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Autore: cecchino_2028    12/05/2016    1 recensioni
Tratto dalla storia:
Eppure quel dolore cieco e sordo si è attaccato al tuo costato, dove un tempo brillava il reattore ARC, e graffia, morde, si fa sentire, il bastardo. Neanche i litri di scotch che hai ingerito sono stati capaci di affogarlo.
Steve/Tony
[Post Civil War]
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Steve Rogers/Captain America, Tony Stark/Iron Man
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A te, perché non leggerai mai questa storia, o qualsiasi altra, ma ti piace ascoltarmi mentre te le leggo.


Mancanza

Fuori dalla vetrata della Stark Tower le luci di New York sono lì a ricordarti che non sei nessuno, quei piccoli puntini luminosi sono un promemoria di come il tuo dolore in quel marasma non sia nulla, là fuori, probabilmente, c'è qualcuno con un dolore più grande del tuo.
E poi perché dovresti provare dolore?

Hai tutto: sei ricco, bello, le donne cadono ai tuoi piedi e buona parte della popolazione mondiale deve ringraziarti per il semplice fatto di essere ancora viva, di poter respirare, lavorare, amare, vivere.

Eppure quel dolore cieco e sordo si è attaccato al tuo costato, dove un tempo brillava il reattore ARC, e graffia, morde, si fa sentire, il bastardo. Neanche i litri di scotch che hai ingerito sono stati capaci di affogarlo.

Sono diverse settimane che ti siedi, spalle al muro, di fronte a quella vetrata e guardi New York, accanto a te lo scotch ed il telefono che il Capitano ti ha consegnato con quella maledetta lettera, quelle dannate parole che hanno segnato, nero su bianco, la fine.

Se la tua, la sua o la vostra, ancora non l'hai capito, fatto sta che è davvero la fine di qualcosa.

Non hai mai trovato il coraggio di usarlo quel cellulare, lo hai fissato notte dopo notte, scolando lo scotch, ma non sei mai riuscito ad afferrarlo.

Oggi, però, qualcosa è cambiato, e no, non perché Rhodey ha fatto un passo in più senza il tuo aiuto, né perché il “bimbo ragno” sta diventando ogni giorno più bravo; no, non è niente di tutto questo, oggi qualcuno ha nascosto lo scudo dalla tua vista.

Lo avevi appeso al muro della camera, sopra il letto su cui tante volte tu e Steve vi siete amati, ma stasera quando sei entrato per la consueta doccia che ti toglie di dosso il sapore di olio motore ed officina, lo scudo non era più lì.

È per questo che stasera, dopo tante altre notti tutte uguali, hai trovato il coraggio di afferrare quel telefono e fare quella maledetta telefonata.

Lui risponde al secondo squillo, gli sfugge un “Tony” che sembra un singhiozzo, ed il tuo cuore un po' si scalda, un po' si stringe, a sentire la sua voce dire il tuo nome.

Vorresti chiedergli perché tra te e Bucky, lui abbia scelto Bucky, perché tra il futuro ed il passato, lui abbia scelto e difeso, in ogni modo, il passato.

Vorresti chiedergli se tutti quei “ti amo” fossero reali e se ricorda quando vi siete scambiati l'ultimo bacio.

Ma il fiato ti muore in gola, chiudi la telefonata senza dire una parola, torni a posare il cellulare a terra ed a portare il bicchiere di scotch alle labbra.

Eravate proprio in quella stanza, lui stava per partire per Lagos per la missione, gli avevi augurato buona fortuna, lui ti aveva baciato con dolcezza sulla bocca, e poi si era infilato nell'ascensore, lo avevi guardato un'ultima volta, non sapendo – come sempre – se sarebbe tornato vivo o dentro una bara avvolta nella bandiera a stelle e strisce, ti eri goduto quell'ammasso vintage di muscoli e dolcezza che potevi chiamare “amore”, non sapendo che non lo avresti più stretto tra le tue braccia, e non perché colpito da una mano nemica, ma – semplicemente – perché inghiottito da un passato in cui sembra voler vivere ancora.

Lo sapevi, lo hai sempre saputo, che quella relazione non avrebbe fatto bene a nessuno dei due, perché un giorno, prima o poi, il tuo Capitano avrebbe trovato qualcosa di meglio, qualcuno con meno problemi di te, non avresti mai immaginato – però – che avrebbe rinunciato a te per un fantasma del passato.

E torni a guardare le luci di New York al di fuori della vetrata, in attesa di qualcosa, nella speranza, vana, di veder tornare il tuo Capitano.




Angolo autrice:
Chi mi segue con una certa assiduità (ma chi?) sa che era un po' che non pubblicavo.
Non è colpa mia, ma gli ultimi mesi (facciamo l'ultimo anno va) sono stati un po' caotici (ammetti semplicemente che tra pigrizia e crisi da pagina bianca non hai avuto tempo, modo e voglia di scrivere).
La storia è nata dall'immagine di cui sopra, non so chi sia l'autore/autrice, se stai leggendo fatti avanti, ti darò i crediti perché, diamine, è bellissima (e sì, insomma, date a Cesare quel che è di Cesare ed a Dio quel che è di Dio).
Sto ancora soffrendo per la fine di Civil War, e sto odiando il Cap. NESSUNO FA SOFFRIRE IL MIO TONY STARK, OK?!
Detto ciò, ringrazio chiunque sia arrivato fin qui, rendi felice una povera scrittrice, lascia una recensione, se non vuoi farlo, grazie comunque di aver letto la mia fanfiction, spero ti sia piaciuta.
A presto, spero.
F.
 

   
 
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