbalzo quando in un colpo di reni Sting mi sovrasta, rotola sopra di me puntellandosi sui gomiti, i suoi capelli mi solleticano la faccia, la sua lingua torna a insinuarsi tra le mia labbra e io mi inarco sotto di lui incapace di ribellarmi, premendo il petto contro il suo.
Gli afferro i capelli, lo bacio con amore e con quella voglia repressa da troppo tempo, sento le sue mani accarezzarmi la schiena, tenerla sollevata in modo da non toccare il fondo ghiacciato e io mi stringo ancora di più a lui.
Mi lascio sfuggire un gemito quando sento l'erezione sotto i suoi pantaloni premere tra le mie gambe, mentre il desiderio che ho per Sting sale inarrestabilmente e so che se non fossimo in un luogo pubblico probabilmente...
Sgrano gli occhi quando prendo seriamente in considerazione la cosa e sopra tutto che siamo in mezzo a una pista di pattinaggio.
Gli poso una mano sul petto -Sting- mormoro roca mentre continua a mordicchiarmi il labbro inferiore, ecco a lui la consapevolezza di dove ci troviamo non è ancora giunta ad illuminarlo.
-Oh- esclama, aiutato da quel mio sorriso sembra accorgersi finalmente della situazione.
-è colpa tua, sei troppo bella- dice facendomi sorridere e assumere un espressione accattivante.
Restiamo a guardarci felici e innamorati finché un  tossicchiare  forzatamente volontario giunge al nostro indirizzo, sollevando entrambi lo sguardo troviamo Natsu guardarci malizioso, le braccia incrociate al petto, un sopracciglio inarcato e Lucy che abbarbicata a lui ci guarda ridente e commossa.
-Dico vi pare il caso? Non riuscite a tenere a freno gli ormoni!?- ci rimbecca saccente e detto da lui è davvero grottesco.
Sorrido e poso la fronte contro la spalla di Sting impegnato a quel botta e risposta con tanto di insulti fantasiosamente coloriti con Natsu.

Sting si volta verso di me, mi sorride e poi sollevandosi sporge la mano verso la mia per aiutarmi, intrecciando le dita con le sue mi solleva stampandomi un altro bacio sulla bocca.
Mi tiene stretta, posa la fronte contro la mia -Credo di non aver mai amato così tanto cadere- affermo facendolo ridere.
Me lo stringo meglio addosso godendomi questo momento felice- Io credo di non aver mai amato così tanto- replica lui creandomi un colpo al cuore.
Felice e innamorata gli stringo la mano seguendolo verso il centro della pista senza più il minimo timore, guardo ancora una volta il suo profilo abbagliata dalla luce caratteristica che stavolta avvolge entrambi in un unico indissolubile abbraccio.


ANGOLO DAIMLER: Buon sabato amici! Questa coppia mi piace tanto e cavolo ancora non avevo dedicato a loro una os! E quale meglio occasione dello StingYu day?
Il titolo è più che altro un gioco di parole che richiamano i dettagli dei due protagonisti.
Grazie Soly per avermi invogliata!
Chronicles è in fase di costruzione, portate ancora un po' di pazienza vi prego ;)
Un bacio e grazie !!
   
 
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