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Autore: michi_993    22/04/2016    0 recensioni
[Outlander]
[Outlander]Ispirata da Outlander Season 2 ep 01
...Ci abbracciammo con tutte le forze rimaste, tra lacrime, sorrisi e la lana delle gonne scozzesi...
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Il freddo e il buio mi accompagnarono fino alla fine, quel sottile limite che separa l’incoscienza dalla morte, un peso sullo stomaco che si protrasse sino alla punta dei piedi.
Un formicolio mi avvolse come una coperta, trascinandomi verso il basso, il buio, l’oblio e la morte stessa. Una lieve pressione restò appiccicata alla schiena, mentre vorticavo tra il tempo, e le mie mani cercavano quell’appiglio che mi avrebbe riportato alla vita. Il bordo scivoloso della roccia appena umida di pioggia restò l’ultimo ricordo della mano mentre una figura imponente svaniva nella nebbia più nera così come la mia mente.
 
Un lieve odore di umidità riattivò l’olfatto, respirai piano inalando quell’odore così famigliare, le dita si intrecciarono a dei fili morbidi che strinsi in cerca di un appiglio mentre la testa girava vorticosamente, potevo muovermi. Il sapore acre della bile mi impastava la bocca, non mangiavo da ore, un ricordo che mi lasciò indifferente e non provocò appetito, un leggerissimo ronzio stava lasciando il posto al cinguettio degli uccelli ed infine riuscii a riacquistare, con fatica, l’ultimo dei sensi.
La nebbia lasciò liberi gli occhi, come la notte lascia spazio all’alba. Una lieve luce penetrò quella foschia, quella che avevo tra le mani era erba umida e quello che avevo nelle narici era il profumo della rugiada che la ricopriva. Mi portai una mano alla bocca come per cacciare il sapore acre della saliva ed infine mi lasciai cullare dal canto delle rondini.
Il cielo era di un azzurro diverso, attraversato da sfumature di nuvole passeggere, un improvviso capogiro accentuò il mio malessere, richiusi gli occhi per poi girarmi su un fianco e tossire l’anima fuori dal corpo. Ero completamente devastata fisicamente.
 
- Ishbel? –
Restai a gattoni mentre le viscere si contorcevano nel mio corpo, insieme alla bile e alla rugiada lasciai sull’erba anche le mie lacrime salate che scendeva silenziose rigandomi le guance.
 
Eravamo passate.
E questa consapevolezza devastò anche la mia mente.
 
- Ishbel?! –
Il cinguettio era scomparso, dovevo averli spaventati, ciuffi di capelli corvini mi pendevano dalla fronte mentre la maggior parte restava ancora intrappolata nello chinion, sentii un fruscio di gonne che si stava avvicinando.
-Ishbel? Stai bene? – la voce sconvolta quanto la mia.
- Dammi un attimo Claire, tu lo hai già fatto una volta.. – riuscii a biascicare mentre mi tenevo lo stomaco tra le braccia e mi sedevo sulle ginocchia.
Claire cercava di sistemarmi i ciuffi ribelli, ricacciandoli dietro le orecchie, invano.
- Dovrei aiutarti io a sistemare quel nido che ti ritrovi in testa Claire! – tentai di sorridere così come lei, mentre la bocca si contorceva in una smorfia di dolore e le lacrime ruscellarono dagli occhi come un fiume in piena. Ci abbracciammo con tutte le forze rimaste, tra lacrime, sorrisi e la lana delle gonne scozzesi.
 
Il paesaggio dalla collina non era poi così diverso dal 1743, per un attimo sperai di non essere passata, ma quella sensazione sparì in pochi secondi. Le pietre erano al loro posto e gli alberi pure. Claire mi prese sotto braccio trascinandomi giù dalla collina del Craigh na dun, rimboccai le gonne e scendemmo tra rocce affilate e fiori primaverili, accompagnate nuovamente dal canto degli uccelli sopra le nostre teste.
Poco più avanti della base del dorso della collina, uno strano fiume grigio passava e si snodava lungo la vallata. Avvicinandomi notai che era immobile, non c’era acqua, ne pesci e nemmeno un mulino lungo il suo corso. Rallentai il passo, appena fui abbastanza vicina notai che era formato da minuscoli sassolini bianchi e grigi come il fumo, Claire ci mise un piede sopra cercando di trascinami nell’impresa, con mia enorme sorpresa non sprofondò, la guardai con gli occhi sgranati arretrando lentamente.
- Ishbel, non devi avere paura, questa è una strada asfaltata, sono ehm.. sassi pressati, pietra per… –
Arretrai fino ad inciampare su una radice, cadendo a terra. Claire si avvicinò a me tendendomi la mano, raccolsi tutte le forze e le gonne, in un ultimo disperato gesto risalii il crinale della collina facendo leva sui sassi che poco prima ci avevano aiutato a scendere. Il pianto mi tolse il fiato ma corsi fino alle pietre.
- ISHBEL!  FERMATI! –
Incespicai più volte nelle gonne ma riuscii ad arrivare al cerchio, mi lanciai contro la pietra centrale, quella con la spaccatura ma la roccia non mi accolse e percepii solo il freddo contatto delle mani contro la pietra. Mi spinsi contro di essa imprecando, urlando e sbattendo i pugni sulla roccia, mentre Claire restava sul margine del cerchio con gli occhi umidi e la voce rotta dal pianto.
- TU SIA MALEDETTO JAMES FRASER! MALEDETTO! – urlai al vento.
Claire mi corse in contro appena in tempo per prendermi tra le braccia mentre mi accasciavo a terra.
-…perché mi hai fatto questo…perché?... -  sussurrai.
Poggiai una mano sulla fredda pietra, tra la spaccatura e il muschio lasciando che un insolito calore la riscaldasse, come se dall’altra parte qualcuno stesse facendo lo stesso.
 

Mad Note.
Scritta in un momento d'ispirazione dopo la 2x01. Ho ripreso il personaggio di Ishbel e quello di Claire, Non segue la storia di Claire e Jamie è più una IshbelxJamie.
Ci ho buttato l'anima e le sensazioni che ho provato nel vedere l'inizio della 2x01 di Outlander, ho pianto durante l'episodio e avevo gli occhi lucidi a scriverla, spero vi piaccia ^.^

  
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