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Autore: Kimly    11/05/2016    2 recensioni
Gli anni ad Hogwarts di Fred, George ed Angelina.
Gli anni in cui hanno affrontato battaglie e prove difficili, riuscendo a superarle.
Ma anche gli anni dei cambiamenti e della nascita di sentimenti dapprima sconosciuti.
Questa è la loro storia, la storia del gruppo "F.A.G" e dei loro amici.
[Personaggi principali: Fred e George Weasley, Angelina Johnson, Alicia Spinnet, Lee Jordan, Oliver Baston e Katie Bell]
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alicia Spinnet, Angelina Johnson, Fred Weasley, George Weasley, Katie Bell
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
Capitoli:
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Capitolo 50

 

-Ehm, questo dovrebbe essere... Forse... Essenza di belladonna?- tentò Angelina, controllando una boccetta contenente un liquido color lilla.

Katie, intenta a contemplare i tarocchi di fronte a sé, lanciò una breve occhiata alla boccetta e sospirò.

-No, è essenza di Grinzafico.-

-Oh.- Angelina piegò la bocca -Certo che le lezioni di Piton non mi sono servite un granché.-

Alicia, che stava sfogliando un libro, diede una gomitata all'amica e le indicò Katie che aveva ancora lo sguardo perso nel vuoto.

-Pulce, tutto bene?- domandò Angelina, lasciando da parte l'essenza di Grinzafico e sedendosi accanto a lei -Sei sovrappensiero.-

-Perché me lo dici?- domandò Katie, voltandosi verso le due ragazze.

Erano in una delle numerose stanze della casa, quella che di solito veniva utilizzata per le lezioni di Divinazione per Katie o per creare le pozioni che servivano all'intero gruppo.

Alicia chiuse il libro e lo posò sul letto, poi disse.

-Beh, forse perché di solito è Oliver quello che ti aiuta in queste cose.- l'amica si avvicinò al tavolo dove Katie e Angelina erano sedute -O forse perché i tarocchi sono più comprensibili se li si legge dalla parte giusta.-

Alicia voltò una delle carte, che mostrò la figura della Luna.

Katie si accorse di non aver girato neanche una carta e tentò un sorriso ingenuo che non convinse né Alicia né Angelina.

-Oliver ed io abbiamo discusso.- confessò la più piccola, sapendo di non poter fingere con le sue amiche -Tanto per cambiare.-

Angelina si morse un labbro e guardò Alicia che abbassò gli occhi, quasi come se volesse contemplare il pavimento.

-George ed io non ci parliamo da tre giorni, non veramente comunque.-

-Credo sia normale.- commentò Alicia per tranquillizzarle -In fondo è stato tutto così improvviso! Vi siete scambiate George in un giorno ed è normale che tutti voi dobbiate abituarvi a questa nuova situazione.-

Angelina e Katie si voltarono a guardarla, la prima alzò un sopracciglio, mentre la seconda piegò la testa per osservarla meglio.

-Bentornata, cara e vecchia Alicia.- disse Katie, tra lo sconvolto e il divertito.

-Non ti vedevamo da un po', a cosa dobbiamo l'onore?- domandò Angelina, ironica.

-Forse non sarò stata il massimo del tatto, ma ho ragione. La questione fra voi quattro è... bizzarra, atipica e credo che ci vada del tempo.-

-Oliver vuole che stia lontana da George.- Katie girò una carta a caso e scoprì il Matto -Che non gli sia più amica, capite? Sarà temporaneo anche questo?-

Angelina fece un sorriso e accarezzò la testa dell'amica con tenerezza.

-Ollie è solo geloso, pulce, non te ne rendi conto? Non ha mai amato nessuno tanto quanto ama te, per cui ha solo paura che tu possa... ricambiare idea e tornare da George.-

-Campionessa di tatto anche tu, Angie.- rise Alicia, scuotendo la testa -Però è vero. Oliver era geloso di George ancora prima di accorgersi di amarti, è naturale che adesso voglia tenerti tutta per sé.-

-Com'è uscito fuori l'argomento George?- chiese Angelina, curiosa, ma c'era in lei un pizzico di gelosia che provò a cacciare via.

-Ho solo detto che vorrei che riniziasse a parlare con George e che anche a me piacerebbe riavere il rapporto di un tempo...- Katie guardò Angelina -Sempre che tu sia d'accordo.- Katie sospirò -Vorrei solo che le cose tornassero come prima, è chiedere troppo?-

-Sì.- risposero all'unisono Angelina e Alicia, lanciandosi poi un'occhiata.

Angelina prese fiato e disse.

-Vi dico solo che fra me e George le cose non vanno e non so il perché. So cosa provo, ma non sono certa che per lui sia lo stesso. Penso che non senta più le stesse cose dopo... Katie.-

La più piccola sobbalzò.

-Cioè, sei gelosa di me? Non esserlo, George vuole te.-

-Non mi sembra proprio.-

Alicia guardò le sue amiche, notando la disperazione nei loro occhi.

-Sentite, almeno per oggi lasciamo da parte i nostri problemi. Abbiamo cose più importanti a cui pensare, come il mal di stomaco di Katie che stamattina l'ha addirittura svegliata.-

Katie annuì, dandole ragione.

-Devi concentrarti per vedere se riesci a vedere qualcosa, qualsiasi cosa che ci aiuti in questo caos che sta per scoppiare.-

-Hai ragione.- disse Angelina, tornando a controllare gli ingredienti, mentre Alicia avvicinava la sfera di cristallo di fronte a Katie.

-Oggi verranno Lupin e Kingsley per la registrazione di Radio Potter e Fred vuole dare una mano, per cui prima mi occuperò di loro, poi darò una mano all'altro gruppo con degli incantesimi che ancora non riescono a fare...-

-Hai calcolato il tempo per mangiare, dormire o respirare?- la frenò Angelina, divertita -Sei strana anche tu da un po' di giorni.-

-Io sto bene, sono solo agitata e controllare tutto mi aiuta a non pensarci.- Alicia aprì la porta -Casomai più tardi mando qualcuno ad aiutarvi.-

-Va bene, a dopo.- disse Angelina, seguendola con lo sguardo mentre usciva dalla stanza -Hai notato? Ha detto “nostri problemi”.-

Katie non rispose, lo sguardo perso nella lettura della sfera di cristallo.

-Katie... Katie!?-

 

 

 

Alicia stava scendendo le scale, quando si scontrò con Fred e Lee che salivano dal piano di sotto.

-Cercavamo proprio te.- proruppe Fred con un sorriso -Lupin e Kingsley arriveranno a momenti, ma noi dobbiamo sistemare le attrezzature e rivedere il copione, per cui quando arrivano...-

-Li faccio salire da voi, tutto chiaro.- concluse Alicia, guardando solo Fred come se Lee non esistesse -Il copione?-

Fred rise con lei e fece cenno a Lee di andare. Il ragazzo stava cercando lo sguardo di Alicia, ma non lo trovò, per cui lasciò perdere e seguì l'amico.

Fred, che aveva notato tutto, corrugò la fronte in confusione, ma decise che avrebbe indagato successivamente e salutò Alicia che ricambiò a stento.

-Di cosa dovrei parlare questa volta esattamente?- domandò Fred, salendo le scale, mentre Lee, silenzioso, faceva lo stesso.

Senza ottenere risposta, Fred alzò gli occhi al cielo e si bloccò sul posto.

Lee gli finì addosso, sbattendo il naso sulla schiena del ragazzo.

-Ahia. Fred, perché ti sei fermato all'improvviso?-

-Amico, ho capito che è successo qualcosa fra te e Alicia, ma non pensarci adesso. Radio Potter andrà in onda stasera ed è più importante.-

-Diventare adulti fa schifo.- commentò Lee, sbuffando -Bisogna mettere da parte la tua vita privata in favore di quella lavorativa, anche quando la tua vita privata è talmente complicata da farti impazzire!-

-Ah, a chi lo dici!- si lamentò Fred con drammaticità e Lee comprese che, benché volesse scherzarci su, l'amico era più serio di quanto volesse dare a vedere -Ma ripeto, purtroppo non abbiamo tempo per queste cose, almeno non oggi.-

-Lo so, ho capito.-

-Smetti semplicemente di pensarci.-

Lee si grattò la testa, il suo tic tipico che fece sorridere Fred, e poi disse.

-Fosse così semplice...-

 

 

-No, no e no. Non devi stringere la bacchetta così forte, devi avere un tocco più leggero per questo incantesimo.- ripeté Alicia, impaziente, e Chris annuì e provò ad imitarla.

-Non è così complicato.- lo spronò Leanne, mentre Alicia le faceva cenno di pensarci lei -Dai, Chris, riprova.-

Alicia passò accanto a Daphne e a Nolwenn: la seconda, ancora con la gamba fasciata, stava insegnando alla prima ad effettuare un Patronus sotto la supervisione di Jared, ma per lei risultava ancora molto difficile.

Paul e Tamara, poco più avanti, stavano guardando Brad che faceva vedere loro come trasfigurare qualunque oggetto in una potenziale arma, mentre Suzanne, distante da loro, sotto uno degli alberi del giardino, osservava la scena in silenzio.

Alicia le si avvicinò e le coprì la visuale.

-Cosa stai facendo?-

Suzanne le fece un sorriso ironico e replicò.

-Faccio una riflessione sull'universo.-

-Divertente.- Alicia alzò gli occhi al cielo -Si stanno tutti impegnando a fare qualcosa, per cui che ne dici di rimandare le tue riflessioni ad un altro momento e darti da fare?-

-Tutta questa roba servirà davvero a qualcosa? Voglio dire, quando sei solo in mezzo alla battaglia non pensi razionalmente. E sono sicura che se mai dovessi trovarmi nei guai il mio primo pensiero non sarebbe quello di trasformare un mestolo da cucina in un coltello!-

Alicia corrugò la fronte e fece una smorfia, poi realizzò il vero problema di Suzanne e provò a sorriderle.

-È normale avere paura, Sue.- la ragazza, sentendosi chiamare così, sobbalzò -Sarebbe più facile scappare, ma se sei rimasta ci sarà pure un motivo, no?-

Suzanne continuò a fissarla, in attesa che finisse. Alicia ricambiò lo sguardo, sperando che lei dicesse qualcosa, ma, quando capì che Suzanne non voleva dirle nulla, le fece un cenno di salutò e si allontanò.

La ragazza andò verso Brad, Tamara e Paul e bloccò la spiegazione del più grande.

-Posso parlarti?- domandò Alicia, rivolta a Brad che annuì e lasciò soli gli altri due.

-Tutto bene?- chiese lui con un sorriso incoraggiante.

-Dimmelo tu, cos'ha Suzanne?-

Brad lanciò uno sguardo a Suzanne, che aveva raggiunto Paul e Tamara e stava chiacchierando con loro.

-Perché lo chiedi a me?-

Alicia piegò le labbra e spalancò gli occhi per prenderlo in giro e lui rispose con un sorriso.

-Non ha niente. Lei è sempre strana.-

-Sai che non è vero.-

Brad sbuffò e disse.

-Le urla di Katie di stanotte hanno svegliato tutti e all'improvviso tu organizzi nuovamente queste lezioni. Non ci vuole un genio per capire che sta per succedere qualcosa. Siamo tutti strani oggi.-

Alicia sospirò e si morse le labbra, nervosa.

-Al momento non sta succedendo ancora nulla, quindi cercate di stare calmi.- Alicia si voltò verso Suzanne e poi tornò a concentrarsi su Brad -Parlale tu, va bene?-

-Proprio io?-

-Oh, ma andiamo, cos'avete tutti quanti!? Sì, proprio tu, visto che le gironzoli sempre attorno.- Alicia fece per andarsene -Ma se proprio non vuoi, chiederò a Paul, basta che qualcuno le parli.-

-Ci penserò io, tranquilla.-

Jared, che aveva sentito tutto, si spinse verso la ragazza e la prese per mano.

-Ehi, allora? Cos'ha visto Katie?-

-Non lo sa ancora, ma Angelina la sta aiutando a capirlo.- Alicia si guardò intorno -Sai dov'è Oliver?-

-Credo sia uscito per andare a trovare la sorella.-

-Perfetto.-

-Non ti starai spremendo troppo?- continuò lui, teso -Siamo tantissimi in questa casa, puoi anche delegare qualcosa agli altri se non ce la fai.-

Alicia riuscì finalmente a fissarlo negli occhi, provando a cancellare l'espressione colpevole che il suo volto assumeva tutte le volte che guardava Jared.

-Hai qualcosa, lo so, e anch'io ho qualcosa, ma parleremo quando sarai più calma.-

-Jared...-

-Posso darti un consiglio? Circa queste lezioni, intendo.-

-Certo.- rispose Alicia, tentando un sorriso.

-Quella volta che ci siamo battuti fuori dal San Mungo, hai colpito Greyback per primo ed è stato un errore. Per quanto feroce, Scabior è senza dubbio più forte di quel lupo mannaro e più furbo.-

-Quindi?-

-Quindi se mai dovesse riaccadere una situazione del genere, non agire solo d'istinto, cerca anche di pensare velocemente alla soluzione più intelligente.- Jared le toccò i capelli con dolcezza -Per te non dovrebbe essere affatto una cosa difficile.-

Alicia si scostò da quel contatto e annuì.

-Nolwenn, Brad ed io possiamo sostituirti qui se hai altre cose da fare. Potremmo anche chiedere l'aiuto a tua madre, sembra una strega in gamba.-

-Lo è.- Alicia ci pensò su e acconsentì -D'accordo, sono tutti vostri.-

 

 

 

-Katie ha avuto delle visioni?- domandò Lupin, sedendosi accanto a Kingsley che aveva già preso posto al tavolo rotondo della stanza.

Alicia era entrata poco prima, portando tè e biscotti, per poi lasciarli da soli.

-Non proprio.- chiarì Fred, addentando un biscotto -Finora aveva avuto solo delle brutte sensazioni, delle specie di mal di stomaco che le venivano tutte le volte che stava per succedere qualcosa.-

Lupin e Kingsley si servirono una tazza di tè, interessati, mentre Lee, dopo aver assaggiato un biscotto, sbottò.

-Oh, Merlino, sono orribili! Li ha fatti Alicia?-

I tre gli lanciarono un'occhiata rassegnata e lui si scusò e fece segno a Fred di continuare.

-Ma ieri notte ha iniziato ad urlare e ad agitarsi nel letto.- riprese Fred, come se non fosse stato interrotto -E quando siamo entrati nella sua stanza, per capire cosa fosse successo, lei ha iniziato a dire cose senza senso.-

-Sembrava posseduta.- aggiunse Lee, per far capire meglio il concetto.

-Le ragazze stanno provando a capire cos'ha sognato, ma sicuramente non è nulla di buono. Quando Oliver, George e Angelina sono riusciti a calmarla, era praticamente mattina.-

-C'è da dire che siete tutti molto scossi, per cui nella migliore delle ipotesi Katie può aver fatto semplicemente un incubo.- ammise Lupin, provando ad essere razionale.

-Non pressatela troppo.- gli fece eco Kingsley, posando la sua tazza sul tavolo -Noi vi terremo sempre aggiornati sulle questioni più importanti. Se dovesse succedere qualcosa di serio, lo verreste comunque a sapere da noi.-

-Ci direte davvero tutto?- domandò Lee, sconvolto.

-Il necessario, ma vorremmo parlarne anche con gli altri.- Lupin lanciò un'occhiata a Fred -Tuo fratello, per esempio, e anche Oliver e le ragazze.-

-Il gruppo insomma.- chiarì Fred, rivolto a Lee che annuì.

-Sarebbe bello potervi aiutare però.- disse ancora Lee, di colpo energico -Far parte dell'Ordine e tutte le altre cose.-

Lupin e Kingsley gli fecero un sorriso accondiscendente, come se fosse un bambino desideroso di giocare a fare l'adulto.

-Radio Potter è un grande progetto, Lee, dovresti essere fiero di quello che stai facendo.- disse Kingsley, le mani strette alla tazza -Ci sono diversi modi per combattere e difendersi, non è per forza necessario scontrarsi con Mangiamorte e Ghermidori per resistere a Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato.-

Lupin annuì e fece un altro sorriso.

-E poi non credo che il tuo gruppo sarebbe d'accordo di lasciarti venire con noi. L'avete dimostrato molte volte, no? Uniti siete più forti.-

Fred fece un cenno d'assenso verso Lee che ricambiò lo sguardo, a metà tra lo scettico e il confuso.

-Alicia ti ucciderebbe prima ancora di varcare la soglia di casa e sarebbe stato tutto inutile.- espresse Fred, divertito, e Lee sorrise con lui. Poi, dopo aver letto l'orologio, continuò.

-Siete pronti?- Lee guardò le tre persone di fronte a loro -Romulus, Royal, ehm...-

-Mordente!- disse Fred, alzando gli occhi al cielo -Insomma, possibile che ancora non te lo ricordi?-

-Scusa, scusa.-

 

 

 

L'altro gruppo aveva appena finito di cenare: erano tutti stanchi, tesi e desiderosi di conoscere le novità che quella giornata aveva portato con sé.

Tamara continuava a guardare i suoi amici come se volesse imprimere nella mente ogni loro minimo particolare, continuando a toccarsi la fede con agitazione.

Paul le prese la mano per tranquillizzarla e lei la strinse forte, calmandosi un poco.

Chris si alzò per andarsi a sedere sul divano e rilassarsi e Leanne gli corse dietro per sedersi fra le sue gambe e lasciarsi abbracciare.

Nolwenn, intenta a sparecchiare la tavola, lanciò un'occhiata a Jared che la stava aiutando e lui, passandole vicino, le strinse una spalla per farla sentire meno sola e in difficoltà.

Brad fece vagare lo sguardo su Suzanne che non aveva ancora finito la sua cena e stava girando la sua minestra per la quarta volta.

-Ragazzi, potremmo agitarci dopo?- se ne uscì all'improvviso Brad -Katie potrebbe solo aver avuto un brutto sogno.-

-Le sensazioni di Katie prevedono sempre terribili avvenimenti.- annunciò Suzanne, non staccando gli occhi dalla minestra -Non può essersi sbagliata.-

-Positiva.- ironizzò Brad, scuotendo la testa.

Tamara si alzò dalla tavola e salutò tutti prima di salire al piano di sopra, pronta ad andare a dormire.

Paul tamburellò le mani sulla tavola e fece spallucce verso Brad.

-Anche se dici di stare tranquilli, non possiamo evitare di pensare che questa potrebbe essere la nostra ultima notte insieme ed è difficile da accettare.- commentò lui, lasciando la cucina e seguendo la moglie per le scale.

-Forse dovremmo stare tutti insieme stasera.- propose Leanne e Chris si ritrovò d'accordo -Potrebbe davvero essere...-

-Basta dire “ultima notte”, siete snervanti!- la interruppe Suzanne, infastidita -Pensate che Agnes o Henry non sapevano nemmeno quale sarebbe stata la loro ultima notte, per cui smettetela di lagnarvi.-

Daphne, seduta accanto a lei, fece per parlare, ma Brad la bloccò e fece cenno a Suzanne di uscire fuori in giardino.

La ragazza alzò gli occhi al cielo, ma ubbidì, mentre le persone rimaste in cucina provavano a capire cosa l'avesse spinta a reagire così.

-Cosa diavolo ti è preso?- sbottò Brad, una volta che Suzanne chiuse la porta del giardino dietro di sé -I tuoi amici sono un fascio di nervi e tu li attacchi in quel modo?-

-Ti stavo solo dando una mano.- chiarì Suzanne, incrociando le braccia al petto -Stavo facendo capire che è meglio godersi il momento piuttosto che aspettare la fine o qualcosa del genere.-

-Belle parole.- ammise Brad, avvicinandosi -Ma perché tu non riesci a fare lo stesso? Oggi non hai provato neanche una volta a eseguire un incantesimo.-

-Non ce n'è bisogno.-

Brad provò a capire cosa stesse pensando, ma non ci riuscì.

-Hai in mente qualcosa.-

-Non ho in mente niente.- Suzanne fece per andarsene -Sono solo nervosa, tutto qui.-

Brad rallentò la sua fuga, prendendole un braccio e tirandola di fronte a sé.

-Qual è il problema? Dimmelo o non ti faccio andare a dormire.-

-Tutto questo è il problema.- ammise Suzanne, passandosi le mani sopra al viso -Tutto questo è stato creato per proteggermi e guarda quello che è già successo! Agnes e Henry sono morti perché io non sono voluta scappare e vi ho coinvolti.-

-È stato Phil il responsabile, non tu.-

-Non è vero.- Suzanne strattonò la mano di Brad e pose una certa distanza tra loro -Non puoi pretendere che io sia felice nel vedervi allenare, quando avreste potuto non immischiarvi. Senza di me stareste meglio.-

-Che stai dicendo? I tuoi amici non ti avrebbero mai lasciato sola e avremmo partecipato comunque a quello che sta per scoppiare. Saremmo stati tutti coinvolti lo stesso, Sue. Non prenderti il merito di una guerra, perché d'accordo che sei importante, ma non così tanto.- rise Brad, provando a sdrammatizzare.

-Non sei divertente.- sbuffò Suzanne, le braccia nuovamente incrociate al petto.

-Neanche tu.- Brad annullò ancora una volta la distanza fra di loro, un ghigno divertito sul viso -Stai entrando in paranoia per nulla.-

-Tuo padre non ti da la caccia a causa mia?- insistette lei, decisa.

-Mi odia per un insieme di fattori e questo comprende anche te, ma non è proprio colpa tua. Non hai fatto niente per legarmi a te, eppure è successo.-

Suzanne fece una smorfia contrita e Brad rise e le fece segno di avvicinarsi.

-No, evitiamo.-

Brad non la stette a sentire e la strinse a sé prima che potesse lamentarsi ancora e le disse.

-Sei quasi carina quando ti preoccupi per me.-

-Non ero preoccupata per te.- disse lei, lasciandosi stringere.

-Bugiarda.-

 

 

 

Jared era con Nolwenn in terrazza quando Alicia si precipitò da loro con il fiatone.

-Ti cerco da mezz'ora, dove diavolo eri finito!?-

Jared e Nolwenn si guardarono e poi il ragazzo disse.

-Ehm, qui? È successo qualcosa?-

-Sì, devo parlarti ed è urgente, quindi se puoi rimandare...- Alicia lanciò un'occhiata eloquente a Nolwenn che, capendo l'antifona, disse.

-Ricevuto, me ne vado. A più tardi.-

Una volta rimasti soli Jared provò ad avvicinarsi ad Alicia, ma lei alzò una mano per fermarlo.

-Fidati, non vorrai avermi vicino quando ti dirò questa cosa.-

Jared si fermò sul posto e attese, confuso come poche volte nella vita.

-So che avevi detto che volevi parlarmi una volta tranquillizzata, ma non posso calmarmi se non ti dico la verità.-

-Alicia...-

-Lee ed io ci siamo baciati.- sputò lei, agitata. Alicia non ebbe il coraggio di sostenere il peso di quello sguardo accusatorio, per cui fece vagare il suo per la terrazza.

-So che vorresti dirmi un sacco di cose, vorresti dirmi che in queste settimane non ho fatto altro che ignorarti e potresti lamentarti per come si sono comportata quando Nolwenn è stata ferita.- Alicia arrossì per quello che stava per dire, ma continuò lo stesso -E so che non abbiamo ancora chiarito quella questione per via del ritorno di Lee, ma prima volevo parlarti io.-

Jared strinse i pugni e piegò le labbra, infastidito.

-So che è orribile questa cosa, ma prova a capire la situazione. È difficile da digerire, ma, per favore, ascoltami. Lui aveva fatto così tante cose per me e avevo rischiato di perderlo per la seconda volta, per cui è stato un istinto, non... non è stato niente.-

Jared spalancò le braccia e fece una mezza risatina ironica.

-Ti ha baciata lui o l'hai baciato tu?-

Alicia non replicò, un silenzio colpevole che colpì Jared peggio di una confessione.

-Dai, non sei così ingenua. Come puoi dire che non è stato niente, non puoi essere semplicemente sincera?-

Alicia aveva un nodo in gola che non voleva scendere, ma si sforzò di parlare, nonostante le lacrime.

-Io sono ancora innamorata di Lee.-

-L'hai detto.- soffiò Jared, con il battito accelerato.

-L'ho detto, ma...- iniziò Alicia, guardandolo per la prima volta -Sono anche innamorata di te.-

-Non tirarmi fuori anche tu quella teoria.-

-Nessuna teoria, solo buonsenso.- Alicia provò a sorridere, asciugandosi il viso -Lee è stato il mio primo amore, sarò sempre legata a lui e sarà sempre strano vederlo con un'altra ragazza, ma... sono convinta che fra me e te possa funzionare.-

-Vuoi che funzioni, è diverso.- sospirò Jared, non sapendo come replicare senza urlarle addosso la sua frustrazione -Pensi che tornare con Lee sarebbe una sconfitta, per questo ti sforzi di stare con me, ma non è così che dovrebbe essere. Non deve essere così.-

-Io non voglio tornare con Lee.-

-Dimostralo.- Jared lo disse d'impulso senza pensarci e Alicia provò a capire -Prendiamoci una pausa e vediamo cosa succederà.-

-No.- Alicia scosse la testa, di colpo impaurita -Io non credo nelle pause, guarda cos'è successo a Fred e ad Angelina, non voglio questo.-

-Neanch'io voglio questo.- Jared indicò se stesso e Alicia -Questa cosa dei triangoli sta dando alla testa a tutti, nessuno ha più una relazione normale in questa casa, con l'esclusione di Paul e Tamara. E io non merito questo, Alicia, non merito di essere trattato così.-

-Lo so.- Alicia provò nuovamente a reprimere le lacrime -Ti sei sempre comportato bene e sei un ragazzo favoloso, per questo ti sto chiedendo di ripensarci. Non lasciarmi anche tu.-

-Io ti amo, Alicia.-

-Anch'io ti amo.-

Jared sospirò e si mise le mani in tasca, nervoso.

-Ma devo essere egoista questa volta e mettermi al primo posto. Dobbiamo lasciarci per un po', perché voglio che tu torni da me con la consapevolezza di aver scelto di tornare. Voglio che il tuo cuore ti riporti da me, non il tuo orgoglio.-

Alicia non replicò, mordendosi la lingua, poi si voltò senza dire una parola e corse via.

 

 

 

Angelina, mano nella mano con Katie, incontrò Alicia, Oliver e George sull'ultimo pianerottolo della casa.

Katie era ancora scossa per quello che era successo poco prima con Angelina, che le aveva raccomandato di raccontare tutto agli altri solo in un secondo momento.

Fred era sceso mezz'ora prima per chiedere al suo gruppo di raggiungere lui, Lee, Lupin e Kingsley e nessuno aveva domandato di più, perché il tono di Fred aveva convinto tutti senza indugio.

-Siete appena arrivati anche voi?- domandò Angelina, evitando di incrociare lo sguardo con George -Oppure non avete avuto il coraggio di entrare?-

-La registrazione è appena finita e stavamo per farlo.- chiarì Oliver, capendo subito che qualcosa non andava in Katie -Voi avete novità?-

-Ve ne parleremo dopo.- disse Katie, guardando Alicia come se fosse stata lei a farle la domanda.

Angelina non riuscì più a trattenersi e guardò George che, però, stava studiando Katie come se avesse l'abilità di leggerle dentro.

Lei trattenne un gemito di frustrazione e, come se George l'avesse sentita comunque, lo sguardo di lui si spostò da Katie ad Angelina che non staccò gli occhi da quelli di lui.

-Entriamo, dai.- sussurrò Alicia, le mani erano strette lungo i fianchi per evitare che qualcuno la vedesse tremare.

George si fece avanti e bussò al posto della ragazza e, quando Lee venne ad aprire, fece segno ad Alicia di andare per prima per poi seguirla subito dopo.

Angelina e Katie entrarono insieme, ancora tenendosi per mano, e Oliver fu l'ultimo, chiudendosi la porta dietro di sé.

La stanza era molto luminosa, nonostante fosse sera; i mobili erano spariti e al centro di essa era stato portato un grande tavolo rotondo dove c'erano ancora i vassoi con i biscotti e il tè che Alicia aveva portato qualche ora prima.

Il tè era finito e i pochi biscotti che erano rimasti non sembravano poi così invitanti.

Lupin, Kingsley e Fred erano seduti l'uno accanto all'altro, mentre Lee si sedette in una delle sedie più vicino agli altri e fece cenno agli amici di fare altrettanto.

Katie si sedette accanto a Lupin e gli lanciò un'occhiata: un tempo la ragazza conosceva praticamente a memoria il suo volto, perché era sempre stato il suo professore preferito e il suo eroe, ma ora era quasi irriconoscibile, sembrava più vecchio e oramai i capelli grigi avevano superato quelli castani in quantità.

Sembrava stanco, più del solito, come se non dormisse da ere intere.

Lui notò il suo sguardo e le fece quel sorriso gentile che un tempo l'avrebbe fatta arrossire, ma Katie quella volta non arrossì, ma rispose con la stessa intensità.

-Prima le buone notizie.- se ne uscì Fred, alzandosi in piedi. George non trattenne il sorriso, conscio che il fratello amasse non solo sdrammatizzare per dare speranza a tutti loro, ma anche essere al centro dell'attenzione -Lupin e Tonks stanno per diventare genitori.- proruppe con un sorriso e tutti non poterono fare a meno di sorridere e di lanciare sguardi carichi di affetto al loro professore.

-È meraviglioso!- commentò Katie con gioia. Conosceva poco Tonks, ma le era sempre stata simpatica e Lupin meritava qualcuno che lo rendesse davvero felice.

-E lei come sta, tutto bene?- domandò Angelina, quella notizia le aveva dato una scossa di felicità che quasi le fece dimenticare il perché fossero riuniti lì.

-Bene, bene.- L'espressione di Lupin era strana, ma il suo sorriso non si scompose -Però non vi abbiamo chiesto di parlare per questo.-

-Volevamo darvi qualche informazione in più.- chiarì Kingsley dopo aver visto i visi perplessi di tutti -Sappiamo quello che state facendo e magari per voi è solo un piccolo contribuito rispetto a quello che sta facendo l'Ordine, ma voi siete davvero importanti per questa società.-

-Addirittura?- Le sopracciglia di Oliver si alzarono pericolosamente e il gruppo capì che il suo cervello stava lavorando freneticamente.

-Ollie, non vogliono ingaggiarci o cose del genere.- disse subito Lee, ridendo però dell'idea dell'amico.

-Nonostante siate maggiorenni, siete pur sempre dei ragazzi.- disse Lupin, scandendo bene le parole -E vediamo che avete già abbastanza da fare qui.-

-Sì, quello che intendevo era che elaborare un piano come quello che avete ideato e salvare un intero orfanotrofio non è cosa da poco, soprattutto in questo periodo. Avete rischiato molto e rischierete molto ancora.-

-E tutto per salvare una sola persona.- aggiunse Lupin, incrociando le mani di fronte al viso -Notevole.-

-Non era una persona qualunque, ma anche se lo fosse stata sarebbe stata comunque una vita degna di essere salvata.- fu Alicia a rispondere, non riuscendo a trattenersi come sempre.

Gli amici annuirono dopo aver sentito quelle parole, appoggiandola con uno sguardo affettuoso.

-Già, è proprio questo che intendevo. Fino a quando ci saranno persone come voi, pronte a rischiare tutto pur di salvare anche solo una vita, magica o non, questo sarà un mondo degno di essere preservato.- concluse Kingsley con il suo tono conciliante che aveva l'effetto di un calmante -Soprattutto quando fra di voi ci sono figli di persone che hanno una certa fama nel nostro mondo, come Alicia o il figlio di Shermann Anderson.-

-Brad non è come suo padre.- se ne uscì Lee, senza nemmeno pensarci e i gemelli lo guardarono come se fosse impazzito all'improvviso -Beh, che c'è? È vero!-

-Era questo che volevate dirci? Che stiamo facendo un buon lavoro e che siamo delle brave persone?- domandò Angelina, sperando di ottenere una risposta affermativa, ma capendo di aver posto una domanda stupida nel momento stesso in cui l'aveva detta.

Lupin e Kingsley scossero la testa quasi in sincronia.

-Sostenendo Lee e il suo progetto avete, ancora una volta, fatto tanto, per cui volevamo darvi qualche informazione in più. Informazioni strettamente riservate a quelli dell'Ordine della Fenice, che non devono uscire da questa stanza.-

Oliver guardò Katie, sapendo quanto le sarebbe costato non dire nulla all'altro gruppo, soprattutto a Leanne.

Angelina, invece, lanciò uno sguardo ad Alicia, che si stava mordendo le labbra con lo sguardo fisso a terra.

Lei e Brad erano diventati davvero amici ed Alicia aveva fatto tanto affidamento su di lui.

Angelina sapeva che per Alicia sarebbe stato quasi come tradire Brad, non rivelandogli ogni cosa; ma Brad non avrebbe tenuto Suzanne all'oscuro e ben presto anche il resto del suo gruppo ne sarebbe venuto a conoscenza.

Fu quello, probabilmente, a far capire ad Alicia di non dover rivelare nulla.

-Ovviamente non possiamo dirvi proprio tutto, ma cercheremo di essere il più esaurienti possibili.-

-Oltretutto i gemelli meritano di sapere, dal momento che quasi tutta la vostra famiglia è coinvolta.- aggiunse Lupin e Fred fece per replicare, sicuramente pronto a lanciare una battute delle sue, ma l'ex professore alzò una mano per fermarlo.

-Rimanda le considerazioni a dopo. La storia è abbastanza lunga.-

 

 

 

 

Lupin e Kingsley se ne erano andati da circa mezz'ora, ma il gruppo non si era mosso ancora dal tavolo rotondo e tutti erano in religioso silenzio.

Fred e George si guardavano l'uno l'altro e Lee pensò che probabilmente avevano l'abilità di leggersi nel pensiero o di capirsi senza dire una parola, perché sembravano quasi stessero facendo una conversazione privata.

-In fondo non è così brutta.- mormorò Oliver, tentando di aprire un dibattito. Era rosso in viso, probabilmente per l'agitazione, e questo fece ridere Angelina che si sciolse un po'.

-Sapevamo che Harry aveva una missione da compiere, no?- insistette Oliver, a voce più alta -Ginny l'aveva detto ai gemelli che l'hanno detto a noi, quindi...-

-Ma era diverso!- lo interruppe Katie, agitata -Non pensavamo che fosse una missione così difficile. Sette Horcrux non sono pochi e sicuramente Voi-Sapete-Chi non li tiene nascosti in soffitta.-

Lee fece una mezza risatina nervosa e Alicia gli lanciò un'occhiataccia prima di ricordarsi il loro bacio e spostare lo sguardo.

-Sono solo cinque in realtà, Lupin ha detto che due sono già stati distrutti.- precisò George, che sembrava quasi tranquillo.

-Ma l'Ordine sta davvero facendo il massimo?- chiese Angelina, confusa -Voglio dire, Harry è a caccia di pezzi di anima e loro cosa stanno facendo?-

-Hai sentito Kingsley, stanno tentando di non far crollare del tutto la società magica, perché se succedesse...- Alicia fece un sospiro sconsolato -Anche quella babbana andrebbe in pezzi.-

-Non hanno avuto molto successo, visto che il Ministero è sotto il controllo dei Mangiamorte.- iniziò Oliver, appoggiando Angelina.

-E con i Ghermidori ancora in giro a fare razzie.- aggiunse Lee, trovando Katie dalla sua parte che annuì.

-Oh, andiamo, stanno facendo del loro meglio!- fece Alicia, infervorata.

-Vogliamo parlare di Hogwarts? Pare ci sia un clima di terrore persino lì.- replicò Lee, allungando una mano per accarezzare la testa di Katie che aveva le lacrime agli occhi.

-La nostra Hogwarts.- sussurrò la più piccola, triste.

-C'è ancora la McGranitt.- se ne uscì Fred. Si era alzato in piedi e si era messo dietro la sedia di Alicia, le mani appoggiate alle sue spalle, come se si stesse schierando -E Kingsley controlla O'Tusoe e il Ministero, per cui direi di non perdere la speranza proprio ora. In ogni posto corrotto c'è qualcuno dell'Ordine pronto ad entrare in azione quando sarà necessario.-

-E non è già necessario?-

-No, Angie.- fu George a rispondere, non guardandola però in viso -Il momento giusto verrà quando Harry sarà pronto per sconfiggerlo.-

-E noi saremo pronti con lui.- disse Fred, sorridendo famelico, come se non vedesse l'ora -Ovunque e in ogni momento sarò pronto a battermi. Siete con me?-

-Forse ti ho consigliato troppi film di guerra.- commentò Alicia, di colpo divertita -Queste frasi motivazionali sono un po' esagerate.-

-Dai, Alicia, hai rovinato il momento!- sbuffò Fred, ma rideva di quella risata che tutti ricollegavano ai tempi della scuola -Ci va sempre un discorso pre-battaglia, serve a darti la carica!-

-Non credo che siamo già a quel punto.- disse Oliver con un sorriso -La guerra potrebbe scoppiare anche fra un anno o due.-

-Non proprio.- disse Katie, improvvisamente seria e triste. Angelina si alzò per mettersi accanto a lei e poi posò lo sguardo sui suoi amici, in attesa.

-È il momento di dirvi cos'ha visto Katie.-

Tutti rimasero in silenzio, capendo dallo sguardo delle amiche che si trattava di qualcosa di particolarmente difficile da affrontare.

Alicia e Lee si scambiarono uno sguardo preoccupato, mettendo da parte i loro problemi, sicuramente minori e di poca importanza in confronto a quanto stava per essere rivelato.

I gemelli fecero lo stesso prima di riconcentrarsi su Angelina, preparati a conoscere ogni cosa ed Oliver si alzò velocemente dalla sedia per prendere una mano a Katie e darle forza.

-Coraggio, siamo pronti.- disse prima di sorridere in modo incoraggiante alla più piccola che si schiarì la gola e iniziò.

-No... Non ricordo davvero molto del sogno dell'altra notte. Ricordo solo che ero chiusa in una stanza e non riuscivo a trovare l'uscita ed ero arrabbiata, ferita con... qualcuno...- Katie guardò Oliver e non distolse lo sguardo dal suo, che aveva sempre avuto il potere di calmarla -Poi ricordo dei boati e delle urla, tante, tantissime urla e io correvo alla disperata ricerca di qualcosa e lo stomaco mi faceva malissimo e il cuore... Sembrava quasi che volesse scoppiare nel mio petto tanto avevo paura...-

-Pulce, rilassati.- la interruppe George, vedendola tremare solo all'idea -Sei al sicuro ora e puoi raccontarci tutto senza temere nulla.-

Katie si voltò a guardarlo e annuì, prima di riposare gli occhi sul volto di Oliver.

-Ho capito che ero ad Hogwarts e che c'era una battaglia in corso, una guerra... E così ho provato a cercarvi e vi chiamavo, vi chiamavo e c'era qualcun altro con me che era disperato, ma non ho visto neanche uno di voi...-

Nessuno la interruppe più, così Katie deglutì e riprese il suo flusso di pensieri.

-Questo è tutto ciò che ricordo del sogno, ma stamattina ho visto qualcos'altro.- La ragazza lanciò un'occhiata veloce ai suoi amici: i gemelli si erano sporti in avanti per ascoltare meglio; Lee guardava a terra, come perso nei suoi pensieri; Alicia, invece, si stava torturando le mani, lanciando sguardi ad Angelina che faceva di tutto per risultare calma e tranquilla. Oliver le strinse nuovamente la mano e le sorrise di nuovo -Ho visto Hogwarts devastata, il campo da Quidditch distrutto, Mangiamorte contro Auror e tutta la scuola pronta a combattere e a morire per... Harry.-

Alicia sospirò di sollievo e Lee alzò lo sguardo da terra per guardarla.

-Se hai visto Harry vuol dire che abbiamo una possibilità, che possiamo vincere.- chiarì Alicia, cercando l'approvazione degli amici che non arrivò -Cosa?-

-Hai sentito, no? Alla fine una guerra ci sarà e noi la combatteremo.- disse Lee, tamburellando le dita sul tavolo.

-E quindi? Sapevamo già che sarebbe successo e ci stiamo preparando da un sacco di tempo a questa guerra.-

-Prepararsi e affrontarla sono due cose completamente diverse.- mormorò Angelina, tornando a sedersi -Sono terrorizzata.-

-Noi vinceremo!- tuonò Alicia, sicura di sé. Si voltò verso Fred per cercare supporto e lui alzò una mano per farle segno di non contare su di lui.

-Fred!-

-So che vinceremo, Alicia.- replicò lui con il suo solito sorriso irriverente -Ma la guerra comporta delle perdite, che ci piaccia o no, quindi credo che tutti loro siano un po'... preoccupati di non farcela, ecco.-

-Perché, tu no?- sbottò Lee, prendendolo in giro.

Fred fece spallucce.

-Nah, non sono preoccupato per me. Sono troppo bravo per farmi battere da quegli stupidi Mangiamorte.- George alzò gli occhi al cielo, mal celando un sorriso divertito -Sono preoccupato per voi. Tutto qui.-

I suoi amici lo guardarono con tanto d'occhi e lui scoppiò a ridere.

-Beh, che c'è? Non posso essere preoccupato per il mio gruppo e mio fratello?-

-Wow, c'è proprio una guerra in arrivo se tu, Mister Privo di Tatto, hai il coraggio di ammettere che hai paura per tutti noi.- ironizzò Alicia, ma fece il suo raro sorriso felice che sembrò illuminare la stanza.

-Detto da te poi, Miss Regina dei Ghiacci- la rimbrottò lui e lei gli fece una linguaccia giocosa.

-Vi sembra il momento!?-

I due si voltarono verso Angelina che li stava fissando come se dovessero scomparire da un momento all'altro.

-Angie...- soffiò Alicia, alzandosi dal tavolo e avvicinandosi all'amica -Non guardarci così, okay? Siamo ancora tutti qui e stiamo ancora tutti bene.-

Angelina non trattenne le lacrime e Alicia fece una cosa che spiazzò quasi tutti.

La abbracciò.

La abbracciò tanto stretta che Angelina riuscì a stento a ricambiare l'abbraccio, ma sorrideva fra le lacrime.

Fred fece un cenno con la testa a George, indicandogli Angelina, ma lui scosse la testa. Il fratello non sapeva quello che era successo fra di loro, ma il calcio che Fred gli diede sugli stinchi gli fece capire che non gli interessava nulla.

George apprezzò il gesto e si alzò a sua volta, diretto verso Angelina.

La fece mettere in piedi e Alicia si fece da parte, tirata via dalla mano di Katie che non lasciò la sua neanche dopo.

George strinse teneramente a sé Angelina, il cuore che batteva all'impazzata per la prolungata astinenza dalla ragazza e lei lo abbracciò stretto, appoggiando la testa sul suo petto, proprio all'altezza del cuore.

-Sapete la cosa davvero strana?- se ne uscì Fred, non guardando verso George e Angelina -Che l'unico che dovrebbe essere davvero triste e sofferente è lì, in ginocchio, a tenere la mano a Katie.-

Tutti guardarono Oliver che era effettivamente sulle ginocchia per arrivare all'altezza di Katie, seduta sulla sedia.

-Perché dovrei essere triste?- Poi ci ripensò -Cioè, sì, è ovvio che sia anch'io triste e preoccupato, ma perché dovrei esserlo più tutti?-

-Perché sei sempre quello che piagnucola di più?- suggerì Lee con un sorriso.

-Perché sei l'eterno pessimista?- ipotizzò Alicia, sorridendo anche lei.

-Perché pensi sempre alle peggiori conseguenze possibili?- diede manforte George, continuando a stringere Angelina.

-Nono, errore.- disse Fred, muovendo la testa a destra e a sinistra per dare enfasi -Perché, forse ti è sfuggito, ma il campo di Quidditch verrà distrutto. Il tuo amato e prezioso campo di Quidditch verrà raso al suolo. Boom! Niente più Quidditch ad Hogwarts. Nada. Finito.-

Oliver, che aveva assunto un'espressione più rassegnata che infastidita, attese che l'amico finisse e poi replicò.

-Quel campo di Quidditch significava tanto perché mi aveva portato voi. Quindi fino a quando saremo amici, niente potrà essere così difficile da accettare.-

Katie si spinse in avanti per saltargli fra le braccia, mentre Alicia, ancora in piedi, fece un sorriso prima di guardare Lee che le fece l'occhiolino.

-Ahhh, ma dai! Non vale dire qualcosa di così carino per ottenere consensi. Sei sleale, Capitano!- Fred rise e scosse la testa -E io che volevo sdrammatizzare torturandoti un po'!-

Oliver prese in braccio Katie prima di sedersi sulla sedia con lei sulle sue gambe.

-Sono diventato immune ai tuoi attacchi, Fred. Dovrai pensare ad altro la prossima volta per sconfiggermi.-

-Non vedo l'ora.-

Katie corrugò la fronte e si schiarì la gola per la seconda volta.

-Ohoh.- dissero all'unisono i gemelli e la piccola sorrise.

-Mi spiace rovinare l'atmosfera, ma c'è un'ultima cosa che devo dirvi. Una cosa che non ho detto neanche ad Angie ed è necessario che lo sappiano tutti.-

Katie prese un bel respiro e poi disse.

-Domani sarà la nostra ultima notte prima che tutto quello che ho visto avvenga. La battaglia è prevista per dopodomani.-

Fred buttò rumorosamente fuori l'aria e diede un'occhiata a George e ad Angelina, ancora stretti l'uno all'altra.

Alicia si avvicinò ad Angelina e la strinse, sentendo poi George accogliere anche lei fra le sue braccia.

Katie, una mano stretta ad Oliver, si unì all'abbraccio e Oliver non riuscì a non passare un braccio sulla spalla dell'amico George.

Lee allargò le braccia, cercando di chiudere tutti insieme i suoi amici attorno a sè, ma riuscendo solo a toccare Angelina e George, mentre con una mano accarezzava i capelli di Alicia.

George fece cenno a Fred di avvicinarsi e lui non se lo fece ripetere due volte. Gli si mise accanto, per stringerlo a sé, mentre con l'altro braccia toccava la pulce e Oliver. Solo con la punta delle dita riusciva ad arrivare alla sua protetta che, scostandosi i capelli biondi dal viso, si allungò per prendergli una mano.

Poi quasi sobbalzò.

Perché Angelina, che fino a qualche minuto prima aveva tenuto le braccia ancorate al petto di George, aveva liberato un braccio per avvicinarlo a sé e gli stava sorridendo.

Fred guardò il fratello che stava sorridendo anche lui, nonostante tutti i trascorsi di lui e Angelina.

E in quel momento nient'altro era importante: né la guerra, né Voldemort, né l'impresa impossibile di Harry, Ron ed Hermione.

Quello era importante, la sua famiglia, i suoi amici, lì stretti in un unico abbraccio, sette cuori che battevano all'unisono.

Tutti insieme.

Probabilmente per l'ultima volta.

 

 

Spiegazioni, varie ed eventuali:

Lo so, sono una persona orrenda.

Non aggiorno da più di un anno e, nonostante abbia delle ragioni, non sono poi così valide.

Perché sì, ero in Erasmus nel periodo dell'ultimo aggiornamento, ma sono tornata a giugno e avrei potuto aggiornare.

Solo che, fra esami da sostenere, esami da farmi riconoscere, matrimoni (non miei xD) e ricerca del relatore per la tesi, non ho avuto tempo.

O meglio, nonostante questo capitolo fosse pressoché pronto da cinque mesi non mi convinceva del tutto e non ho mai avuto tempo di rivederlo.

Quindi, solo ora, here I am.

Innanzitutto anticipo che fra la fine di questa settimana e la prossima posterò un altro capitolo, visto che devo farmi perdonare.

Poi, per tutto giugno sarò fuori dall'Italia, quindi proverò a postare almeno altri due capitoli prima della partenza. Vorrei almeno pubblicare la prima parte della guerra, ma non so quanto sia carino tenervi sulle spine per un mese...

Ci penserò comunque xD

Passando al capitolo, è quasi del tutto dedicato alla guerra e a quello che l'Ordine sta facendo per salvaguardare tutti.

L'idea che Lupin e Kingsley abbiano confidato quel segreto al gruppo non penso sia del tutto OOC, visto che, appunto, i gemelli erano già stati coinvolti con la storia della profezia nel quinto libro e visto che la loro famiglia è praticamente quasi del tutto coinvolta negli affari dell'Ordine. Fatemi sapere se l'avete trovata più OOC o IC, non so.

Che Katie avesse del sangue di Veggente era chiaro fin dai primi capitoli e quindi questa cosa è, diciamo, servita al gruppo per scoprire qualcosa di più.

Non molto, proprio perché Katie non è molto propensa allo studio della Divinazione, ma qualcosa è venuto fuori e probabilmente verrà fuori anche nei prossimo capitoli.

Importante, è venuta fuori la data della guerra, quindi il prossimo capitolo si concentrerà sull'”ultimo” giorno del gruppone.

Ci sono ancora delle questioni in sospeso, soprattutto fra le coppie di fatto e non, e vedremo cosa salterà fuori.

Jared e Alicia si sono lasciati. O meglio, presi una pausa.

Posso spoilerarvi che sarà una pausa breve, nel senso che già dal prossimo capitolo si capirà bene la scelta di Alicia, se tornare da Jared o tornare da Lee.

E sì, Alicia ha ammesso di amare ancora Lee. Nessuno ne sarà preso, immagino.

Penso di avervi detto e/o chiarito tutto. Come sempre potete chiedere e/o esprimere qualsiasi dubbio, perplessità, anche insultarmi se volete xD

Scherzi a parte, ringrazio, tutti, tutti quelli che leggono, recensiscono o danno una semplice occhiata a questa storia infinita <3

E scusate ancora per la luuuunga attesa. Mea culpa (_ _)

A presto (lo dico sempre, lo so!) :3

   
 
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