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Autore: Lello2000    15/05/2016    3 recensioni
(spin-off di Origins)
Due bambini si trovano a dover compiere la scelta più dolorosa. Separarsi per sempre. Ma, come dice il proverbio, la speranza è l'ultima a morire
Genere: Drammatico, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Due bambini si trovano in un luogo sconosciuto. Non sanno come ci sono arrivati, né perché sono lì. Sanno solo che sta per succedere qualcosa, qualcosa che sconvolgerà per sempre le loro vite. Qualcosa che nessuno voleva dovesse mai arrivare, ma purtroppo è successo.
 
“F-fratellone c-che fa-facciamo?” chiede tremante un bambino all’altro. Sono entrambi splendenti, quasi come se fossero fatti di luce. Si riescono a distinguere solo i caratteri del viso: non indossano alcun vestito, ma non si vede niente dei loro corpi. Del resto sono spiriti “Non lo so, fratello, ma dobbiamo aspettare. So solo questo. Se ti fai prendere dal panico peggiori solo la situazione. Quindi datti una calmata e smettila di piagnucolare” risponde pragmatico l’altro bambino.
 
 Il primo bambino, tuttavia, è ben lungi dal calmarsi; le lacrime continuano a sgorgare copiose dal suo volto, con grande disappunto del secondo “Ma insomma ti vuoi calmare? Non sta succedendo niente. Adesso tutto finirà, ti rompi sempre la testa per cose da poco. Non so come farò con te”. Ma neanche lui è completamente sicuro che quello che sta dicendo sia completamente vero. Lo ha detto solo per tranquillizzare suo fratello, ma guai se gli avesse detto che non era vero. A quel punto –apriticielo- sarebbe stato tutto più difficile da gestire. Per il momento doveva fingere che andasse tutto bene; almeno suo fratello non gli avrebbe dato problemi.
 
“D-dove siamo comunque?” chiede il primo bambino con voce tremante “Sai che non lo so? Non l’ho mai visto prima questo posto” risponde il secondo bambino con voce interessata. Un tratto che accomunava entrambi questi fratelli  era che entrambi erano sempre pieni di curiosità, sempre pronti a scoprire cosa li circondava, sempre disposti a sapere di più. Il secondo cercava di non darlo a vedere, ma il primo non aveva mica tutto questo contegno. Non che ci fosse poi molto da sapere per loro, almeno in quel tempo. “Ve lo spiego io” dice una voce maschile, autorevole, ma allo stesso tempo rassicurante “AHHH! Chi sei? Fatti vedere!!” grida il primo bambino saltando di qualche metro rispetto a dove si trova. “Ehi, calma, non voglio farvi del male. Sono qui solo per aiutarvi” dice la voce facendosi ancor più rassicurante.
 
Un ragazzo di circa quindici - sedici anni si fa incontro ai due bambini. Porta i capelli lunghi e ramati, ma molto splendenti quasi come se fossero fatti di un qualche materiale prezioso. I suoi occhi ambrati guardano i due bambini come se fossero la cosa più preziosa per lui. Indossava una specie di vestito lungo fino ai piedi, ma aveva anche una sorta di armatura fatta di un metallo all’apparenza molto prezioso, ma nessuna arma da quanto si poteva notare.
 
“Chi sei tu?” chiede il secondo bambino con un vago interesse “Non ha importanza; puoi chiamarmi Yoliah se proprio vuoi darmi un nome” “Ma cosa sei?” “Un angelo. Sono stato mandato qui per avvisarvi” fece un sospiro come se non gradisse quello che si accingeva a dire “Allora, cari bambini. Il peso che vi viene affidato è uno dei più pesanti. Io non so neanche come certe cose possano succedere, ma non sta a me discutere le decisioni prese dall’Alto” altra pausa “ in breve: voi siete gemelli nascenti. Proprio in questo momento vostra madre si trova in sala parto, ma per cause a me sconosciute il parto non sta andando affatto bene. E vi dirò di più: uno di voi due morirà” “COSA?!?!?” strillò il primo bambino “Hai capito bene, caro. Uno di voi due dovrà morire, ma l’altro potrà salvarsi. Credetemi detesto quanto o più di voi farvi questa richiesta, ma devo farvela ugualmente: scegliete fra di voi chi dovrà morire, ma fate in fretta altrimenti rischiate di morire entrambi e trascinare con voi anche vostra madre” “NO! NON Può ESSERE VERO! NON VALE! NON è GIUSTO” strepita il primo bambino con le lacrime agli occhi.
 
Il secondo bambino era rimasto sconvolto quanto suo fratello, ma come sempre aveva assunto un contegno davvero inaudito per la sua giovane età. Infine, con la disposizione di chi si accinge a fare qualcosa al di là delle proprie capacità, si rivolge al fratello usando queste parole “Ascolta fratello. È vero uno di noi due dovrà morire……” “MUOIO IO! Non lascerò che tu ti sacrifichi per me” urla il primo in un estremo atto d’eroismo. Il primo bambino scuote mestamente la testa: suo fratello aveva nobili intenzioni, ma poi non avrebbe mai avuto il coraggio di metterle in pratica “No, lascia andare me fratello” “C-C-COSA?!?!” strilla il primo bambino istericamente “Hai capito bene, lascia andare me” “No! Sarò io ad andare! Io non sono niente, tu mi hai dato sempre una mano. Va tu, nessuno piangerà per me!” conclude il primo bambino con le lacrime agli occhi; il secondo lo guarda attentamente e poi gli fa “Adesso stammi bene a sentire: tu non sei inutile, nessuno lo è. Tu devi nascere, soprattutto per te stesso. Io ti ho aiutato molte volte, vero, ma tu ce la farai tranquillamente. Ricordati solo che nonostante tutti gli ostacoli che incontrerai nel tuo percorso, anche se non ci sarò, tu andrai avanti. Sei più duro di una roccia, solo che non lo dai a vedere. Quindi ora tu nasci e mi dimostri che puoi vivere anche da solo.” Disse fissandolo sempre negli occhi.
 
Il primo bambino esitò a rispondere, ma vista la risoluzione del fratello alla fine ingoiò le lacrime e annuì in silenzio. “Yoliah, accompagna mio fratello. Abbiamo deciso che nascerà lui”. L’angelo si avvicinò trepidante ai due bambini e prese il primo “Va, fratello. Non ti preoccupare di me, sopravvivrò” disse il secondo bambino con un accenno di sorriso. Il primo bambino annuì e seguì l’angelo senza mai voltarsi indietro. Suo fratello li seguì con lo sguardo fino a quando non uscirono fuori dal suo campo visivo.
 
“Sei stato molto coraggioso, giovane umano, a sacrificarti per tuo fratello” disse un’altra voce, senza mostrarsi. “Ho solo fatto il mio dovere” rispose il secondo bambino stringendosi nelle spalle. “Il tuo gesto non sarà vano. Sarai premiato. E in quanto a tuo fratello, non temere. Avrò un occhio di riguardo per lui” concluse la voce.
 
 
Angolo dell’autore
 
Sigh, che tristezza (soffiandosi il naso) ç_ç
 
Cos? Siamo in onda?!?! (butta via i fazzoletti)
 
Allora carissimi. Questo era uno spin-off di Origins, anche se in realtà è ambientato prima.
 
E adesso domanda da 100 mila euro: chi sono secondo voi i due bambini? Dai che lo sapete :D
 
Comunque spero che come al solito la storia vi sia piaciuta, recensite e ciao!
   
 
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