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Autore: FunnyYoungMe    20/04/2016    1 recensioni
Metti che il tuo vicino non ti lasci dormire per le sue "attività notturne". Metti che il tuo insegnante presenti il nuovo tirocinante. Metti che il tirocinante abiti nel tuo palazzo. Cosa farà Kyuhyun, quando la storia comincerà a farsi insopportabile?
Genere: Comico, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Kyuhyun, Un po' tutti, Yesung
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Mi scuso in anticipo per eventuali errori; l'ho pubblicato senza rileggerlo.. Questo è l'ultimo capitolo ma... tornerò presto con una nuova KyuSung (fra un po' me li sognerò anche la notte XP). Grazie a chi ha letto, a chi ha commentato e anche alle lettrici silenziose. Auguro una buona settimana a tutte!

-KYUHYUN?!?!- strilla Heechul appena mi vede.
-Mi vuoi lasciare sordo?- gli domanda il ragazzo con cui è a braccetto.
Chissà chi è. Il suo interesse? Non è male. È alto e ha un fisico da modello, ha i capelli neri e gli occhi scuri. Non l'ho mai visto in Università, dove l'avrà conosciuto?
-Ciao Heenim.-
-Kyuhyun, se non fossi qui con Hangeng, ti avrei già portato in un angolino.-
-Hangeng?- domando guardando il ragazzo che gli sta di fianco.
-Sono io Hangeng, il suo ragazzo.- mi porge la mano sorridendo.
-Oh finalmente!- esclamo sorridendo a Heechul.
-Taci guastafeste. E comunque..- si avvicina a me e mi studia da capo a piedi -.. Chi ti ha vestito così?-
-Baekhyun.-
-Lasciati dire che ha fatto un buon lavoro.- commenta mentre prende Hangeng sotto braccio e si incammina verso la festa.
Io li seguo dentro e mi metto subito a cercare i miei amici, che sono venuti qui prima di me. Osservo bene tutte le stanze, cercando Minho tra la folla e quando intravedo la sua testa mi incammino subito verso di lui. Ho rifiutato la proposta di Baekhyun di indossare le lenti a contatto perché mi sento più a mio agio con gli occhiali; fortuna che l'ho fatto, così ci vedo meglio che se avessi le lenti.
-Kyu.. Ehi!- sobbalza Minho occhieggiandomi.
-Miseriaccia boia Kyu! Vuoi far morire d'infarto chiunque ti guardi?!- domanda Kangin incrociando le braccia.
-Ma di cosa state..- comincia Leeteuk prima di girarsi verso di noi e guardarmi. Spalanca la bocca.
-Ringrazio che non sono gay.- commenta Kangin seguito da Leeteuk che annuisce.
-E spero che a me non vengano pensieri strani, altrimenti Minnie mi uccide.- scherza Minho mentre si guarda intorno, in cerca presumibilmente di Taemin, il suo ragazzo.
Gli dò un pugno sul braccio e mi metto a cercare il tavolo delle bevande; ho bisogno di bere. E non acqua. Trovo il tavolo e mi ci avvicino, guardandomi attorno in cerca di una certa persona statuaria.
Sto prendendo un bicchiere di punch quando una mano si posa sulla mia spalla. Giro su me stesso e mi trovo ad osservare le fossette di Siwon.
-Ciao Kyuhyun.-
-C-ciao Siwon.-
-Vuoi un drink?- domanda avvicinandosi all’improvvisata zona bar di fianco al tavolo.
-Che tipo di drink?-
-Uno inventato da me. Ti fidi?-
Lo guardo negli occhi. Mia madre mi ha sempre raccomandato di bere bevande o preparate da me o che devo aprire io. Ma sinceramente oggi non mi va e poi… non credo Siwon abbia intenzione di farmi qualcosa. Per questo annuisco e lui comincia subito a mischiare dei liquidi in un bicchiere. Alla fine il drink ha un colore rosato, per cui presumo non sia molto forte. Lui mi passa il bicchiere sorridendo.
-Dimmi che ne pensi.-
-D'accordo.- e comincio a bere e mamma mia se è buono! Lo finisco in tre sorsi, sorprendendo sia me che lui.
-Wow, ne concludo che ti piace.-
-Era squisito.- affermo cominciando a sentire l'alcool che fa effetto. L'ho detto che non tollero molto l'alcool?
Sento calore dappertutto e quando Siwon mi prende per mano, quasi mi sciolgo. Lui mi trascina per un corridoio e su per le scale, poi si dirige verso la finestra a bovindo che c'è sul pianerottolo e mi fa sedere sulla panca, accomodandosi pure lui di fianco a me.
Il punto in contatto tra le nostre gambe mi sembra bollente e mi fa sfuggire un mugugno, catturando la completa attenzione di Siwon che comincia ad avvicinarsi piano a me. Arrivato a pochi centimetri dal mio viso, si ferma e mi osserva cauto, come aspettandosi che mi ritragga. Ma sinceramente, non sto pensando a niente per colpa dell'alcool per cui chiudo gli occhi, sperando che capti il segnale. Lo sento avvicinarsi e posare le sue labbra sulle mie. Non posso fare a meno di lasciarmi andare al bacio, senza preoccuparmi di niente, neanche delle mani di Siwon che cominciano a toccarmi dappertutto. Almeno fino a quando veniamo staccati violentemente.
-Che cazzo stai facendo?!- urla qualcuno. Apro gli occhi e vedo che davanti a noi c'è Jongwoon che ci fissa arrabbiato tenendo i pugni serrati.
-Lo sto baciando. Qualche problema?- ribatte Siwon tirandosi su e incrociando le braccia al petto.
-Tu.. Ti stai approfittando di lui! È chiaramente ubriaco e non puoi importi su di lui!-
-Non mi impongo su di lui né mi approfitto di lui. Lo vuole quanto lo voglio io. E sinceramente non vedo perché debba interessarti.-
-Choi Siwon, se non vai di sotto immediatamente e non lasci stare il ragazzo, stai sicuro che posso fare che tu non passi i tuoi esami e so quanto tuo padre si incazzerebbe.- ammonisce freddamente Jongwoon, sfidando Siwon con lo sguardo.
Vedo Siwon tendersi come una corda di violino. Torna a guardarmi un attimo prima di cominciare a scendere le scale. Perché Jongwoon doveva venire ad interromperci? Perché non poteva lasciarci fare quello che stavamo facendo? Fisso lo sguardo su Jongwoon, cercando di mostrargli che sono arrabbiato ma il suo sguardo serio mi ferma subito.
-Ti porto a casa.- sono le uniche parole che mi dice prima di scendere le scale.
Notando che sono da solo al piano superiore, lo seguo fino alla sua macchina e mentre io mi siedo nel sedile del passeggero, lui si avvicina ai miei amici e gli parla. Quando ha finito, torna all'auto e parte. Il viaggio è silenzioso e alquanto imbarazzante. L’effetto dell'alcool sta scemando e io mi rendo conto della grande cavolata che stavo facendo. È vero, provo dei sentimenti verso Siwon ma non sono sicuro che siano talmente forti da lasciarmi baciare e, sicuramente sarebbe successo, finirci a letto.
Arriviamo davanti al palazzo, parcheggia e si dirige all'entrata, senza aspettarmi per cui gli corro dietro. Lo vedo fermo ad aspettare l'ascensore ma non volendo stare chiuso con lui, anche solo per poco tempo, mi dirigo alle scale e comincio a salire, senza rendermi conto che Jongwoon mi sta seguendo fino a quando lui non mi prende per il gomito e mi fa girare verso di lui. Lo guardo negli occhi e noto che sotto all'ira che sta provando, c'è un altro sentimento, più dolce e tenero.
-Stai bene?-
-S-s-sì.- non posso fare a meno di balbettare, visto che mi ha appoggiato sulla parete delle scale e si è messo di fronte a me, senza distogliere lo sguardo.
-So che probabilmente sono l'ultima persona con cui tu voglia parlare in questo momento ma..- sussurra avvicinandosi ancor di più. - Ma volevo dirti che l'ho fatto perché tu dopo non avessi rimpianti.-
-Hai fatto bene.- rispondo semplicemente. - Sarebbe stata la… la mia prima volta e di sicuro non era il momento giusto.- aggiungo sentendo le guance scaldarsi.
-D’accordo. E volevo anche dirti che.. Insomma, voglio spiegarmi con te perché sono sicuro tu pensi che sono uno stalker.- gli annuisco e faccio segno di andare avanti col discorso.
-Chi senti quasi tutte le sere… dalla tua stanza è Donghyuk, non io. Non potrei mai andare a letto con persone diverse ogni sera sotto l'orecchio di chi mi piace.- comincia facendomi spalancare gli occhi. “Sotto l'orecchio di chi mi piace” continuo a ripetere in testa. Mi piace come cosa.
-Quando mi sono trasferito qui, ti continuavo a vedere e… mi sei piaciuto dal primo momento che ti ho visto. Hai uno sguardo così innocente, gentile e… sei assolutamente fantastico quando ti vesti da casa e usi gli occhiali da casa. Sapere che sentivi Donghyuk e pensavi fossi io mi ha fatto male, tanto male. Ma non ne avevi nessuna colpa, visto che non ci eravamo mai parlati e io non ho il miglior carattere al mondo.- lo so che mi ha visto arrossire sempre di più ad ogni cosa che diceva.
-Mi spiace veramente tanto non averti aiutato ieri ed evitato che Donghyuk si avvicinasse a te e ti molestasse. Non avevo causare una commozione a casa tua, con tua madre presente. È per questo che l'ho picchiato appena rientrati nel nostro appartamento e gli ho proibito avvicinarsi a te.-
A questo punto non so cosa dire. Tutto quello che mi ha raccontato è andato a piantarsi nel mio cuore e… e mi ha riempito di gioia. Non posso crederci che piaccio seriamente a Jongwoon. E che mi trova fantastico quando mi vesto da casa. Inoltre, alla fine ha picchiato lo stronzo di Donghyuk. Per cui non posso fare a meno di abbracciarlo stretto, cogliendolo di sorpresa.
-Scusami per come mi sono comportato.- gli mormoro mentre infilo la testa nell’incavo del suo collo - sexy - e lui stringe le braccia attorno a me.
Rimaniamo abbracciati per un po’ e poi lui si stacca, appoggiandomi ancora contro la parete. Penso abbia altro da aggiungere e attendo che parli. Ma mi sorprendo quando si avvicina a me e mi sfila gli occhiali, per poi posare le labbra sul mio collo e lasciare dei baci teneri mentre mi prende per mano.
Non sono soddisfatto con queste piccole affettuosità, per cui lo avvicino di più a me. Lui lo prende come un invito ad aumentare l'intensità dei baci, portandomi a produrre dei leggeri, quasi inudibili, gemiti. Jongwoon mi mordicchia il lobo dell’orecchio, mandando una scarica elettrica lungo il mio corpo, e poi sposta le labbra davanti alle mie.
-Posso?- domanda anche se sa già la risposta.
-Certo.- rispondo.
Posa le sue labbra sulle mie e comincia a baciarmi, prima dolcemente e poi con sempre più passione, fino a mordicchiare il mio labbro inferiore per dargli accesso. E io schiudo le labbra, godendomi ogni secondo che passa, ogni minuto che lui non si stacca da me. Alla fine si separa da me solo per riprendere fiato e mi sorride. Ed è il sorriso più bello che io abbia mai visto, anche senza fossette.
-Bene, abbiamo capito chi è top.- commenta prima di darmi un bacio sul naso.
-Top?-
-Sì, top. La persona che domina sull'altra.-
Arrossisco e mi fingo indignato. - Ne sei sicuro? Posso essere top anche io.-
-No caro mio. Non preoccuparti: ti piacerà.- dice Jongwoon prima di sghignazzare.
-Sei così pieno di te?-
-Sarai tu ad essere pieno di me.- risponde scuotendo le spalle dal troppo ridere.
Penso che adesso ho la faccia del colore di un semaforo. Ma si può essere così porci?! Mi verrebbe da ribattere ma sono sicuro che lui troverebbe sempre la battuta giusta per imbarazzarmi ancor di più. Per cui mi avvicino a lui e lo zittisco con un bacio.
-Devi riuscire prima a portarmi a letto.- lo informo allontanandolo e cominciando a salire le scale.
-Caro mio, sarai tu a pregarmi si portarti a letto.- replica seguendomi.
-Allora cominciamo ora.- mi giro verso di lui e lo guardo maliziosamente. - Mi puoi portare a letto?- gli domando quasi con la voce da bimbo.
-Ne sarei onorato.- risponde mentre mi prende per la vita è mi trascina con sé fino a casa mia.
Apre la porta - mi ha sfilato le chiavi dalla tasca - e mi fa entrare, portandomi in camera mia. Sto per salutarlo ma lui si sdraia sul mio letto. Lo guardo allibito.
-Beh, non ti metti il pigiama? Muoviti che ho freddo e voglio scaldarmi.-
Ah, quindi vuole dormire qui? Con me? Sorrido. Se proprio vuole. Tanto domani mattina rimpiangerà la sua scelta perché io russo. E sono peggio di un trattore acceso.
Mi cambio rapidamente, sapendo che i suoi occhi sono puntati su di me, e appena finisco mi infilo sotto le lenzuola, inglobando anche lui. Jongwoon mi stringe a sé e fa posare la mia testa sul suo petto, tenendo il braccio attorno alla mia spalla. Poi dolcemente mi posa un bacio sulla testa e mi dà la buonanotte. E io sto sorridendo come un cretino.
 
 
-Kyu, vieni a fare colazione?- domanda mia mamma dal corridoio.
-Ngh.- biascico stiracchiandomi a letto. Guardo l'orologio e constato che sono le dieci. Mi giro nel letto ma mi blocco.
C'è qualcosa che non torna. Sono sicuro che Jongwoon è venuto a dormire con me quindi, perché sul letto ci sono solo io? Mi ha lasciato qui da solo?! Cerco un biglietto, un qualcosa dove lui abbia scritto dov'è andato ma non trovo niente. Questo mi fa imbestialire, e non poco. A meno che io mi sia immaginato tutto. Il che è probabile, visto che ero ubriaco ieri sera. E parlando di ubriachi.. “Merda! Siwon!”, penso mentre mi preparo per andare in università, ringraziando il cielo che comincio le lezioni alle undici oggi.
Esco dalla stanza e corro in cucina dove trovo mia mamma intenta a pulire i ripiani. La abbraccio da dietro, le do un bacio sua guancia e la saluto, senza mangiare nulla di quello che ha preparato. Sinceramente, non ho appetito quindi non voglio rischiare di mangiare qualcosa per poi vomitarla.
Arrivo in Università correndo, col risultato che vado a sbattere contro una certa persona e come al solito, cado io di sedere a terra.
-Sai, credo che dovremmo smetterla di incontrarci così.- commenta Siwon mentre mi aiuta ad alzare.
-Credo anche io. Il mio sedere non può sopportare altri colpi.- dico senza pensare. Poi, dato il silenzio, alzo lo sguardo e vedo che sul volto di Siwon c'è un ghigno. Arrossisco. In effetti sembrava avessero un doppio senso, le mie parole.
-Ad ogni modo…- riprende Siwon mentre si incammina al mio fianco. - Mi spiace per ieri sera. Non dovevo… baciarti, visto che eri ubriaco.- vedo le sue guance colorarsi mentre parla.
-Ehm.. Io magari potevo opporre resistenza. Ma non l'ho fatto perché… mi piaceva.- lo vedo rivolgermi uno sguardo speranzoso e mi fa male sapere che lo sto per ferire. - Ma a me piace un altro.-
-Jongwoon, vero?-
-…-
-Capito. Non vuol dire che non possiamo essere amici. E se le cose con lui non dovessero andare, stai sicuro che verrò a prenderti.- afferma deciso mentre si ferma davanti al mio armadietto.
Lo ringrazio e lo saluto prima di dirigermi alla mia lezione che, guarda caso, è quella di informatica. Se Jongwoon osa anche solo avvicinarsi a me, spero di trattenermi perché non voglio finire in prigione.
Seriamente! Come puoi dichiararti ad una persona, dormirci insieme e poi andartene via, senza dirle niente?! E io scemo che credo anche alle sue parole. Magari ha inventato tutto per portarmi a letto. Beh, se è così, si scordi di portarmi a letto. Perso come sono nei miei pensieri, non mi rendo conto che sono già in aula e che la lezione è cominciata, se non quando sento il cellulare vibrare, avvisandomi dell'arrivo di un messaggio. Tiro fuori il cellulare dalla tasca dei pantaloni e apro il messaggio, che è inviato da un numero sconosciuto.
“Buongiorno! Sono Jongwoon ;) “ comincio a leggere. Uno sbuffo mi scappa dalle labbra, attirando l'attenzione di alcuni miei compagni. “Dormito bene? Scusa se sono sparito ma avevo da fare.” Da fare? Di mattina? Non sono scemo, sfigato! “Puoi venire dopo nell'ufficio del prof di informatica?” Perché proprio quell’ufficio? E perché voleva incontrarmi? Abitiamo nelle stesso palazzo, stesso piano; può anche venire a bussare, no? “Oh, un'altra cosa.. Sei bellissimo mentre dormi! :* “ E a questo punto credo di essere arrossito. Nessuno mi ha mai detto che sono bellissimo; neanche mia mamma! Niente da fare. Quel ragazzo ci sa fare. Ma ciò non significa che non possa giocare con lui.
 
-Kyuhyun, non ti avevo chiesto di andare nell'ufficio?- mi domanda Jongwoon prendendomi per un braccio e fermandomi in mezzo al marciapiede.
Non sono andato al suo “appuntamento”. Perché avrei dovuto? Sono arrabbiato - sì, lo so che mi sto comportando da ragazza mestruata ma, ehi, sono nato così - e lo stronzo non può aspettarsi che lo segua dappertutto e faccia tutto quello che vuole. Perciò non sono andato nell'ufficio del professore e sono andato direttamente alla lezione seguente.
Peccato lui non demorda. Ha continuato a mandarmi messaggi, chiedendomi dove ero, perché non ero andato ecc ecc; non gli ho mai risposto. Sfortunatamente, stamattina è andato in università a piedi e quindi mi ha potuto intercettare sulla via di ritorno.
Libero il braccio dalla sua stretta e incrocio le braccia al petto, sfidandolo con lo sguardo a riprendermi il braccio. Ovviamente non lo fa. Però si avvicina molto a me e assume uno sguardo un po’ cupo.
-Prima di entrare in casa tua, vieni da me.- dice serio, con una nota di ira nella voce. Poi si allontana e torna sulla sua strada, senza girarsi verso di me.
Okay, la sua mossa mi ha spaventato. E non lo dico perché voglio trovare una scusa per andare da lui. Lui e i suoi maledetti baci!
Arrivato davanti alla porta di casa mia, mi fermo e mi giro invece verso quella dei vicini, scrollo le spalle rassegnato e suono alla loro porta. Jongwoon mi apre con stampato in viso un sorriso a 32, no anzi, a 46 denti, si appoggia allo stipite della porta e rimane lì, fermo immobile come una statua.
-Perché mi hai detto di venire qui?-
-Perché so che tua mamma è fuori e io, da solo in casa tua con te, so che potrei fare… cose.- spiega sempre mantenendo il sorriso.
-Cosa devi dirmi?- domando irritato.
-Si può sapere che hai? È tutto il giorno che mi eviti e pensavo che dopo ieri sera le cose si fossero sistemate.-
-Sistemate un corno! No scusa. Sistemate sì, ma solo ieri sera, visto che stamattina mi sono svegliato da solo sul letto!-
-Ti ho detto che avevo…-
-Risparmiati le scuse. Dove sei andato? Cos'hai di così importante da fare, di prima mattina, da lasciare me da solo?- domando trattenendo la voce perché non voglio urlare come un pazzo isterico sulla tromba delle scale. Poi chi li sente i vicini?!
-Avevo un esame da dare. Soddisfatto?- risponde lui indispettito.
-E perché non me l'hai detto subito? Non hai lasciato niente scritto!-
-Perché nel disordine di camera tua non l'avresti mai trovato. E non ti ho mandato un messaggio perché avevo il cellulare in carica.-
-Ah.- è la mia unica parola. Si nota che non ho mai avuto una relazione, vero? - Scusa, io…-
-Eri geloso? Arrabbiato che, dopo che ieri sera ci siamo solo coccolati, tu non sia venuto a letto con me? Kyuhyun, non sono così meschino e superficiale. Se cerco una relazione, deve essere seria, non una roba veloce, tanto da soddisfare i miei bisogni.- termina lui. Non mi pare arrabbiato, più che altro risentito. Alzo lo sguardo da terra e lo vedo rivolgermi uno sguardo dolce. - Non oserei mai farti del male, Kyu. Non me lo perdonerei.- aggiunge infine posandomi una mano sulla guancia.
Mi appoggio ancor di più alla sua mano, in cerca di conforto. Potrò sembrare scemo ma… l'amore ci rende sempre tutti più stupidi, no? E poi, ai suoi occhi gli sarò sembrato di tutto, quindi passare per tonto non mi importa.
Siccome non so come potrei rispondere a quello che lui mi ha appena detto, decido di passare all'azione, dato che i gesti valgono più di mille parole. Mi avvicino a lui e intreccio le mani dietro il suo collo, appoggiando la mia fronte alla sua. Lui mi poggia le mani sui fianchi, avvicinando il mio corpo al suo e, oddio in questo momento potrei morire!
-Però! Se ogni volta che litighiamo, tu finisci per fare il koala addosso a me, allora credo che farò apposta a farti arrabbiare.- scherza Jongwoon, ridacchiando.
Gli do una sberla sul braccio. - Fallo ancora, e quello che si troverà a chiedere perdono nell'angolino sarai tu!- sibilo tra i denti, guadagnandomi un sorriso sornione da parte sua.
-Oho! Quindi hai capito che contro di me, in circostanze normali, non hai speranze? Bravo il mio ragazzo.- alle sue parole arrossisco. Ha detto “il mio ragazzo”! Posso morire felice, ora.
-Abbiamo già appurato chi è che detta le regole qui, no? Ora resta solo una cosa da fare.- constato io. Lui mi guarda confuso e io gli sorrido. - I bacetti che mi hai dato ieri non erano niente in confronto al bacio che mi ha dato Siwon.- lo dico apposta, perché so che così lo faccio ingelosire e reclamerà la sua proprietà.
-Ah sì, eh? Senti, qui c'è il mio vicino ma siccome voglio evitare che ti veda, andiamo da te. Tua mamma non è ancora arrivata.- dice mentre comincia a chiudere la porta del suo appartamento dietro di sé e apre il mio. - Ho le vostre chiavi. Tua madre me le ha date in caso di emergenza.- spiega rapidamente, arrossendo e grattandosi la nuca nervosamente.
-Beh, questa È un'emergenza.- ribatto indicando le regioni inferiori di entrambi. Cosa volete?! Siamo uomini, l'istinto chiama.
-Oh come siamo cattivi.- mormora Jongwoon al mio orecchio, mandando scariche elettriche lungo il mio corpo.
-E non hai visto niente.- esagero, chiudendo la porta alle nostre spalle e dirigendoci alla mia stanza. - Che ne dici se diamo uno spettacolino per Donghyuk?-
-Pure esibizionista? Sai, credo che dovrò punirti.- ribatte lui cominciando a darmi dei baci sul collo.
-Questa è la tua punizione?- domando tra un mugolio e l'altro.
-Questo e altro.- risponde semplicemente mentre chiude col piede la porta della mia stanza e si avvicina di più a me, come una fiera con la sua preda.
Quando sta per baciarmi, però, si ferma e mi guarda un attimo. A quanto pare deve dirmi qualcosa.
-Questi però li togliamo.- dice rocamente mentre mi leva gli occhiali.
E a questo punto credo che gli occhiali mi servano come inibitori perché appena mi toglie gli occhiali, qualcosa in me scatta e mi fiondo sulle sue labbra, senza dargli il tempo di reagire. Comincio mordicchiandogli il labbro inferiore, chiedendogli accesso e lui schiude le labbra ma se pensavo di dominare il bacio.. Beh, mi sbagliavo di grosso. Jongwoon mi spinge contro la porta e posiziona una gamba tra le mie, piegandola fino a quando il suo ginocchio non mi sfiora, facendomi sfuggire un gemito. Lui sorride con ancora le labbra sulle mie e posso sentire quanto lo abbia fatto eccitare.
-Tu non sai…- comincia a dire, continuando con le sue somministrazioni. -... quanto tu sia così… eccitante.-
-Beh, dimostramelo, no?- gli dico prima di lasciargli una scia di baci lungo il collo.
-Pensavo non l'avresti mai chiesto.-
 
Mi sveglio sentendo delle dita disegnarmi dei cerchi sul petto. Apro gli occhi e guardo a sinistra, dove trovo Jongwoon intento a fissarmi con i suoi fantastici occhi neri luminosi. Mi stiracchio un po’, sentendo un dolore pungente alla zona lombare che mi fa fare una smorfia, allarmando Jongwoon.
-Prenditela con calma, ok?- dice piano prima di darmi un bacio sul naso.
-Ok.- rispondo accoccolandomi contro di lui.
-Sembri un cucciolo.-
-Io SONO il tuo cucciolo.- dico arrossendo.
-Oooh, quale onore.- ribatte lui sorridendo.
Sto per rispondergli quando sento la porta d'ingresso aprirsi. Guardo l'orologio e noto che sono le sei di sera, quindi probabilmente è mia mamma.. MIA MAMMA?!? E Jongwoon è qui, nudo, e chiunque può capire che siamo appena stati a letto! Sto cominciando ad avere un attacco di panico per la paura che mia mamma entri in camera senza bussare e ci trovi a letto insieme. Jongwoon si è accorto che sono teso come una corda di violino, perciò per calmarmi mi prende una mano mentre con l'altra libera mi accarezza la spalla.
-Stai calmo. Non succede niente. Ora ci vestiamo e andiamo da tua madre a salutarla, ok? E se vuoi, le diciamo che stiamo insieme, ma solo se vuoi.- mormora piano dopo avermi dato un bacio casto sulle labbra.
Io annuisco. Probabilmente quello che ha appena consigliato è la cosa migliore da fare e poi, mia mamma adora Jongwoon sicché non si lamenterà. E se capirà che l'abbiamo appena fatto, beh, credo che ne sarà contenta, visto che è da un po’ che continua a dirmi di sbrigarmi prima che me lo portino via.
Mi alzo dal letto, sentendo su di me lo sguardo di Jongwoon che segue ogni mia mossa e che mi studia, come a voler imprimermi nella sua memoria. A quelle attenzioni il mio viso assume tutte le sfumature di rosso e mi sento le guance in fiamme. Concentrato nel prendere i miei vestiti, non mi accorgo che anche Jongwoon si è alzato fino a quando non mi abbraccia da dietro. Posa il suo viso sulla mia spalla e le sue labbra sfiorano il mio collo.
-Non mi stancherò mai del tuo corpo, sappilo.- mormora lui e io sento il suo alito caldo sulla mia pelle, scatenando scariche elettriche nel mio corpo che mi fanno eccitare.
-V-va b-bene ma pe-per favo-favore, no-non vo-glio che mia ma-mamma mi veda in qu-questo sta-to.- balbetto giocherellando con le dita delle mie mani.
-D'accordo piccolo, come vuoi tu.- replica lui staccandosi da me e cominciando a vestirsi.
-Grazie.- dico in un soffio prima di dargli un bacio, sorprendendolo non poco. Lui sorride e basta prima di cominciare a vestirsi.
Anche io mi vesto e mi sistemo i capelli, aiutando Jongwoon a sistemare i suoi - adoro i suoi capelli! Sono così morbidi! - prima di cercare di coprire con del correttore i succhiotti che questo disgraziato ha lasciato sul mio collo e sulle mie scapole. Impresa impossibie ammetto e quindi spero solo che mia mamma non faccia tante domande.
Usciamo dalla stanza e andiamo in cucina, dove troviamo mia mamma intenta a preparare la cena canticchiando.
-Ciao mamma.-
-Buonasera signora Cho.- saluta Jongwoon.
Mia mamma si gira sorpresa verso di noi e ci sorride. - Ciao. Non sapevo fossi qui, Jongwoon. E per favore, chiamami “mamma”.-
Jongwoon arrossisce. - Ehm, certo sig-.. Voglio dire, mamma.-
-Bravo ragazzo. Rimani a cena; so per certo che Kyu ne sarà felice.-
-Ne sono sicuro anche io.- ribatte Jongwoon facendo ridere mia mamma.
-Allora, avete qualche novità da raccontarmi? È noiosa la vita da casalinga..-
-In effetti c'è qualcosa mamma.- le rispondo, sorprendendo Jongwoon quando intreccio le nostre dita. - Io e Jongwoon… uhm, stiamo insieme.- confesso.
Mia mamma comincia a saltellare e noto che si sta trattenendo dall’urlare. Cerco di calmarla ma lei non mi dà ascolto. Dopo un minuto si calma e si avvicina tutta gongolante a me.
-Il mio bambino è cresciuto.- e mi bacia sulla guancia, scatenando l'ilarità di Jongwoon.
-Mamma!- arrossisco per l'imbarazzo
-Suvvia Kyuhyun, non devi imbarazzarti.- dice Jongwoon contenendo un altro scoppio di risa.
-Yah! Smettetela tutti e due.- ribatto mettendo il broncio.
Jongwoon ne approfitta per darmi un bacio, sorprendendo me, che arrossisco ancor di più, e facendo fangirlare mia mamma. Seriamente, credo che mia mamma sia troppo giovane dentro!
 
-Quindi state insieme.- afferma Minho mettendo il braccio attorno alle mie spalle.
-Sì.- rispondo facendomi sentire da tutti i miei amici.
-E siete già andati a letto.- dice Hyukjae, attaccato come un koala a Donghae - visto che ormai è entrato a far parte della nostra cerchia -, semplicemente mentre gli spunta un sorriso diabolico.
-Già?- mi esce come una domanda.
-Quindi la domanda sorge spontanea..- esordisce Heechul con un sorriso che va da orecchio a orecchio e che sembra di tutto tranne che rassicurante. - Com’è stato?-
Arrossisco fino alla punta dei capelli. - È.. È stato stra-strabiliante.- balbetto senza fare caso agli sguardi divertiti degli altri.
Heechul però richiama la mia attenzione e quando i nostri sguardi si incontrano, so già cosa sta per chiedermi. Nessuno riesce a scampare a quella domanda.
-Grande?- domanda,guardandomi maliziosamente.
Non posso fare altro che annuire, generando l'ilarità dei miei amici. Non lo fanno perché mi stanno prendendo in giro, ma perché è stata la mia prima volta e ai loro occhi sono… tenero? O almeno questo è quello che penso.
-L'avevo detto io.- esulta Hyukjae, dando il cinque a Minho.
-Sono così contento.- dice infine Leeteuk che era rimasto in un angolo ad ascoltare.
I miei amici riprendono a ridere, dandomi delle pacche sulla schiena. Spero che le persone nei tavoli di fianco al nostro non ci abbiano sentiti, sennò chi lo sente poi Jongwoon?
“Parlando di Jongwoon”, penso. Mi giro sul mio posto, in cerca della sua chioma nera ma non lo vedo da nessuna parte. Prendo il cellulare ma qualcuno me lo toglie di mano. Sto per alzarmi e protestare quando realizzo che la persona è nientepopodimeno che Jongwoon.. Biondo?!?
-Ciao Kyu.- mi saluta sedendosi al tavolo. I miei amici lo osservano in silenzio.
Visto che non rispondo, aggiunge: - Wow, ci sto così male che non ti piaccio?-
-NO!- esclamo, richiamando l'attenzione degli altri tavoli. - Non mi piaci per i capelli.. E se li vuoi biondi, devi farteli.- mormoro arrossendo.
-Non sai cosa vorrei farti ora.- sussurra al mio orecchio prima di salutare i miei amici e intavolare delle conversazioni con loro.
Il ragazzo perfetto dovevo trovarmi?! Anche biondo è una bomba di sesso, magari un po’ più innocente. Ma le apparenze ingannano, visti i succhiotti diffusi come su tela sul mio corpo.
-Posso provare qualcosa io questa volta?- e finalmente gliel'ho chiesto, anche se a bassa voce. Spero non mi rida in faccia.
-Vediamo Kyu, vediamo.- risponde Jongwoon mentre posa una mano sulla mia coscia, molto vicino alla mia zona intima che comincia a svegliarsi.
Rivolgo a Jongwoon uno sguardo di fastidio perché se vuole provocarmi una erezione in caffetteria, davanti a tutti.. Beh, ci sta riuscendo. Lui scrolla le spalle e si china di nuovo verso di me.
-Torniamo a casa insieme.-
Capisco dal tono che la sua non è una domanda quanto un ordine. Fremo per scoprire cos'ha in mente perché di sicuro non sono cose innocenti.
-Sentite voi due! Già c'è la EunHae che ci dà dentro, per favore voi che trattenetevi.- brontola Kangin.
-Tu taci e trovati qualcuno con cui fare così!- replica Heechul.
 
 
Siamo sdraiati sul mio letto. Lui è appoggiato con la testa sul mio petto e sta giocando con le mie dita, ogni tanto baciandomi le nocche. Io invece gli sto passando la mano libera tra i capelli e lungo la schiena. Non potrò mai stancarmi di farlo; lui invoglia al contatto fisico.
-Non pensavo fossi un tipo da coccole.- esordisco. Lui alza lo sguardo sul mio viso e sorride.
-E io non pensavo tu fossi così attivo..-
Restiamo un attimo a guardarci prima di scoppiare a ridere. Per calmarci, prima che mia mamma entri in camera attirata dalle risa per saperne la causa - visto che è appena tornata -, gli poso un bacio a fior di labbra.
-Stai chiedendo un altro round?- dice a bassa voce, mandando dei brividi lungo la schiena.
-No.- rispondo dandogli un altro bacio. - Mia mamma è tornata e non voglio che ci disturbi. Andiamo da lei.-
-Prima è meglio se ci docciamo. Puzziamo di sesso.-
-.. Ok. Andiamo.-
Insieme ci alziamo e ci dirigiamo verso il bagno, coprendoci con le lenzuola per non far venire un colpo a mia madre. D'accordo che mia mamma accetta la nostra relazione ma sinceramente non voglio che ci veda nudi, sia per me, ma soprattutto per lui.
Siamo appena entrati nella doccia quando sentiamo mia mamma che, da fuori, ci urla un “mi raccomando siate silenziosi!”. Ok, questo è imbarazzante.
-Adoro la tua famiglia.- commenta Jongwoon. Poi si rende conto del mio broncio. - Ma soprattutto… amo te, piccolo.- e mi dà un bacio.
Bene, ora posso morire felice!
   
 
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