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Autore: Corvi1D    20/04/2016    3 recensioni
Un'ultima lettera.. la mia ultima lettera..
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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~~"Dear My Lady,

sono passati ormai quattro anni da quell'orribile giorno, da quella strage che ti portò via da me.
Ma chi voglio prendere in giro? A chi voglio dare la colpa? Quella strage fu opera mia.."

 

Chiusi gli occhi, cercando di fermare le lacrime che ormai mi rigavano il viso inesorabilmente. Il mio respiro era ormai corto a colpa dei singhiozzi che non riuscivo a placare. Nella mia mente i ricordi si facevano ancora una volta nitidi. Cercai di scacciarli ancora, ancora una volta dopo tutto quel tempo, dopo tutti quegli anni ma non potevo. Qualunque cosa facessi era tutto impossibile.

 

Ricordavo fin troppo bene cosa mi portò a commettere quella strage. Un litigio che si poteva evitare, uno stupido, piccolo litigio a causa di un mio piccolo errore.
Ricordavo bene Volpina in cima a quel palazzo con un illusione di me in pericolo. In quel momento capii quanto Ladybug, o Marinette, ci tenesse a me, o meglio, ad Adrien. Ma questo non bastò a fermare tutto.
Se solo fossi stato più veloce.
Se solo avessi avuto la forza di dibattere.
-Ti prego Volpina, ti prego! Non farlo cadere! Ti darò il mio Miraculous ma non fargli del male... ti prego.- urlò Ladybug disperata.
-Dammi il Miraculous e forse non gli farò del male.- rispose Volpina con un sogghigno malefico sul volto.
Fece per togliersi gli orecchini ma io fui più veloce. Se solo fossi stato fermo. Se solo le avessi mostrato chi ero veramente avrei fermato tutto..
Lanciai il mio bastone contro Volpina, colpendola e facendole perdere l'equilibrio. Vidi il falso me cadere nel vuoto, seguita dal falso me. Nel cadere cercai di afferrarla ma presi solo il suo Miraculous, strappandolo dal collo della ragazza, facendola tornare Lila, e cadere verso la strada.
Ladybug provò a salvarla, ma era troppo tardi;
Lila era già morta.

 

"La morte di Lila fu l'inizio della fine. Le urla, i pianti, gli insulti, l'odio che la gente provava contro di me mi ferirono. Ma quello che mi fece più male furono le tue parole, le tue urla e i tuoi schiaffi. Avrei voluto morire in quel preciso istante."

 


-Sei impazzito?! Noi avremmo dovuto salvarli! Sei solo un assassino! Un mostro! Devi morire! Dovevi morire te, non lei! Non lui!-
Abbassai il capo. Ormai le lacrime mi rigavano inesorabilmente il viso. Le prime lacrime che avessi mai versato per una ragazza, per lei.
Lei se ne andò e tutto tornò normale. Le persone iniziarono a dimenticare quella faccenda ma non io, io non potevo dimenticare. A scuola quella storia continuò per un sacco di tempo. Tutti parlavano di Chat Noir, del loro odio verso l'ex paladino francese.
Un giorno non ce la feci più, corsi via, nessuno sapeva che ero lui, ma quelle parole facevano comunque male.

 

"Ti ricordi? Tutti odiavano Chat e indirettamente odiavano me. Tu corresti verso di me ad aiutarmi. Volevi solo vedermi felice, no? Se solo l'avessi saputo prima. Tu mi piacevi così tanto. Non avresti dovuto correre da me, non dovevi arrivare da me. Dovevi starmi lontano perché ormai quella farfalla aveva raggiunto il mio cuore."

 

-Adrien? Stai bene?- chiesi con la tua dolce voce, bussando alla porta degli spogliatoi.
Io risi, ormai Adrien e Chat Noir non esistevano più. Esisteva solo Chat Blanc, il male assoluto.
Di quel momento ricordo veramente poco. Ricordo le urla, la tua fuga. Poi i ricordi si fanno via via più sfocati. Solo le urla, le lacrime, il sangue sparso ovunque e il mio bastone completamente sporco di tutto quel sangue.
Erano tutti morti, la scuola era diventata un cimitero Eri rimasta solo tu. Ti vidi trasformarti davanti ai miei occhi in Ladybug. La mia rabbia era troppa, il mio odio ebbe la meglio. Mi scagliai contro di te e ti colpii. Ti colpii con forza, impedendoti ogni movimento.
-Chi deve morire ora?! Io?! Oh mia piccola e stupida coccinella.-
Guardavo il sangue scorrere sul tuo fragile corpo e espandersi sul pavimento. Alcune gocce mi schizzarono addosso. Continuavo a colpire con forza il tuo povero corpo distrutto.
-Adrien...b..basta.- ti sentii sussurrare con la poca voce che ti rimaneva in corpo.
Mi fermai.
Gli occhi tornarono verdi e Chat Blanc scomparve, lasciando posto al vero me. Crollai a terra piangendo. Le mie mani, i miei vestiti, il mio viso, tutto era ricoperto di sangue.
-A..Adrien..-
Mi avvicinai a te e ti presi tra le mie braccia.
-Mi dispiace. Mi dispiace così tanto. Non volevo! Io.. io ti amo!- urlai.
Tu mi sorrisi debolmente e poggiasti con delicatezza la tua mano sulla mia. Vedevo che la tua vita stava lentamente scivolando via dalle mie mani.
-Ti..ti amo.. anche io..-
La tua mano scivolò a terra e i tuoi occhi si chiusero.
-No! No! No Marinette!- urlai disperato.
Nella scuola risonava solo la mia voce.
Li avevo uccisi tutti.
Ero solo un mostro.

 

"Io vi uccisi tutti, quel lato oscuro faceva parte di me ora.
Li uccisi tuti e poi uccisi te. Come hai fatto a pronunciare quelle parole dopo aver visto chi ero? Come hai fatto ad amarmi fino alla fine? Come hai potuto amarmi, come hai fatto ad amare un mostro come me?
Immagino che tu sia sola ora, in qualche posto lontano ad aspettarmi. Ti manco?
Non preoccuparti amore mio, non resterai sola ancora a lungo. Ho deciso di raggiungerti ovunque tu sia . Arriverò da te ad ogni costo, quindi aspetto.

Sto arrivando My Lady

Ti amo..

Tuo Chat"

 

   
 
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