Videogiochi > Final Fantasy X
Segui la storia  |      
Autore: Erika    20/08/2003    9 recensioni
Come si convive con la difficile realtà di una perdita? Fanfiction di Final Fantasy X.
Genere: Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

... Despues

Autore: Erika

Disclaimer: i personaggi di Final Fantasy X non appartengono a me, bensì alla Squaresoft, che è proprietaria di tutti i diritti riguardanti questo gioco. Di conseguenza questa storia è stata scritta per puro divertimento, senza alcuno scopo di lucro.

Note dell'autrice: innanzitutto, leggete questa fanfiction solo dopo che avrete giocato alla fine di Final Fantasy X. Pena: non capire niente.
Poi ... beh, volevo solo dire che dopo aver visto la fine, che ho trovato meravigliosa a drammatica come poche altre cose, mi è venuto naturale voler scrivere questa fanfiction. So che forse non sarà un capolavoro, ma io lo trovo un lavoro abbastanza riuscito. Sarei contenta se voleste lasciarmi qualche recensione per dirmi cosa ne pensate di questo mio lavoro, e comunque, vi ringrazio sin d'ora per esservi presi la briga di leggerlo.
Ah, il titolo della fanfiction è in spagnolo, la mia lingua madre .. despues significa 'dopo' .. in questo caso, dopo la fine del gioco.

 

... Despues
fanfic di Final Fantasy X scritta da Erika

 

TAP       TAP    TAP              TAP

Ho i piedi che penzolano giù dal molo. 

TAP        TAP  TAP       TAP

Li sto sbattendo contro il muretto.
Così ... senza un ritmo preciso. Il ritmo premette un ordine; una logica nelle cose che in questo momento mi sembra totalmente assente in tutto quello che mi circonda.

TAP

Smetto all'improvviso. Il suono mi ha d'un tratto innervosito, irritato ... perciò ho smesso.
Era in mio potere smettere, quindi l'ho fatto.
E' incredibile il numero dei fatti che posso controllare, così come è straordinaria la totale inutilità di tutto quello che è sotto il mio potere.
Quasi quanto l'immensità delle poche cose su cui non riuscirò mai ad avere un dominio.

Sto piano piano arrivando dove vorrei arrivare.
Scusami per le strade contorte che prende la mia testa, ma sento che se andassi troppo veloce, mi sentirei male.

E' passata una settimana, e fino ad adesso ho vissuto cercando di ignorare quello che è successo, l'evento che tanto avrei voluto fermare, eppure che non ho potuto impedire.
Non volevo ricordare, mi rifiutavo di ragionarci sopra, di farmene una ragione.

E' per questo che sono qui.
Per farmene una ragione. Devo, per andare avanti.
Altrimenti, so che non riuscirei a soffocare l'irrefrenabile desiderio che sento di lasciarmi tutto dietro ... basterebbe un piccolo movimento in avanti e finirei nelle braccia del mare, insieme a te.

Ho capito che la situazione era insostenibile quando ieri ho avuto per la prima volta questo tipo di pensiero, sopra il ponte della nave di Cid.
Ho pensato che un passo in avanti mi avrebbe portato nel vuoto, fra le tue braccia, annullando ogni mio problema.
Problema? E' stato il mio successivo pensiero. Quale problema?, mi sono chiesta da sola.

E da sola avrei voluto schiaffeggiarmi per essermi domandata una cosa così atroce.
Come quale? Sto già dimenticando? Dimenticando ... cancellando dentro di me ... te?
Tu, con tutta la sofferenza, ma soprattutto tutta la gioia che hai portato nella mia esistenza?

No, così ti ucciderei due volte, e questa volta, con le mie mani. Non posso ucciderti proprio io, proprio io, in cui avevi così tanta fiducia.

Perciò sono venuta qui.
Per risolvere il problema.

Non ci sei più, eccolo il problema.
E io sono morta dentro, da quel giorno di una settimana fa. Vivo, mangio, dormo, ma ho come l'impressione che la mia vita sia un noiosissimo film che non ho alcuna voglia di continuare a vedere.
Ma so che, decidendo di andarmene dalla sala, disonorerei in verità tutto il coraggio, la volontà, la forza che tu invece hai sempre risposto in tutto quello che hai fatto per me.

Anche se .... c'è qualcosa che mi disturba ancora di più della tua sparizione.

Un sogno.
E' questo quello che eri?
L'ho sentita uscire dalle tue labbra questa parola.
Sapevi che un sogno è sinonimo di illusione, di irrealtà, di non esistenza?

E' come se dicendo così, avessi negato il fatto stesso di essere esistito.
Quanto avrei voluto che non l'avessi detto ... hai reso le cose molto più difficili.

Se eri un sogno, era un sogno quella favola in cui ho vissuto mentre eri qui?

No ... no. Per favore, no.

Non so nemmeno chi sto implorando ormai.
Yevon era solo un essere che aveva come unico scopo il dolore di tutti, per cui, a che Dio mi posso rivolgere?
A nessuno ... a nessuno posso chiedere conforto per questo.
Non a un Dio, non a Lulu, non a Rikku, non a Wakka, non a Kihmari. Non al signor Auron, che come te, se n'è andato.
Sento che loro vorrebbero potermi dare conforto, ma lo stato di apatia in cui sono finita in questi giorni li ha allontanati da me.
E in un certo senso non lo volevo il loro aiuto. Non volevo che continuassero a ricordarmi del problema.

Ma anche loro ti hanno visto; hanno riso con te e di te, quando li sorprendevi con la tua esuberanza; si sono sentiti, come me, rinfrancati dal tuo coraggio.

Se sei davvero un sogno, sappi che hai lasciato dentro tutti noi emozioni molto reali.
E in me ... hai lasciato il ricordo del sentimento più bello che abbia mai provato in tutta la mia vita.

Perciò, anche se può essere dannatamente stupido, adesso voglio piangere per te, anche se sei un sogno.
Ed è quello che sto facendo ... vedi?
Le lacrime.
Cadono e cadono e non vogliono più finire .... per troppo tempo ho cercato di non versarle, ma ora so che, da parte mia, questo non lo meritavi.
Per quello che mi hai fatto provare, queste lacrime te le sei più che guadagnate.
Te lo prometto, di tanto in tanto, verrò qui a versarne qualcun'altra ... da me te le sei guadagnate per tutta la vita.

Mentre piango, scopro che non m'importa più se eri una mia fantasia, o la fantasia collettiva di tutti noi .... sei qui adesso, dentro di me, ed è qui che esisti, se è vero che non sei mai esistito da nessun'altra parte.

Qui, nel mio cuore e nei miei ricordi, e, prometto, che da qui non riuscirai a scappare.

Rido. Le lacrime cadono ancora, ma ora sembrano meno amare. e più rade
Mi sono ricordata ora che probabilmente ti sentiresti intrappolato.
A te piaceva la libertà.
So che non l'hai mai detto, ma si vedeva.
Correvi sempre, senza mai fermarti un attimo. Non sopportavi di fermarti, di non fare niente.
Non ti ci vedo sempre chiuso, anche se la gabbia fossi io.

Va bene, prometto anche che ogni tanto ti lascerò uscire.

Delle lacrime ora rimane solo la riga ancora fresca sulla guancia.
Sei sempre riuscito a farmi ridere nei momenti peggiori.

Ce ne saranno ancora molti di momenti difficili nella mia vita d'adesso in poi.
Sai, mi hanno eletta Gran Maestro di Spira.
Dubito che riuscirò ad avere un'esistenza normale con questo nome che mi pesa sulla spalle.
Sono fiera di riuscire a fare ancora qualcosa per Spira però, e per ora questo sentimento supera la paura di futuri problemi.

Volevo solo chiederti un ultimo favore.

Wakka ... ecco, lui ha detto che la prima volta che ti ha visto, sei spuntato fuori dal mare, come se venissi dal nulla.
Poi tu hai detto... ricordi?... hai detto che se ti volevo accanto per aiutarmi, bastava un fischio.

So che non arriverai, perchè è impossibile.

Ma anche se il paragone che sto per farti adesso potrà sembrarti sciocco, lasciami questo assurdo ragionamento, per favore. Ne sento il bisogno.
Anche .... anche sconfiggere Sin senza l'aiuto dell'Eone supremo era impossibile. 
Impossibile ... lo dicevano tutti, e tutti avevano preferito arrendersi.
Ma noi .. noi, tu, ci hai creduto fino in fondo e guarda adesso .. ce l'abbiamo fatta ... ce l'hai fatta.

Quindi è questo che volevo chiederti.

Anche se sarà inutile, permettimi ogni tanto di stare davanti al mare, come ora, e provare a chiamarti di tanto ... se non proprio tu, sono convinta che mi arriverà almeno la tua forza.

Beh ... e poi ... non si sa mai.

Sono un'illusa, ma di te hanno detto lo stesso in molti durante il nostro viaggio ... quindi ... pari.

Non puoi proibirmelo.

Forse non me lo proibiresti, lo so, però sono convinta che non ti piacerebbe che stessi qui a sentirmi triste pensando a te ... è solo per questo che te lo chiedo. Ma non mi sto compiangendo, non devi preoccuparti.

Questa è solo ... la mia ... illusione innocente.

Alzo lo sguardo e guardo in lontananza, verso l'orizzonte immenso del mare.

Appoggio le dita agli angoli della bocca, e le infilo un po' dentro, come mi avevi insegnato, poi sotto la lingua ... e ...

soffio forte.

Inizio a gridare al cielo la mia speranza.

FINE

   
 
Leggi le 9 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Final Fantasy X / Vai alla pagina dell'autore: Erika