A special surprise
 
Era una nuvolosa e fredda giornata come tante ad Aberdeen ma allo stesso tempo molto speciale per due Nazioni inseparabili note come Francia e Inghilterra.
Fu proprio mentre erano intente a mettere ordine nella loro grande e accogliente casa quando sentirono bussare inaspettatamente alla porta.
Tock tock
- Chi sarà mai a quest’ora di mattina? -
- Francis, sono le 9, non mi pare tanto presto. E poi non ne ho idea!-
- I nostri fratelli sono sempre impegnati. Dubito che siano loro, Arthur -
- Right, ma se non sono loro chi può essere?-
- Non ho neanche l’ombra di un’idea, quindi non lo so -
- Andiamo e vediamo -
Così entrambi si avviarono alla porta, dopo aver completato ciò che stavano facendo, per scoprire il misterioso ospite.
Non appena la aprirono trovarono le ultime persone che avrebbero mai pensato di vedere. I loro adorati figlioli che avevano cresciuto insieme. Il tripudio di abbracci che si creò scatenò una gioia indescrivibile sia nei genitori che nei figli, manifestando la gioia di ritrovarsi insieme come una famiglia.
Non appena la situazione si calmò, si sedettero tutti insieme nel salotto chiacchierando amabilmente sorseggiando il thè preparato da Arthur e i pasticcini preparati da Francis quella mattina stessa.
- Sapete la novità? - Chiese eccitato Alfred, il maggiore dei due, esuberante come la Nazione che rappresentava, l’America.
- Quale? - Domandarono stupiti in coro i due genitori.
- Volevamo dirvelo prima ma abbiamo pensato sarebbe stato molto più bello di persona - Aggiunse calmo e sorridente Matthew, il più piccolo, pacato come la sua Nazione il Canada.
- Io e Matthew ci siamo trasferiti a Edinburgo - Annunciò entusiasta l’Americano.
- Come ben sapete, io e Alfred stiamo assieme da tempo. Perciò abbiamo deciso di vivere nella stessa casa, sappiamo che è un grande passo ma ce la sentivamo di farlo. Abbiamo scelto Edinburgo così potremo stare più uniti e vicini siccome siamo una famiglia – spiegò pacato e allegro il Canadese.
In quel momento la pendola scoccò le 10.
- Com’è tardi! Se non comincerò a cucinare ora non sarò mai pronto tutto in tempo. Vado a cucinare. Vi chiamerò quando sarà pronto in tavolo. Matthew vuoi venire a darmi una mano?- chiese il Francese.
- Oui papa – rispose felice il Canadese.
Fu così che i due chef sparirono in cucina lasciando l’Inglese e l’Americano parlare del più e del meno.
Discorrendo si fece mezzogiorno e con loro immensa gioia furono chiamati a tavola, dove tutto era pronto.
Il pasto fu lungo e pieno di portate deliziose e tradizionali cucinate dai loro talentuosi chef. La parte più attesa fu il dolce. Aspettandosi qualcosa di semplice i due rimasero molto stupiti quando il Francese portò a tavola una grande torta con Nutella e Fragole con piccole rose rosse, bianche e blu fatte di zucchero, con su scritto Buon Anniversario con tanto di cuoricini di cioccolata.
Arthur ringraziò commosso Francis per lo splendido regalo e lo abbracciò persino. La deliziosa torta finì naturalmente in fretta come anche quella splendida giornata che terminò dopo intense ore di balli, canti, chiacchiere e risate. Questo fu solo il preludio di tante altre meravigliose giornate nella quale l’affetto e l’amore regnavano sovrani, illuminando e riscaldando tutto con la serena allegria che portavano con loro.