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Autore: DadaOttantotto    18/05/2016    2 recensioni
[Squadra Mobile]
[Storia partecipante al Contest 'Il telefono', indetto da MontyDeeks sul forum di Efp]
Magari chiamerà Maura. Sì, ci riproverà un'altra volta. Anche se lei non risponderà - non lo fa quasi mai - e si ritroverà a parlare con una voce registrata. Ma non può farne a meno: è sua figlia. E gli manca da morire.
[Roberto Ardenzi/Maura 'Mauretta' Ardenzi; Preshow]
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Troppo lontano, mai irraggiungibile

[Storia partecipante al contest 'Il telefono', indetto da MontyDeeks sul forum di Efp]


È stata una di quelle giornate che sembrano non finire mai.

C'è stato un omicidio, una ragazza di appena diciotto anni. Per Roberto è stato difficile non rivedere Mauretta in quei capelli biondi, in quegli occhi chiari che non vede già da un po'. E si è sentito mancare la terra sotto i piedi mentre l'aria sembrava non voler riempire i polmoni e il cervello vagava tra ricordi e scenari immaginari troppo spaventosi.
È in giorni come questo che Roberto si sente solo. Francesca è volata in Australia, portandosi via Michele e Francesco. Mauretta si è trasferita a Milano per seguire i corsi di Psicologia all'università. La casa è troppo grande per lui, piena di ricordi ma priva di vita. Gli mancano tutti, anche Angela, e a volte vorrebbe non essere tornato a Roma; in Sicilia1 le cose andavano bene, aveva ancora una famiglia.
L'indomani il telefono giace sul tavolino dove lo ha lasciato la sera prima, impaziente di permettere all'acqua calda della doccia di lavare via quella brutta sensazione. È come se lo aspettasse. È come un invito a fare ciò che continua a fare da una settimana.
Magari chiamerà Maura. Sì, ci riproverà un'altra volta. Anche se lei non risponderà - non lo fa quasi mai - e si ritroverà a parlare con una voce registrata. Ma non può farne a meno: è sua figlia. E gli manca da morire. Non sono in ottimi rapporti da un po', la responsibilità è sua e si sente in colpa, perché è il suo lavoro a tenerli lontani. Se lui non fosse sempre così occupato, se avesse più tempo per lei... forse avrebbe potuto evitare che si allontanassero così tanto.
Quando lo schermo del cellulare si illumina, il cuore di Roberto perde un battito.
"Pronto?" risponde subito, senza neanche controllare.
"Robe', abbiamo una pista per l'omicidio di ieri."
Non è Mauretta. È solo Claudio2.
È solo l'inizio di un'altra giornata si lavoro.

Milano3 è bella. Non può dire che non lo sia, davvero, perché è una città che le è sempre piaciuta. Ammira la sua grandezza, la sua bellezza e, deve ammetterlo, anche il suo caos. Un po' assomiglia a Roma, la fa sentire quasi a casa. Il fatto che l'abbia scelta come sede per i suoi studi ha però a che fare con il padre, con la voglia di staccarsi da lui.
Roberto Ardenzi è un poliziotto. A volte è solo quello. Non ci sono orari, non c'è sicurezza. Forse è per questo che Francesca se n'è andata. È certamente per questo che ad andarsene è stata lei. Era stanca di una vita fatta di cene lasciate in frigo, di compleanni persi, di serate solitarie. Era stanca di un padre che non c'era4.
Certo, a Milano è sola. Ha speso la prima settimana cercando di capire come arrivare all'università senza perdersi. Ha conosciuto delle persone simpatiche - la sua coinquilina5 legge libri di stregoneria e ha già tentato di farle bere qualcosa di strano, ma non si lamenta. Ha persino incontrato un ragazzo.
È di lui che vorrebbe poter raccontare a suo padre, pensa mentre tiene il telefono stretto tra le mani, il dito sospeso a un centimetro dallo schermo. Di lui e delle prime lezioni che ha seguito, dei libri pesantissimi che è costretta a portarsi dietro. Vorrebbe avere la libertà di avere una conversazione con lui senza dover rispettare degli orari, senza dover aspettarsi che non risponda. Senza provare rancore nei suoi confronti.
Ora è come se quel piccolo affare fosse un macigno, un peso che aiuta a tenerli distanti. È tentata di premere quel pulsante verde, ma finirebbe per ascoltare il suono ripetitivo e poi la voce elettronica della segreteria. Non vuole un altro motivo per avercela con suo padre.
Mauretta butta il cellulare sul letto e sospira.
Meglio rimettersi a studiare.

Il telefono suona già da un po' quando Roberto riesce a raggiungerlo. Lancia un'occhiata veloce allo schermo prima di rispondere. Quel nome - Mauretta - quasi gli mozza il fiato.
"Pronto?"
"Papà?"
Gli si stringe il cuore a sentire la sua voce. Una voce che, per una volta, pronuncia quella parola senza essere carica di fastidio o rabbia. Vorrebbe chiederle come sta, riempirla di domande sull'università, sulla sua vita, sapere tutto, o perlomeno qualcosa. Ma conosce sua figlia, si innervosirebbe e gli farebbe una sfuriata, magari gli riattaccherebbe il telefono in faccia, e lui non vuole questo. Non adesso che è riuscito a conquistare qualche minuto con lei.
"Ciao, tesoro. Va tutto bene lì a Milano?"
Mauretta si prende qualche secondo prima di replicare. Quando lo fa, il tono è incerto, quasi temesse la sua risposta.
"Non ho lezione venerdì, quindi pensavo... potrei tornare a casa per il fine settimana."
E Roberto si concede di sperare un po' più forte.



Note:
1. 'Squadra Mobile' è lo spin off di 'Distretto di Polizia', nel quale ritroviamo i personaggi di Roberto e Mauretta Ardenzi.
1: Quando Roberto Ardenzi lascia il 'X Tuscolano', lo fa per trasferirsi in Sicilia all'Antimafia. Per poi ritornare a Roma e iniziare a lavorare alla Mobile.
2: Claudio Sabatini (interpretato nella serie da Daniele Liotti). Amico di Roberto, è un vice questore aggiunto corrotto della Narcotici che lavora a stretto contatto con la Mobile.
3: Mauretta si trasferisce a Milano per frequentare l'Università, più precisamente Psicologia.
4: Mauretta è costantemente arrabbiata con il padre sia per il suo lavoro e l'incertezza dei suoi orari (una volta ritorna addirittura a Milano perché Roberto fa tardi per cena) che perché ha scoperto che lui le ha mentito sulla morte della madre.
5: Durante la serie, si vedono Mauretta e Simone, il fidanzato, nella stessa casa; ma non è chiaro se i due convivino o meno.
   
 
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