Avevano uno stano rapporto lui e Zo; si stavano mangiando con gli occhi da almeno mezz’ora, ma non potevano avvicinarsi non senza destare sospetti in Vanessa e Leonardo.
“Nico tutto ok?” chiese la rossa all’amico.
Il ragazzino si girò a guardarla poi le sorrise: “Si tutto bene” rispose, tornando con lo guardo su una carta che il maestro gli stava mostrando.
“Potresti provare a chiedergli di più. Che ne dici?” chiese Vanessa sorridendogli maliziosa. 
“Sai bene che non posso farlo. E poi neanche io so cosa voglio” rispose il biondo.
“Nico va da Jacopo a prendere quella nuova polvere da sparo” chiese Leonardo all’apprendista.
“Si maestro” disse il ragazzo poi insieme a Vanessa se ne andò dalla bottega.
“Lo mandi da quella serpe di Jacopo? Quello li non aspetta altro  che mettere le sue manacce su di lui!” disse Zoroastro quando fu sicuro che fossero soli: “Credi davvero che Nico si lasci prendere cosi`?!” chiese retorico l’artista.
Aveva notato tutti quegli sguardi che i suoi amici si scambiavano; piu` di una volta era stato costretto a richiamare il suo protetto perché` si era perso nei suoi pensieri con il turco.
“Non ne sarei così sicuro…” rispose Zo con tono sarcastico e preoccupato: “Allora amico mio lo conosci veramente poco. Perché` non provi a dirgli quello che senti?” chiese Leonardo.
“Non dire stronzate. Siamo uomini non ci lega niente se non la passione” rispose l’amico con disprezzo.
Leonardo lo guardò con ironia, sapeva bene che non era quello il suo pensiero. Sapeva che ciò che lo legava a Nico era ben piu` profondo di semplice passione.
“Io non voglio nulla da lui” disse ancora il turco prendendo un sorso di vino.
Finalmente dopo diverse ore Nico e Vanessa tornarono nella bottega.
“Quello Jacopo non perde occasione per corteggiarti” disse ridendo Vanessa, il piccolo Nico sorrideva tranquillo; non poteva credere che quello stupido bottegaio lo avesse corteggiato con un mazzo di fiori.
“Non sono una donna, non mi interessano fiori e complimenti…” ribatte lui mentre poggiava sulla tavola un sacchetto di polvere da sparo. 
I due uomini notarono solo in quel momento il mazzo di fiori che Vanessa teneva tra le braccia, un mazzo  di rose e glicini; Zo guardò l’oggetto incriminato e poi il volto del ragazzino, non c’era la minima traccia di imbarazzo. 
Si sentiva geloso, ma non poteva esserlo di un ragazzino; per di piu` un suo amico. Non sapeva di preciso perché, ma nella sua mente si stavano formando immagini di Nico insieme a Jacopo che si baciavano o si carezzavano o addirittura facevano l’amore. Non poteva sopportare quell’idea. 
Nico era suo!
Zoro lancio` il bicchiere sul tavolo e si appresto ad uscire dalla bottega sotto lo sguardo confuso degli amici.
Nico lo seguì doveva capire per quale motivo se ne era andato.
“Speriamo che finalmente si confessino…” disse speranzosa Vanessa ma Leonardo scosse la testa come a negare l’affermazione della ragazza: “Non ne sono sicuro. Zo sa essere molto testardo” continuò lui.
Intanto Nico seguiva Zo che a passo svelto si stava dirigendo verso la locanda del Cane Abbaiante.
“Zo” lo chiamo il ragazzo, ma questi fece finta di non sentirlo: “ZO! Fermati” disse ancora lui prendendogli un braccio, fino a scorrere sulla sua mano stringendola con la sua.
“Cosa vuoi! Non devi lavorare o fare qualcos’altro?!” disse il turco irritato.
“Bhe tu sei mio amico e non sembri stare bene. Cosa hai fatto?” chiese Nico; Zo sbuffò ma insieme si sedettero su una panchina nei pressi del Duomo. 
“Sto bene ok?! Ho solo da fare” rispose il turco, Nico non ne era sicuro e non gli credeva; ma gli sorrise e gli diede un bacio su una guancia: “Ok, allora ti lascio andare a lavoro. Ci vediamo stasera?” chiese il biondo.
Zo non riusciva a resistere al suo sorriso e alla sua dolcezza, era così ingenuo e puro che si stupiva di come riuscisse a tenere testa a lui e a Leonardo.
“Si. Ci vediamo questa sera al Cane Abbaiante. Dillo anche a Leo” concluse il turco carezzandogli la testa con dolcezza; Nico gli sorrise: “Sai non mi interessa Jacopo, nel mio cuore ho già qualcuno” gli sussurrò in un orecchio, poi se ne ando`.
Zo era stupito, quel ragazzino era innamorato di qualcuno?! Oh merda! Chi diavolo era? 
Non doveva pensarci ora doveva mettere in chiaro le cose con Jacopo; raggiunse la bottega dell’armaiolo vicino a Ponte Vecchio.
Eccolo li quello stupido bottegaio da quattro soldi, intento a lavorare l’ennesima spada: “Ciao Jacopo”  disse Zo raggiungendo il ragazzo, quando questi lo vide il suo volto sbianco`: “Z-Zoroasto?! Che ci fate voi qui?” chiese impaurito: “E` già venuto Nicolò a prendere l’ordine del maestro” continuò il giovane.
“No, non sono qui per questo… anche se Nico è interessato” cominciò il turco il suo sorriso non prometteva nulla di buono: “C-cosa vuoi dire?” balbettò il garzone: “ Si da il caso che sia già impegnato, quindi vedi di girare al largo da lui” gli comunicò Zo.
A quella frase Jacopo alzò la testa: “E saresti tu il suo compagno?” Zo spalancò gli occhi non era questo quello che voleva fargli capire, Nico non era alla sua portata; quell’angelo biondo si meritava qualcosa di meglio che quello stupido ragazzuncolo.
“Certo che no. Ma di certo tu non lo meriti; è qualcosa fuori dalla tua portata” disse l’uomo poi gli si avvicinò e gli poggiò un braccio intorno alle spalle: “Se ti avvicini ancora a lui vengo qui e non sarò così gentile la prossima volta” disse con il sorriso sulle labbra e una mano sull’elsa della spada, in una chiara minaccia.
Zoroastro si allontanò da lui così felice, forse era riuscito ad allontanare quella viscida serpe dal loro amico. Il suo sguardo spaventato non gli dava dubbio.
Qualche giorno dopo stavano per partire per il nuovo mondo e prima passarono a finire di fare le loro compere; passarono anche per la bottega dell’armaiolo, dove il giovane Jacopo lavorava.
“Buongiorno. Mi manda il maestro Da Vinci, voleva sapere se i suoi ordini sono pronti” disse il giovane Nico, poi il suo sguardo cadde su Jacopo che non appena li notò tornò al suo lavoro, senza neanche salutarlo.
Quando si allontanarono dalla bottega Nico decise di parlare: “Zo che hai combinato?” chiese il ragazzino all’amico: “Io?! Perché pensi sia stato io?” chiese il moro: “Perché l’altro giorno eri furioso e sono sicuro che sei venuto a parlare con Jacopo” lo accusò con gentilezza, quasi lusingato di quel gesto da parte dell’amico.
“Non farti strane idee. Quello li` ti avrebbe portato solo guai. L’ho fatto per te” disse Zo arrossendo leggermente, ma Nico ne rimase affascinato; era da tempo che provava qualcosa per lui, ma non lo avrebbe detto a nessuno, solo Vanessa e il maestro lo avevano scoperto; sperava solo che non lo scoprisse anche lui. Sarebbe morto di vergogna ne era certo.
“Come vuoi. Ora raggiungiamo il maestro al porto” disse il ragazzo e preso per mano il ragazzo raggiunsero il luogo dell’incontro con Leonardo pronti per la loro nuova avventura.
Ma non sapevano che questa volta tutto sarebbe stato sconvolto, anche la loro vita sarebbe stata sconvolta nel peggiore dei modi! 
END  
                                            Angolo della mentecatta :
premessa gente la storia è nata quando ho visto tutta la serie in ben 3 giorni… no cioè tre giorni… sono pazza. Cmq era troppo bello per aspettare di finirlo. 
Questa shot è nata quando ho visto la fine della serie e sinceramente non mi è piaciuta; inoltre spero di non essere la sola ad aver visto quella certa affinità tra Zo e il giovane Nico… sono così teneri e coccolosi.
Insomma gente questa è la prima shot di quattro… o almeno dovrebbero essere quattro se tutto va bene. 
Un bacione a tutti dalla vostra carissima e fiorentina MC54!!!!