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Autore: _valy    11/05/2016    7 recensioni
È un’idea così brutta e ridicola che Regina è certa che una sola persona possa esserne ritenuta responsabile. (Biancaneve, chi sennò.)
Ma si impegnerà ugualmente in questa fondamentale missione, perché a quanto pare i burattinai che si celano dietro ad ogni loro azione vogliono lei ed Emma impegnate e distratte da improbabili minacce e in nessun modo libere di dedicarsi ad attività omosessuali.
(O quella storia in cui Emma e Regina devono trovare un nuovo potenziale super cattivo per la sesta stagione della serie tv che è la loro vita a Storybrooke.)
(One shot, SwanQueen.)
Genere: Comico, Satirico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Emma Swan, Mary Margaret Blanchard/Biancaneve, Regina Mills
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
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Spoiler:
 
In realtà no. Presume soltanto che la quinta stagione sia finita in qualche modo, e con essa le relazioni tra Emma e Hook e tra Regina e Robin Hood (non che alle nostre due importi particolarmente) e qualsiasi al momento a me confusa minaccia Ade costituisse.
 
 
Note:
 
Crack, non-sense, umoristica - e vagamente meta (quindi, se siete grandi fan del personaggio di Biancaneve - e di altri personaggi del mondo Disney - e non siete dispost* a farvi una risata a spese di questi, questa breve storia non fa per voi).
Inoltre, Swanqueen.
 
 
Disclaimer:
 
Non possiedo niente, eccetera eccetera.
 
 




 Storybrooke's Got Villain
 

 




Ripensandoci, per amore di cronaca, le cose sono andate più o meno così.
 
 
“Zelena è riformata e si è aggiunta alla compagine dei buoni; Ade è tornato nell’Oltretomba e ha giurato di non interferire più con il nostro mondo; Artù è morto, o scomparso, o ha bloccato il mio contatto su WhatsApp perché non risponde ai miei messaggi - quindi non possiamo contare su nessuno di loro. Lo so, rimane Rumple, ma - sinceramente? Chi ha voglia di rovinare tutti gli anni di progressi che quell’uomo ha fatto soltanto per avere un super cattivo a portata di mano per i prossimi sei mesi?”
 
 
E fino a qui, Regina è stata disposta a concedere a Biancaneve quanto meno il beneficio del dubbio. Però, come sempre, quell’ingrata invece di sorridere, ringraziare ed andarsene dal suo ufficio, ha indicato Emma Swan con una mano e ha continuato a parlare.
 
 
“Quindi non abbiamo altra scelta. Noi tre dovremo prendere in mano la situazione e -”
 
 
(Ok, Regina era già stufa di tutta questa storia - ed era appena cominciata.)
 
 
“No.”
 
 
“Regina -”
 
 
“Non sto scherzando. Vorrei sapere perché. Perché dici che non abbiamo altra scelta? Perché non possiamo approfittare della momentanea assenza di orchi, furie, bacchette magiche a forma di fallo e ipoteticamente invincibili nemici? Perché non possiamo utilizzare il tempo che la mancanza di pericoli imminenti ci offre per ricostruire la città, andare alla ricerca del centinaio di abitanti che si sono persi nel corso degli anni e magari anche impegnarci per rendere un po’ più sane le relazioni che abbiamo l’uno con gli altri? Davvero, riflettici per un istante: Neal potrebbe finalmente iniziare a frequentare l’asilo con i suoi coetanei, e potrebbe vedere i suoi genitori per più di cinque minuti rubati qua e là tra un Signore Oscuro e un viaggio nell’Oltretomba, Henry potrebbe iniziare ad andare regolarmente a scuola e chissà, magari scoprire le bellezza della matematica e della fisica. Ed Emma, finalmente tu ed io potremmo avere un minuto che sia uno per noi stesse, senza Robin e il tuo pirata, e potremmo finalmente uscire -”
 
 
“No, Regina - ci serve un nuovo cattivo. Mi dispiace ma siamo assolutamente incapaci di fare tutto quello che hai appena detto.”
 
 
Ed Emma era apparentemente già stata convinta (in quale modo, Regina lo ignora tuttora, ma presume una qualche forma di ricatto) e le stava facendo quella faccia supplicante e infantile e assolutamente irresistibile e - seriamente, come poteva dire di no?
 
 
“so che me ne pentirò, ma che sia: parteciperò a questa tua ridicola missione di caccia al cattivo. Ma ad una condizione: non ho alcuna intenzione di rivedere la tua faccia in questo ufficio per i prossimi 30 o 40 anni, quindi ora tu te ne andrai e lascerai tutto in mano a Emma, ok? Saremo io e lei - e io e lei soltanto - a scegliere il prossimo nemico di Storybrooke.”
 
 
(E Biancaneve è diventata rossa e ha puntato i piedi per un paio di minuti, ma poi se n’è andata borbottando “Va bene. Ma tenete le mani dove la gente possa vederle. E niente porno!”.
Pff, come se lei e Swan avessero mai sottostato ad un ordine di quella ridicola aspirante regina da quattro soldi.)
 
 
 

 
 
“No, Henry. Mi dispiace molto, ma come ti ho detto non puoi venire. È una cosa che io e tua madre -”
 
 
“L’altra tua madre.”
 
 
“ -che io e l’altra tua madre dobbiamo fare insieme, ma da sole.”
 
 
“Regina! Se lo dici così alla gente lo farai sembrare qualcosa di sessuale!”
 
 
“Non parlare di sesso davanti a nostro figlio!”
 
 
“Ci parlo quanto ci voglio..”
 
 
“Emma, quante volte ti ho detto che non devi usare queste espressioni grammaticalmente obbrobriose davanti ad Henry? Perché rischi di infondergli -”
 
 
(“Mamma? Mamma?”)
 
 
“- e credimi non possiamo permettercelo! Non voglio mettergli pressione, ma reputo il suo futuro accademico molto, molto importante - e dubito che tu ne sia consapevole, ma anche unendo i nostri stipendi non saremmo mai in grado di pagargli le tasse universitarie in una facoltà prestigiosa come Yale, o Harvard, o la Brown, e -”
 
 
“Beh, se tu non spendessi metà del tuo stipendio in gioielli e scarpe –“
 
 
“E se tu non spendessi due quarti del tuo in colazioni da Granny’s a base di cioccolata calda e ciambelle, e un altro quarto in tinta per capelli –“
 
 
(“Mamma? Mamma?”)
 
 
“Quante volte te lo devo dire che non mi tingo i capelli?”
 
 
“Ma per favore..”
 
 
“Te lo giuro! Sono una bionda naturale!”
 
 
“Puoi continuare a ripeterlo cara, ma questo non lo renderà certo più vero.”
 
 
(“Mamme?”)
 
 
“Ma è vero! Sul serio Regina, non sto scherzando..”
 
 
“Non ci credo Emma, puoi continuare a ripeterlo, ma finché non mi fornirai una prova non ci crederò.”
 
 
“Ti faccio vedere la mia carta di identità: sono bionda lì e c’è pure scritto che il mio colore di capelli è biondo!”
 
 
“Puoi averla falsificata. O aver mentito durante la compilazione.”
 
 
(“Mamme?”)
 
 
“E allora come vuoi che.. O aspetta, facciamo così: ti giuro su qualcuno che sono bionda naturale! E quando vedrai che a questa persona non succede niente mi crederai!”
 
 
“E sia. Ma deve essere qualcuno di molto importante per te, se vuoi che l’intera faccenda funzioni. Lo so - è strano, ma così mi ha detto Rumple la prima volta che ho usato questo stratagemma.”
 
 
“Ok, allora - tipo, sì. Ti giuro su mia madre che sono una -”
 
 
“Pff.. Tua madre? Su Emma, sono certa che tu possa fare di meglio di così. Cerca qualcuno di più importante, qualcuno con cui ha trascorso più di un paio di minuti negli ultimi mesi.”
 
 
“Ok.. Allora, giuro su Hook che -”
 
 
“Sul serio? Lo hai lasciato via sms due settimane fa e ora è lui la persona giusta su cui giurare una cosa così importante?”
 
 
“È che.. - cavolo Regina, non mi lasci davvero altra scelta! Ma va bene, se proprio insisti..”
 
 
 
(“Mamme? Va beh, io vado di sopra a scrivere un sequel alla mia unica fanfiction lesbica, ‘Ruby Slippers’. Lo so, probabilmente non sarà bello come la storia originale e non lo pubblicherò nemmeno, ma non ho di meglio da fare qui. Voi continuate pure a guardarvi intensamente negli occhi e a respirare profondamente e ad avvicinarvi l’una all’altra in quel vostro modo assolutamente platonico.”)
 
 
“.. Giuro su di te, Regina Mills, che sono una bionda naturale.”
 
 
Regina ha appena il tempo di registrare le parole di Emma, prima che la buio la avvolga e il suo corpo crolli a terra privo di sensi.
Si risveglia dieci minuti dopo, coricata sul divano del salotto con un bernoccolo in testa e quell’idiota di Emma Swan al suo capezzale.
 
 
“Bionda naturale, eh?”
 
 
“Oh, ma stai zitta.”
 
 
(“Come hai fatto a svegliarmi dalla maledizione dello spergiuro?”
 
“Oh.. Ehm, ecco.. Sì, ho chiamato Henry. Sai, bacio del vero amore e tutto il resto,” ed Emma è rossa e le sta tenendo la mano e - sì, hanno decisamente bisogno di un nuovo cattivo.)
 
 
 

 
 
“Pensi davvero che qualcuno si presenterà?”
 
 
Sono le 7.45 di mattina - di un lunedì mattina, perché Regina si rifiuta di fare questa cosa nel suo tempo libero - e lei ed Emma sono con tutta probabilità le uniche due persone sveglie in tutta Storybrooke, beh - ad eccezione di Mulan, che Regina ha visto allenarsi nel parco.
 
 
“Certo che qualcuno si presenterà! Ho fatto dei volantini niente male e ho contattato la ‘Lega Internazionale dei Cattivi’ e ho anche creato una pagina Facebook apposta, si chiama ‘Find Storybrooke a Villain” e ben 17 persone mi hanno scritto per dirmi che hanno intenzione di partecipare alle audizioni. Non male eh? Guarda, ho anche diviso tutti i partecipanti in gruppi a seconda dell’ora in cui si -”
 
 
“Mia madre è una di quelli che ti hanno scritto?”
 
 
“Sì, ma -”
 
 
“E Peter Pan?”
 
 
“Anche, ma -”
 
 
“E Crudelia?”
 
 
“Si, anche lei, ma -”
 
 
“E Zelena?”
 
 
“No, no.. Lei no! Però ha lasciato un ‘Mi piace’ e ha risposto all’altro nostro evento, sai..” e Dio, Emma sta abbassando la voce e si sta piegando sulla scrivania verso di lei, “il nostro ‘Troviamo a Mulan una ragazza’.. Anche Elsa mi ha scritto per avere più informazioni a -”
 
“Mulan? Una ragazza?” e oh per tutti i Signori Oscuri della terra - ma non le aveva detto di stare lontana da questo ufficio? “Ma non era innamorata di Filippo?”
 
 
“Mamma! Mamma?”
 
 
Un respiro profondo. “Biancaneve. Che diavolo ci fai qui? Mi era parso di essere stata chiara a riguardo: io avrei partecipato a questa farsa se e solo se tu ti fossi tenuta alla larga da questo ufficio.”
 
 
Biancaneve la ignora. “Quindi mi stai dicendo che.. Insomma.. Anche Mulan? Ma già c’è Ruby, e Dorothy.. Già loro sono.. Ecco..”
 
 
“Puoi dirlo mamma, non è una parolaccia.”
 
 
“E tu tesoro stai organizzando che cosa? Un evento per promuovere questo genere di atteggiamenti? Ma.. Ma che cosa penserà la gente?”
 
 
(“Mmm, quale gente, Biancaneve? Storybrooke è praticamente deserta, salvo per noi, un paio di nani e quel residuo di cavalieri di Camelot!” Biancaneve la ignora, di nuovo.)
 
 
“Oh, Dio. Tutti penseranno che anche tu sia.. Sì, penseranno che sei.. Oh Dio, dobbiamo assolutamente trovare un cattivo su cui concentrare le nostre attenzioni! Così nessuno dirà niente e -”
 
 
“Oh.. Finalmente ho capito perché sei qui! Vuoi proporti come nuova cattiva del sesto anno di Storybrooke! E questo tuo discorso è un esempio degli altissimi livelli che la tua cattiveria potrebbe raggiungere! Beh, devo dirti la verità cara, mi hai impressionata..”
 
 
(E che cosa non darebbe per un’altra maledizione del sonno.)
 

 

 
 
Impiegano mezz’ora a convincere Biancaneve (o Mary Margaret o come vuole farsi chiamare oggi) del fatto che sono entrambe più che sinceramente intenzionate a trovare a Storybrooke un nuovo super cattivo (e Regina si sente ridicola ogni volta che ripete questa frase nella sua testa o ad alta voce) e che si occuperanno della faccenda in modo professionale.
 
 
“Ok.. Andrò a fare due chiacchiere con Granny’s allora..”
 
 
“Mmm, mamma? Non ti converrebbe trascorrere un po’ di tempo a casa con Neal ora che puoi? Ti ricordi di Neal, giusto? Sai, tuo figlio, quello che hai chiamato come il mio ex-fidanzato defunto che mi ha messa incinta, fatta finire in prigione e poi si è -”
 
 
“Oh sì.. Il mio caro piccolo Phil! Hai perfettamente ragione.. Allora torno a casa a prenderlo, e lo porterò a fare un bel giretto per i boschi attorno alla città.. Oh, potremmo andare in quella radura a nord-est, in quella zona in cui ieri sera sono state avvistate delle scimmie volanti rapitrici di bambini..”
 
 
E no, Regina non ha intenzione di immischiarsi questa volta. Ha salvato una bambina da un cavallo una quarantina di anni fa e guarda che cosa le ha portato.
 
 
 

 
 
Il primo aspirante super cattivo si presenta alle 8.45 (e lei ed Emma non occupano il tempo sorseggiando caffè e cioccolata calda, guardandosi intensamente negli occhi e discutendo di magia, perché sarebbe inappropriato).
 
 
“Buongiorno,” Regina lo saluta senza degnarlo di uno sguardo. “Si posizioni al centro della stanza e ci dica perché - Henry! Che cosa ci fai qui?”
 
 
“Voglio essere il nuovo cattivo!”
 
 
“Oh Dio, ci risiamo.” Raramente Regina ha sentito Emma dire cosa più giusta.
 
 
“Sono stanco di seguire voi due e i nonni nelle vostre avventure e di non capire mai niente e di non poter mai fare nulla di utile ai fini narrativi e di essere messo sempre da parte!”
 
 
“Tesoro, ne abbiamo già parlato. Tu sei l’autore, ricordi? Hai già parecchi poteri; insomma, puoi letteralmente scrivere e riscrivere la storia. Se solo avessi voluto, invece di incamminarci tutti in quella ridicola avventura di sei mesi nell’Oltretomba, tu avresti potuto prendere in mano la tua penna fatata e il tuo libro e scrivere a tutti una via d’uscita dal casino in cui eravamo finiti, ma hai deciso di non farlo e va bene. Però ora devi lasciare ad altri la possibilità di essere protagonisti, con i loro poteri, hai capito?”
 
 
Henry punta i piedi (ha geni Charming, dopotutto), ma con uno sbuffo si dice d’accordo.
 
 
“Bene, e ora corri a scuola! O anzi, forse è meglio se ti chiudi in camera a studiare su quel sito di ‘Recupero anni di scuola on-line’ che abbiamo trovato.. È più probabile che impari qualcosa lì piuttosto che in un corso di matematica gestito da tua nonna.”
 
 
 

 
 
“Ma tu capisci che cosa sta dicendo?”
 
 
“Certo che no, Emma. Nei 28 anni trascorsi a Storybrooke prima del tuo arrivo avevo una città intera da controllare, perdonami se non ho mai trovato il tempo di seguire delle lezioni di linguaggio alieno.”
 
 
“E allora perché lo stai fissando con quel tuo sorriso tutto tenero e stai annuendo ai suoi strani urletti? E perché hai scritto ‘sì’ sotto al suo nome?”
 
 
“Emma. Siamo serie per un secondo. Lo hai visto? È perfetto - è adorabile e meschino di una perfidia innata al tempo stesso, e guarda che orecchie! Sarò più che felice di ospitarlo a casa mia a tempo indeterminato, arrederò a mo’ di cuccia la camera degli ospiti in fondo al corridoio e gli comprerò i migliori cibi per specie aliene e -”
 
 
“Ma non sa parlare!”
 
 
“E allora? Tu sai a stento esprimerti come un essere umano, eppure ti abbiamo accolta e accettata addirittura come Salvatrice!”
 
 
“Ma è diverso! Lui è un cattivo, e se non sa parlare come potrà fare quelle scene in cui il cattivo di turno si piazza davanti all’eroe e gli rivela tutti i suoi piani malvagi, e gli racconta nei minimi dettagli come intende conquistare il mondo? Sai, quelle stesse scene in cui casualmente confessa all’eroe qual è l’unico modo per fermarlo, o l’unica arma in grado di distruggerlo o che so io?”
 
 
“Oh. Non ci avevo pensato.” (Che c’è? Quell’animaletto alieno è troppo carino.)
 
 
“Appunto! Ed è così che funziona, sempre..”
 
 
“Ma -”
 
 
“No.”
 
 
“Non mi pare giusto, ma va bene.”
 
 
“E glielo dici tu che non possiamo accettarlo come nuovo cattivo, perché sei tu che gli hai dato false speranze nell’ultima mezz’ora.” Cavolo, lavorare con Emma Swan è uno strazio.
 
 
“Mi dispiace Stitch, mi dispiace davvero, ma non possiamo accettare la tua candidatura. Temo che dovrai rimanere con la tua famiglia, al caldo sole delle Hawaii. Ora, per favore, puoi evitare di fare un disastro mentre esci dalla stanza e.. Ok, come non detto.”
 
 
(Dio, odia Emma Swan e il suo sconvolgente pragmatismo.)
 

 

 
 
“No.”
 
 
“Ma come no! È il cattivo perfetto!”
 
 
“Ho detto no e non ho problemi a ripeterlo: no, no e ancora no. Discorso chiuso.”
 
 
“Ma perché?”
 
 
“Perché dico di no. Sto mettendo il mio veto, ed è inutile che tenti di farmi cambiare idea.” Regina sa essere tenace al limite della testardaggine quando serve, e in questa occasione serve.
 
 
“Dai, Regina, dimmi almeno perché non lo vuoi come prossimo cattivo.. Cioè, l’hai visto? È perfetto. Ha una faccia fottutamente inquietante, ha già l’abbigliamento e il trucco giusto, ha i soldi per pagarsi un appartamento quindi non dovremmo nemmeno ospitarlo a casa nostra, ha un’ossessione per una donna - quindi nessuno ci farebbe storie se ad un certo punto sbucase qualcosa di gay e -”
 
 
“Emma,” non ama ripetersi, ma lo farà. “Ho detto no. Non ho nessuna intenzione di permettere a Frollo di mettere piede in città, né di portarsi dietro Quasimodo e Febo e - ce ne scampi il cielo! - quella ridicola Esmeralda.”
 
 
“Ma perché? Cioè, Esmeralda è una figa!”
 
 
“Ho detto no, Emma!” Le sue guance sono rosse? Forse. È perché Emma ha dimostrato il suo palese interesse nei confronti di Esmeralda usando la parola con la F? Assolutamente no.
 
 
(Frollo le maledice e promette loro che le trascinerà con sé all’Inferno e - pff, è in ritardo di sei mesi. Ma la sua testardaggine ha premiato, perché col cavolo che avrebbe permesso a quella figa di Esmeralda di trasferirsi a Storybrooke e magari di venire ospitata a casa di Emma e di ammaliarla con i suoi capelli lunghi e mossi e i suoi bracciali scintillanti e i suoi vestiti che svolazzano e si alzano e - no. No.)
 
 
 

 
 
“Non sono sicura.. La canzoncina che ha cantato in apertura era davvero orecchiabile - lo confesso senza remore - ma non mi è del tutto chiaro perché un cattivo che vuole diventare re a spese del fratello debba conquistare Storybrooke, città in cui uno, suddetto fratello non ha mai vissuto; due, non esiste l’istituto della monarchia. Ora, avesse cantato ‘Sarò sindaco’..”
 
 
“Non lo so, mi pare un cattivo piuttosto convincente, se devo essere sincera. Però è un leone..”
 
 
“E allora? Non sarebbe certo la cosa più assurda successa in questa città. Ti ricordo che soltanto un anno e mezzo fa siamo state minacciate da una gelataia.” (E non la sta giudicando. Il suo gelato era piuttosto buono, dopotutto.)
 
 
“No, non hai capito.. non è quello il punto..”
 
 
“E allora mostrami, di grazia, qual è il punto, qual è la ragione del tuo apparente desiderio di rifiutare questo candidato.” Dio, avere a che fare con Emma Swan per quattro ore di fila è estenuante.
 
 
“Dico, è un leone.”
 
 
“Sì, Emma - questo mi pare evidente a chiunque sia dotato della vista.”
 
 
“Appunto.. È un leone! E tu non hai quella.. Sì insomma.. Quella cosa con i leoni..”
 
 
“Cosa?” Che diavolo –
 
 
“Mi è uscita male!”
 
 
“Lo spero..” È disposta ad offrirle il beneficio del dubbio, per una volta.
 
 
“Intendevo che - ma sì che hai capito.. Sai tutta quella storia con Tinkerbell e l’anima gemella, quella storia sul tatuaggio a forma di leone.. Ecco, non vorrei che la cosa si complicasse e si scoprisse che, che ne so, il tatuaggio non c’entra niente e che la tua anima gemella deve essere un leone e - ecco, non voglio che lui sia il tuo nuovo interesse amoroso. E me lo sento, Regina.. Se lo facciamo entrare in città andrà a finire così! Perché adesso io e te siamo senza fidanzati e - oh, Dio! Mi viene il nervoso solo a pensarci! Insomma, io posso stare per quasi un anno con un uomo-scimmia senza che nessuno dica niente, ma se indosso una camicia di flanella e ti fisso le tette per più di due secondi sono tutti subito lì a urlare che “O mio Dio, ma ci sono dei bambini a Storybrooke e come osi ed è la matrigna di tua madre e bisogna trovarvi due nuovi fidanzati dietro ai quali nascondervi” e sono stufa! Ma succede sempre così e -”
 
 
Emma parla per 15 minuti e quando Regina riesce a convincerla che no, non si innamorerà di Scar perché ha sempre preferito i cigni ai leoni, l’aspirante super cattivo ha lasciato la stanza e la città. A quanto pare il suo agente gli ha trovato una parte in un nuovo musical di Broadway intitolato ‘Brothers’ e - beh, Regina non può certo biasimarlo per la sua scelta.
 
 
 

 
 
“Senti, dobbiamo trovare qualcuno.. E dobbiamo farlo in fretta, perché se non lo facciamo noi due oggi si metterà in mezzo mia madre e sappiamo entrambe che la cosa non finirà bene per nessuno.”
 
 
“Tua madre ha un’innata predisposizione a stare antipatica ad ogni potenziale cattivo che incroci il suo cammino.”
 
 
“Lo so, deve essere una dote di famiglia..” Ed Emma sorride perché a quanto pare anche l’idiozia corre nella famiglia.
 
 
“Oh credimi, lo è. E so che un qualche super cattivo deve venir fuori da questa nostra missione - e scusami, ma mi rifiuto di etichettarla come ‘audizione’ o ‘casting’, è semplicemente ridicolo. Purtroppo però questo non fa decrescere la frustrazione che provo nei confronti di ciò che stiamo facendo.. Insomma, pensa a quanto sarebbe bello se potessimo rimanere tranquilli per un paio di mesi, senza minacce o attacchi o improbabili piani di conquista del mondo fatato o di vendette personali. Henry potrebbe iniziare a frequentare seriamente il liceo, o potrebbe iscriversi a qualche corso on-line di prima categoria, e potrebbe puntare a una borsa di studio per la Brown, o addirittura per Princeton. Io potrei lavorare a un piano finanziario per comprarmi una nuova macchina, e per modernizzare la casa. E tu potresti finalmente aprire quell’armadio che hai in stazione e iniziare a compilare i cinque anni di documenti arretrati che il dipartimento dello sceriffo ha accumulato..”
 
 
“E potrei portarteli in comune un giorno a settimana.. Magari accompagnati da una Caesar Salad e una birra analcolica per pranzo..”
 
 
“E potresti dare nuovamente inizio alle indispensabili riunioni bisettimanali tra il dipartimento dello sceriffo e l’ufficio del sindaco..”
 
 
“E magari potrei invitarti a bere qualcosa ogni tanto, senza l’ansia di dover combattere contro il tempo per fermare chissà quale nuovo mostro.. Diciamo, non so, una volta o due alla settimana..” (E - ok, è lei o Emma è più vicina ora?)
 
 
“E io potrei chiederti di fermarti a cena quando accompagni Henry a casa mia..”
 
 
“Prepari sempre troppe lasagne, dopotutto..” È più vicina.
 
 
“Sempre..”
 
 
E -
 
“Woo.. Emma, Regina..” Perché. Perché a lei. Che cosa ha fatto per meritarsi tutto questo. (Ah, già.) “Ho pensato di fare un salto per vedere come stavano andando le audizioni e guardate chi ho trovato qua fuori?”
 
 
“Oh Dio ti prego, no. Non un altro leone.”
 
 
“Non è un leone! È una tigre! E mi ha giusto detto che odia gli uomini, quindi il suo desiderio di sterminare tutti gli abitanti di Storybrooke sarebbe più che giustificato e in più.. -”
 
 
Biancaneve parla per due minuti, ma a quanto pare sono più che sufficienti per far capire a Shere Khan la gravità della situazione in cui si trova - e per convincerlo a scappare.
 
 
(“Ti mando per mail il numero dell’agente di Scar se vuoi. Può aiutarti a trovare un lavoro nel mondo dello spettacolo!”)
Regina non può biasimare nemmeno lui.
 

 

 
 
Sono le 13.30 e ha fame e nessun aspirante cattivo ha varcato la soglia negli ultimi venti minuti e –
 
 
“Ehi ‘Gina. Pensi che Charles Montgomery Plantageneto Schicklgruber Burns si farà vedere? Perché ha lasciato un ‘Mi piace’ all’evento ma non ha scritto niente.”
Regina non la degna di una risposta.
 
Il signor Burns si presenta nel suo ufficio, Smithers alle calcagna, soltanto dieci minuti dopo.
Ma Emma la sta baciando per far passare il tempo e per qualche strana ragione che non è certo un effetto collaterale di un Bacio del Vero Amore la libreria a fianco dell’ingresso sta tremando, e un libro cade addosso al signor Burns e “Smithers! Libera i cani!”
Regina deve smettere di baciare Emma e chiedere aiuto a Crudelia per calmare quei sette dobermann assetati di sangue.
(Incolpa Emma Swan per questo.)
 
 
Emma si fa perdonare offrendole il pranzo. E una pomiciata nel bagno delle donne di Granny’s.
 
 
 

 
 
“Quindi, quanti ancora dovrebbero presentarsi?” chiede ad Emma poco prima delle 16.30. “Perché preferirei sapere con un poco di anticipo fino a che ora dovrò fermarmi qui con te.”
 
 
“Mmm, fammi controllare. Ok, quelli che erano previsti per la mattinata si sono presentati tutti - tutti respinti. Quelli che ho inserito nel gruppo del primo pomeriggio sono già venuti, e anche loro sono stati tutti rifiutati. Anche se, sul serio, so che abbiamo finito di litigare letteralmente due minuti fa -”
 
 
“Erano cinque minuti fa. Non puoi utilizzare l’espressione ‘letteralmente’ in una frase a cui non attribuisci un senso letterale.”
 
 
“Ok. Scusami. Dicevo, so che abbiamo appena finito di discuterne, ma - davvero, perché abbiamo detto di non a Skinner?” Non di nuovo.
 
 
“Emma, cara, te l’ho già detto almeno sei volte: è uno chef. Capisci? Uno chef. Potrebbe aprire un ristorante a Storybrooke e avvelenarci tutti in una settimana - e senza nemmeno ricorrere alla magia! Sarebbe semplicemente troppo facile per lui eliminarci tutti.”
 
 
“Non lo so.. Mi sembra una scusa. Secondo me non lo vuoi in città perché hai paura che le sue lasagne siano più buone delle tue!”
 
 
Come osa. Come –
 
 
“Emma, ti avverto. Stai entrando in un discorso di cui potresti non vedere la fine.”
 
 
“Ok, ok. Ma va beh, sai che ti dico? Forse il tuo ‘no’ allo chef Skinner posso ancora capirlo, qualunque sia il vero motivo, ma Voldemort? Sul serio, perché non potevamo dire di sì a Voldemort e farla finita con questa pagliacciata?”
 
 
“Emma.” Oh Dio, le deve fare il discorsetto. Odia la sua vita. “Voldemort non è.. Come dire.. Oh cielo, è difficile, e non spetta a me dirtelo. È un compito di tua madre e io -”
 
 
“Regina. Non dirmi che è perché non ha il naso. Perché sarebbe estremamente discriminatorio da parte tua..”
 
 
(E - davvero, non spetta a lei farle il discorsetto ‘Disney vs Warner Bros.’, quindi -)
 
 
“Sì, è perché non ha il naso. E anche perché è morto.”
 

 

 
 
“Basta! Sono stufa: chiunque entrerà da quella porta sarà il nuovo cattivo. Ho deciso. Davvero Regina, non possiamo continuare a scartare gente in questo modo, sennò arriveremo alla pausa invernale senza un cattivo! Quindi sì, la prossima persona ad - ”
 
 
“Emma, tesoro.. Amore mio.. So che mi hai detto di non farmi mai più vedere, ma ricorda tutto quello che ho fatto per te. Noi due siamo perfetti insieme, io sono l’eroe incompreso e tu la damigella in pericolo e -”
 
 
Regina muove appena la mano e Hook e i suoi vestiti puzzolenti scompaiono inghiottiti da una nebbia violacea, ma le due azioni non sono assolutamente correlate causalmente.
 
 
“Hai visto qualcuno? Hai sentito qualcosa?”
 
 
“Era una mosca.”
 
 
“Ah ecco, mi sembrava. Comunque sì, dicevo: chiunque entrerà in questo ufficio a partire da adesso sarà il cattivo con cui avremo a che fare per i prossimi sei mesi.”
 
 
 

 
 
Nessuno oltrepassa quella porta per quindici minuti.
 
 
Regina lo interpreta come un segno del destino - e non dice di no quando Emma la invita a sedersi sulle sue gambe e inizia a baciarla. E ok - forse il bacio è diventato particolarmente spinto dopo una manciata di secondi e forse una mano di Emma riesce ad intrufolarsi tra loro due e a sbottonarle un paio di bottoni della camicia che sta indossando e anche a palparle il seno, ma –
 
 
Un rumore e Regina si alza e si volta di scatto e tre paia di occhi sono su di lei ed gli occhi di Emma non contano (sono sulla sua scollatura, in ogni caso).
 
 
“Oh, e voi tre quando siete entrati?” Le capacità diplomatiche di Emma Swan vanno affinate, è evidente.
 
 
“Non saprei, a metà tra tu biondina che cerchi di liberarti del secondo bottone e tu moretta che confessi quanto ti piace quando qualcuno di succhia il lobo dell’orecchio,” risponde uno dei loro ospiti.
 
 
“Ma nessuno vi ha detto di fermarvi,” aggiunge un altro candidato, il pervertito con il pizzetto e - oh, Dio - è un pappagallo quello che ha sulla spalla?
 
 
“Sì.. Ehm, scusate per la scena a cui avete assistito.. Ci stavamo annoiando perché - cavolo! Ma voi tre stronzi dovevate essere qui più di mezz’ora fa!” (Sì, le capacità diplomatiche di Emma Swan vanno decisamente affinate.)
 
 
I tre aspiranti cattivi la prendono sul personale e cominciano a battibeccare con Emma (“Avevo un lama di cui occuparmi,” dice una - “E io dovevo completare una missione suicida per conto del dottor Drakken,” dice l’altra e “Che cavolo me ne frega,” fa notare Emma) e Regina approfitta della distrazione per ritrovare la sua naturale compostezza (e una scarpa).
 
 
“Sentite, solo una cosa è importante: chi di voi è entrato per primo in ufficio?”
Perché sono le 18.30 e in mezzo ai baci e alle palpate Emma è riuscita a prenotare un tavolo per due per le 19.30, al Rat-At-Tuil - addirittura, e Regina vorrebbe davvero avere il tempo di passare a casa, farsi una doccia e indossare qualcosa di più appropriato per l’occasione - quindi non ha nessuna intenzione di mettersi lì ad ascoltare presentazioni, valutare curricula e distruggere sogni ed autostima di due cattivi tendenti alla vendetta.
 
 
“Io.”
 
 
“Io.”
 
 
“Io.”
 
 
Oh, per la miseria. Le toccherà farlo alla vecchia maniera.
 

 

 
 
“Ambarabaccicciccocco, tre civette sul comò..”
 
 
“E così sia: ha vinto Izma. Emma, prendi il suo curriculum. Jafar, mi spiace ma il fato ha parlato: ci dobbiamo salutare qui. Ti darei il numero di Sidney, ma ahimé abbiamo perso i contatti. Shego, prima di andare, potrei chiederti un autografo?” E che c’è? È per Henry. “Oh sì, e se potessimo anche fare una foto insieme.. Emma, vieni, prendi il mio telefono e cerca di mettere a fuoco come si deve!”
 
 
(Cavolo, perché il destino non ha scelto Shego. È giovane ed è lei in versione Lara Croft e ha una fantastica relazione con Kim Possible e - oh, forse è per questo.)
 
 
“Ehi ‘Gina,” e se non la uccide è solo perché Emma le ha promesso di indossare un vestito stasera, “Guarda! Sul curriculum di Izma c’è scritto che non ha mai conosciuto i suoi genitori, e che è arrivata nell’impero Inca trasportata da un tornado viola! E che quando aveva vent’anni, quindi non so - ad occhio e croce direi trecento anni fa, è partita alla ricerca della sua famiglia biologica e ha scoperto di avere un fratello nella Foresta Incantata, di nome Peter, e due sorelle più vecchie che erano filatrici di paglia e -”
 
 
“Izma.. Il lavoro è tuo. Ora, ti darei all’istante il benvenuto ufficiale a Storybrooke, ma ritengo più opportuno organizzare una cerimonia pubblica tra un paio di settimane, quando tu ti sarai ormai ben ambientata in città e noi avremo trovato una qualche ragione per cui tu ci odi e vuoi distruggerci fosse l’ultima cosa che fai..”
 
 
“E ‘Gina, non dimenticare! Quando avrai scoperto che sei imparentata con più di metà dei rimanenti abitanti della città, il che a dire il vero non è difficile perché ormai non siamo che una ventina ad essere generosi..”
 
 
“Eccellente,” Izma sorride come la super cattiva che è e - oh Dio, è un pezzo di broccolo quello che ha incastrato tra i denti? “Kronk? Vieni a conoscere le nostre nuove nemiche giurate, da bravo..”
 
 
Regina vorrebbe avere il tempo di fermarsi e scambiare due chiacchiere di cortesia (e magari due ricette o due consigli per perfezionare i suoi veleni), ma le 19.30 si avvicinano e sinceramente, ha di meglio da fare. Quindi stringe loro le mani velocemente e in modo forse sgambato e trascina Emma e i due nuovi arrivati con sé, fuori dall’ufficio.
 
 
Tre minuti più tardi lei ed Emma si stanno allontanando in macchina (sì, dividono la macchina ora. L’inquinamento è una cosa seria), Izma e Kronk abbandonati a loro stessi sul ciglio della strada.
 
 
“Credo di aver appena sentito Izma dire che il nostro comportamento è riprovevole e che ha ucciso per molto meno.. Non so tu, ma io ho come l’impressione che saremo a posto per i prossimi sei mesi sul fronte super cattivo.”
 
 
“Tua madre sarà contenta.. Ora non ci resta che lavorare alla nostra altra missione..”
 
 
(Due ore più tardi, quando Biancaneve entra di soppiatto in casa di Emma e le scopre mezze nude sul divano del salotto, Regina si vede costretta a rimangiarsi le sue stesse parole - Biancaneve non è contenta del loro operato. Ma non importa, perché tra sei mesi, quando Izma sarà sconfitta con un Bacio del Vero Amore scambiato tra il suo fidato Kronk e lo scoiattolo Squicle, e loro si vedranno costrette a trovare un nuovo nemico, Regina non ci penserà due volte prima di proporre, candidare ed eleggere Biancaneve.)
 
 

 

Spero che vi sia piaciuta.
 
   
 
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