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Autore: fedetojen    10/05/2016    0 recensioni
Joe Sugg...Joseph Sugg...Maledettissimo Joseph!
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Caspar Lee, Joe Sugg
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Tutta colpa di ThatcherJoe
 
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Un solo nome: Joe. Da quando ho visto il suo primo video su youtube, mi sta facendo letteralmente impazzire.
È diventato quasi una dipendenza: i suoi occhi, il suo sorriso, i suoi capelli, il suo fisico.
Dovrebbe essere davvero illegale, perfino nei video di youtube.

Sono italiana e lui parla inglese, mastico bene la lingua e dio quanto amo il suo accento, specialmente quando nei gameplay dice: ‘Don’t worry, Love’ quel love, detto così profondo, aaaah! Mi fa venire i brividi, perfino la pelle d’oca.
È inutile dire che se mai lo incontrassi, gli salterei addosso, ma dettagli ragazzi, dettagli.

Eppure, non so quale santo, mi ha fatto incontrare Joe: ero in albergo, era estate e faceva davvero molto caldo, quindi mi misi il costume e andai in piscina, sulla sdraio al fresco. Mi misi gli occhiali da sole, sperando in un po’ di relax, ma appena sentii delle voci diverse dalla mia lingua aprii le orecchie: era il loro accento.

Subito scattai in piedi, vedendo uscire dalla porta che dava alla piscina tre ragazzi: il primo, sembrava un fuscello, indossava un costume nero; il secondo più robusto rispetto al primo portava un costume giallo fluorescente e il terzo, un po’ più piazzato indossava un costume blu.

Merda, quelli sono Joe, Caspar e Oliver!
Mi tolsi gli occhiali, strabuzzando la vista per capire se era un’allucinazione o era tutto vero: quando sentii la risata di Joe e le loro voci, ero sicura al cento per cento. Erano ormai alla piscina che era difronte a me, e stavano apparentemente discutendo di salti a bomba, quelli che ormai solo Oliver sa fare bene, e si stavano cimentando nell’opera.

Era il turno di Joe, che appena si buttò a bomba, risalì mezzo nudo, scoppiando a ridere con i suoi amici che continuavano a dirgli di coprirsi.
Scoppiai a ridere anche io, e la mia risata li fece voltare tutti, visto che era alta minimo dieci volte più delle loro.
Appena mi accorsi che mi stavano osservando ancora con il sorriso in volto, mi tappai la bocca, colpevole di essermi fatta scoprire e cercai in tutti i modi di mimetizzarmi con l’ambiente.

“Ei, ciao! Noi siamo Joe, Caspar e Oli” disse un Joe bagnato, arrivare verso di me, che cercavo invano di coprirmi con un asciugamano per l’imbarazzo.

“Mmh…s-sì, vi conosco. Siete degli youtuber” dissi balbettando, come una bambina piccola. Maledizione Meggy, prendi il controllo del tuo corpo!

“Ahah, non è difficile riconoscerci, vero?” mi chiese Joe, sorridendomi e passandosi una mano tra i capelli bagnati. Seguii ogni suo movimento: dagli addominali che si contraevano per la risata, alla mano che andava nei capelli con un movimento fluido.

“No, per niente” dissi ridendo insieme a lui.

“Vuoi unirti a noi?” chiese gentilmente Caspar, mostrando il suo sorriso e il suo corpo, più massiccio rispetto a Joe, lo stecchino.

“N-no, non fa niente” dissi a disagio, scuotendo la mano.

“Dai vieni, ci divertiamo!” disse Oli, prendendomi dal braccio e buttandomi molto rudemente nella piscina. Appena risalii li sentii ridere a crepapelle: avevo i capelli davanti alla faccia e non vedevo quasi nulla ma sentivo le loro risate rumorose.

“OLI!” urlai furente, levandomi i capelli dalla faccia, guardando Oli, continuare a ridere a crepapelle.

“Ora vedrai!” dissi uscendo di corsa dalla piscina, risalendo dal bordo in un solo movimento veloce, sotto gli occhi divertiti di Joe e Caspar, che ancora ridevano con le mani sulla pancia. Oli aveva già iniziato a correre, mentre non la smetteva di ridere.

Riuscii a prenderlo e a buttarlo in piscina, mentre mi sentii prendere dai fianchi e venir scaraventata ancora una volta nella piscina.
Appena risalii vidi affianco a me Joe, continuare a ridere.
Così, con le mani, gli buttai l’acqua addosso, facendolo quasi affogare e scoppiai a ridere.

Ormai tra me e Joe era guerra, come tra Caspar e Oli un po’ più lontani da noi.
Continuammo a buttarci l’acqua addosso, io e Joe, ad un certo punto non lo vidi più e mi fermai, cercando di capire dove diavolo era finito: Caspar e Oli stavano giocando insieme, quindi con loro non c’era.

Di colpo mi sentii afferrare la caviglia e tirare giù: persi l’equilibrio che era già precario e finii sott’acqua: mi voltai velocemente vedendo Joe trascinarmi per la caviglia, per tutta la piscina. Calciai più volte, senza farcela, poi Joe si fermò e risalimmo insieme.

“Tregua!” urlai senza fiato. Joe, annuì sorridendo, passandosi ancora la mano nei capelli, dirigendosi al bordo piscina per salire.

Dio, se continua ancora con quella mano nei capelli, gliela stacco io, promesso.
Appena uscii dalla piscina, cercai di alzarmi i capelli in una coda, notando Joe, osservarmi con cura.
Arrossii per quanto potesse vedersi, visto che il costume che avevo messo era una sottospecie di bikini, proposto da mia madre visto che avevo il fisico e quel colore mi stava bene. Andai lentamente affianco alla sdraio dove era Joe, e mi sdraiai, respirando a pieni polmoni.
Mi voltai verso Joe, notando anche Caspar e Oli sdraiati qualche sdraio più in là.

“Di dove sei?” chiese alzandosi i suoi soliti occhiali da sole tondi, posandoli sui capelli.

“Italia” dissi sorridendogli.

I love Italy” disse sognante, con quell’accento che mi faceva impazzire.

“E io amo te, come la mettiamo?” credevo di averlo solo pensato, ma appena sentii Joe ridere, portandosi la mano sulla bocca, capii che l’avevo detto ad alta voce.

“Maledizione” sussurrai, coprendomi la faccia.

“Non preoccuparti! Stasera andiamo in un pub, ti va di venire?” mi chiese sorridendomi ancora. Cavolo, averlo difronte fa tutto un altro effetto: se già con un video di youtube avevo gli occhia cuoricino, adesso come li ho?

“S-sì, perché no” dissi alzando le spalle.

“Bene!” mi disse posando la spalla sulla sedia godendosi il sole che lo baciava.

Presi un asciugamano e me la misi intorno al corpo, andando dritta al tavolo dove c’erano degli spuntini, seguita poi dai tre ragazzi, che continuavano a parlarsi e a ridere. Prendemmo appuntamento fuori dall’hotel, per andare poi insieme al pub.

Ovviamente, io sono astemia, e mi hanno forzato a bere qualcosa: al primo bicchiere ero già fuori, dal secondo ho il buio più totale.
Mi svegliai dal torpore in cui ero: sono una vera amante del sonno, così svogliatamente aprii gli occhi, sentendo sotto di me un calore molto strano.

“Oh mamma santissima” sussurrai, appena vidi le mie mani e la mia faccia spiaccicata sul petto di un Joe selvaggio, dormire insieme a me nel letto.

Era una visione paradisiaca: il suo volto era rivolto verso di me, mentre sentivo il suo respiro scontrarsi con il mio volto.
Alzai leggermente le coperte e vidi che ero solo in intimo: strabuzzai gli occhi, sperando di non aver combinato nulla di grave, visto che avevo il vuoto più totale, oltre ad un mal di testa assurdo. Mi rasserenò il fatto che Joe indossasse una specie di pantalone, forse un costume.
Allungai il collo notando a terra i miei vestiti e una maglia, sicuramente di Joe.
Appena lo sentii mugolare e muoversi, voltai di scatto la testa, scaturendo così una fitta alla tempia. Maledizione.

“Mmh…sei buffa” mi sussurrò guardandomi divertito, con un sorriso sul volto.
Continuai a guardarlo con gli occhi sgranati, come se tutto questo fosse solo un sogno.

“Mi fa male la testa” disse posando la mano nei suoi capelli, abbandonandosi sul cuscino dietro il suo capo.
Feci lo stesso, ritirando lentamente le mie mani che erano sul suo petto caldo e definito.
Lo sentii ridere, sentendo anche i suoi addominali contrarsi.

“Mi fai il solletico” disse in un soffio. Ritirai velocemente le mani, rossa come un peperone in volto.

“Scusa” dissi soltanto, vedendolo spostare il capo verso di me e guardarmi. Quei suoi occhi così belli mi stavano praticamente mangiando.

“Perché tu sei in intimo e io ho un costume?” mi chiese poi, con voce buffa, facendo una delle sue solite facce divertenti, facendomi scoppiare a ridere.

“Non lo so” dissi continuando a ridere, cercando di sotterrarmi nelle coperte bianche del letto. Quelle coperte avevano l’odore di Joe, così dolce e paradisiaco.

“Dovremmo andare a vedere Oli e Caspar” disse levandosi la coperta di dosso, lasciando anche me scoperta. Subito mi alzai infilandomi i vestiti della sera precedente ma Joe mi fermò.

“Mettiti questa, non credo siano comodi quei vestiti” disse passandomi una sua maglia.

“Grazie” dissi infilandomela. Mi resi conto dopo, che non avevo l’intimo ma il mio costume…ma che diavolo abbiamo combinato ieri sera?? Ci dirigemmo entrambi, uno affianco all’altro, verso le piscine, ritrovando Oli e Caspar con un paio di occhiali mentre mangiavano qualcosa.

“Giorno ragazzi” salutò Caspar, seguito da un cenno del capo di Oli, evidentemente messi peggio di noi.

“Ragazzi, per caso vi ricordate qualcosa di ieri sera?” chiesi avvicinandomi a loro, mangiando una sottospecie di panino.

“Qualcosa” disse Caspar, abbassandosi gli occhiali.

“Sputa il rospo, Caspar” dissi in tono divertente, facendo ridere tutti gli altri.

“Allora…siamo ritornati dal pub, ci siamo messi i costumi…abbiamo fatto qualche tuffo…tu e Joe vi siete baciati in piscina…”

“WHAT?!” io e Joe, lo dicemmo insieme, manco mi leggesse in mente, mentre con occhi sgranati e increduli guardavamo Caspar. Volevo morire. Mo-ri-re! Mi misi le mani in faccia, sulle guance, cercando di non andare a fuoco.

“E ci andavate giù anche pesante” s’intromise Oliver, ridendo di noi. Subito Joe, evidentemente imbarazzato quanto me, gli diede uno spintone.

“Smettila, Oli!” gli gridò contro, evidentemente contrariato dal suo tono.

È incredibile, Oli. Iniziai a camminare intorno alla piscina, scuotendo la testa, incredula di quello che era successo mentre ero ubriaca e avevo un vuoto.

Dopo un tempo indefinito, mi fermai guardando l’acqua della piscina difronte a me.
Vidi Joe, buttarcisi dentro, con un tuffo bomba, per poi risalire, dal bordo piscina difronte a me.
Sgranai subito gli occhi e guardai Joe negli occhi.

“Joe…?” gli dissi con voce imbarazzata e incerta.

“Cosa?” mi chiese posando le mani sui fianchi. Indicai con il capo il suo corpo, che poi osservò accorgendosi di avere i boxer, senza il costume.

“Cavolo!” disse subito voltandosi in cerca del costume, che galleggiava sulla superficie dell’acqua dietro di lui.

Scoppiai a ridere, mentre mi raggiunsero Oli e Caspar, anche loro in preda alle risate, mentre vedevano Joe infilarsi il costume da sopra i boxer che indossava, risalendo per l’ennesima volta dal bordo piscina.

“Joe, dovresti ingrassare un po’. Vedi? Con la pancia non cade nulla” disse Oli verso un Joe, molto bagnato, sembrava più un pulcino spelacchiato ma vi faccio immaginare la scena.

“Oli, non è colpa mia se sono uno stecchino!” disse Joe, cercando di sistemarsi i capelli alla meglio maniera possibile.

Devo ancora capacitarmi di quello che ha detto Caspar e Oli: “tu e Joe vi siete baciati in piscina… E ci andavate giù anche pesante



A/S: Okay, non so come posso spiegarlo, ma questo ragazzo è diventato una specie di droga...apparte che è uno spasso, amo il suo accento e non mi stancherei mai di sentire la sua voce e vedere i suoi video. Quindi, sì, posso dire di essere fuori controllo quando si parla di Joe Sugg.


Non c'è nulla da spiegare, vero? Vero.. ora sparisco che è meglio

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