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Autore: Yuphie_96    29/04/2016    2 recensioni
Shoko diventa esorcista a 10 anni.
Conosce Lavi e se ne innamora a 13 anni.
A 16 cerca ancora di dichiararsi ma anche le missioni più pericolose sembrano più facili davanti a questa impresa, aggiungendoci anche il fatto che lui sembra preso da Lenalee.
E Kanda Yuu in certe situazioni non aiuta per niente.
Genere: Comico, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Rabi/Lavi, Un po' tutti, Yu Kanda
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Angolino della Robh: Buonasera a tutte/i voi gentili lettori, questa è la mia primissima long su D.Gray-Man, anime conosciuto solo grazie ad una mia carissima amica (che tra l'altro me lo rinfaccerà per tutto il resto della mia vita ma dettagli <3), questa doveva essere infatti una fiction scritta a due mani con lei ma per motivi suoi personali ha voluto rinunciare ed io ho voluto provare a portare avanti il progetto da sola, con lei che mi fa da beta fortunamente, se però compaiono lo stesso alcuni errori ortografici chiedo scusa, sono leggermente dislessica e quindi anche rileggendo mi capita che mi sfuggono e se anche lei non li nota siamo a posto u.u'''.
Passando alla storia, un pò d'informazioni, la storia inizia esattamente dov'è finita la prima serie dell'anime, per il semplice motivo che io stò ancora leggendo il manga e non so che fine fanno i ciccini dopo lo scontro con il livello 4 (abbiate pietà sono molto lenta ç.ç), quindi nessuno si è trasferito nell'Ordine nuovo, sono ancora in quello vecchio; per la mia OC ho preso come presta-volto Reika Aoki delle Smile Pretty Cure e come arma anti-akuma ho approfittato del suo alter-ego Cure Beauty, non ho messo tutta la sua storia ma qualche informazione qua e là durante la storia, però se volete saperne di più mi piacerebbe fare anche degli extra ^^; ultimissime due cose prima di lasciarvi al primo capitolo, ho messo l'avvertimento OOC perchè come al solito non sono sicura di come ho descritto il carettere, quindi per ogni evenienza meglio mettere u.u''', poi la storia è completa (nel caso gli extra siano richiesti li scriverò con piacere) ed aggiornerò ogni venerdì sera salvo vari ed eventuali, se piace, se non piace credo che mi metterò in un angolino a fare cerchi per terra con la mia amica che mi patta la testa Scherzi a parte spero vi piaccia e che lasciate almeno un commentino ^^
Buona lettura <3


 

Stranamente tutto sembrava tranquillo quel giorno, all’Ordine Oscuro: il supervisore Komui come al solito non lavorava, Reever gli urlava dietro, Jhonny, pur se ancora triste per la morte di Tup, cercava di fare del suo meglio anche sulla sedia a rotelle; i nostri cari esorcisti intanto si godevano quel giorno di pausa, riuniti tutti in mensa a godersi le prelibatezze che cucinava Jerry, neanche a dirlo quello che ne approfittava di più era sicuramente Allen con il suo insaziabile appetito ma, come al solito, c’era un ragazzo che preferiva starsene per i fatti suoi in silenzio; Kanda infatti aveva scelto di sedersi in un tavolo abbastanza lontano dalla comitiva degli altri esorcisti, visto che la sua Mugen doveva ancora essere riparata da Komui, era ancora più irritabile del solito quindi per non uccidere qualcuno con le bacchette che usava per mangiare la soba, aveva deciso saggiamente di sedersi da solo…ma questo a non tutti stava bene e no, non stiamo parlando di Linalee, lei era al tavolo con gli altri a bersi tranquilla un succo di frutta, parliamo di un’altra esorcista che, appena messo piede in mensa, si accorse che il blu era tutto solo e, a parer suo, triste, tanto che decise di dover andare subito a rallegrargli il morale.
“Buongiorno Nii!”
Quando Kanda sentì due braccia familiari che lo abbracciavano per le spalle e quella voce squillante vicino all’orecchio, capì che la sua giornata era inevitabilmente rovinata.
“Ti ho già detto di non chiamarmi così e staccati immediatamente Shoko!”
“Sei acido come sempre, ed io che volevo farti compagnia”
Il ragazzo sentì il peso sulle spalle svanire e dopo poco davanti gli comparve una ragazza simile a lui, con i capelli blu lunghi fino a poco dopo le spalle e gli occhi dello stesso colore, e questo era uno dei motivi per cui insisteva con il chiamarlo ‘fratello’ anche se realmente non avevano parentela di sangue, l’altro motivo era che fu proprio Kanda a portare la piccola Shoko all’ordine quando questa era ancora una bambina dopo averla salvata da un attacco di akuma perché era compatibile, cosa di cui non si pentiva affatto…a quei tempi, se avesse scoperto quanto appiccicosa fosse diventata poi la bambina ci avrebbe pensato su due volte, ma adesso era troppo tardi si disse guardandola mentre si portava le mani ai fianchi.
“Non ho bisogno di compagnia”
“Tutti hanno bisogno di compagnia, specialmente i musoni come te”
“Mus-?!”
“Vuoi provare a negarlo?”
La ragazza glielo chiese con un sorriso, sapendo perfettamente quanto infastidiva Kanda sentirsi chiamare musone, più di quanto gli infastidisse essere chiamato per nome da Lavi, infatti lo vide alzarsi di scattò infastidito e lasciare a passo di marcia la mensa senza neanche aver finito la sua soba.
“Ci vediamo agli allenamenti Nii!”
Ovviamente non ricevette risposta ma sapeva che il blu l’aveva sentita, la sentiva sempre anche se non l’avrebbe mai ammesso neanche sotto le peggiori torture, a Shoko però stava bene così, era il suo Nii anche per quello, con pregi e difetti…più difetti ovviamente ma tendeva sempre a sorvolare su quelli, prendendolo amorevolmente in giro, e così fece anche quel giorno, alzandosi con grazia dal tavolo ormai vuoto per andare a sedersi con gli altri esorcisti.
“Buongiorno a tutti”
“Buongiorno Shoko”
“Com’è andata stamattina con Yu?”
Lavi le si mise accanto ridendo, mettendole un braccio sulle spalle, non notando il rossore che si diffondeva sulle gote della ragazza che, per dissimulare, fece un leggero broncio.
“Come credi che sia andata, come ogni mattina no? Pane e dolcezza”
Gli rispose rubando qualcosa da mangiare ad Allen, il quale gridò indignato, mentre il rosso scoppiò a ridere, facendo arrossire sempre più la povera Shoko; Linalee sospirò sconsolata per l’amica, i maschi certe volte non capivano proprio niente e quella davanti a lei ne era una dimostrazione vera e propria.
“Dopo vai ad allenarti?”
“Si, Nii mi aspetta, tu Linalee?
“Porto il caffè a mio fratello”
“Posso venire a verdervi?”
Chiese Lavi, mettendo di nuovo in imbarazzo Shoko e sabotando il piano della cinese per aiutare l’altra.
“Per me è uguale ma lo sai che Nii poi si arrabbia”
“Perché, tu lo hai mai visto tranquillo?”
“Ma neanche quando dorme”
I due si lanciarono un’occhiata d’intesa e fecero una piccola risata malefica in stile Allen Dark Side, adoravano prendere in giro Kanda e lo facevano ogni volta che potevano…con sommo disappunto dello spadaccino ma quelli non erano altri che dettagli.
“Che scusa userai questa volta?”
“Naturalmente che voglio vedere i progressi di Shoko-chan con l’arco”
La blu arrossì piano, sorridendo intenerita e sentendo il cuore aumentare leggermente i battiti pur sapendo che quella di Lavi era solo una scusa da usare con Kanda per presenziare anche lui agli allenamenti; si alzò con la stessa grazia di prima e rubò un altro toast ad Allen.
“Shoko!”
“Che aspettiamo ad andare?”
“Così si parla!”
Anche il rosso si alzò per poi mettersi a rincorrere la blu che lo precedeva di alcuni passi, la cinese rise salutandoli mentre l’esorcista maledetto mise su un adorabile broncio per il suo povero cibo rubato; insomma il solito inizio di giornata tranquillo quello per l’ordine si può dire…ovviamente tranne che per Kanda, e per un piccolo golem dorato che smise di mangiare dal piatto del suo padroncino per iniziare a girargli intorno agitato.
“Tim?”
“Che gli succede?”
Allen guardò prima il suo golem e poi il suo piatto ancora stracolmo di cibo.
“Avrà fatto ancora indigestione, glielo dico sempre di non mangiare la mia colazione”
“Allen…non è che glielo dici solo perché non vuoi che te la rubi?”
Il ragazzo spostò lo sguardo altrove per non far intendere all’amica che ci aveva azzeccato e riprese indifferente a continuare la sua colazione, mentre Linalee iniziò a ridere e Timcampy si posò sconsolato sulla testa del suo padroncino.

“Sei lento, sei lento!”
Rise Shoko contenta mentre correva veloce per i corridoi, seguita alcuni metri dopo da Lavi, per poter raggiungere Kanda in palestra per gli allenamenti.
“Non avevi mica detto che era una gara!”
“Perché, credi davvero di potermi battere se la facessimo?”
“Aspetta e vedrai mini-Yu!”
“Ah! Questo lo prendo come un insulto!”
Il rosso rise ed aumentò il proprio passo per poter raggiungere la blu ma anche ella aumentò il proprio, distanziandosi ancora dall’altro per fargli vedere che contro di lei non poteva vincere, non a caso Kanda la sopportava durante gli allenamenti; correndo superarono la parte della sezione scientifica che stava venendo ristrutturata da alcuni collaboratori dell’ordine, l’akuma di livello 4 aveva fatto molti danni ma per fortuna non tutti erano irreparabili, svoltarono a destra per poi iniziare a scendere alcune rampe di scale dove Lavi iniziò a recuperare del terreno.
“Che c’è, piccola Shoko? Inizi a perdere il fiato?”
“Te lo faccio vedere io chi perde il fiato”
La ragazza fece un balzo e si mise a sedere sul corrimano delle scale, iniziando a scivolare di filata lasciando indietro un Lavi alquanto scioccato ma che poi sorrise.
“Se sei a Roma, fai come i romani”
Balzò anche lui sul corrimano, però in piedi, iniziando così la sua ‘surfata’ rincorrendo ancora l’esorcista.

Kanda stava meditando, tranquillo finalmente, in un silenzio ristoratore per la propria mente che non avrebbe voluto scambiare con nient’altro al mondo...questo almeno finchè non si vide ruzzolare dentro la palestra le sue due principali fonti di fastidio, cos’aveva fatto di male nella sua vita ancora se lo chiedeva…e quei due cretini se la ridevano pure.
“Andiamo Yu, fattela una risata almeno di mattina, ti aiuta a migliorare la giornata”
Lavi si alzò, scompigliandosi leggermente i capelli mentre Shoko si spolverava la gonna per togliere la polvere presa dal corrimano.
“Non chiamarmi per nome stupido coniglio! E comunque la mia giornata stava andando benissimo finchè voi due non vi siete intromessi”
“Ti vogliamo tanto bene anche noi”
La ragazza si avvicinò di sfuggita per lasciargli un leggero bacio sulla guancia per poi correre a cambiarsi d’abito nello spogliatoio riservato alle donne, Kanda sbuffò strofinandosi la guancia irritato ma una domanda, la stessa di tutti i giorni, s’insinuò nella sua testa e si voltò verso lo stupido coniglio.
“Tu che diavolo ci fai qui?”
“Sono venuto a vedere i progressi di Shoko-chan con l’a-“
“Risparmiami e mettiti seduto in silenzio”
Se c’era una cosa a cui né Kanda e neanche Shoko rinunciavano prima dell’allenamento, quelli erano i loro preziosi cinque minuti di meditazione che li aiutavano a concentrarsi nei propri compiti e solamente su quelli, Lavi ne rimane quasi affascinato ogni volta che li guardava: seduti uno poco distante dell’altra, così simili fra loro che chiunque non li conoscesse li avrebbe sicuramente scambiati per fratello e sorella, Kanda nella sua solita postura rigida teneva gli occhi chiusi, una spada che non era la sua Mugen sulle gambe disposte nella disposizione del loto, vestito con una vecchia tuta e la solita coda alta che non gli faceva andare i capelli sugli occhi, anche Shoko per gli allenamenti si tirava su i capelli in una coda alta, sempre per il motivo dell’altro, ma lei indossava i tipici indumenti che si usavano nelle scuole giapponesi per il tiro con l’arco, proprio questo strumento teneva tra le mani, lasciandoci scivolare lentamente le dita come se invece che la sua arma anti-akuma si trattasse solamente di uno strumento musicale; ogni volta li osservava concentrarsi ed ogni volta, con le sue capacità da bookman, riusciva sempre a registrare qualcosa di diverso nella sedicenne: il respiro leggero differente da quello della volta prima, le spalle più rilassate e il corpo meno rigido di quello di Kanda nonostante stesse per alzarsi ed iniziare a puntare il suo bersaglio, era affascinante guardarli…quasi quanto noioso.
“Non avete ancora finito? Mi stò annoiando, accidenti!”
Mentre Lavi metteva il broncio, a Kanda spuntò una vena d’ira sulla fronte, che aumentò sentendo il leggero risolino che partiva dalle labbra della ragazza di fianco a lui.
“Non ti avevo detto di stare in silenzio?”
“Lascialo stare poverino”
“Sempre a difenderlo tu”
Shoko sapeva che Kanda non lo faceva per niente di proposito a lanciarle quelle frecciatine, come al contrario faceva lei, ma lo stesso non potè impedirsi di arrossire colta in fatto, non andò in panico però, usò quella tecnica che aveva affinato negli anni: dissimulare per poi prendere in giro.
“Se non lo difendo io non lo fa nessuno per quello stupido coniglio”
“Ehi!”
La ragazza fece finta di niente e si alzò con la medesima grazia che aveva usato prima in mensa, portandosi dietro il suo fidato arco, si portò davanti alla fila di bersagli posti in fondo alla stanza e, prendendo un grosso respiro si mise in posizione di tiro, irrigidì le spalle tendendo il filo dell’arco e nel mentre comparì la freccia che, dopo essere stata scoccata, colpì il centro del bersaglio per poi esplodere in mille pezzi di ghiaccio che distrussero completamente il bersaglio colpito, solo allora Shoko si permise di sciogliere le spalle e girarsi a sorridere verso i suoi due spettatori.
“Allora?”
“Fantastica come sempre principessa di ghiaccio, cinque punti”
“Non montargli la testa”
Kanda si alzò dalla sua posizione ed andò a posizionarsi dietro la più piccola, le bacchettò leggermente la schiena con la spada.
“Cerca di stare più dritta quando ti metti in posizione”
Avvicinò il viso all’orecchio della ragazza.
“Ignora che lui sia qui”
“Me lo ripeti ogni volta”
“E tu sbagli ogni volta”
“Non riesco ad ignorarlo!”
“Abbi un po’ più di volontà donna!”
A quelle parole comparì anche a Shoko la vena d’ira sulla tempia e non potè davvero frenarsi dal pestare con forza il piede allo spadaccino, peccato che non ci fosse stata pure Linalee, i suoi stivali le avrebbero fatto davvero comodo, ma comunque riuscì nel suo intento sentendo la mezza imprecazione che uscì dalle labbra del suo ‘adorabile’ Nii.
“Tutto bene?”
“Benissimo grazie”
“Ma Yu…?”
“Lui stà una meraviglia!”
Lavi la fissò non del tutto convinto ma alla fine alzò le spalle, infondo si divertiva un sacco quando Yu faccia quelle smorfie buffissime a suo dire, si riconcentrò poi su Shoko che era già pronta a scoccare un’altra freccia; sentendo quello sguardo capace di memorizzare qualsiasi cosa sul suo corpo, l’esorcista non potè fare a meno di traballare un minimo e, nonostante cercasse di recuperare quel poco di concentrazione persa come Kanda le aveva suggerito così tante volte che ormai quasi sentiva la nausea, di arrossire, non sarebbe mai riuscita ad ignorare quello sguardo su di sé, non se quello sguardo era quello della sua cotta.

   
 
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