Fanfic su artisti musicali > McFly
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Autore: happy_me    29/04/2016    1 recensioni
Una ragazza e quattro amici, un sogno e un amore. Ma il problema è... sarà la persona che abbiamo sempre pensato di volere ad essere davvero quella giusta?
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Danny Jones, Dougie Poynter, Harry Judd, Nuovo personaggio, Tom Fletcher
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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*Note dell'Autore*: chiedo venia per la lunghissima assenza, faccio un pò fatica a scrivere in questo periodo. Come qualcuno mi ricorda, i McFly sono tornati e quindi è giusto celebrare il ritorno con un nuovo capitolo ;) tuttavia, credo che sarete un pò contrariate alla fine....fatemi sapere cosa ne pensate!! un abbraccio  buona lettura

DOUGIE

Corsi subito in camera, e mi chiusi la porta alle spalle.

Silenzio.

Ma il mio cervello continuava a darmi martellate sulle tempie...era come se mille persone stessero camminando nel mio cranio, tutte parlando allo stesso momento.
Scrollai la testa e mi andai a sedere sul letto, dopo aver girato la chiave nella serratura.
Non so per quanto tempo rimasi a fissare il vuoto, ma mi riscossi solo quando mi sentii come se qualcuno mi stesse afferrando per la gola.
Mi coprii gli occhi con le mani, mi massaggiai le gambe e strinsi la coperta sotto di me, ma nulla sembrava essere sufficiente.

Che sfigato che sei. Sei solo uno sfigato.

Rendersi conto che ti piace, che la sensazione che senti alla bocca dello stomaco ogni volta che la vedi è un sentimento profondo, e poi?

E poi arriva quello stronzo di Danny.

Istintivamente afferrai il cuscino e lo lanciai contro la parete con tutta la forza che avevo.
Se fosse stata la sua faccia, giuro che l'avrei ridotta in mille pezzi.
Sbuffai e tornai a stritolare la coperta sotto le mie mani.
Lei era corsa via, certo, era confusa, ma io lo sapevo che le era sempre piaciuto...sapevo che sarebbe bastato un cenno da parte di Danny che lei sarebbe capitolata, era troppo evidente da come lo guardava, da come si irrigidiva quando entrava nella stanza...anche se...
Mi era sembrato che si fosse creato qualcosa, qualcosa che andava oltre ad un semplice rapporto di amicizia, qualcosa tra di noi che fosse solo nostro, ed ero arrivato a crederci così tanto che alla fine mi ero innamorato di lei.
Se pensavo al suo viso, mi si dipingeva immediatamente in testa, in ogni minimo particolare: le fossette sulle guance, i capelli sottili e morbidi, gli occhi sfumati di verde....Non dovevo neanche sforzarmi. Mentre il ricordo di Lauren era ormai un ricordo sfumato...
Sentii la rabbia risalire e stringermi lo stomaco, e tirai un pugno contro il materasso.

Ero così arrabbiato, così frustrato...

E' un'esplosione. Quando ti svegli e capisci di aver bisogno di lei, e che lei è la ragione per cui tutto questo brutto periodo se n'è andato senza lasciare troppe ferite. C'era lei! C'era lei a rendere le mie giornate colorate, piene di sole, con quel suo sorriso imbarazzato e le scarpe da tennis sempre slacciate!
Sorrisi al pensiero.

Come avevo potuto non accorgermene prima?


Come avevo potuto lasciare che lui me la portasse via sotto il naso?


Strinsi gli occhi cercando di dimenticare la sua faccia. L'avrei volentieri preso a schiaffi.
Non la meritava, non la meritava affatto!
IO ero la persona che le era stata accanto per mesi, IO ero quello che la faceva ridere la mattina a colazione, che faceva di tutto per rendersi ridicolo solo per sentire di averla resa felice, ero sempre io quello che l'aveva accolta senza chiedere nulla quando Danny l'aveva fatta soffrire facendo finta di non sapere...lui, LUI non meritava una briciola dell'amore che Felicity era capace di provare!
L'aveva tenuta a distanza per anni, messa in imbarazzo, si era preso gioco di lei, e proprio mentre io mi stavo rendendo conto d averne bisogno come l'aria che respiro, lui osava baciarla, davanti a tutti!
Mi alzai di scatto e iniziai a camminare nervoso per la stanza.
Dovevo fare qualcosa. Lei magari era già persa per lui, magari già anche nel suo letto,ma io non potevo lasciare le cose come stavano senza nemmeno provare a capire Felicity cosa provasse.
Solo il pensiero di lei con lui, nello stesso letto, mi stava facendo venir voglia di vomitare.

Ero convinto che ci fosse qualcosa tra noi.

Non potevo aver sognato lo sguardo che ci eravamo scambiati quando stavo fuggendo dalla sala prove, avevo visto qualcosa nei suoi occhi! Come l'avevo visto durante la canzone, quando la guardavo le sue attenzioni erano solo per me, ne ero sicuro!
Dovevo accertarmi che lei stesse bene, e che quello che mi ero convinto di aver visto, fosse lì davvero.
Ero la classica persona da “se lei è felice, sono felice anche io”, e avrei lasciato perdere tutto, per il gruppo, per lei, se Felicity voleva stare con Danny io non ero nessuno per rovinarle la “storia della sua vita”.

Ma prima dovevo capire.

Camminai a passo spedito verso la porta, e appena fuori neanche a farlo apposta la incrociai mentre usciva dal bagno.
Non si era accorta di me, così mi schiarii la gola e presi coraggio.
-Fliss...-
Alzò lo sguardo e trattenni il respiro.
Non avevo dubbi.
Non era una cotta passeggera, non era un pensiero di un momento che mi aveva semplicemente messo in crisi, un pensiero che avrei potuto superare standole lontano.
Da quando mi ero reso conto di volerla baciare mi sembrava ancora più bella.
Mi sorrise.
-Doug! Tutto ok?- 
Rimasi qualche secondo in silenzio. Nota mentale: prima di suicidarsi, preparare un valido piano per farlo.
-Ehm. Si...ecco...io vorrei...- 
Si avvicinò a me di qualche passo aggrottando la fronte.
-...volevo chiederti se ti andava di vedere un film con me, in camera mia. Per festeggiare la giornata- 
Sono un codardo....
La sua faccia cambiò nel giro di un secondo. Panico.
-Oh..-
-Se non ti va non fa nulla, possiamo ascoltare un po' di musica o stare un po' con gli altri- abbassai lo sguardo, poi mi feci coraggio e la guardai negli occhi.
-Non è quello Doug, io verrei volentieri, ma...ho promesso a Danny che avremmo passato la serata...insieme- sentii il cuore accartocciarsi su sé stesso.
-Ah...beh ecco, non...non fa nulla – imbarazzato mi voltai e feci per rientrare in camera mia. Non avrei retto il suo sguardo dispiaciuto ancora per un millisecondo.
- Posso dire a Dan che possiamo stare insieme domani, non sarà un problema per lui!- strinsi i denti.
Quando mi voltai cercai di tenere la faccia più serena del mio repertorio e le sorrisi.
- Tranquilla Fliss, non c'è problema. A domani ok? E grazie per oggi – ci fissammo per qualche secondo.

Sì, qualcosa c'era.

Ed era la scritta perdente che stava spuntando sulla mia fronte.

Mentalmente la supplicai di non guardarmi in quel modo, come se davvero le dispiacesse di non passare la serata con me, come se non sapesse cosa fare.
Le sorrisi un ultima volta e rientrai in stanza, chiudendomi la porta alle spalle.
Io ero quello del “se lei è felice, sono felice anche io”, sì. Ma questa volta era dannatamente difficile riuscire anche solo a pensarlo...
Sentii una lacrima scendermi lungo il viso senza che io potessi fermarla.
Ero lì, in piedi da solo in mezzo alla mia stanza, senza sapere più che fare.

Esplosioni, colori, farfalle nella pancia, amore e voglia di stringerla, di baciarla...per poi rendersi conto di averla solo persa...

  
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