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Autore: jacksmannequin    11/05/2016    0 recensioni
[My Chemical Romance - accenni di Frank/Gerard]
Qualche istante dopo la musica si interruppe, facendo scendere il silenzio sull'intera arena. Alcuni nel pubblico si stavano guardando con espressioni basite, altri continuavano a tenere lo sguardo fermo sul palco, in attesa che qualcosa accadesse.
In quel momento, le prime note di Welcome to the Black Parade si diffusero nell'aria.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bob Bryar, Frank Iero, Gerard Way, Mikey Way, Ray Toro
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Ennesima song fic che non ho mai postato qui. Chiaramente basata su 'Long Live' di Taylor Swift. La trovate su Wattpad proprio qui.
I personaggi non mi appartengono, non scrivo a scopo di lucro, i lemuri sono belli, bla bla bla.
-Dan x
***


I said remember this moment in the back of my mind
The time we stood with our shaking hands
The crowds in stands went wild
We were the Kings and the Queens
And they read off our names
The night you danced like you knew our lives
Would never be the same
You held your head like a hero
On a history book page
It was the end of a decade
But the start of an age

22 marzo 2019.
Backstage del Madison Square Garden.
A dieci minuti dall'inizio dello spettacolo, Gerard Arthur Way era seduto sul pavimento del suo camerino, testa fra le mani, mille pensieri per la testa.

Quel giorno sarebbe stato il giorno: il ritorno dei My Chemical Romance.

Come avrebbero reagito i fans? Li avrebbero accolti urlando, rallegrandosi dopo tutto quel tempo, o avrebbero iniziato a lanciare pomodori? Gerard Way non lo sapeva ma, nonostante la situazione - perché come già sappiamo, amava divagare - si ritrovò a ridacchiare come un'oca in calore a quel pensiero.

Quale persona sana di mente si sarebbe portata degli ortaggi ad un concerto? Lui non lo avrebbe fatto di certo, anche se, pensandoci, non sarebbe stato malvagio averne in caso di fame improvvisa; magari avrebbe dovuto provarci qualche volta! Sì, - pensò - sarebbe stata proprio una cosa da fare.

A quel punto dei suoi pensieri stava già ridendo senza un motivo ben preciso da solo, rischiando di essere preso per pazzo - più di quanto i membri della sua crew non lo ritenessero già - se solo qualcuno avesse aperto la porta della stanza, quando un ricordo lo travolse.

***

New Mexico, The Black Parade Is Dead!.

"I am not afraid to keep on living, I am not afraid to walk this world alone.
Honey, if you stay, I'll be forgiven, nothing you can say can stop me going home."

Dopo aver intonato l'ultima strofa di Famous Last Words, Gerard sorrise.
Un sorriso vero, sincero. 
Sorrise al pubblico, mentre ancora riprendeva fiato, provato da una canzone che lo portava sempre a cantare con maggiore enfasi delle altre, fino a terminare col respiro mozzato.
Sorrise a Ray, Frank, Bob e Mikey; sorrise al palco, alla musica, al microfono, alle urla dei fans.
Sorrise alla vita, perché per lui quello erano i My Chemical Romance. Viveva per l'arte, per la musica, per il sentirsi parte di qualcosa di grande.

Fu in quel momento che si voltò verso Frank, che stava sollevando lo sguardo in quell'istante dalla sua chitarra, mentre portava una mano a sistemarsi il ciuffo bagnato dal sudore. E sorrise ancora, perché in quel momento gli ricordava quasi un eroe, un eroe di quelli che trovi raffigurati nei libri di storia o nelle favole per bambini. E, mentre incontrava il suo sguardo e il pubblico ripeteva il nome della band, pensò che sì, erano un po' i re del loro mondo.

***

Gerard scosse la testa, sgranando gli occhi.
Per un attimo gli era sembrato di essere tornato su quel palco, con la giacca da parata nera, a sorridere al piccolo chitarrista, e quella specie di flashback lo aveva lasciato stordito.

Qualche secondo dopo, un urlo lo risvegliò dal suo coma momentaneo.
"Gerard, tra tre minuti in scena!"

La voce si allontanò come era arrivata, e Gerard scattò in piedi, come se quelle parole lo avessero fatto riemergere nella realtà. Si alzò in fretta dal pavimento e, dopo aver tentato senza successo di sistemarsi almeno un po' i capelli, uscì correndo dal camerino, improvvisamente nervoso e allo stesso tempo su di giri per ciò che sarebbe successo di lì a poco.

Dopo aver lasciato i tecnici del suono fare il loro lavoro con i microfoni, notò finalmente la presenza degli altri quattro membri della band, che lo fissavano con muto divertimento, prodotto dallo sguardo sconvolto che figurava sul suo viso.

"Beh, che avete da ridere?!" esclamò Gerard, risultando in un tono di voce a metà fra l'isterico e il serio, rivolgendo loro uno sguardo omicida.

Proprio mentre i quattro stavano per scoppiare a ridere, un'altra voce - probabilmente proveniente dalla stessa persona che era andato a chiamarlo nel camerino - li interruppe urlando un "Fra cinque secondi in scena!" che permise a Gerard di evitare le risate dei suoi compagni di band.

Proprio mentre partiva la musica della prima canzone che componeva la scaletta, Gerard uscì sul palco, come era solito fare durante i suoi concerti - in modo da non fare sospettare nulla ai fans - e si posizionò davanti all'asta del microfono, dirigendo lo sguardo a terra.

Qualche istante dopo la musica si interruppe, facendo scendere il silenzio sull'intera arena. Alcuni nel pubblico si stavano guardando con espressioni basite, altri continuavano a tenere lo sguardo fermo sul palco, in attesa che qualcosa accadesse.

In quel momento, le prime note di Welcome to the Black Parade si diffusero nell'aria.

Long live the walls we crashed through
How the kingdom lights shined just for me and you
I was screaming long live all the magic we made
And bring on all the pretenders
One day, we will be remembered

A quel punto ogni singola testa nel pubblico era voltata verso il palco, un'espressione interrogativa sul volto.
Che quella diva mestruata di Gerard Way avesse finalmente deciso di cantare canzoni dei My Chem?

I said remember this feeling
I pass the pictures around
Of all the years that we stood there
On the side-lines wishing for right now
We are the Kings and the Queens
You traded your baseball cap for a crown
When they gave us our trophies
And we held them up for our town
And the cynics were outraged
Screaming, "This is absurd!"
Cause for a moment a band of thieves
In ripped up jeans got to rule the world

Mentre Gerard iniziava a intonare "When I was a young boy...", Frank apparve sul palco, imbracciando la sua chitarra, producendo un'ondata di urla da parte del pubblico. Qualche istante dopo, Bob si sedette alla batteria, in tempo per introdurre la batteria al momento giusto della canzone. Nello stesso momento, fecero la loro comparsa anche Mikey e Ray, portandosi dietro rispettivamente basso e chitarra; a quel punto le urla del pubblico erano tali da riuscire a sovrastare la voce di Gerard. Presto però le urla si trasformarono in un unica voce che cantava "And though you're dead and gone believe me, your memory will carry on" insieme al cantante, che ormai era convinto di trovarsi in un sogno.

Mentre Bob scandiva con la batteria la fine della canzone, la sua mente stava tornando indietro a quello show nel New Mexico, al sorriso che aveva rivolto alla sua fine, e a tutto il tempo che ormai era passato.
Lunga vita a tutti i muri contro cui siamo andati a sbattere, a tutte le luci che hanno brillato solo per noi; lunga vita a tutta la magia che abbiamo creato.

E mentre il batterista segnava la fine della canzone, Gerard si girò verso la band, con un rinnovato sorriso sulle labbra, che crebbe ulteriormente quando si ritrovò coinvolto in un goffo abbraccio di gruppo, iniziato da Ray e Frank, che avevano momentaneamente abbandonato le loro chitarre; in quel momento, un ulteriore pensiero passò per la mente del cantante.

Hold on to spinning around
Confetti falls to the ground
May these memories break our fall
Will you take a moment, promise me this
That you'll stand by me forever
But if God forbid fate should step in
And force us into a goodbye
If you have children some day
When they point to the pictures
Please tell them my name
Tell them how the crowds went wild
Tell them how I hope they shine

Il loro scioglimento era stato sì la fine di un decennio, ma anche l'inizio di un'era.

One day,
We will be remembered.

   
 
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