Si soffermò ad osservare i capelli ancora umidi che si arricciavano contro la sua spalla, a celare quasi completamente il volto dell'altro, le ciglia scure abbassate e il naso affondato nel suo petto. A quella vista un pensiero egoistico gli attraversò la mente: Tooru era l'idolo delle ragazze – e non solo – ma nessuno lo aveva mai visto con quell'espressione. Nessuno aveva avuto il privilegio di ammirare quanto fosse effettivamente bello in certi momenti e quanto lo fosse tutt'ora. Hajime preferiva di gran lunga quel lato genuino, pieno di difetti ed imperfezioni, lo prediligeva perché apparteneva a lui e a lui soltanto. Ed era un incanto. [dal testo]