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Autore: Seth Ren    24/04/2016    1 recensioni
Fanfic ripostata! ATTENZIONE: SPOILER SULLA NUOVA SERIE XYZ NELL'ULTIMO CAPITOLO!
In passato Ash venne rapito da un misterioso Team Torpedo per poi salvato da suo padre che rivelò essere Giovanni, il capo del Team Rocket.
Sette anni dopo, il ragazzo subisce un grave trauma a seguito del quale Pikachu rimane ferito e per vendicarsi del colpevole Ash decide di chiedere aiuto a suo padre infiltrandosi nel Team Rocket.
Giovanni aiuterà il figlio o approffiterà della situazione per trasformarlo nel suo perfetto erede?
Storia con DOPPIO FINALE!
Genere: Azione, Dark, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ash, Giovanni, Team Rocket
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Anime
Capitoli:
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Ligth Ending: Amici! 

 


ATTENZIONE: SPOILER SULLA NUOVA SERIE XYZ!

Tra bene e male non c'è un vero confine. Gli aveva detto suo padre una volta, ed aveva ragione: quell'esperienza lo provava!
Era diventato molto simile a Giovanni, e una parte di lui in quei giorni era disposta ad abbracciare pure il modo di pensare del suo vecchio se voleva dire averlo come padre … Ma se poteva veramente tornare indietro, ed evitare di trasformarsi completamente nel tipo di persona che aveva sempre odiato, allora doveva farlo!
 
“N- no! Io Voglio … Voglio tornare a Pallet!” disse il ragazzo alzando lo sguardo con le lacrime agli occhi “E voglio... voglio chiedere scusa a Pikachu per quello che gli ho fatto!” aggiunse con molta più forza nelle sue parole. Con molta più determinazione! “Se una tua parte vuole ancora che io sia un uomo migliore di te, allora sai che è giusto che lo faccia!”
“A me sta bene!” disse Giovanni girandosi, e attirando su di sé lo sguardo meravigliato di Ash “Mi sta bene che lasci il Team Rocket e che voglia cercare di fare pace con Pikachu. Sono tuo padre, e so che per te è giusto così!” Poi però si voltò verso il figlio con uno sguardo severo “Ma non ti posso permettere di lasciare casa mia!”
“Cosa?!” esclamò il ragazzo con uno sguardo di stupore e rabbia a quelle parole così dure! Sembrava che all'uomo sotto il completo si fosse di nuovo sostituito l'algido boss del crimine.
“Ormai sai troppe cose sul Team Rocket, ed è un rischio che io non posso correre! Inoltre sei mio figlio, per cui … potrebbero arrivare a me tramite te!
Devo tenerti d'occhio, per cui anche quando uscirai a visitare i tuoi amici o tua madre sarai tenuto d'occhio a vista!”
“Ma ho più di dieci anni! Sono maggiorenne! Non puoi farmi questo” esclamò il ragazzo cercando di colpire il padre, ma venendo atterrato da Gemmoforza di Persian in difesa del suo padrone “
“Mi dispiace Ash, ma non c'è più niente da dire sull'argomento!” rispose suo padre dandoli le spalle “Non voglio perdere il mio unico figlio, ma non posso rischiare che tu mandi all'aria quello che ho costruito.
Spero che tu possa capirlo ed accettarlo!”
Certo che lo aveva capito. Aveva capito che tutto era tornato come prima, o meglio che nulla in realtà era mai cambiato!
Solo pochi secondi fa, Ash si era illuso di aver capito Giovanni, che l'uomo che non aveva mai voluto vedere in realtà aveva sempre avuto la meglio sul boss … ma si era sbagliato!
Il boss continuava ad essere più forte di suo padre, al punto che ormai lo vedeva come una potenziale minaccia
“Già! Sempre prima il lavoro, vero papà?!” disse il ragazzo con voce delusa “Allora questo vuol dire che non mi resta che un'unica scelta!”.
Quelle parole fecero voltare il boss incredulo! Forse suo figlio era tornato sulle sue scelte? Forse aveva capito che stare dalla sua parte era il male minore?
Invece, con grande stupore di Giovanni, non furono quelle le parole che uscirono dalla bocca di Ash, bensì l'unica variabile che non aveva considerato!
Suo figlio aveva pronunciato la sola proposta che poteva lasciarlo a bocca aperta. L'unica in grado di toccare corde del suo intimo che non credeva più di avere … Ma solo per un attimo!
Subito dopo sul volto si formò il suo solito sorriso beffardo.
“E sia allora! Ma ricorda figliolo: sei stato tu a volerlo!”
 
***
 
Voleva vivere quella sua ultima opportunità al massimo, anche se poi non avrebbe più potuto tornare alla sua vecchia vita.
Il Sole brillava alto quel giorno.
Padre e figlio erano intenti a guardarsi negli occhi a vicenda ai due lati opposti dell'arena personale di Giovanni.
Ash era tornato ad indossare i suoi vecchi abiti (una maglietta scura sopra una felpa celeste con la zip, un paio di jeans e scarpe da ginnastica) e si era spettinato i capelli, per quanto la lunghezza attuale glielo permetteva. L'unica cosa che gli mancava era un berretto.
Inizialmente gli aveva fatto strano Faceva strano rivedersi con quegli abiti dopo che per mesi aveva indossato le vesti dei membri del Team Rocket, ma era stato lui a scegliere di tornare al suo solito look ancora una volta, per combattere come Ash Ketchum fino alla fine.
Come spettatori erano stati chiamati solamente chi sapeva della relazione fra Giovanni e suo figlio: Matori (che tifava per la vittoria del ragazzo, in modo da poter tornare ad essere lei l'unica persona che godeva della fiducia di Giovanni) e Lucian (incredulo per quello che stava succedendo). Hargrave, invece, di trovava in campo poiché ricopriva il ruolo di arbitro.
 
“La lotta fra il capo del Team Rocket Giovanni, e suo figlio Ash Ketchum di Pallet sta per cominciare.
Se il vincitore sarà Ash, egli potrà abbandonare il Team Rocket e la villa di suo padre, tornando a Pallet insieme a tutti i suoi pokémon. In caso contrario, egli resterà ed accetterà di diventare il prossimo capo della nostra organizzazione.
I contendenti potranno usare un solo pokémon e non saranno ammessi cambi. Cominciate pure, quando volete!”
“Ti vedo titubante, Ash.” notò Giovanni “Hai ancora tempo per ritirarti e fare la scelta giusta!”.
Il ragazzo scosse la testa e replicò: “Si vede che non mi conosci papà. Dovresti saperlo che io non mi arrendo, ma combatto fino alla fine dando il meglio di me anche se potrei perdere!”
“COOOOSA?!” esclamò Lucian sorpreso da quell'affermazione “ASHTON, TU SEI TUTTO MATTO! FAI QUELLO CHE DICE TUO PADRE!”
“Mi spiace per te novellino, ma è inutile!” disse una voce famigliare da sopra le teste dei presenti “Forse il tuo amico Ashton ti darebbe ascolto ...” disse Jessie dalla mongolfiera di Meowth
“... ma lui è quel moccioso piantagrane di Ash Ketchum, e credimi se ti diciamo che è un osso duro!” aggiunse James con un tono di voce pieno di soddisfazione alla vista di quella scena.
“Già noi lo sappiamo bene! Possiamo dire che lo abbiamo provato sulla nostra pelle, che è molto dura fra l'altro!” concluse il pokémon felino, accompagnato dall'immancabile Wobbufett
“COSA CI FATE QUI?!” esclamò Giovanni “IL VOSTRO COMPITO ...”
“Non potevamo restare dopo che abbiamo saputo di quello che è successo fra lei e il moccioso!” fece il giovane dai capelli azzurri, mentre i suoi compagni annuivano “Non dimentichi che lo conosciamo meglio di chiunque altro qui nel Team Rocket. ”
“Già! Il bamboccio per noi è un po' come quei fastidiosi cuginetti più piccoli alle riunioni di famiglia!” fece eco Jessie “Quindi sappiamo che non ci deluderà!”
“AL VOLO, BAMBOCCIO!” gridò Meowth lanciandogli il berretto che Ash gli aveva affidato dopo che si era infiltrato nel Team, con la promessa che glielo avrebbero restituito solo quando lui sarebbe stato pronto.
“Magari ci giochiamo la promozione,” fece James “... ma sei l'unico che ha la possibilità di far abbassare la cresta a quello snob del capo,”
“E di ridurre quell'odioso felino ad uno scendiletto!” concluse Meowth indicando Persian al fianco di Giovanni.
“AVETE FINITO CON LE VOSTRE IDIOZIE, IDIOTI?!” urlò Giovanni – che aveva sentito ogni parola - “CI SAREBBE UN INCONTRO DA INIZIARE!”.
Quelle parole stupirono tutti i presenti!
Mai avevano sentito Giovanni pronunciare parole simili e mai avevano udito nella voce del loro capo quella sottile vena di eccitazione prima di un incontro.
 
Ash ringraziò il trio con un sorriso. Si mise il berretto da baseball sulla testa, girandoselo al contrario come era solito fare ai vecchi tempi e poi si voltò verso il padre con in mano la sfera poké col pokémon prescelto nella sinistra -“Stammi vicino ancora una volta, amico e perdonami se puoi!” sussurrò piano, pensando di stringere la zampa di Pikachu, come se il piccolo fosse vicino a lui – con un'energia e un entusiasmo che non sentiva più dentro di sé da tempo urlò: “IO SONO PRONTO PAPÁ! QUANDO VUOI!”
“Molto bene!” disse Giovanni sorridendo “E visto che quegli idioti lo hanno tirato in ballo, il mio pokémon sarà Persian!”. Il pokémon nobilgatto fece un salto in avanti “Prego, a te la mossa figliolo! Sono curioso di sapere quale dei tuoi pokémon sceglierai, visto che il tuo Pikachu è inutilizzabile!”.
A quelle parole Ash alzò la testa, e fissò il padre con rabbia!
Chi non quale! Non ti permetterò più di parlare dei pokémon come se fossero delle cose!” esclamò il ragazzo “I Pokémon per me sono parte della mia famiglia. Quindi se non posso salvare te papà, almeno salverò loro e il legame ci unisce. E l'amico che sto per chiamare te ne darà la prova!
GRENINJA, SCELTO TE! GOTTA CHETCH'EM ALL!”.
Davanti agli occhi increduli di Lucian, Hargrave, Matori e Giovanni il pokèmon ninja apparve pronto all'azione, ma solo Jessie, James e Meowth furono in grado di capire il vero significato del gesto del bamboccio!
“Giovanni ha schierato Persian, mentre Ash ha scelto il suo Greninja!” annunciò Hargrave “INIZIATE!” aggiunse poi alzando la mano, dando così inizio allo scontro.
 
In un primo momento, l'agilità dei due pokémon si evidenziò di pari livello così come la potenza degli attacchi speciali. Inoltre, il fatto di essere di doppio tipo acqua-buio consentiva a quello di Ash di resistere all'ombra artigli del Persian di Giovanni.
Curiosamente, il boss notò che i movimenti del figlio tendevano a riprendere da vicino quelli di Greninja, ma sul momento non ci fece molto caso.
“Ti faccio i miei complimenti, Ash!” constatò Giovanni con espressione distesa “Sei molto migliorato dalla prima volta che ci affrontammo ad Unima e si vede che hai un pokémon ben allenato. Ma purtroppo per te, ora io e Persian faremo sul serio!
USA INSIEME STRIDIO E GEMMOFORZA, AVANTI!”. Il pokèmon felino obbedì, riuscendo a colpire Greninja, che non ebbe tempo di potersi spostare per evitare il raggio di energia proveniente dalla fronte del felino.
“ED ORA SFURIATE A RIPETIZIONE!”
“OH NO! SCHIVA, ED USA ACQUALAME!” urlò Ash, imitando il gesto della tecnica e del movimento da fare.
Il pokèmon ninja obbedì, riuscendo però a colpire il nobilgatto solo di striscio. Un minuto dopo, Greninja si fermò cercando di riprendere fiato per il colpo combinato dell'avversario.
“Complimenti per la strategia, figliolo. Sei il primo allenatore che riesce a tenermi testa in questo modo!
Sono sempre stato fiero che del fatto che il mio moccioso sia un combattente così abile e determinato. Ma se tieni veramente al tuo Pokémon come dici allora dovresti capire che è meglio ti arrenda ed accetti la mia proposta.
Dopodiché, potremmo lottare quante volte vorrai! Non dirmi che non sono generoso: così facendo potrai riuscire a battermi, prima o poi! ” propose nuovamente Giovanni tendendo la mano verso Ash, come ad invitarlo.
“Mi spiace papà, ma devo rifiutare! Io non mi arrendo mai quando combatto in un incontro di Pokémon! Sono fatto così e, soprattutto, non posso arrendermi ora che hai fatto un errore!” rispose il ragazzo sorridendo con determinazione.
“COSA?! MA CHE VUOL DIRE?” esclamarono tutti i presenti stupiti da quell'affermazione: era impossibile che Giovanni avesse commesso un errore in tutta la battaglia!
“Il tuo errore è stato darmi prova che sei veramente un avversario contro cui vale la pena combattere! Sei un allenatore contro cui devo tirare fuori tutta la mia forza se voglio vincere, e la cosa mi riempie di gioia! Mi fa provare il brivido di un vero incontro di Pokémon!
Il tuo errore è stato dimenticarti quanto io ami le lotte, perché tutto questo mi fa ricordare chi sono veramente: Ash Ketchum di Pallett, allenatore di Pokémon!
E per questo ti dico: grazie mille, papà!” disse il ragazzo con un sorriso tale da lasciare chiunque dei presenti stupito da quelle parole. Specie Giovanni, che si stupì di sentire come l'avere davanti a sé quella versione di Ash, solare e positiva, lo rendesse felice e fiero facendogli dimenticare tutti i suoi piani!
“Greninja, mostriamo al Team Rocket la vera potenza del nostro legame!” aggiunse poi Ash scambiandosi un'occhiata d'intesa col suo pokémon.
 
Davanti agli occhi stupefatti dei presenti (meno Jessie, James e Meowth), Ash e il suo pokémon assunsero la stessa posa. Entrambi furono come avvolti da una luce blu intensa, e per un minuto parvero unirsi.
“Ecco! Finalmente sta succedendo!” esclamò Meowth estasiato “ORA SARANNO GUAI PER TE, MICIO SPELACCHIATO!” aggiunse cominciando ad inveire contro Persian (al sicuro dall'alto della mongolfiera!).
Quando la luce si diradò Geninja era avvolto da un turbine d'acqua simile alla mossa Acquagetto, ma non solo: il suo aspetto ricordava quello del suo allenatore, al punto che anche lui sembrava portare un cappello rosso sulla testa.
“ATTACCA PERSIAN DIRETTAMENTE CON AZIONE!”.
L'enorme getto d'acqua si mosse verso il pokèmon di Giovanni colpendolo in pieno, incrementando di molto il danno prodotto!
“N-non è possibile?! Allora quello che mi avevano detto quei tre sul tuo pokémon era vero!” esclamò Giovanni incredulo da quello che si stava stagliando di fronte a lui “Puoi veramente fonderti con lui! Ma neanch'io sono il tipo che si arrende, e tu lo sai bene!
Avanti Persian, GEMMOFORZA!”
“USA RIBALTAPPETTO!” Il pokèmon obbedì, parando il colpo del nemico.
 
Sugli spalti Lucian osservava incredulo quello spettacolo! Non capiva perché Ashton avesse tenuto nascosto quel potere fino ad allora e che lo usasse contro Giovanni per poter lasciare il Team. Non aveva senso!
“Mettiamo il tutto e per tutto in questo attacco, Greninja! AEREOASSALTO!”
“RALLENTALO CON GEMMOFORZA!” ordinò Giovanni, ed un attimo dopo i due attacchi si scontrano in cielo generando un esplosione che coprì tutto.
Quando la nube si diradò Giovanni vide con sua grande soddisfazione Persian che si reggeva (seppur a fatica) ancora in piedi e Greninja a terra , ma poi alzò lo sguardo e …

“ASHTON!” esclamò Lucian spaventato vedendo l'amico in quello stato!

“MOCCIOSO!” fu l'urlo terrorizzato del trio!

“SIGNORINO!” fece Hargrave incredulo! 
“Oh no!” fece Giovanni abbandonato la sua posizione e correndo verso il figlio che giaceva svenuto dall'altra parte del campo. L'uomo era consapevole del fatto che Persian non aveva sconfitto Greninja: Ash e il suo Pokèmon avevano solo perso le forze nello stesso istante per via dell'energia che quella fusione comportava!
Forse il ragazzo lo aveva fatto apposta o forse no, ma in quando succedevano casi del genere c'era una sola cosa da fare! 
“L'incontro è sospeso!” dichiarò il boss, dopo essersi accertato delle condizioni del figlio “Chiama immediatamente una squadra medica Hargrave, presto! ” ordinò al maggiordomo che si affrettò ad eseguire gli ordini, poi con un sorriso carico di rammarico guardò il figlio e gli disse : “Hai vinto tu, ragazzo!”
 
***
"Oh, buongiorno! Siamo svegli alla fine!" 
“Papà …  Dove ...sono? Cosa...?” disse Ash quando riaprì gli occhi nell'infermeria delle sede e vide seduto accanto a sé suo padre sorridergli divertito.
“Mi rendi veramente troppo sentimentale, sai?!” disse Giovanni con tono sarcastico “Pensa che ho trascurato gli affari per due giorni per sapere come stavi dopo che sei svenuto durante il nostro incontro.
Se dopo questo dubiti ancora che non tenga alla tua salute, allora sei completamente fuori strada! ”
Ash sorrise, poi un pensiero gli giunse alla mente.
“Già l'incontro!” esclamò il giovane sedendosi sul letto “Se sono qui vuol dire che ...”
“ … che è stato sospeso!” completò suo padre con semplicità, per poi chiudere gli occhi e alzare lo sguardo verso il soffito, con divertita rassegnazione.
“Comunque, se proprio vuoi saperlo, malgrado ciò alla fine devo ammettere che sei stato tu a vincere!
Lo hai fatto momento in cui ho visto la trasformazione del tuo Greninja. Avrei dovuto capirlo subito: una cosa del genere può essere resa possibile solo dal tuo modo di concepire i pokémon e il tuo rapporto con loro.
E purtroppo per me, una sensibilità del genere non si adatta al figlio del capo del Team Rocket.
Non sto dicendo che il tuo metodo è migliore del mio, dico solo ... che ha il mio rispetto!”.
Ash sorrise: sapeva che da un tipo duro come suo padre non poteva aspettarsi altro. Tuttavia, c'era ancora una domanda che voleva fargli e che aspettava risposta
“Quindi posso andare?” chiese Ash incredulo “Posso riprendere i miei pokémon e ... tornare a casa a Pallett? Posso lasciare il Team Rocket?”
“Ufficialmente l'agente Ashton è solo a riposo a tempo indeterminato, ma in pratica sì. Una volta che ti sarai completamente ripreso!” rispose il padre dirigendosi verso l'uscita “Dato che stai meglio, io posso tornare ad occuparmi dei miei affari, ma ..." si voltò verso Ash con e gli rivolse uno sguardo combattivo e determinato che mai il figlio aveva visto "... MA aspetterò con ansia il momento in cui porteremo a termine col nostro incontro! Grazie a te ho provato l'emozione del combattimento dopo anni, e questo mi ha cambiato!
Continua ad allenarti e quando sarai pronto e concluderemo il nostro scontro da esso dipenderà più il tuo futuro, ma quello del mondo: se vincerai io scioglierò il Team Rocket!
Ora so di essere pronto a fare questo passo!”
“Contaci!” esclamò Ash annuendo “Non vedo l'ora che arrivi quel giorno! Ti renderò fiero di me: sarò il miglior allenatore del mondo!”
“E io ti aspetterò per farti mangiare la polvere, ragazzino!” rispose suo padre prima di uscire dall'infermeria.
“Vedremo, vecchiaccio!” disse Ash ridendo, riuscendo a strappare un sorriso anche al padre.
 
***
 
Prima di uscire definitivamente dalla villa era riuscito a riprendersi le sfere dei suoi pokémon, con l'obbiettivo di rimandarle al professor Oak appena avrebbe trovato un Centro Pokémon.
Varcò la soglia dell'edificio e chiese di una sua vecchia conoscenza.
“Volevi davvero andartene senza salutarmi, amico?” chiese Lucian, calcando il sarcasmo sull'ultima parola “Potrai anche aver ottenuto il salvacondotto da papino, ma non da me!”
“Cosa vuoi Lucian?” chiese Ash all'ex-amico sostenendone lo sguardo pieno di delusione ed amarezza per quello che era successo.
“Perché lo hai fatto?” domandò il giovane Rocket, racchiudendo in quell'interrogativo tutte le domande.
“Non credo che tu possa comprenderlo del tutto, ma se proprio vuoi saperlo è perché i Pokémon sono miei amici ed io non posso deluderli!”
“MA LO ERO ANCH'IO!” rispose il rosso con rabbia, cercando di trattenere i suoi pugni “Lo ero al punto che - quando ho saputo che te ne andavi con la benedizione del capo - mi sono proposto a tuo padre per tenerti d'occhio e proteggerti se caso mai ti accadesse qualcosa da parte degli altri Team.
Ovviamente lui ha accettato, ma fino a poco fa pensavo di riuscire a farti tornare sui tuoi passi. Ma ora, ho visto nei tuoi occhi che sei ... cambiato! Sei troppo diverso da prima! Quando ti ho conosciuto eri così simile a me! Ho capito che ti eri unito per riprenderti qualcosa che il mondo ti aveva tolto! Ero contento di aver trovato uno spirito affine, anche se non sapevo cosa cercavi ... Ma ora che vedo il tuo sguardo capisco che non torneresti indietro con me!
Quindi non ti fermerò, ma sappi che se te ne vai dal Team io non dimenticherò quello che mi stai facendo!”. Si scostò per lasciarlo da parte. Ash lo superò. Poi si voltò verso l'ex-compagno e sorridendogli gli disse:
“In due si viaggia meglio, sai?”
“Mi stai invitando a venire con te?” chiese il ragazzone incredulo. Ash annuì. "Ma perché?"
“Perché sei mio amico!” rispose Ash tendendogli la mano “E poi mio padre non ti ha dato l'ordine di tenermi d'occhio?!” aggiunse sorridendo
“E va bene!” fece Lucian alzando le spalle e ricambiando il sorriso e prendendo la mano di Ash “Tanto ti devo seguire comunque!”.
 
***
 
“ASH!” esclamò Brock vedendo l'amico sorpreso quando questi entrò nell'ospedale dove lavorava insieme ad Lucian che indossava una maglietta che non faceva sospettare la sua affiliazione al Team.
“Ciao Brock!” disse il corvino correndo ad abbracciare l'amico di un tempo “Mi sei mancato!
Ah, lui è Lucian!” aggiunse poi presentando il suo compagno di viaggio
“Cosa ci fai qui?” chiese poi il medico “Ti credevo ancora in Guyana!”
“È per Pikachu! Pikachu è qui Brock. Nel tuo ospedale!
Avevo chiesto a qualcun altro di portarlo da te sotto falso nome, perché … sono stato io a ferirlo!”
“Cosa?!” esclamò il medico sbalordito “Ma come ...”
“Portami da lui per favore! Voglio solo chiedergli scusa!” disse il giovane con voce spezzata.
“Va bene!” annuì Brock, portandolo nella sala dov'era ospitato Piakchu.
Il piccolo pokémon stava su un lettino con le flebo. Il cuore batteva e le ferite erano curate, ma erano ormai mesi che rimaneva fermo in coma.
 
“Avrei dovuto riconoscerlo quando gli ho tolto tutto quel trucco pacchiano dalla faccia.
Fisicamente sta bene, ma è come se non voglia riprendersi. Come se fosse finito in coma, perché aspetta qualcosa … o qualcuno! Anche se qualche giorno fa si è mosso e ha sorriso come se avesse sentito qualcosa!” disse Brock all'amico. Aveva intuito che in qualche modo c'entrava Ash “Ha detto Pika-pi!”. Ash versò una lacrima a quella notizia, poi si sedette accanto a Pikachu e gli prese la stampa fra le mani “Penso che sia meglio se li lasciamo soli!” sussurrò poi a Lucian, invitandolo ad uscire.
 
“Ciao, sono io, Ash.
Se mi senti, sappi che mi spiace molto per quello che ti ho fatto!” disse cominciando a piangere “Non ero in me quando è successo! Quella gemma aveva risvegliato in me un profondo dolore e mi aveva reso disposto a tutto per farlo andare via!
So che non è una scusa, ma tu meriti di sapere la verità, amico mio!” prese un profondo respiro e continuò “.Vedi Pikachu, io sei anni fa ho ritrovato mio padre, ma lui mi ha abbandonato di nuovo!
Purtroppo lui …ecco … non è una brava persona. È freddo, egoista, diabolico, assetato di potere... ma quello che fece lo ha fatto perché non voleva che diventassi come lui! Mi vuole più bene di quanto sembra a prima vista!
Il problema fu come ci lasciammo: avrei preferito che lui almeno una volta provasse a fingere di essere il padre che volevo, ma non lo fece! Il nostro fu un addio duro: un secondo abbandono!
Sarebbe bastato vederlo sorridere mentre mi raccontava una bugia, dicendomi che sarebbe tornato anche se poi non sarebbe stato così.
Poteva fermarsi a cena! Mamma avrebbe sicuramente fatto le salsicce piccanti e la pizza col salame pepperoni! Ti ricordi quanto sono buone, non è vero?
Sono stato con mio padre tutto fin da quando siamo tornati dal Guyana. E lui … beh diciamo che mi è stato vicino, anche se a modo suo! Alla fine è riuscito ad essere veramente il papà che ho sempre desiderato accanto a me, anche se solo per un breve momento” accarezzo la testa del piccolo pokémon e cominciò a piangere più forte “Senti, se dopo che ti sarai risvegliato vorrai lasciarmi lo capirò! Se vorrai tornare ad essere un pokémon selvatico, mi starà bene. Altrimenti vedrò di trovarti un buon allenatore, come come Gary o magari potrei riportarti dal professor Oak. In ogni caso voglio lasciare a te la scelta!
Sono stato egoista e … ti ho fatto del male! Ti ho ferito in in un modo orribile!
Ora voglio solo che tu sia felice, anche se questo vorrebbe dire lasciarti ma non m'importa!
Io voglio solo che tu ti svegli!
Svegliati Pikachu, ti prego!” aggiunse, versando delle lacrime sul corpicino disteso sotto di lui e nascondendo la testa sotto le braccia.
 
“Pi... Pi … Pika... Pika-pi...?!” disse una vocina che il ragazzo ben conosceva!
“Pikachu!” esclamò il ragazzo piangendo!
“Pika-pi, pikachu Pi? Pi Pika … Pika-chu? Pi-ka-chu?” domandò il piccolo pokèmon per chiedere Perché piangi Ash? e Cosa ci facciamo qui? Va tutto bene?
Il ragazzo gli mise una mano sotto il mento e cominciò a fargli e coccole con lacrime di gioia. “Non importa il come o il perché siamo qui, Pikachu! Basta solo che stai bene!” aggiunse abbracciandolo “Basta solo questo!”
“Pika-pi!”
“Sì! Sono io!” fece il ragazzo piangendo di gioia, mentre l'animaletto si metteva in piedi (per quanto debole) dandogli una leccata come quando lui lo aveva tenuto in braccio all'inizio del loro viaggio “Sono … Pika-pi!”.
 
“Quindi la nostra missione di pokémon-sitting è finita, miao!” disse più tardi il pokémon felino, mentre il trio camminava diretto a prendere il dirigibile che li avrebbe portati alla loro nuova missione “Sono sorpreso che il capo abbia approvato la scelta di Ash di uscire dal Team, ma questo è solo una prova del grande uomo che è!
Avere un tal figlio degenere e amarlo così tanto lo stesso! Oh, quanto mi commuove!”
“Già! Ed ovviamente il merito è tutto del Rintoccasana del mio caro Chimecho!” fece James coccolando la sfera poké del suo piccolo pokémon Quando ho visto che Pikachu faticava a riprendersi sapevo che con una dose regolare del tuo potere per qualche giorno si sarebbe ripreso!”
“Uffa! Io pensavo che dopo averlo aiutato a fare luce sul mistero del Guyana, il capo ci desse una bella promozione!” mormorò Jessie afflitta, mentre Woobufett usciva dalla sfera, sottolineando col suo verso (ancora una volta) l'ovvietà del momento.
“Beh essere mandati ad indagare su un possibile nemico in una regione lontana, per distruggerlo prima che rappresenti una minaccia è una promozione! Vuol dire che è si fida di noi come spie dati i nostri precedenti lavori con i Magma, gli Idro, i Galassia, i Flare e i Plasma!” fece notare James con ottimismo.
“Sì, ma purtroppo il nostro stipendio è sempre basso! Ci spetterebbe un posto da generali” fece notare Meowth “Ah! Se solo avessimo saputo prima che il bamboccio era il figlio del capo, ci saremmo risparmiati molte grane e molti debiti, miao!”
“Già!” convennero i due umani, facendo sì con la testa , poi Jessie continuò: “Purtroppo il costo delle nostre armi che usavamo contro quel bamboccio di Ash e i suoi amici - e che loro riuscivano sempre a distruggere - viene ancora scalato dai nostri stipendi!
Per questo continuiamo ad essere quasi in rosso e sono anni che usiamo i sottomarini a pedali!”
 
Poi James pensieroso aggiunse preoccupato “Inoltre riuscite a immaginarvi col bamboccio nella posizione di futuro boss del Team Rocket che inferno sarebbe stato per noi?!
CI PENSATE CHE AVREMMO DOVUTO CHIAMARLO SIGNORINO ASHTON?!” urlò il ragazzo dai capelli blu disgustato!
“OH NOOO!” urlò Jessie inorridita al solo pensiero “VUOI DIRE CHE AVREMMO DOVUTO LECCARE I SUOI PIEDI?”
“QUINDI IO AVREI CERCATO DI SALVARE ANCHE LUI DA QUEL PERSIAN? CHE ORROREEEE! ” esclamò Meowth rizzando il pelo solo all'idea!
“WOOOBUFEEET!” esclamò il pokémon-pazienza terrorizzato dall'idea, imitato subito dopo da un altrettanto spaventato Mime Jr.
“E TUTTO PER EVITARE CHE SI VENDICASSE DEI NOSTRI TENTATIVI DI RUBARGLI PIKACHU!” conclusero in coro con grande orrore.
“Però è anche vero che il bamboccio ci conosce da una vita. Insomma, nel Team Rocket non ci sarebbe mai entrato,se non fosse stato per noi!” fece Meowth ed il resto del gruppo annuì, realizzando doveva voleva arrivare il felino.
“Magari finita la missione potremmo cominciare a cercare di rapire il moccioso per fargli cambiare idea. E una volta che lo avremo convinto e riportato dal capo, in cambio lui ci potrebbe aiutare a ricevere la promozione che meritiamo!” fece Jessie mentre James annuiva estasiato e Meowth partiva con la sua fantasia:
“Immaginate il piccolo-boss che dice al suo papino: Ti prego caro padre! Non avrei capito quant'è bello essere malvagi senza l'aiuto di Meowth e dei suoi amici! Annulla i loro debiti e promuovili!
E il capo: Hai ragione Ashton! Non avrei di nuovo con me il mio unico figlio ed erede perfetto se non fosse per loro!
Domani mattina darò a Jessie e James un posto di comando e Meowth sarà il tuo gatto!
”.
“LA FAMIGLIA RIUNIREMO E RICCHI NOI SAREMO! SIII!/WOOBUFETT!” urlarono i quattro in coro, estasiati all'idea!
 
***
“Mr. Mime-Mime!”
“Che succede, Mimey?” chiese Delia, uscendo dalla porta dopo aver sentito il vsuo pokèmon che gridava estasiato dal cortile di casa “Chi sta arrivan … OH! TESORO SEI FINALMENTE A CASA! ” disse dopo aver notato il figlio che correva verso di lui
“MAMMA!” fece il ragazzo abbracciandola con forza insieme a Pikachu “Sono contento di rivederti!”
“Anch'io! È andato tutto bene con tuo padre?!” chiese la donna incuriosita.
“Beh, come può andare bene con lui!” rispose Ash sorridendo, per poi indicare l'amico dietro di lui “Ah, lui è il mio amico Lucian. Sta viaggiando con me, ma visto che ho intenzione di rimanere qui per un po' non è che potremmo … ospitarlo?!”
“Beh tesoro, i tuoi amici sono sempre i benvenuti … Però per dormire dovrete stringervi un po' in camera tua, visto che difficilmente Mimey gli lascerà quella degli ospiti!” fu la risposta di Delia.
“Per me va bene!” fece il ragazzo, prima di voltarsi verso Lucian con un sorriso.
“Quindi è qui che abiti?” domandò poi ad Ash il Rocket quando Delia fu rientrata. L'allenatore annuì.“Ma perché vuoi che rimaniamo qui per un po'?”
“Come perché? Perché siamo amici!” rispose Ash mettendogli una mano dietro le spalle “Giusto Pikachu?”
“Pi-ka!” rispose il pokémon, e poi i tre entrano chiudendo la porta della casetta di Pallett dietro di loro.
The Happy End

 
Eccoci infine all'ultimo capitolo!
Rispetto al Dark Ending questo è parecchio lungo per via dello scontro fra padre e figlio: una scelta dell'ultimo momento, dovuta alla piega che ha preso Giovanni nel corso degli ultimi capitoli. Insomma, il capo del Team Rocket non è mica uno che si arrende così facilmente senza combattere! 

L'idea che Giovanni in principio fosse un ragazzo come Ash con i suoi stessi viene dalla breve scena flashback Pokémon: Le origini dove la versione di Giovanni di quell'anime incontra Rosso e rivede sé stesso. In pratica è quello che succede qui quando Ash gli dice che è contento di combattere contro di lui, per via delle sensazioni che gli da il disputare un incontro di pokémon!

Ringrazio Bankotsu90 e Ansem6 per le recensioni, e spero che la storia sia piaciuta a tutti voi che l'avete letta! 

Ultima nota: il salame pepperoni esiste veramente, ed è il salame piccante usato in America per la cosiddetta "pepperoni pizza" (spesso erroneamente tradotta in "pizza ai peperoni", invece del più corretto "pizza al salame piccante").
Ah, per le parti parlate da Pikachu mi sono basato su questa breve guida la "pika-linguaggio" http://www-scf.usc.edu/~teresapa/itp104/project/language.html
   
 
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