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Autore: Sandra Prensky    22/04/2016    1 recensioni
Piccola serie di tre one shot sulle ship principali di Scorpion:
Quintis ~ Mechanical Love
Waige ~ Genius sitting
Melvester ~ When you're gone
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Movieverse, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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MECHANICAL LOVE

 

Tell me, tell me that you want me,
And I’ll be yours completely

For better or for worse.
I know, we’ll have our disagreements,
Be fighting for no reason.
I wouldn’t change it for the world.
‘Cause I knew the first day that I met you
I was never gonna let you,
Let you slip away.
And I still remember feeling nervous
Trying to find the words to
Get you here today.

(Kodaline – The One)

 

Happy Quinn non era il tipo di persona che si stupisse facilmente. Di sicuro non era la persona che si lasciasse andare dai sentimenti e altre smancerie, tanto meno che si innamorasse di un genio della psichiatria con tendenze autodistruttive e una malsana propensione per il gioco d'azzardo. Non era il tipo di persona che avrebbe mai scelto di passare la notte a letto, tanto più con un uomo, al posto di rimanere nel garage a lavorare sui suoi mille progetti. Non era efficiente, non era logico, non era il suo carattere. Aveva sempre pensato che sarebbe morta da sola e con una chiave inglese in mano. Aveva programmato tutta la sua vita anni prima, nei passaggi tra una famiglia e l'altra, nei mesi passati all'orfanotrofio. Era un genio, sapeva che tutto ciò che aveva previsto aveva senso e sarebbe successo con il 90% di probabilità. Toby Curtis apparteneva agli imprevisti. Di nuovo, Happy Quinn non era il tipo da stupirsi facilmente e tanto meno rimanere senza parole, ma non poteva descrivere in altro modo la reazione che stava avendo davanti a Toby inginocchiato ai suoi piedi, nelle mani una scatolina contenente un anello a forma di bullone. Era stata una mossa furba da parte sua: non l'aveva chiesto portandola fuori a cena, non sotto una pioggia di fuochi d'artificio, non al chiaro di Luna. Aveva semplicemente atteso che tutti gli altri se ne andassero dal garage. Alle 19.36 Cabe era andato al quartier generale dell'Homeland. 19.59, Paige aveva salutato tutti per andare da Ralph. 21.44, Cabe era tornato per invitarli a prendere un panino con lui, anche se solo Walter aveva accettato, ovviamente dopo dieci minuti di discorso sul fatto che avesse bisogno di staccare un po' dal progetto sui computer quantici al quale stava lavorando. 22.01, Sylvester aveva letteralmente svuotato il frigorifero delle poche cose rimaste ed era andato a dormire. 23.32, Walter era tornato ed era filato dritto a letto, salutando a mala pena. Erano rimasti soli nella stanza, lei a costruire un motore e lui a giocare ai videogiochi. Era passata un'ora così, nel più assoluto silenzio... Finché lui, inveendo sottovoce contro i record imbattibili di Walter, si era avvicinato al banco dove Happy stava lavorando, e le aveva chiesto di sedersi un attimo sul divano. L'aveva accompagnata in ogni gesto come un maggiordomo molto servizievole, ed erano servite un paio di minacce di morte per farlo desistere. Ogni suo gesto era studiato al minimo dettaglio, come se avesse provato la scena più e più volte. Appena si era accomodata, si era addirittura tolto il cappello. 
Not good*, aveva pensato lei. Poi si era inginocchiato e aveva estratto quella scatolina dalla giacca, lasciandola nello stato di più completo smarrimento nel quale si trovava in quell'istante. Ci furono diversi secondi di silenzio, i più lunghi della vita di Happy. Toby seguitava senza proferir parola, guardandola con un sorriso a trentadue denti stampato sul volto. Cercando di mantenere la voce ferma, si decise a reagire.
-Hai intenzione di chiedermi di sposarti, forse?
L'espressione di Toby si convertì in un sorrisetto malizioso e compiaciuto, come se stesse aspettando solo quella domanda per parlare.
-Chiederti di sposarmi? Oh no, quello è ciò che fanno tutti. Persino un'ameba potrebbe chiedere alla propria ragazza di sposarlo. No no, io farò molto di più. Non solo ti chiederò di sposarmi, ma interpreterò pure la risposta senza che tu dica una sola parola. Okay?
Happy inarcò un sopracciglio e fece per aprire bocca per rispondere con un commento alquanto sarcastico, ma lui non le lasciò il tempo.
-Molto bene, okay, partiamo.- Era chiaramente emozionato come uno scolaretto, ma riusciva perfettamente a non darlo troppo a vedere. -Happy Quinn, ti amo e ti ho amata dal primo momento in cui ti ho vista. Sei stata la prima donna di cui mi sia veramente innamorato, la prima che mi abbia reso così felice e che mi abbia cambiato così radicalmente la vita. Come ti ho già detto, ho fatto un'ultima grande scommessa, su di noi. Per quanto la dea bendata sembri avermi voltato le spalle per tutti questi anni, credimi quando ti dico che ho tutte le intenzioni di vincerla, se tu giocherai con me. Happy... Vuoi vincere questa scommessa e sposare uno psichiatra sociopatico che indossa il cappello anche quando dorme?- Pronunciò queste parole come se stesse leggendo la lista della spesa. Appena finito, abbassò lo sguardo sul proprio orologio.
-Tre, due, uno... Bene, iniziamo.- Rivolse di nuovo l'attenzione a lei. -Allora, pupille dilatate, segno di gradimento. Bene, vuol dire che malgrado le critiche di Sylvester il discorso non era così male. Sopracciglio inarcato, lo avresti fatto comunque, anche se ti avessi chiesto se volevi delle omelette. Schiena dritta e testa alta, mi stai giudicando, ma tanto lo fai sempre. Mano sul retro della testa, sei un po' confusa. Va bene Happy, è normale.- Ammiccò. -Ma la posizione dei tuoi piedi è aperta, buon segno... Aspetta aspetta, è un principio di occhiolino quello che vedo? Happy Quinn.- Si alzò, lo sguardo serio. -Mi stai forse non-dicendo che acconsenti?-
Lei incrociò le braccia, il viso forzatamente serio. 
-Non se continuerai a comportarti così finché morte non ci separi.
Lui rimase un attimo interdetto. Happy si arrese e si lasciò scappare il sorriso che stava trattenendo. 
-E non ho nessuna intenzione di indossare un abito lungo e bianco.
Sulla faccia di Toby si contornò il più grande e sincero dei sorrisi che lei gli avesse mai visto. Si avvicinò a lei di scatto e la sollevò tra le sue braccia, trascinandola in un lungo bacio. Passò quasi un minuto prima che si separassero e che lui riprendesse l'anello per farglielo indossare. La misura era perfetta. La prese per i fianchi, e la tirò a sé, non dopo aver indossato nuovamente il cappello. Appoggiò nuovamente la fronte sulla sua.
-Allora, sono andato bene?
-Sei pazzo come un cavallo, Doc.- Disse lei, cercando di non ridere. Era felice, come non lo era stata per secoli. 
-Un pazzo con un QI maggiore di quello di Einstein. Poteva andarti molto peggio, Quinn.


 

 
*“Not good” è la frase che Happy ripete sempre appena le cose si mettono male. Non avendo mai visto Scorpion in italiano, non ero sicura di come lo avessero tradotto, allora l’ho lasciato in lingua originale

 

ANGOLO AUTRICE

Eeeeeeeeeeeeeeeh voilà, la mia prima fanfiction non Marvel! Yay! Mi scuso in anticipo, probabilmente farà abbastanza schifo, ma volevo provare qualcosa di diverso mentre sto scrivendo il mio libro su Natasha Romanoff e siccome sono abbastanza ossessionata da Scorpion... Beh, sappiate solo che da brava studentessa diligente l’ho scritta tutta tra l’ora di Promessi Sposi/Latino e la supplenza di arte.
Altra cosa, molto importante: credetemi o no, l’ho scritta prima di vedere la puntata 2x23, senza avere nessuna idea che Toby avrebbe avuto la mia stessa idea per l’anello! O Scorpion è prevedibile o è stata un’incredibile coincidenza.
Anyway, spero non vi faccia troppo pena.
Grazie a tutti quelli che leggono, e se volete lasciare una recensione (anche negativa, viva le critiche costruttive) fatevi avanti!
Ci vediamo presto con la one shot Waige!
Sandra Prensky

 

   
 
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