Purple rain
Londra, aprile 2016
Pov Robert Downey Jr
Il clamore della folla, si è spento da ore.
E adesso sono qui, seduto, su questo muretto, in un posto lontano, da ogni posto possibile.
Aspetto.
Sento i tuoi passi, anche a milioni di anni luce, da quando, troppo distanti, non riusciamo più a dirci niente, da mesi.
Mesi senza di noi.
Di te, Jude.
Guardo l’orizzonte e tutto si colora, più intenso, intorno alla tua sagoma magra, che si avvicina.
Mi
alzo o forse resto ancora qui, seduto, su di un muretto, dove abbiamo
inciso le nostre iniziali, fuori da due cuori, divisi, tra le nuvole,
che, tu, amore, hai aggiunto alla fine.
“Se non su questa terra, almeno lassù, da qualche parte Rob, riusciremo a ritrovarci … forse.”
L’avevi
detto con il pianto in gola, spezzato dai miei errori, dalla
lontananza, da ciò, che non avevo saputo darti.
Nulla è cambiato, sai?
Eppure io non riesco …
Io non ci riesco, Jude, a separarmi da te.
E sto provando a cambiare le cose, ma è complicato.
Il mio cellulare vibra, con il nome di Chris, accanto alla bustina dei messaggi – “Dove sei, Robert?”
Da nessuna parte.
In ogni abbraccio, io cerco di te, Jude, anche con lui, che è diventato un amico sincero, affidabile, paziente.
Nulla
di più, non credere alla tua morbosa gelosia, che è solo
la metà, della metà, della metà … della mia
…
Amore
Ti sto correndo incontro, anche se una parte di me è perennemente lì, ad attenderti, anche se non verrai.
Eppure tu sei qui.
Mi stringi forte.
Lacrime viola, come pioggia, nei riflessi dei tuoi occhiali, dalla montatura stravagante …
O sono i miei …?
Riflessi, speculari, noi rimaniamo un’unica persona.
Un’unica cosa, che, seppure sbagliata per molti, a noi sembrerà sempre la migliore.
Ti amo …
Mi baci.
Mi perdoni?
Ti prego perdonami …
The end …