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Autore: Bishoujo Tensai Madoushi    11/05/2016    2 recensioni
E se Lina e Gourry si fossero conosciuti poco dopo la fuga di Lina? Se avessero vissuto molte avventure insieme fino a diventare inseparabili? Una fiction che narra la loro "vera" storia e lo sbocciare di un amore, fino a quando qualcuno deciderà diversamente per loro...
Genere: Avventura, Commedia, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gourry Gabriev, Lina Inverse
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Mi catapultai fuori dalla porta.
 
RUMBLE
 
"Dannazione, Gourry!" ululai alla foresta.
 
Ma potevo io star dietro alle bizze di una specie di  ragazzino troppo cresciuto  SOTTO LA PIOGGIA SCROSCIANTE???  Non era meglio, Gourry CARO, avere la tua cavolo di crisi isterica di coscienza al caldo e all'asciutto, senza per forza fuggire e farmi annegare in quel torrente d'acqua che stava cascando dal cielo?
 
L'unica cosa positiva era che il caldo provocatomi dalla rabbia mi stava dando la pia illusione che gli abiti inzuppati non fossero poi così gelidi.
Detestavo poi l’idea (va bene, sono un pochino vanitosa!) di apparire come il mostro del lago, bagnata fino al midollo, pallida, capelli miseramente flosci come quelli di una annegata.
 
"Levitation!"
 
Lo stupido aveva gambe lunghe e correva veloce... ma non aveva messo in conto che io ero in grado di VOLARE!
 
Nonostante tutto, ghignai.
 
Sollevandomi, mi guardai intorno… senza però fortuna: il maltempo rendeva tutto più buio e così la chioma di Gourry, tanto spendente sotto il sole, doveva essersi decisamente scurita. Mi alzai ancora più in alto, scostandomi la frangia dagli occhi.
 
RUMBLE!
 
Un altro lampo, un altro tuono il cui suono rimbalzò a lungo nella foresta. E io stavo levitando come una cretina rendendomi il parafulmine ideale. Quando avessi raggiungo Gourry, perchè lo avrei raggiunto, lo avrei STROZZATO.
 
Dove sei, razza di imbecille???
 
E poi…
 
BINGO!
 
Mi schiaffai il pugno sulla mano aperta, spandendo altra acqua. Lo avevo visto!
 
Correva come un dannato, bisognava riconoscerglielo ma dove non arriva l'uomo, la magia tutto può!
 
"RAYWING!"
 
Sfrecciai nella sua direzione, poi mi abbassai evitando le sagome scure degli alberi e qualche malefico ramo, proteso come una mano scheletrica.
 
"GOURRY!"
 
Ero vicinissima! Lo spadaccino trasalì e prese a correre ancora più forte, allontanando freneticamente a manate i rami bassi .
 
Per caso, oso davvero sperare per lui che non fosse intenzionale, ne spostò uno davvero grosso proprio mentre iniziavo ad atterrare pronta a saltare per acciuffarlo.
 
Il ramo partì come una frusta centrandomi in pieno viso. 
 
Caddi malamente a terra, il fango a bagnarmi il fondoschiena e il sangue in bocca. “Merda!”
 
Per un attimo grosse macchie nere invasero il mio campo visivo, mentre mi reggevo  il naso.
 
“Lina! Oh, no, Lina… cosa ho fatto!”
 
E’ bello quando riesci a non svenire, visto che cedere allo shock avrebbe peggiorato ulteriormente la situazione. E’ brutto quando capisci dal suono simile ad un legno che viene spezzato e dal dolore che ti spacca il cervello che il tuo naso è.fottutamente.rotto.
 
“Lina, maledizione… cosa posso fare?”
 
Aprii gli occhi che si riempirono di lacrime e, sempre con una mano sul naso, sputai sangue. Il dolore si stava attenuando alla stessa velocità con cui il mio povero naso si gonfiava.
 
“Re…” tossii ancora sangue, “Recovery!”
 
La luce chiara della magia curativa agiva come un balsamo sulla ferita anche se sapevo che sarebbero rimasti dei lividi e qualche strascico di dolore. La magia bianca non era esattamente il mio campo, mi sapevo curare ma non ero (ancora) molto forte in quel genere di incantesimi.
Chiusi gli occhi, concentrandomi.
 
Non aiutava sentire quel traditore che si affannava intorno a me. Quando la mia mente si fosse distolta dall’operazione aggiusta-naso, LO AVREI UCCISO.
 
La Spada di Luce sarebbe tornata a me in modo molto, molto doloroso per Gourry.
 
“Lina, scusa… scusami, scusami! Ecco… ecco tieni, è un fazzoletto pulito!”
 
Lasciai andare l’incantesimo e, dopo aver afferrato il fazzoletto umido di pioggia, iniziai a tamponarmi delicatamente la faccia. Accidenti, quanto sangue… Neanche a lavarlo sarebbe più venuto pulito.
 
Feci per renderglielo, un affarino di batista, molto delicato e… con un monogramma. “Credo che la tua fidanzata non sarà contenta del modo in cui hai ridotto il suo pegno d’amore.” Ironizzai.
 
Gourry si mise una mano dietro alla testa, abbassando gli occhi. “Ecco… era di mia madre.”
 
Rimasi in silenzio, osservandolo fino a quando non riportò lo sguardo su di me. “Mi dispiace di averti fatto male. Io… non volevo.”
 
Ok, avevo deciso di non friggerlo però VOLEVO DELLE SPIEGAZIONI.
 
“Possiamo tornare all’asciutto e parlare?” Alzai un sopracciglio, tastando con cautela le zone limitrofe al mio povero naso e finendo col sobbalzare. La faccia mi faceva male, non un male cani  ma era comunque saggio cercare di non avere altri incidenti.
 
La bocca di Gourry si piegò in una smorfia.
 
“Senti. NON ti strapperò di mano la spada, se è questo che temi. Ma una spiegazione me la devi.” Stava cedendo… bastava mettere il carico da novanta, “Insomma, mi hai quasi spaccato la faccia…”
 
Si accigliò. “Io non l’ho fatto apposta… e poi SE TU non mi avessi inseguito…”
 
Coooooooooosa?
 
Fu il mio turno di accigliarmi. Solo che quando mi scoccio io, le cose tendono a esplodere. Chiedete pure ai miei maestri di Zefilia.
 
Chiusi gli occhi e sussurrando, allungai le mani. Una piccola luce iniziò a formarsi tra i miei guanti.
 
“OH DEI! No, Lina, no no no NO! Ok, o-kay!”
 
Lasciai il piccolo Lighting orbitare sopra di noi. Bè, era OVVIO che non avrebbe capito la differenza tra l’evocazione di una Palla di Fuoco e di un Lighting. Sorrisi. “Adesso sì che ragioniamo, Gourry!”
 
Rimanemmo per un paio di minuti in silenzio uno di fronte all’altro, bagnati fradici, infreddoliti, Gourry che occhieggiava con sospetto il Lighting.
 
“Quel… coso. Non esploderà?”
 
“No, non lo farà. E’ solo un innocuo tenero Lighting. Si va?”
 
Gourry sembrò riflettere, poi annuì. “Si va.” Sorrise. “Ehm… ma DOVE si va?”
 
Mi scese una gocciolona. “Torniamo al capanno?” A volte mi sembrava scemo, se mi era concesso dirlo. Alzai la testa verso il cielo cupo e sospirai. “Vieni qui.”
 
Si avvicinò. “Perché?”
 
“Perché al capanno ci torniamo in volo, testa di medusa!!!”
 
“No, io…”
 
“Gourry, ti prego, TI PREGO, non ho la forza morale di discutere. Piove a dirotto, forse lo avrai notato, il capanno è LONTANO e non ho voglia di farmela a piedi quando in volo ci metteremmo pochissimo. Per favore, non mettere alla prova la mia pazienza.”
 
Gourry strinse gli occhi. D’accordo ero decisamente più giovane di lui e non sempre ragionevole ma per Ceiphied!
 
“Cosa-c’è!”
 
Stavo davvero, davvero per arrabbiarmi. Lo “spadaccino” storse la bocca. “C’era uno zombie.”
 
Aveva ragione, c’era UNO zombie. Il che poteva essere un problema. Ma lo aveva abbattuto con la spada e non ne erano comparsi altri… avrebbero potuto ma se ci fosse stato sotto qualcosa di più grosso lo avrei notato. O no?
Quindi…
 
“C’era UNO zombie. UNO. Lo hai eliminato e non ne ho visti altri mentre sorvolavo il bosco…”
 
Mi interruppe. “Ma con la pioggia potresti non averli notati.”
 
“ESATTAMENTE quale è il tuo problema?”
 
“E’ che non voglio dover usare ancora la spada. Né voglio che la usi tu… e se non fossi intervenuto con la spada lo zombie ti avrebbe aggredita!  Preferisco cercare un luogo più sicuro.”
 
Dunque. Mi aveva appena detto che come maga non valevo nulla. Adesso non per vantarmi ma conosco decisamente MOLTI incantesimi e mi so difendere benissimo, se LUI non mi si fosse parato davanti con quel suo cavolo di fare cavalleresco avrei spazzato via lo zombie, lui e la sua eventuale famiglia zombie, nel caso. Avevo due opportunità: la prima era arrabbiarmi MOLTO (e già ero sulla buona strada) friggere Gourry  e poi andarmene con la spada, la seconda era stare zitta (mordendomi a sangue la lingua) e cercare un posto sicuro per sfogare la mia curiosità. Il posto sicuro sarebbe stato all’asciutto e ci sarebbe stato cibo, non avrei usato un incantesimo per nulla (non che punire Gourry si potesse definire nulla ma insomma…) mi sarei fatta spiegare per BENE cosa diavolo gli passava per il cervello e TUTTO QUELLO CHE MI STAVA NASCONDENDO.
 
Soppressi quindi i miei peggiori istinti e sospirai di nuovo. “D’accordo Gourry. Un posto sicuro. Ma poi dovrai raccontarmi alcune cose. Se cercherai di fuggire scoprirai a tue spese che non sono la maga scarsa che ancora inspiegabilmente credi che io sia.”
 
“D’accordo raggio di sole.”
 
Ma mi sta prendendo per il c…???
 
Strinsi gli occhi poi, rimanendo stoicamente ferma nella mia decisione di non ucciderlo, gli afferrai la mano.
 
“RAYWING!”
 
Mentre Gourry frignava schizzammo in alto, in un tripudio di fango, verso “un posto sicuro”.
 
 
 
  
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