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Autore: i love Ace 30    08/05/2016    2 recensioni
"settima classificata al ' AU CONTEST – Wherever we are' indetto da EmmaStarr sul forum di EFP
Dal testo:
"Ella non era per niente d'accordo con la sua decisione, sperava che almeno costui rifiutasse la proposta di un matrimonio combinato, però la fortuna non giocò dalla sua parte.
Non voleva più quella vita, non la sentiva sua e per abbandonarla c'era una sola ipotesi, il suicidio."
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bellemer, Nami, Roronoa Zoro, Sanji, Yosaku, Z | Coppie: Sanji/Nami
Note: AU, Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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Nemmeno l'oceano spezza il loro amore



Lei, Nami Cocoyashi, era una ragazza benestante nella sua epoca mentre lui, Sanji Vinsmoke, era un ragazzo squattrinato che sognava di diventare un pittore.

Loro erano molto diversi, cresciuti in due modi differenti, quasi come due mondi opposti e distanti; ma a Nami e Sanji non importava e per un motivo ben preciso, perché si amavano profondamente.

Tutto era iniziato il 10 Aprile del 1912, quel giorno avrebbe cambiato la vita di due giovani per sempre, oltre che per gli abitanti della nave.

Nami Cocoyashi stava salendo sulla nave che l'avrebbe portata nella patria del futuro marito, accompagnata da sua madre, Bellmer Cocoyashi e Roronoa Zoro, colui che doveva sposare solo per interesse della madre.

Intanto in un locale poco lontano, Sanji Vinsmoke stava giocando con il suo amico italo-americano Monkey D. Rufy, in palio c'erano due biglietti di terza classe per il Titanic, il quale partiva proprio quel giorno.

Alla partenza erano tutti lì, sul grande gigante dei mari, pronti per andare in America, anche se qualcuna non era felice di trovarsi lì e, quella persona era Nami.

Ella non era per niente d'accordo con la sua decisione, sperava che almeno costui rifiutasse la proposta di un matrimonio combinato, però la fortuna non giocò dalla sua parte.

Non voleva più quella vita, non la sentiva sua e per abbandonarla c'era una sola ipotesi, il suicidio.

Sulla punta del Titanic, era pronta a dire addio alla sua vita, pur di non essere infelice per l'eternità, poteva addirittura morire.

-Aspetta..Non farlo, sarebbe uno spreco buttarsi giù- disse una voce dietro di lei.

Nami si girò e vide un giovane dai capelli biondi, doveva avere all'incirca la sua età, ma si vedeva che non era vestito come gli uomini della sua classe sociale.
-Perché dovrei, odio la mia vita- gli risponde prontamente ella.
-Ti prego, lascia che ti aiuti- insistette il ragazzo.
La rossa allungò una mano, pronta a afferrare l'altra del giovane uomo, tuttavia la presa di Nami iniziò a scivolare e rimase sospesa nel vuoto, rischiando di caderci.

Sanji la prese al volo, pronto a salvarla e nel tirarla su, ci mise troppa forza dato che costei cadde proprio sopra di esso.

Nel momento in cui i loro sguardi si incrociarono, due guardie di bordo e Zoro si avvicinavano a loro, la cosa non prometteva niente di buono.

-Nami, cosa è successo, ti ha violentata?- Domanda subito l'uomo dai capelli verdi.

La giovane donna fece cenno di no, non voleva far sapere quello che era successo, perciò si inventò la scusa di essere quasi caduta fuori bordo e che Sanji l'aveva salvata.

Il suo fidanzato ci credette, difatti, per ringraziarlo, lo invitò a cena con loro e la rossa ne era felice di questo, perché il suo cuore non faceva altro che battere per il biondo.

Intanto Bellmer e Zoro guardavano con diffidenza Sanji, solamente per la classe sociale a cui apparteneva, non capendo che era adatto per Nami come marito molto più del verde.

Per quella cena la rossa si era messa il vestito più bello che aveva, ma non perché andava a cena con molte persone ricche e di alta classe sociale, bensì per quel ragazzo biondo che le aveva rapito il cuore.

Appena scese nella sala lo vide, bello come non mai che indossava uno smoking, stava parlando con Zoro fino a quando lei non fece il suo ingresso scortata da sua madre.

Si scambiarono un timido sorriso, prima di prendere posto nella grande tavolata, dove sarebbero volati discorsi noiosi riguardanti i soldi.

Il biondo si stava divertendo a parlare con tutte quelle persone vecchie e ricche, Nami lo ammirava molto per questo, soprattutto per la proposta che le fece dopo.

Dopo che la cena era finita, senza farsi vedere da nessuno raggiunsero la terza classe, quando la porta si aprì la musica e l'allegria la contagiarono.

Quella era stata la serata più bella della sua vita, non le importava se la volevano tenere lontana da Sanji, oramai non poteva più nascondere a sé stessa che lo amava e proprio questo le faceva aumentare la voglia di rivederlo, soprattutto ora che non voleva essere comandata e picchiata da Zoro per tutta la vita.

Quando quel giorno l'aveva fermata durante il giro sulla nave, il suo cuore le batteva fortissimo, voleva stare con lui anche se glielo impedivano, aveva preso la decisione di stare con Sanji, lui l'avrebbe trattata come una regina pur essendo povero.

Così quel tardo pomeriggio, la rossa camminava per la nave, in cerca del biondo con il quale divertirsi come alla festa di prima e lo trovò intento a guardare il tramonto sul mare, assolto nei suoi pensieri.

Nell'attimo in cui lo raggiunse, lui si volse dalla sua parte mostrandole un sorriso sincero, così che la giovane donna ripeté il suo gesto.

Chiudi gli occhi le disse, li chiuse, facendosi guidare dalla mano del ragazzo di terza classe, si fidava ciecamente e nel momento in cui li riaprì, vide il sole scendere lentamente tra le onde dell'oceano con il cielo colorato delle sfumature dell'arancione.

-Come mai vai in America?- domanda gentilmente il giovane.

Per tutta risposta Nami sospirò e iniziò il suo racconto, cioè il suo triste destino, quello di dover sposare Zoro per coprire i debiti della sua famiglia.

Per tutta risposta, ragazzo dai capelli dorati, le raccontò del suo sogno di diventare un artista nell'America, dove i suoi dipinti potevano avere successo.

-Perché non mi dipingi, solo indossando il cuore dell'oceano.- chiese ella.

Per tutta risposta, il giovane uomo fece un cenno del capo prima di seguire lei fino alla camera che le aveva prenotato Zoro.

Prese tutto il necessario mentre la aspettava, poi fece la sua entrata nella stanza, al collo indossava la collana chiamata “cuore dell'oceano”.

Nella camera era calato un silenzio assoluto, Sanji era concentratissimo a ritrarla sul suo foglio, attento a non sbagliare.

-Ho finito Nami.- esordì il biondo, nel frattempo la giovane donna si stava rivestendo, ovviamente dopo averlo baciato, in modo da poter posare la collana e pagare il ragazzo per il disegno, anche se lui lo ha fatto unicamente per amore.

Nel momento in cui si baciarono, il rumore dei passi di qualcuno che si stava avvicinando li disturbò, la rossa scattò sul posto e iniziò a correre con il suo amato al seguito, per uscire da lì.

Corsero a lungo, cercando di scappare da Yosaku, il maggiordomo di Zoro, da fino a raggiungere dove stavano tutte le carrozze dei nobili e entrarono in una di esse.

Si misero a sedere sui sedili posteriori dopo aver scherzato un po' e dopo che i loro sguardi si incrociarono, i battiti dei cuori di entrambi accelerarono velocemente.

Sanji allungò una mano in direzione della giovane donna, per prendere delicatamente la sua, però venne fermata da quest'ultima che iniziò a baciare i polpastrelli del suo arto.

Esso strinse le loro mani, sempre guardandola negli occhi, si avvicinò fino a baciarla per poi approfondire, stringersi sempre di più in modo da diminuire la distanza tra i due corpi e in quel momento ripresero a baciarsi sempre con più foga, fino a fare l'atto d'amore più grande che una coppia possa fare.

In quella piccola carrozza non si vedeva che i vetri appannati e, un'impronta della giovane donna, anche se di rumori non si sentivano altri, che le loro voci e i respiri affannati per la dimostrazione dell'amore di tutti e due.

In seguito scapparono su ponte dopo essersi rivestiti, scappando così dai controllori che li stavano cercando; appena arrivati lì ridevano come non mai.

-Hai visto le loro facce Nami?- le domandò Sanji.

Per tutta risposta la rossa gli mise un dito sulle sue labbra, come per zittirlo, intanto che prendeva la parola.

-Quando la nave attraccherà, io scenderò con te.-

-È da pazzi.- le rispose il biondo.

-Lo so, per questo ci credo.- disse la giovane, nell'attimo prima di baciarlo di nuovo e sempre con più impeto.

Vennero interrotti dal rumore dello schianto con l'iceberg, il quale provocò una vibrazione in tutto il Titanic, nel frattempo il gigante di ferro imbarcava acqua e le porte stagne vennero chiuse, per far sì che la nave proseguisse la sua fino alla meta finale.

I due innamorati si diressero verso la cabina di ella, poco prima di entrare Yosaku disse che li stava aspettando e, quando fecero il loro ingresso Zoro accusò di furto del cuore dell'oceano il povero Sanji, che venne arrestato e portato via da Nami, pur sapendo della sua innocenza.

Nell'attimo in cui rimasero da soli, l'uomo dai capelli verde diede uno schiaffo alla rossa per essere stata con il biondo invece che con lui.

Il commissario di bordo li interruppe per riferirgli di indossare il salvagente, dato che era stato dato l'allarme generale e, l'imbarco dei passeggeri sulle scialuppe di salvataggio.

Nella sala principale della nave vennero radunati tutti i passeggeri di prima classe, i quali dovevano salire per primi sulle imbarcazioni che li avrebbero salvati e, i musicisti suonavano musiche allegre, in modo da non creare panico sulla nave.

Nel frattempo che Nami apprese la notizia del prossimo affondamento del titanio di ferro, Sanji venne ammanettato a un palo in una delle cabine della terza classe e, controllato a vista dal maggiordomo di Zoro.

Oramai toccava alla giovane donna e sua madre a essere imbarcate, invece di salire colei che non voleva vivere imprigionata in una gabbia dal futuro marito, scappò per cercare il suo amato, dicendo addio per sempre alla vita vissuta fino a quel momento.

Aiutata dal carpentiere della nave, riuscì a trovare il luogo in cui era stato imprigionato il suo innamorato e nel momento che lo vide lo baciò con passione.

Non trovando la chiave per liberarlo dalle manette e, tante ricerche per salvarlo, Nami prese una piccola ascia e, dopo un solo tentativo, lo liberò senza ferirlo.

Camminarono nell'acqua fredda dell'oceano, nel tentativo di raggiungere il ponte con gli amici di Sanji, sulle scialuppe rimanevano pochi posti per donne e bambini, così il biondo fece salire la sua amata e pur di salvarla era disposto a dirle addio.

Quest'ultima non era pronta a lasciarlo, non in quel modo e, fece la decisione più matta che si potesse fare.

Saltò di nuovo sul Titanic, doveva raggiungerlo subito nella sala principale, ma soprattutto voleva stringerlo e sentirsi protetta da lui.

Arrivarono quasi contemporaneamente, appena si videro, attaccarono la ricorsa e si abbracciarono, sussurrandosi quanto fossero pazzi a restare lì, ma finalmente erano insieme e non gli importava più niente di nessuno.

Un bacio li unì fin quando il destino lo volle, perché se Nami avesse potuto scegliere tra una vita senza Sanji e dieci minuti a baciarlo, avrebbe comunque scelto quei dieci minuti.

Angolo Autrice:

Hey, eccomi con una nuova storia, di nuovo una SaNami *^*
Questa partecipa a un contest importante, spero vi piaccia, commentate mi raccomando ;)

A presto ^ᴥ^,



Ace♠

   
 
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