La rivincita del burattino

James.

Quel nome fa eco nella sua mente: risorge dall’oblio, torna ad essere pronunciato. Di nuovo quella fastidiosa sensazione si abbatte su di lui, come se avesse tralasciato qualcosa.

Si sente un misero idiota per aver permesso di essere così prevedibile; è solo colpa sua se una rossa qualunque è riuscita a manipolarlo. Perché Riley era già bello anche prima di averla conosciuta, prima che la sua vita prendesse quella piega immortale e imprevedibile.

Il suo sguardo si sofferma sul vampiro; lo vede sicuro, lo sente sicuro delle sue parole. La verità gli è esplosa in faccia senza preavviso. Si sposta poi su Victoria, colei che gli ha stregato l’esistenza, quella che ha riempito le giornate di illusioni, bugie, false speranze.

E, di colpo, tutto ha senso.

Come ha potuto farlo?

Lei si è impossessata della sua giovinezza, ha stravolto il suo futuro, e per cosa? Per vendicarsi di un tizio e di una ragazzetta acerba. Ma lui, lui ha avuto la possibilità di esprimersi? Ha potuto scegliere se seguire o meno i suoi dettami?

L’espressione della vampira è precisa; sorpresa e allo stesso tempo spaventata. È stata scoperta, il suo bluff è venuto a galla. I suoi occhi cremisi fanno lampeggiare un senso di inquietudine profondo.

“Ora puoi scegliere” gli dice Edward.

Il suo momento è arrivato: davanti a sé ha due strade. Continuare ad essere una marionetta o poter plasmare il suo avvenire.

Non è giusto che Victoria si prenda tutto; ha già avuto il suo sangue, la sua carne, il suo amore. Non può pretendere che gli dia la vita, la sua seconda vita, dopo aver detto solo menzogne.

“Non credergli. Sta solo cercando di separarci. Io amo solo te, lo sai.”

Ma in quel momento non sa nulla; non riconosce la sua creatrice, forse non l’ha mai conosciuta davvero.

Riley guarda Edward; avverte che lui è sincero, che è disposto a salvarlo.

“Noi vinceremo, Riley!” Di nuovo, la rossa cerca di plagiarlo, ma non ha tempo di cedere.

La risposta del vampiro giunge come manna dal cielo.

“No. Uno ad uno stanno per essere sterminati. Non avete scampo.”

Quel temperamento lo spinge ad accettare le sue condizioni.

“D’accordo, Edward. Non tenterò di farvi del male.”

Quella frase desta tutto l’odio della vampira. Un ringhio, uno scatto veloce verso il neonato; ma Edward è più rapido e la intercetta, spingendola da un’altra parte. Poco dopo giunge un lupo enorme; lui è stupefatto nel vedere quella creatura, lei non aveva mai parlato di quegli esseri pelosi. L’animale la morde, le leva un braccio; l’urlo di lei è tappato dall’intervento tempestivo di Edward, che le toglie la testa.

La burattinaia è morta, pensa Riley. Il cadavere giace a terra sulla neve fresca. Non prova più niente per chi gli ha riservato lo stesso trattamento.

“Sei libero.”

Riley lo guarda: è grato per essere stato risparmiato. La sorte dei suoi compagni è segnata, ma la sua è positiva. Con un cenno del capo ringrazia lui, quello strano animale e la giovane umana.

Poi corre via, verso un destino interamente da esplorare.