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Autore: LuciferWings    26/04/2016    5 recensioni
Castiel è umano e ormai vive al bunker con i Winchester, quando dentro di lui sente crescere un sentimento nuovo, un sentimento che cambierà tutto.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Ottava stagione
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A NEW BEGINNING




Innamorarsi di Dean era stato estremamente facile.
All’inizio non se n’era propriamente accorto, ma da quando Metatron gli aveva rubato la Grazia, c’era questa strana sensazione alla bocca dello stomaco, questo aumento dei battiti cardiaci ogni volta che lui gli stava vicino o anche solo lo guardava.
Qualcosa era cambiato in lui e Castiel se n’era reso conto. Aveva voglia di passare le mani fra i capelli di Dean, di stare accanto a lui tutto il giorno, di abbracciarlo, toccarlo, baciarlo. Aveva anche voglia di fare l’amore con lui, e nei suoi sogni questo succedeva tutte le notti. Tanto che la mattina aveva sempre un doloroso problema in mezzo alle gambe.
Dormire e sognare ancora lo destabilizzavano. Sapeva che avrebbe fatto molta fatica ad abituarsi, soprattutto all’inizio, quando ancora aveva gli incubi. Dormiva due ore per notte, la mattina sembrava uno zombie. Sam aveva dovuto dargli dei sonniferi all’inizio, poi il cambiamento in sé stesso lo aiutò anche nel sonno.
L’ex angelo non lo sapeva, ma Dean era preoccupato per lui. Da dopo che Sam gli diede i sonniferi, il maggiore dei fratelli passava ogni due ore in camera di sua per vedere se dormisse e se respirasse ancora; aveva terribilmente paura che il suo angelo lo abbandonasse.
 
Quel giorno erano nella cucina del bunker, Dean aveva preparato la merenda a Cas perché lui diceva di avere fame. Appena poggiati i piatti sul tavolo, Castiel sorrise e ringraziò. Osservò il sandwich alla marmellata e burro di arachidi e sorrise un po’ di più.
-Dean.- mormorò con voce roca. -Grazie.- alzò lo sguardo e sorrise sinceramente. Il ragazzo davanti a lui si imbambolò immediatamente a vedere quello spettacolo: Castiel sorrideva genuinamente solo in rari casi ed ogni volta, per il maggiore, era un colpo al cuore. Appena si riprese fece un cenno col capo e riprese a mangiare. Alzò nuovamente lo sguardo sul moro e si fermò.
-Non ti va?- chiese osservando il sandwich intatto.
-Devo parlarti.- bisbigliò Cas prendendo il coraggio a due mani ed alzando i propri zaffiri blu negli smeraldi di Dean. Il biondo annuì e si fece serio.
-Dimmi.- mormorò preoccupato. Che stava per succedere?
Castiel sospirò brevemente e fece un piccolo sorriso.
-Ti amo.- sussurrò dolcemente. Dean rimase basito ed abbassò lo sguardo sul proprio piatto rimettendosi a mangiare. Il moro ci rimase male. Aveva aperto il proprio cuore a Dean e questo non aveva detto nulla. “Ma poi cos’avrei dovuto aspettarmi di diverso?” si chiese alzandosi con calma e tornando verso la propria stanza.
Lo sapeva, avrebbe dovuto tacere. Avrebbe dovuto mangiare il proprio panino ed andare avanti come tutti gli altri giorni.
Prese dalla cassettiera il tubetto arancione di sonniferi e ne ingoiò un paio, poi si stese sul letto aspettando che facessero effetto.
 
Qualche ora più tardi il moro si svegliò completamente al buio. Strano, si ricordava perfettamente di aver lasciato l’abat-jour accesa.
Sospirò e cercò di muoversi, ma urtò qualcosa con il braccio sinistro. Si girò verso quell’impedimento e vide il biondo accanto a sé, beatamente addormentato. Perché era lì? Dean non aveva mai fatto una cosa del genere. Stendersi accanto a lui? Dopo tutte le volte che l’aveva ripreso per gli spazi personali e dopo il comportamento di prima, quella mossa aveva lasciato l’ex angelo spiazzato. Cosa avrebbe dovuto fare? Svegliarlo e mandarlo via? Chiedere spiegazioni? O semplicemente alzarsi e lasciarlo lì?
Optò per l’ultima. Si alzò, leggero come una piuma, dal letto ed uscì dalla stanza andando verso la biblioteca. Sperava di trovarci Sam per scambiare quattro chiacchiere e per tenersi occupato, invece trovò solamente un bigliettino in cui il minore dei fratelli aveva scritto che andava ad aiutare un cacciatore di passaggio nella zona. Sbuffò sonoramente e si sedette ad una delle scrivanie.
Perché doveva essere tutto così complicato? Perché Dean gli dava dei segnali così confusi? Non poteva semplicemente dirgli “sì” o “no” e comportarsi secondo la risposta?
Giocherellò con il bigliettino di Sam, immerso completamente in quei pensieri, quando una mano si posò sulla sua spalla.
-Ehi, è la quarta volta che ti chiamo. Tutto bene?-
Castiel si irrigidì e non rispose. Che cazzo di domanda era? No che non stava bene! Idiota di un Winchester!
Si alzò di scatto e si allontanò da Dean.
-Spazi personali.- mormorò prima di girarsi ed andare verso l’uscita del bunker.
 
Dean ci rimase sorpreso per quella frase, e anche per il comportamento di Cas. Non se l’aspettava, anche se sapeva di aver sbagliato.
Si  passò una mano fra i capelli e decise di seguire il suo angelo fuori dal bunker. lo trovò nel boschetto lì vicino, non si era addentrato molto. Si avvicinò con cautela e sorrise nel vederlo appoggiato ad un albero ad occhi chiusi mentre ascoltava il cinguettio degli uccellini. Gli si avvicinò e si sedette accanto a lui.
-Perché?- chiese semplicemente, non sapendo del tutto a cosa si riferisse.
-Perché sì.- mormorò Castiel. -Perché la tua anima è così pura, così splendente. Perché fin dal primo istante ho provato qualcosa. Perché mi fai stare bene. Perché ci tieni a me. Perché...- Castiel fece una pausa e girò il viso verso di lui. -Perché sei tu, Dean, e questo non posso cambiarlo.-
-Questa cosa è impossibile.- bisbigliò il biondo. -Non appena riavrai la tua Grazia tornerai ad essere l’angelo di prima. Tornerai a sparire e ricomparirai solo quando ti chiamerò, ed io non voglio una cosa del genere. E se...- Dean stava tremando leggermente quando lo disse. -E se un giorno non risponderai più?-
Castiel sorrise dolcemente e gli prese una mano. Dean ci teneva a lui, Dean lo amava. Aveva solo paura di perderlo come aveva perso tutti.
-E se un giorno decidessi di rimanere?- bisbigliò piano il moro avvicinandosi a lui. Dean si girò e l’osservò con gli occhi sgranati. Riuscì a mormorare uno stupefatto ‘cosa?’ prima di stringere la mano a Cas, i suoi occhi che si riempivano di speranza.
-Intendo, sì, vorrei la mia Grazia indietro, ma se decidessi di rimanere qui? Con te e Sam, al bunker?- spiegò con calma il moro. Dean non se lo fece ripetere due volte, si sporse verso di lui e lo baciò con forza. I loro corpi si intrecciarono in quel bacio pieno di sentimenti repressi a lungo e speranze per il futuro.
Un futuro che entrambi speravano sarebbe durato a lungo.



__angolo autrice__
salve a tutti! Questa fanfic l'ho buttata giù in un paio di giorni e, sinceramente, nemmeno ho pensato molto alla sua forma definitiva.
Spero davvero che non sia venuto fuori uno schifo e che vi sia piaciuta. Se vi va di lasciare un commento ne sarei ben lieta, è sempre bello sapere cosa ne pensate.
Grazie per l'attenzione, e spero vivamente di avervi fatto passare un po' di tempo con una bella storia :3

LuciferWings

P.S.: per chi segue anche "In Another Life", mi scuso davvero tantissimo. Non ho avuto testa per tradurre in questi mesi, e lo so che mi starete odiando.
Presto però tornerò a tradurre e prima di postare il nuovo capitolo mi assicurerò che siano tutti finiti, così da potervi dare un'esperienza migliore nella seconda parte della storia.
Grazie se ancora mi state aspettando, significa molto per me e a presto <3
   
 
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