MinKi e MinGi erano i gemelli del villaggio. Tutti li conoscevano così perché unica coppia di gemelli di tutta la valle. Erano minuti, uno coi capelli neri e lucidi, l’altro con una cascata di fili castasni. D’inverno, ben coperti da cappotti, sciarpe e berretti di lana, era impossiblie distinguerli. Stessi occhi scuri e allungati, stesso naso drtitto, stesse piccole labbra rosee. MinGi e MinKi erano due gocce d’acqua, entrambi curiosi del mondo e incuranti del pericolo.
Fu proprio il loro sprezzo del pericolo a portare alla tragedia che segnò per sempre le loro vite.
Era una giornata di novembre, erano appena le quattro del pomeriggio, ma il sole era già calato dietro le montagne scure. I due fratellini stavano tornando a casa dopo aver giocato il pomeriggio coi loro amichetti. Non si sa come, non si sa perché, quel giorno decisero di prendere la strada più vicina alla foresta.
I vecchi del villaggio raccontavano spesso storie di persone che avvicinatesi troppo al limitare della foresta sparivano nel nulla. C’è chi supponeva che si perdessero, chi diceva che fossero sbranato dagli animali. Ma la storia che più serpeggiava tra le bocche delle persone del villaggio era che quelle persono sparivano perché rapita dal Piccolo Popolo.
I più anziani raccontavano di strani avvenimenti, come la visione di fuochi fatui tra gli alberi più esterni del bosco, o il ritrovamento di monete argentate incise con strani simboli. O ancora, l’avvistamento di creature fantastiche, quali unicorni e grifoni.
Cosa spinse i due gemelli di appena 5 anni a prendere la strada esterna del villaggio, non venne mai rivelato. Quella notte, dopo ore di ricerche e pianti di una madre, venne ritrovato solo uno dei due bambini, MinKi. Svenuto, coperto di graffi, che stringeva tra le manine, viola per il principio di congelamento, il berretto blu del fratello.
Gli avvenimenti dei giorni sucessivi sono da dimenticare.
MinKi era in coma in un ospedale in città. La madre era impazzita per la perdita del figlio. Il padre, non dandosi pace, annegò i suoi dispiaceri nell’alcool.
MinKi una volta svegliatosi, non ricordava nulla di quello che gli era capitato, erano passati 2 mesi dall’accaduto. I suoi genitori erano peggiorati, tanto che i servizi sociali lo diedero in affido agli zii, non fidandosi della situazione familiare che attendeva il bambino.
Un mese dopo, in Febbraio, i suoi genitori morirono a causa di una valanga che li aveva sorpresi mentre, imperterriti, cercavano il figlio scomparso, con la speranza di trovarlo.
MinKi non pianse per la morte dei genitori, non ricordava nemmeno che faccia avessero. Si rifiutò persino di andare al funerale.
Senza più legami col piccolo paesino della valle, MinKi, iniziò la sua nuova vita in città con gli zii e il cugino Aron.














N/A:
Hi there!
Sono qui con una nuova fic… so che dovrei finire le altre incorso, ma mi sto illudendo che se pubblico questo piccolo prologo riuscirò oa finire quesra mini-long… èsul mio pc da quasi 2 anni, l’idea è prtita tutto dauna scampagnata per i boschi trentini con alcuni amici. Di punto in bianco mi è venuto in mente uno scenario con MinKi (Ren) ‘sdoppiato’…
So che non è molto quello che sto pubblicando ora, non ci sono dialoghi, e la narrativa è piuttosto semplice e rapida… ma spero di incuriosirvi ~

Baci
Hyre