Fumetti/Cartoni americani > Adventure Time
Ricorda la storia  |      
Autore: Gloria Lovely    14/05/2016    1 recensioni
Fionna pensa sempre al principe Gommorosa ma allo stesso tempo anche al suo più acerrimo nemico Marshall Lee, tra lei e quest'ultimo accadrà qualcosa che rimarrà nella loro memoria per sempre.
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
[Terza fanfiction di Adventure Time]
Spero vi piaccia!
Buona lettura.
© Gloria Lovely 2016
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cake, Fionna, Marshall Lee
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
- Questa storia fa parte della serie 'I Corti di Gloria | Fanfiction di Adventure Time'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Non puoi odiarmi




 

Ero seduta sul tetto di casa a guardare il tramonto, qualcosa in me stava cambiando.

I sentimenti che provavo per Marshall erano troppo forti, non riuscivo a smettere di pensare a lui.

Mi aveva salvato la vita più di una volta, gli ero debitore.

Ma lo odiavo a morte, si divertiva a stuzzicarmi e a deridere i dolcetti, mi guardava malizioso, forse mi amava.


 

***


 


 


 

"Qualcosa non va, Fionna?" chiese Cake

"Niente. Sto solo pensando"

"Ho capito - disse poi dandomi una spintarella - stavi pensando a Gommorosa"

"N-no, non è vero"

Le mie guance si trasformarono in grandi ciliegie, rosse come non mai.

Gommorosa mi interessava più di ogni cosa al mondo, lo sognavo di notte con un abito bianco scintillante e una rosa rossa in mano.

Era affascinante, non ci sono altri aggettivi per descriverlo.


"Toglimi una curiosità, Fionna - chiese Cake - perché Marshall ti stuzzica sempre? Non dirmi che si è preso una cotta per te"

"Impossibile - risposi con il labbro superiore tremolante - io e lui siamo nemici per la pelle, non nascerà mai qualcosa tra noi"

"Io credo di sì, altrimenti non ti stuzzicherebbe ogni giorno"

Io e Marshall insieme? Mi veniva da ridere e sputare latte dal naso anche se non lo bevevo da anni.

Non lo sopportavo, non perché si divertiva a fare il cretino, perché gli piaceva molto fare scherzi ai dolcetti in particolare ai più deboli di cuore.

Il suo era diventato un hobby.


"Non pronunciare più quel nome - gridai contro Cake - non sopporto di sentirlo o pensarlo"

Lei ridacchiò ed entrò in casa.

Che ci trovava da ridere? Marshall lo odiavo e basta.

 


***

 

 




 

Un tuono improvviso e una strana ombra davanti a me interruppero il mio sonno.

Accesi la candela e perlustrai la stanza, Cake dormiva come un ghiro e se ne fregava della luce emanata dalla candela.

Con le gambe tremolanti, scesi le scale e perlustrai anche il salotto.

Avevo la strana sensazione di essere osservata, non poteva di certo essere Marshall ... o forse sì?

"Che cosa ci fai qui, vampiro decrepito?" domandai colma di rabbia.

"Volevo solo farti uno scherzo, coniglietta" rispose lui.

"Prima di tutto, non chiamarmi coniglietta - replicai puntando la mia spada di cristallo contro di lui - secondo, sparisci da questa casa o ti trafiggo"

Lui cominciò a ridere e sghignazzare, mi tolse dalle mani la spada e la buttò a terra.

"Un'arma del genere non può uccidermi - si avvicinò a me e mi sussurrò - e poi ci vuole una forza grande quando un rinoceronte per uccidermi"

Il suo sussurrare mi faceva paura anzi, tremare dallo spavento. La sua mano gelida era sulla mia spalla scoperta, odiavo essere toccata da lui ma... in quel momento, una sensazione di freddo e malessere mi stava passando lungo la spina dorsale. Era piacevole, fino a un certo punto.

"Tu... essere mostruoso..." sussurrai al suo orecchio presa dalla rabbia e dallo stesso tempo dal desiderio.

Ma non volevo lui, volevo Gommorosa.

"Sarò anche un essere mostruoso, ma sono capace di amare. Fidati" mi disse lui con aria seria.

"Non è vero, non sai amare nessuna donna. Ti piace solamente vederle soffrire..."

"Ingenua - mi prese il mento e mi guardò con occhi infuocati - ancora non hai capito che ti amo?"

"Tu mi ami?"

Abbassai lentamente lo sguardo e chiusi gli occhi.

Ci odiavamo da una vita, solo in quel momento mi confessò i suoi sentimenti. Io non ricambiai, era amore incorrisposto.

"Io, invece, non ti amo. Ti odio e ti odierò per sempre"

"Non puoi odiarmi, tesoro - mi accarezzò la guancia dolcemente - ti si legge in faccia che ti sei innamorata di me e non di quel principino rosa"

"Io voglio il principe, non te" mi liberai dalla sua presa e uscii dalla porta.

Non riuscivo a credere che lui si sia innamorato di me, me lo aveva detto ad alta voce senza fare la classica faccia disgustata.

Il cuore mi batteva forte, forse anch'io cominciavo a provare qualcosa per lui.

 

***

 



 


 


 

Passò una settimana da quell'incontro.

Come al solito, ero sopra il tetto di casa a guardare la luna che, lentamente, saliva.

Non riuscivo a togliermi dalla testa Marshall, lui mi aveva confessato i suoi sentimenti. Io, invece, no.

Cosa potevo dire, di certo non la solita frase del tipo "Rimaniamo amici", ci sarebbe rimasto davvero male.

Decisi di scrivergli una lettera, gliela avrei portata verso mezzanotte, quando sarebbe uscito di casa per fare qualche scherzetto.

Senza farmi vedere, la infilai sotto la porta e mi nascosi dietro un albero aspettando il suo ritorno.

Arrivò e, aprendo la porta, raccolse la lettera e cominciò a leggerla ad alta voce:


 


"Caro Marshall,

scusami per ieri sera, mi sono comportata da idiota. Non è il principe che voglio nella mia vita, voglio te. Non ho avuto il coraggio di dirtelo di persona, per questo ho scritto questa lettera.

Io ti odio, questo lo sai, ma ho scoperto di amarti.

Ti amo perché sai essere dolce, quando vuoi. In questo momento mi trovo dietro l'albero di ciliegio, se vuoi parlarmi.

Baci.

Fionna"



 

Me lo trovai davanti che mi sorrideva, mi prese per mano e mi baciò.

Fu la notte più magica della mia vita, me l'ero immaginata con Gommorosa.

Una notte sotto le stelle, soli soletti.

Invece, mi ritrovo a baciare un vampiro sotto un albero, ma non uno qualsiasi.

Da quella sera in poi, io e lui facemmo coppia fissa.

"Ti amo, Fionna" mi sussurrò poi mentre tenevo lo sguardo fisso al cielo, guardando la costellazione dei Pesci.

 


 

Fine


 

   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > Adventure Time / Vai alla pagina dell'autore: Gloria Lovely