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Autore: Gymnopedie    22/04/2016    1 recensioni
Acceptance è la storia che segue dopo le vicende di Opposition, l'ultimo libro della serie Lux iniziata con Obsidian, di Jennifer L. Armentrout. (Attenzione! Spoiler per chi non ha ancora letto i libri.)
E' finalmente arrivato il momento del matrimonio per Katy e Deamon. Come sarà la loro vita dopo aver salvato il mondo dai Luxen cattivi? Siamo sicuri riusciranno a vivere tranquilli e felici per tutta la vita? Scopritelo nel seguito di questa meravigliosa storia d'amore tra l'umana Katy Swartz, e l'alieno dal carattere impertinente, Deamon Black.
Genere: Avventura, Romantico, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Daemon, Katy, Un po' tutti
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Il Matrimonio

Da quel giorno, dalla fine della battaglia contro i Luxen che volevano conquistare il mondo, tutto era cambiato. Persino io, la mia vita, e tutto quello che mi riguardava.
Non ero più la blogger timida di un tempo che indossava la solita magliettina con la scritta il mio blog è meglio del tuo vlog. Ero cambiata, e di questo Deamon se ne era accorto, perché in verità… il tempo e le situazioni vissute insieme, ci avevano cambiati entrambi.
Insieme tutto era diverso, ma nonostante tutto, bello come non mai. O almeno, era lui che dopo tutto il pandemonio successo, riusciva a rendere il mondo un posto migliore e nettamente più bello di quello che fosse. Di questo ne ero sicura.
La perdita di diversi amici, come ad esempio Clarissa, Lisa o i Thompson, nella mia testa era sempre presente, ma mai quanto quella di mia madre. Ma una cosa ero riuscita a farla, cioè conviverci. E se non fosse stato ancora per Deamon, dubito mi sarei potuta rialzare così come adesso: pronta al mio vero matrimonio, di nuovo sotto falsi nomi. Questo per via della nostra protezione, che ci teneva fuori dal PRA. (Programma Di Registrazione Aliena)
Aprii gli occhi, quel giorno era finalmente giunto. Il giorno del mio matrimonio con Deamon, che avevo praticamente atteso da troppo tempo. Ormai avevamo entrambi diciannove anni, quasi venti, e tutto sembrava andare alla perfezione. Per tradizione avevo lasciato che io e Deamon, la notte prima, dormissimo in due case separate. Lui a casa di Bethany e Dawson, mentre io a casa di Dee e Archer, ormai anche loro una coppia fissa. Toc, toc! Mi ero appena svegliata, quando qualcuno bussò alla camera degli ospiti.
“Posso entrare? Sono io, Dee!”
“E me lo chiedi? Almeno quando non c’è Deamon nei paraggi, penso tu possa entrare tranquillamente!” risi, arrossendo istintivamente al solo pensiero che Dee potesse vederci insieme dentro una camera da letto. 
“Beh, sai com’è. Anche se sei la mia migliore amica, ci tengo alla tua privacy!” disse Dee mentre entrava nella stanza. Era bellissima come sempre. I suoi brillanti occhi verdi risplendevano felici, mentre i suoi ricci capelli neri, adesso più corti, le ricadevano sinuosamente sulle spalle.
“Katy! Non ci credo ancora, che questo giorno per te sia finalmente arrivato!” Era entusiasta, forse più di quanto lo fossi io.
“Pensa io!” sorrisi arrossendo, mentre mi alzavo e mi coprivo con la vestaglia bianca di seta, appoggiata al bordo del letto.
“Hai dormito bene?”
“Sì, non c’è male. Credevo che non avrei chiuso occhio, ma ad un certo punto sono crollata per la stanchezza.” confessai. A dire la verità l’ansia mi stava mangiando viva. Al solo pensiero di vedere Deamon all’altare, anche se lo avevo visto ovunque e in tutte le salse, mi sentivo un peso al cuore e un battito sempre in meno.
“Bene! Che ne dici di mangiare qualcosa prima di metterci all’opera per il tuo look?” mi schioccò un occhiolino tutto alla Dee. Sapevo cosa intendeva con mangiare, significava finire tre intere porzioni di pancakes con sciroppo d’acero, e tanto latte o succo di frutta come ciliegina sulla torta.
“Beh, che posso dire? Credo che oggi mi servano tutte le energie possibili!” risi, accettando piacevolmente la sua richiesta.

Erano passate tre ore da quando mi ero svegliata. Archer non c’era, era andato a vedere come se la cavasse Deamon, quindi eravamo solo io, Dee e poi Bethany, che ci aveva raggiunte solo da poco, tutto per darmi una mano con il mio look. La figlia di Beth e Dawson… Ashley, però era rimasta con Dawson, che a dire di Bethany era un padre fantastico e anche molto apprensivo.
“Allora Katy, pronta per il grande passo? Scommetto che l’ansia ti stia mangiando viva.” mi chiese Beth. Aveva preso qualche kg in più, e questo, devo dire che sembrava averle dato un’aria decisamente molto più salutare.
“Forse… un po’, o beh! Non voglio pensarci o rischio di farmi venire un infarto.” dissi tutto d’un fiato, sospirando.
“Ahaha Katy, dai! E’ normalissimo reagire in questo modo. Quando ho scoperto di essere incinta di Dawson, mi sono sentita proprio come te. Stavo impazzendo, non sapevo come dirglielo. E poi alla fine ce l’ho fatta, rapida ed indolore.” scherzò. Oddio, l’unica cosa che mi mancava adesso era avere un Origin da Deamon, che al solo pensiero mi faceva avvampare come non mai.
“Beth non credo che quella comparazione l’aiuti, anzi… mi sembra che la stia portando ancora più lontana. Fra poco le scoppierà il cuore!” Dee e Beth scoppiarono in una fragorosa risata, contagiando inevitabilmente anche me.
“Ed ecco fatto! Acconciatura e trucco sistemato!” disse Dee, che mi guardò come se fossi una delle cose più belle che avesse mai visto. Anche Bethany sembrava entusiasta a giudicare dalla sua espressione meravigliata.
“Vieni a vederti allo specchio, sei meravigliosa!” aggiunse Beth, che insieme a Dee, mi trascinò di fronte al grande specchio a muro della camera da letto di Dee e Archer.
Quando mi guardai, rimasi di stucco. Stentavo a riconoscermi, ero davvero bellissima. O almeno, per una volta sentivo fosse davvero così.
I miei lunghi capelli color cioccolato, erano stati raccolti in una specie di treccia a spiga su una spalla. Il trucco, invece, era molto leggero e con un tocco di lucido color ciliegia, che risaltava ancora di più il mio splendido abito da sposa. Si trattava di un vestito in seta bianco, stile impero e stretto alla vita, con una sola bretella. Semplice, ma elegante e raffinato al punto giusto. Inoltre, in testa fra i capelli… Dee mi aveva messo qualche fiorellino bianco e dei punti luce, per far risaltare meglio l’acconciatura.
“Oddio. Io… io non so che dire.” Mi tremava la voce, ero sul punto di piangere come una bambina.
Se solo lei fosse stata qui pensai, alludendo a mia madre.
“Sono sicura che tua madre sarebbe fiera di te e di come sei cresciuta.” disse poi Dee, smorzando la tensione come se mi avesse letto nel pensiero.  Sia lei che anche Beth, erano diventate le uniche amiche a cui avrei potuto raccontare tutto. Loro c’erano sempre, un po' come Deamon, ma che a differenza di lui, ormai consideravo praticamente sorelle.
Anche loro erano bellissime. Le avevo scelte come mie damigelle d’onore, ed è per questo che entrambe indossavano lo stesso vestito rosso, che avevo scelto personalmente.
Ma l’ora del mio matrimonio si avvicinava, e il battito del mio cuore accelerava sempre di più.

Archer ci venne a prendere verso mezzogiorno, mezz’ora prima dello scambio di promesse tra me e Deamon. Mi sentivo elettrizzata peggio di non so cosa, chiaramente fuori controllo. Quando entrammo dentro la macchina, Archer alzò un sopracciglio, leggendo evidentemente i miei pensieri confusi.
“Ehi! Mi farai venire il mal di testa di questo passo!” Archer scoppiò in una risata, che mi fece rimpiangere di essere salita in quella macchina agghindata da una coccarda bianca sul paraurti.
“Scusa.” dissi, mordendomi un labbro. “Sono solo troppo agitata, non riesco a controllarmi… tanto che ho già rotto un vaso e fatto cadere un quadro con i miei poteri da ibrido.” Sorrisi nervosamente.
“Non preoccuparti, tesoro. Non erano quelli che adoravi tanto… si trattava di cose che piacevano a me.” continuò Dee riferendosi ad Archer, che era salita dalla parte accanto al conducente.
“L’avrei uccisa. Quelle cose mi sono costate una fortuna!” piagnucolò Archer. Vederlo fare così per qualche oggetto che appartenesse alla casa, mi faceva ridere. Dopo tutto quello che avevamo passato, anche solo pensare a cose del genere come i mobili di casa, ci faceva sentire meglio e molto più vicini alla normalità.
In un quarto d’ora arrivammo a destinazione. Si trattava di una parrocchietta poco fuori città, lontana dalla vista di tutti. I pochi invitati che c’erano, dovevano essere per forza già dentro, perché quando scesi dalla macchina non trovai nessuno, se non un prato verde pieno di fiori, e un cartello con su scritto Le anime dei discepoli saranno sempre ben accette. Mi presi di coraggio, e in men che non si dica, scortata personalmente da Archer, ci dirigemmo tutti verso il portone d’ingresso della chiesa. Sentivo già forte il solito formicolio alla testa, che mi diceva di essere vicina a Deamon.
Prima di entrare, Dee mi fissò per l’ultima volta con le lacrime agli occhi, per poi sistemarmi delicatamente il velo sul viso.
“Non posso crederci. Tu, mio fratello. Non avrei mai pensato tutto questo, voglio dire… non in questo modo, ma poter vedere tutto questo realizzarsi… vedere mio fratello felice, e persino te. Beh, per me significa davvero tanto.” A quelle parole alcune lacrime scesero sole dai miei occhi.
“Oh Dee! Ti voglio immensamente bene!” quasi gridai, abbracciandola per il collo.
“Emh. Non vorrei fare il guastafeste, ma è ora di andare. Se no… lo sposo penserà che sei fuggita, e poi chi lo sente più.” si intromise Archer, dicendo per lo più la verità. Se Deamon non mi avesse vista arrivare in tempo, chissà cosa avrebbe fatto, conoscendolo.
Così, tutti tranne Archer, entrarono per primi dalle due porte più piccole ai lati del grande portone centrale, aspettando che facessimo il nostro grande ingresso in chiesa.
“Pronta?” mi disse Archer sfoggiando un grande sorriso.
“Immagino di sì.” risposi, e in quel momento trattenni il respiro.
Poi il passo decisivo, e finalmente, insieme a braccetto, entrammo a suon di marcia nuziale che accompagnava ogni nostro passo verso l’altare.
Riconobbi subito gli invitati, visto che erano veramente pochi. Vidi Dawson con Ashley in braccio, che mi salutava con la sua manina piccola mentre sorrideva. Poi mi accorsi di Luc, fatto ormai un bel ragazzo alto, insieme ad una ragazza biondina, che ci aveva presentato come una sua amica origin “stretta”.
Beth e Dee, invece, avevano preso posto vicino l’altare e mi sorridevano come incantate. E a parte loro, avevamo deciso di non invitare nessuno che non sapesse realmente di noi. Quindi… l’ultimo a rimanere e che vidi, fu proprio Deamon. Rimasi completamente senza fiato. Era sempre lui, ma con lo smoking e vicino all’altare cosparso ovunque da fiori bianchi, sembrava uscito da un film di 007. Oddio quanto era bello. Ma la cosa più bella… fu incrociare i suoi occhi, che appena mi videro si illuminarono quasi di bianco.
Fu solo allora che mi accorsi di essere arrivata a pochi passi da lui, quando Archer mi lasciò andare e mi disse: “Ora tocca a te.” sorridendo.
Feci un cenno con la testa, e subito dopo mi diressi verso Deamon, innamorandomi di nuovo per la milionesima volta di lui mentre mi scostava il velo dal viso.
“Sei bellissima Katy…” mi sussurrò. Per la prima volta nella mia vita, lo vedevo rimanere senza parole e quasi con le lacrime agli occhi per la commozione. Si stava trattenendo, e più lo faceva, più i nostri cuori che battevano all’unisono, acceleravano il battito molto velocemente.
“Anche tu lo sei.” dissi con voce tremante.
“Mai quanto te in questo giorno. Voglio dire… per me lo sei sempre stata, dal primo momento che ti ho vista. Ma oggi… oggi ho capito che non potrei mai cambiare quello che è stato in passato, e lo ridico: sono contento che nonostante tutto sia andata così. Averti davanti ai miei occhi oggi, mi rende la persona più felice del mondo.” Deamon mi spiazzò di nuovo, come solo lui poteva fare. Dio santo quanto lo amavo.
“E io sono sempre più certa che tu sia la cosa più bella che mi sia capitata al mondo. Nonostante tutto, anche io sono la persona più felice del mondo, e lo sarò sempre… se mi resterai accanto per l’eternità.” poi dissi, asciugandomi le lacrime dagli occhi che iniziavano a sgorgare da sole.
Deamon mi prese le mani, ma gli tremavano e si sentì imbarazzato a farmelo notare. Non mi importava, era la cosa più tenera che gli avessi visto fare.
Poi qualcuno tossì, era il prete, anche lui luxen, che ci aspettava per lo scambio di promesse. Così Dawson portò gli anelli verso di noi, accompagnato da Ashley con un vestitino rosa che la faceva sembrare una bambolina, mentre, persino lui, ci sorrideva commosso.
Fu Deamon il primo a parlare: “Io, Deamon Black, prometto di amare e onorare Katy Swartz finché morte non ci separi. Ma questo non lo permetterò mai, visto che le starò appiccicato per tutta la vita.” Rise, mentre mi metteva la fede al dito. Il mio cuore sobbalzò, così come il suo. Che amore il nostro… poi venne il mio turno.
“Io, Katy Swartz, prometto di amare e onorare Deamon Black finché morte non ci separi. Ma gli starò così appiccicata che forse un giorno lui rimpiangerà di aver detto la sua promessa nei miei confronti.” Risi a mia volta, mentre finivamo di stringere le nostre promesse e gli mettevo al dito quello che sarebbe stato il nostro simbolo per l’eternità.
“Questo non succederà mai.” disse sogghignando, quando il prete stava per dire “Vi dichiaro marito e moglie! Adesso puoi baciare la sposa.” e lui mi rapì nelle sue braccia profumate come d’erba di bosco. Lo amavo, ci amavamo. Niente e nessun’altro ci avrebbe potuto fermare questa volta. Ormai eravamo marito e moglie, ed anche se non era scritto da nessuna parte: Io ero diventata la signora Black per i più intimi, e la signora Kaidan Rowe per molti altri.
 
   
 
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