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Autore: comewhatmay    19/04/2016    1 recensioni
Axl e Izzy.
Bill e Jeff.
Uno la spalla dell'altro. Non lascerebbero il proprio amico al suo destino, farebbero di tutto per aiutarlo.
Genere: Angst, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Axl Rose, Izzy Stradlin
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
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La riconosco, senza neppure il bisogno che inizi realmente. Il clima si fa diverso, un misto tra malinconia e striature d'energia, dovute al ritmo incalzante che fra poco riempirà il palco e tutto il locale. È 14 years.
La batteria introduce la canzone.

'I try and feel the sunshine
You bring the rain
You try and hold me down
With your complains'

La voce di Izzy mi fa tremare le gambe per un attimo, poi riprendo a muovermi volteggiando come faccio solitamente, scuotendo le anche, avvertendo il bisogno di non fermarmi mai.
Sono una silenziosa pugnalata al cuore, queste parole. Sanno farmi sentire qualcosa di sbagliato all'altezza del petto, premere ed espandersi sempre di più. Qualcosa di inspiegabile, o che non voglio spiegarmi. Un dolore lontano ma vicino, vivido, dal retrogusto dolciastro.
Se potessi vederti da dove sono io a farlo, ti accorgeresti di quanto sei meraviglioso. Forse non puoi rendertene conto neanche lontanamente, Jeff, altrimenti non cercheresti di nascondere il tuo volto e la tua timidezza mista a riservatezza non ti influenzerebbe così tanto. Non ti separi mai da quel tuo cappello strano quanto fuori moda, così come da quel foulard. Ero assieme a te, quando lo comprasti. Ricordo, sì. Tra tutti gli stracci che vi erano, proprio il peggiore dovevi scegliere. Quanto ti presi in giro. Ma dai, cazzo, lo meritavi. Sai avere dei gusti proprio orrendi, a volte.

Ma avresti meritato altro...

Lo guardo. È lì, col capo chino e la sua voce graffiante ma al contempo dolce. È possibile esser due cose opposte contemporaneamente? Beh, sì. Ho l'esempio davanti ai miei occhi. Sai esser così seducente, nella tua discrezione e voglia di non farti notare.
Mi avvicino a lui, è il mio momento. Anzi, nostro. I nostri occhi si incatenano subito, siamo così vicini. Posso avvertire il tuo respiro infrangersi sulla mia pelle sudata, vedo il tuo sguardo vacillare.

'It's been
14 years of silence
It's been
14 years of pain
It's been
14 years that are gone forever
And I'll never have again'

I tuoi occhi scappano dai miei, presti attenzione alle tue dita che scorrono veloci ma rilassate sul manico della chitarra. Andiamo, Jeff. So benissimo che non hai bisogno di guardare la chitarra mentre suoni, sapresti farlo anche ad occhi chiusi. Potevi trovare una scusa migliore, per evitare i miei occhi.

'I tried to see it your way...'

Sei così malinconico. Ed ogni volta che ci faccio caso, è come se fosse la prima, e ne rimango amareggiato. Cosa non va, Jeff?

Il concerto prosegue, e nel migliore dei modi.
Lascio i pensieri per dopo, mi godo il momento. La gente acclama, esulta, urla a squarcia gola. Ormai qui a Los Angeles ci conoscono tutti. Questo non può far altro che gasarmi e farmi saltare e ballare da una parte all'altra come un pazzo, sulle note dell'ultima canzone della scaletta: Welcome to the jungle.
Ricordi quando fummo scaraventati in questa giungla selvaggia, Jeff? Fu tremendo, non avevamo neanche uno straccio di banconota. Ma poi imparammo a sopravvivere, perchè qui non hai altra scelta. O soccombi in silenzio, come fanno i perdenti, o prendi la situazione in mano con le unghie e con i denti e la controlli. Tu, Jeff, cosa hai fatto?

 'It's gonna bring you down - HA!'

La gente fa un casino bestiale. Sono tutti esaltati, dei pazzi esaltati. Sì, sono proprio io, Axl Rose, a dirlo. È in realtà in cima alla lista che capeggia il mio nome.
Slash conclude con un assolo potente, mentre Steven è il solito coglione alla batteria. Duff ed Izzy rimangono leggermente più pacati, ma io che li conosco so che in realtà, anche se non lo danno a vedere come il resto della band, sono gasatissimi come ogni nostro concerto.
Ed è così che salutiamo la folla, a nostro modo.

'We are the fucking Guns N' Roses! Don't forgive that, pieces of shit!'

Amichevolmente, come se fosse del tutto naturale, insulto gli spettatori ed è così che si conclude il concerto. Anche dietro le quinte son ben udibili le urla della folla in visibilio.
Siamo stati davvero bravi, e me ne compiaccio.
Violente e allo stesso tempo confortanti, sono le due pacche che mi arrivano dietro la schiena. Slash e Duff mi guardano divertito, mentre li bestemmio allegramente per il dolore atroce procuratomi.

'Ma che cazzo avete al posto delle mani, segaioli?! Ogni fottuta volta mi spaccate una spalla!'
'Eddaiii Axl non ti arrabbiare! Guarda qui!'

Steven indica con l'indice la sua ascella sudatissima quanto pelosa. Esce la lingua fuori dalla bocca e sembra intenzionato a leccarsela. Per fortuna si ferma appena in tempo. Non rimaniamo sbalorditi più di tanto, siamo abituati a questi spettacolini ma tutto ciò rimane imbarazzante.

"Sei abominevole, Adler!"
"Che spettacolo ripugnante. E copri quelle ascelle trifolate, cazzo!"
"Il solito cazzone!"
"Ma senti chi parla! Slash, devo ricordarti io di chi la volta scorsa ha mostrato a tutti il suo arnese nei camerini gridando 'guardate il mio serpentone!'?!"

Scoppiamo a ridere fragorosamente. In effetti, lo spettacolo che Slash diede una settimana fa fu esilarante. Il riccio vorrebbe inizialmente protestare ma non ha i giusti mezzi per farlo, scoppia a ridere anche lui.

"Stavo davvero fatto!"
"Ma vaffanculo! Non ti vedevo così lucido da quando eri uno spermatozoo!"

Il commento di Duff ci fa sbellicare. Che amici cazzoni che ho. Eppure, c'è qualcosa che non va. Jeff. È seduto su una poltroncina ad un angolo, con la chitarra sulle gambe e la sigaretta fra le labbra. Mi sorride impercettibilmente ma conosco quel volto troppo bene per non poter determinare quando lo fa. Sembra soddisfatto, tra quella nuvola di fumo che accentua la sua aura misteriosa e malinconica, col capo inclinato su una spalla e le maniche della camicia arrotolate fin sopra i gomiti. Non voglio guardarli. Mi avvicino a lui, lentamente.

"Ma che minchia hai?"
"Niente. Cantare davanti a quella marea di gente mi mette tensione addosso. Cazzo che ansia."
"Ma sei andato bene, cazzone. E poi abbiamo finito, quindi rilassa il tuo fottuto culo."

Sì, so che non mi ha detto tutto, c'è qualcosa di cui non mi vuole parlare. So già di che si tratta anche se preferirei ignorarlo. Faccio finta che non ci sia niente che non vada, come sempre, quando sono mentalmente lucido e la mia parte schizofrenica non prende il sopravvento. Gli passo una birra.

"Bevi." È un ordine, e lui non se lo fa ripetere una seconda volta. Magari, si dimentica anche lui di quello che io sto ignorando.
Lo so Jeff, tu non sei un pezzo di merda o un codardo come me. Tu ci pensi, costantemente. È ammirevole, quanto masochista.

Intanto, qualcuno ha chiamato le groupies. Probabilmente quel ninfomane di Slash, visto che si lamenta anche quando non scopa da mezz'ora. Izzy si è già dileguato. 
Saluto velocemente i tre frustrati ed esco dal retro del locale, non mi faccio coinvolgere. Ho preso seriamente la storia con Erin, non riuscirei a deluderla. Chissà perchè, anche solo pensare il suo nome, mi fa sentire sbagliato. Tremendamente sbagliato.

Mi reco al pub più vicino. Ho deciso che questa cazzo di negatività deve passare. Ho appena finito un concerto, siamo andati alla grande, che cazzo pretendo ora?! Axl, Axl, tu non sei mai soddisfatto. Ed ora ti faccio vedere io. So che un goccio di alcol mi risolleverà lo spirito. Poi, so di meritarmelo, cazzo.
Sono da solo, questo riesce a mettermi un po' di tristezza addosso. Mi mancano i tempi in cui facevamo i cazzoni, tutti assieme, ci sbronzavamo ed eravamo costantemente in dolce compagnia. Adesso mi ritrovo così, a fare il bravo cagnolino fedele e costretto ad allontanarmi dai miei amici perchè giustamente non indifferenti al potere della patata, solo soletto a mandar giù 'sta roba. Il cameriere mi ha portato la cosa più forte che ha, come gli ho personalmente chiesto.
La mando giù tutta in un colpo. La gola brucia, è una sensazione fastidiosa ma piacevole al contempo, per me. Mi provoca un senso interiore di soddisfazione immenso, come se il farmi male potesse anche in minima parte risanare tutto il dolore che ho provocato.

Ma Jeff, dove sei?

Questi pensieri sono diventati un tormento. Sono ancora troppo lucido, cazzo. Ordino altri drink che hanno il potere di farmi sentire così leggero, di farmi avvertire il mondo così irreale. Come se la vita che stessi vivendo non fosse la mia. È fantastico.
Inizio a ridere, senza motivo. Anzi, il motivo è che mi faccio pena. Dopo un cazzo di concerto è qui tutto ciò che mi merito?! Che pena. Che tristezza, cazzo!
Delle belle ragazze succinte si avvicinano a me. Non ci vedo niente di sbagliato, al momento. Non penso ad Erin e a tutte le cazzate sul non deluderla che ho pensato poco fa. L'alcol inizia ad aver il suo effetto. Le due sono indubbiamente interessate a ricevere attenzioni, da parte mia. E che attenzioni! Già le immagino sotto di me a gridare il mio nome e implorarmi di non fermarmi. Non che mi intetessino queste due, sono ragazze come tante altre. È puro compiacimento della mia persona.
Il mio cervello è in pappa, assopito dalle sfumature delle sregolatezze che l'alcol mi ha offerto. Non è che non regga bene, visto che non sono un santarellino ed il mio fegato è abituato, anche se mai quanto quello di Duff, ma questa volta è qualcosa di volontario il fatto di non reggere. Sì: non voglio capirci più un cazzo. Continuo a bere, voglio lasciarmi andare. Al diavolo Izzy, Erin, gli altri tre cazzoni e chiunque fosse in qualche modo legato a me! Non voglio esser Axl Rose o William Bruce Bailey ma per una sola cazzo di volta un comunissimo ubriacone. Legato a nessuno, senza il bisogno di dare alcuna spiegazione.
Le ragazze mi si avvicinano di più e sembrano abbastanza impazienti di spingersi oltre.
Senza troppe cerimonie e alcuna traccia di galanteria, afferro la nuca di una delle due e l'avvicino al mio viso, con un po' di lucidità aspetto che sia lei a baciarmi e non devo attendere molto. Questo non è un bacio, questo è divorarsi. Ha un qualcosa di sorprendentemente lascivo e poco pudico.
Una mano mi afferra il polso e sento delle dita lunghe e affusolate premere. Continuo indisturbato quella danza travolgente ma vengo stattonato via con forza. Cado quasi dallo sgabello.
La testa inizia a girare vorticosamente, non riesco a stare sulle mie gambe, traballo pericolosamente. Probabilmente, se fossi più lucido, la prima cosa che farei sarebbe sapere chi cazzo ha interrotto quello che poi si sarebbe trasformato nel mio divertimento. Ma qualcosa mi suggerisce che quel che sta succedendo è giusto, che mi fido di queste mani e che le conosco.
Vedo le facce delle ragazze contrariate e le loro due figure sfumare lentamente e ridursi a lontane sagome quando mi trovo ormai in prossimità dell'uscita.

L'aria fredda della notte mi colpisce all'improvviso come uno schiaffo in pieno volto. È davvero gelido, qui. Forse è il calore in corpo, dovuto all'alcol, che mi fa avvertire questo sbalzo di temperatura.
La mano lascia il mio polso, ora devo cavarmela da solo. Devo riuscire a stare in piedi. Ci provo, le gambe tremano senza alcuno scrupolo. Tossisco un po', sento la gola bruciare terribilmente. Finalmente sono in piedi, col capo ancora chino. Non ho ancora incontrato gli occhi di chi mi ha trascinato qui.
Un pugno mi arriva dritto in faccia, sullo zigomo sinistro. Sono terribilmente sbronzo per potermene accorgemene prima. L'impatto è così violento e la mia forza di reagire così scarsa che finisco scaraventato all'indietro, con la guancia destra tra l'erba leggermente bagnata.
Vengo afferrato dal bavero della maglia e rimesso malamente in piedi, mentre la stretta sul tessuto si fa solo più forte.

"Ma che cazzo stavi facendo?! Cosa cazzo pensavi di fare?!"

La voce di Izzy arriva violenta alle mie orecchie. Mi scuote, mentre mi scaglia addosso queste parole. È davvero molto arrabbiato, lo sento. Rabbia mista a delusione e magari anche un po' di ribrezzo verso la mia persona.
Ma è giusto che sia così. Axl Rose può solo far schifo.

"Pensa ad Erin, coglione."

Finalmente i nostri sguardi si incrociano. Il suo è colmo d'ira, mi ucciderebbe se potesse. Chi, se ne avesse la possibilità, non si libererebbe facilmente del proprio più grande dilemma?

"Tra poco vi sposererete e guarda come cazzo ti ritrovo. Che cazzo hai nel cervello?!"

Izzy, vorrei dirti che hai ragione. Hai fottutamente ragione. Questo modo che hai di infuriarti contro di me mi dimostra quanto ci tieni, in realtà. Gli anni sono passati ma noi siamo rimasti sempre gli stessi, quel legame incorruttibile ed inseparabile. L'alchimia che ha sempre aleggiato tra noi è pura magia, un fenomeno inspiegabile. Che ciò non avesse una spiegazione è sempre andato bene ad entrambi.
I tuoi occhi sono così belli, così sinceri. Rimproverami, rimproverami fino al giorno dopo, se servirà a farmi diventare una persona migliore di quello che invece sono. Aiutami, Jeff. Aiutami tu. Non lasciarmi solo.
Mi avvicino a te. Ho bisogno di te, perchè Axl Rose, da solo, non vale un cazzo. Devo dirtele queste cose, ma ancora una volta mi rivelo per il codardo che sono. Scappo via, quando una situazione si fa più grande di me.
Non penso, quando ti guardo negli occhi e porto una mia mano ad accarezzarti il collo e poggio l'altra delicatamente sulla tua spalla. Queste pupille nere sono puro ipnotismo.
Sento il tuo respiro pesante solleticarmi il viso,  quasi come prima durante il concerto, ma ora siamo solo noi due, nessun fattore esterno, nessuna adrenalina a rendere rapidi i nostri pensieri.
È fottutamente giusto, così come sbagliato, quello che voglio. 'Si può esser due cose opposte contemporaneamente?' Questa è l'ennesima conferma.
I nostri respiri si mescolano, talmente vicini siamo, le nostre bocche distano pochissimo una dall'altra. Jeff, Jeff. È te che voglio. Ancora non l'hai capito?

Quando le nostre bocche si sfiorano, il tuo corpo si irrigidisce. Finalmente si toccano, impercettibilmente. Questo sfiorarsi si trasforma in un bacio e piano piano collabori anche tu. Un misto tra tristezza, sapore di Nightrain e di ferro, dovuto al sangue che invade parte della mia bocca. È tutto così fottutamente irreale.
Sento che lo vuoi anche tu, Jeff, che non è solo un mio capriccio. Spero di non sbagliarmi.

Le nostre lingue aprono una danza vorticosa, costituita da saliva e impulsività. Sei più bello del solito, quando mi baci. Quando sei con me, la tua timidezza va a puttane.
Ti stringo, ti voglio il più vicino possibile a me. Voglio sentire il tuo odore, avvertire il battito del tuo cuore, voglio che tu mi dica che ci sarai sempre per me. Passo una mano tra i suoi capelli e approfondisco ancor di più il nostro bacio. Lo senti quanto mi sei mancato?
Al diavolo Erin, tu sei il solo ad esser sempre stato al mio fianco... Quanta pazienza devi aver avuto. Grazie, ringraziarti è tutto quello che dovrei fare.

Le tue mani si poggiano sul mio petto, ti sento insicuro, titubante. Mi spingi via, lontano da te ed è così che il nostro bacio viene bruscamente interrotto. Sei pallido, Jeff. Hai gli occhi sbarrati e riesco a scorgere una scintilla di follia accendersi nei tuoi occhi.

"Cazzo Axl, non sono il tuo giocattolo! Che minchia pensi, che puoi baciarmi quando cazzo ti pare?! Non sei il solo ad avere dei sentimenti. Fottiti!"

È con rabbia che sputi fuori queste parole. Ne hai tutte le ragioni. Ne hai tutte le ragioni ma mi rifiuto di ammetterlo, cazzo! Mi guardi con disprezzo e tanta frustrazione. Lo so, con me si è costantemente messi alla prova. Ti volti, inizi a camminare. Scivoli lontano dalle mie grinfie.
Jeff, tu non puoi lasciarmi solo! Te lo ordino porca puttana, torna qui!

"J-JEFF!"

Tutto quello che riesco ad emettere è un urlo strozzato. Le gambe, completamente paralizzate, si son fatte pesanti. Tu non ti volti, non mi senti. Non vieni in mio soccorso. Come potrebbe un assassinato aiutare il suo assassino?
Gli occhi pizzicano mentre le lacrime premono per uscire. L'alcol mi permette di piangere senza alcun bisogno di difendere la mia dignità mentre la visuale si fa acquosa, meno vivida.
Tutto ciò che realmente mi teneva vivo non mi appartiene più. Sento i sensi di colpa attanagliarmi lo stomaco e il cuore farsi pesante: è tutta colpa mia, non ho mai pensato a te. Sono un coglione, un egoista di merda. Ti ho messo da parte, ho messo da parte la cosa più bella che avevo per costruirmi una vita "stabile". Una vita del cazzo, che io non voglio. Io voglio solo te, Jeff. Come cazzo non ho saputo rendermene prima conto?!
Ti ho solo ferito, e di riflesso ho ferito anche me. Quello che ne ha più sofferto sei stato tu, che hai incassato tutti i colpi che ti ho inferto in silenzio, mentre il nostro amore si affievoliva, ma non si spegneva. Perchè il sentimento c'è sempre stato, in tutti questi anni, sempre. Era una costante che caratterizzava le nostre infime esistenze.
Era l'unica cosa che ci teneva in vita.
Ma ora, senza di te, che faccio? Sono perso.

***

So che questo capitolo è qualcosa di orribilmente straziante ragazze. E mi dispiace ma questi due mi innescano tanto angst nell'organismo fyeiwiwdh ok basta :')
Allllora, che ne pensate del capitolo? Le recensioni son ben apprezzate!
AVETE VISTO LA REUNION? ORA CI MANCANO SOLO IZZY E STEVEN. E POI SI VA ALLA GRANDE! Io personalmente sono entusiasmata a dir poco, anche se i commenti negativi degli altri non mancano mai ma è giusto che sia così, tanto Axl verrà sempre messo a merda dagli haters & co.
Piccola precisazione: nella formazione in ff è presente Steven, e so che in realtà 14 years è venuta fuori dopo che lui è stato cacciato dalla band ma non potevo trovare altra canzone che mi ricordasse di Izzy come questa.
Ah poi, scusatemi per i 50291829 'malinconico' che vi ho scritto. :')
Alla prossima! (E si spera presto...)

comewhatmay

  
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