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Autore: ele29na    26/04/2016    3 recensioni
Un'antica villa nobiliare, un meraviglioso giardino, un sole fin troppo caldo e un ragazzo e una ragazza amici da una vita. Tutto quello che serve per spingere Cupido a scoccare un paio delle sue frecce.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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School Trip


Ormai erano seduti sotto quell'albero da una mezz'ora buona. Si erano allontanati dagli altri compagni per fumare una sigaretta in pace senza essere notati dalle professoresse che, nonostante non ci fosse nessun documento ufficiale che vietava ai ragazzi di fumare durante una gita scolastica, li avrebbero sicuramente rimproverati e poi non si erano più alzati.
Angelica aveva il libro di scienze aperto sulle gambe nella speranza di riuscire a ripassare qualcosa in vista dell'interrogazione del giorno successivo, ma nulla le restava in testa. Coefficiente di dilatazione lineare, velocità di fuga, momento angolare, leggi di Gay-Lussac, molarità, numero di Avogadro, tutte cose che non le sarebbero mai servite nella vita. Piuttosto trovava molto più interessante guardare i suoi compagni di classe giocare a calcio con una palla che avevano fatto comparire dal nulla sperando che non rovinassero le piante o i vasi di quel meraviglioso giardino.
Dal canto suo, Ashton, si chiedeva per quale motivo la sua migliore amica, come del resto tutte le sue compagne di classe, fosse così preoccupata per quell'interrogazione, infondo erano cose che l'insegnante aveva spiegato più e più volte. Non gli sembrava normale che delle ragazze, piuttosto che godersi quella splendida giornata di sole di metà aprile, pensassero a studiare! Ammirava decisamente di più i ragazzi che se ne stavano bellamente fregando e si stavano divertendo. Forse avrebbe dovuto togliere quel maledetto libro dalle gambe di Angelica e incitarla a fare qualcosa di più interessante, tipo parlare con lui.
Peccato che fosse troppo occupato ad osservare il delicato viso della ragazza per fare qualunque altra cosa. Era completamente perso ad osservarla, sapeva benissimo che quello non era il modo di guardare la propria migliore amica, ma non poteva farne a meno, era così bella, proprio angelica. I suoi capelli biondi erano illuminati a chiazze, a causa dei raggi di sole che filtravano attraverso le foglie dell'albero, ed era bello cercare con lo sguardo quelle treccine che si nascondevano sotto i capelli sciolti. Stava quasi per tirargliene una per distogliere la sua attenzione da quel cavolo di libro quando lei si girò verso di lui e: -Ash?
-Sì?- fece lui di rimando.
-Stavo pensando ad una cosa...
-Hai per caso capito che è stupido sprecare una giornata del genere a studiare fisica?- le chiese il riccio in tono canzonatorio facendo sorridere la ragazza.
-Non solo...- rispose lei per poi farsi un po' più seria -Non ti pare strano che quegli animali giochino a calcio nel giardino di una villa seicentesca?
-Ehm, in che senso...- fece il ragazzo che era piuttosto confuso.
-Oddio Ash! Pensa che fino a neanche cinquant'anni fa in questo stesso giardino ci venivano le nobildonne dell'aristocrazia inglese a prendere il tè e adesso loro ci giocano a calcio!
Mentre Angelica parlava Ashton guardava verso la parte di giardino che non era stata ancora adibita a campo da calcio e davanti ai suoi occhi prendeva forma l'immagine di un tavolino di ferro bianco intorno al quale erano sedute delle bellissime donne che indossavano abiti tipici del Seicento mentre erano intente a sorseggiare il tè. Era un'immagine così bella che però andò in fumo nel momento in cui un pallone da calcio piombò dritto dritto sulla teiera di porcellana.
-Beh, in effetti hai ragione...- affermò il ragazzo sorridendo all'amica.
-Ma c'è una cosa ancora più strana.
-Quale?
-Che tu te ne stia qui a fare niente al posto di andare a giocare con loro.- a quelle parole Ashton arrossì violentemente facendo ridere Angelica.
-I-io... è ch-che fa caldo e non ho voglia di correre...- tentò di giustificarsi il riccio ma non ci mise molto a capire che la bionda non credeva alla sua affermazione, così pensò che forse era meglio dire la verità: -E poi, preferisco stare con te.
Ashton non era mai stato un ragazzo timido, ma in quel momento non riusciva a staccare lo sguardo dalle sue All Star.
La ragazza, dal canto suo, realizzò di averlo messo in difficoltà così cercò di rimediare accarezzandogli un braccio e cercando di uscire da quella situazione che iniziava a diventare imbarazzante anche per lei: -Ad ascoltarmi blaterare!?
Ashton sbuffò per poi puntare lo sguardo in quello della ragazza e, cercando di non perdersi in quel meraviglioso blu, le disse: -Cara Angie! Sono dieci anni che ti ascolto mentre blateri e non mi sono mai lamentato. E sai perchè? Perchè a me piace sentirti blaterare cazzate a vanvera!
-Stai per caso cercando di corteggiarmi, mister Irwin?- fece Angelica per poi chiudere il libro di scienze, appoggiarlo sull'erba, farsi più vicina ad Ashton e continuare la frase: -Perchè, se è così, lo stai facendo davvero male.
Ashton era arrossito ancora più di prima, si stava comportando come una tredicenne alle prese con la sua prima cotta. Sì, è vero, quella era la prima volta che si ritrovava a dover dichiarare il suo amore a qualcuno. Ma doveva affrontare la situazione da ragazzo maturo, senza farsi prendere dal panico e soprattutto, senza farsi mettere i piedi in testa da una ragazza.
Così le prese una mano, la guardò negli occhi e rispose alla sua domanda: -Sì, Angie. E' da dieci anni che ti faccio il filo, ed è palese il fatto che lo abbia fatto veramente male, visto che tu te ne rendi conto solo adesso.- a quel punto fu Angelica a dover abbassare lo sguardo sulle su Vans iniziando a giocherellare con uno dei fili che fuoriusciva dallo strappo dei jeans: -Me ne sono accorta da un pezzo... è solo che non ho mai avuto il coraggio di parlartene...
-E perchè?- chiese lui iniziando ad accarezzarle la mano.
-Perchè sono una fifona del cazzo! Okay?- esclamò la ragazza mentre le lacrime iniziavano ad accumularsi nei suoi occhi.
-Angie, ti prego. Non iniziare a piangere.- ma era troppo tardi, una lacrima era appena scivolata sulla guancia destra della ragazza, che fortunatamente quel giorno era struccata. Ashton si preoccupò di far sparire immediatamente quella lacrima per poi lasciare al suo posto un delicato bacio che fece sorridere la ragazza.
-Scusa- sussurrò la biondina avvicinandosi ancora di più al riccio. Lui scosse la testa e le baciò il naso: -Qua l'unico che deve scusarsi sono io...
Adesso i loro occhi erano incatenati gli uni negli altri e i loro nasi si toccavano, restava una sola cosa da unire, ma nessuno dei due aveva il coraggio di annullare quella distanza.
-Contiamo fino a tre?- propose il ragazzo e Angelica annuì sorridente.
-Uno...- iniziò Ashton spostando una ciocca di capelli della ragazza dietro il suo orecchio.
-...due...- continuò Angelica infilando entrambe le mani tra i riccioli dell'altro.
-...tre.- sussurrarono l'uno sulle labbra dell'altra per poi azzerare finalmente quella distanza.
Erano anni che aspettavano quel momento, sapevano che prima o poi sarebbe arrivato, ma non credevano sarebbe stato così meravigliosamente bello.
Le loro labbra erano ormai una cosa sola e le loro lingue si accarezzavano dolcemente l'un l'altra, senza curarsi del mondo esterno.
Non si curavano degli “Uhhh” di approvazione dei loro compagni di classe, non si curavano dei commenti anche poco carini che qualcuno stava facendo, non si curavano nemmeno del fatto che presto anche le insegnanti si sarebbero accorte di quella piccola fuga d'amore, tutto il resto non era importante, in quel momento, l'unica cosa a contare erano loro due insieme e il loro amore, quell'amore che era rimasto nascosto per anni e che finalmente era uscito allo scoperto.



Hey Everybody!!!


Visto che questa è la prima volta che scrivo qualcosa sui 5sos credo sia il caso di presentarmi. Mi chiamo Elena, ho 16 anni, vivo a Milano e sono al terzo anno di liceo scientifico, e diciamo che me la cavo.
Per tornare alla storia, come dicevo prima questa è la prima volta che scrivo qualcosa sui 5 Seconds Of Summer ed è davvero una stupidaggine, ma ci tenevo a pubblicare qualcosa, giusto per far vedere che esisto.
La trama è terribilmente banale ma due settimane fa sono stata in gita scolastica a Varese e i miei compagni si sono messi a giocare a calcio nel giardino di Villa Panza (se volete capire di che si tratta date un'occhiata su google immagini) e io mi sono messa a fare ragionamenti strani così ho pensato che sarebbe stato carino farne una fan fiction.
Spero che qualcuno apprezzerà questa stupidaggine e lascerà una piccola recensione.
XX
Elena

  
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