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Autore: _Branwen_    22/05/2016    3 recensioni
[Iron Bull/FemTrevelyan][Fluff]
«Non ho proprio detto così» disse lei sghignazzando.
«Giusto, me lo hai chiesto per favore, educata come al solito, ma poi mi hai implorato di farti venire; sono questi i “per favore” che amo sentire.»
«Cretino.»
«A tua disposizione. Voltati, lasciami fare una cosa.»
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Il Toro di Ferro, Inquisitore
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Kadan'
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Bound to you
Bound to you


Il tepore invitante del letto, per l’Inquisitrice, era da sempre una tentazione a cui, seppur con difficoltà, riusciva a sfuggire, in un modo o nell’altro, con tutto che spesso si sentisse spossata; il richiamo al dovere alla fine riusciva sempre a farla alzare, cosa che Dorian non mancava di puntualizzare dicendole in modo scherzoso di essere terribilmente noiosa, praticamente “una vecchia incantatrice nel corpo di una giovane ragazza”, stando alle sue esatte parole.
La verità era che, mettendo sempre al primo posto gli altri, Delia aveva dimenticato cosa volesse dire pensare un poco a se stessa, e il letto, assieme alle coperte, volevano farglielo ricordare.
Da quando divideva il letto con Bull, invece, la stanchezza aveva lasciato il posto a una serenità sia nel corpo sia nello spirito, ma non per questo era sopraggiunta la voglia di alzarsi dal letto, anzi: più era il tempo che passava tra le sue braccia e meglio stava.
Non era male, a quanto pareva, mettere da parte il peso delle responsabiltà, di tanto in tanto, permettendo a qualcuno di prendersi cura dell'altra persona, e questo Delia lo stava imparando piano piano.

Bull la sentiva mugugnare nel sonno e sapeva bene cosa stava accadendo: si era svegliata, ma continuava a tenere gli occhi chiusi. Sentire lo stomaco di lei brontolare per la fame gli confermò però questo pensiero.
Non trattenne una risata e si concesse di vederla acciambellata come un gatto, nuda, alzando il lenzuolo; le portò una mano sulla natica e disse elusivo: «Fame, Kadan?»
«Entrambe» fece lei, cogliendo l’allusione.

Bull sorrise: era semplicemente perfetta.

Riluttante, Delia si mise a sedere sul letto stiracchiandosi e tenendo lo sguardo fisso su Bull che la osservava con desiderio, una riproduzione – più leggera e in argento – del pendente di drago – quello che lui aveva al collo invece la giovane lo aveva legato al cristallo del suo bastone – che poggiava sul seno florido, mentre la sera precedente era stato in bella vista sul suo abito da sera, senza vergogna e senza paura di mostrare alla corte orlesiana che la donna al momento più potente del Thedas avesse scelto lui come compagno.

“Io sono suo e lei è mia”.

«Dove siamo? Questa non è Skyhold...» iniziò Delia guardandosi spaesata. Probabilmente, stanca com’era per gli avvenimenti della sera prima, non le sovveniva ancora che erano alla corte di Celene. 

«Siamo ad Halamshiral, ricordi?» fece Bull, rassicurandola, mentre in cuor suo si disse che una volta tornati a Skyhold si sarebbe assicurato che nessuno avrebbe disturbato la maga per almeno una giornata intera, che sarebbe stata dedicata all’assoluto riposo... magari interrotto di tanto in tanto con qualcosa di piacevole, a cui avrebbe provveduto naturalmente lui.
Subito tutto le tornò alla mente, il panico che si fece spazio nel suo animo: «Cazzo, l’incontro con l’imperatrice! È tardi!» urlò la ragazza, colta improvvisamente dal terrore sia di aver dormito troppo sia di essersi dimenticata cose ancora più importanti «Cazzo, cazzo, merda!»
Delia provò a liberarsi delle coperte per andare a vestirsi, ma fu trattenuta a letto dalle mani di Bull che andarono leste sui suoi fianchi, la presa salda, ma delicata.

«Ehi, Kadan, rilassati, va tutto bene» le disse, scostandole i capelli dal volto e dandole un bacio che la fece calmare, poi un altro, e un altro ancora, fino a quando non la sentì rilassata «va meglio?»
«Sì... sì, credo» gli effetti del bacio si fecero sentire, notò Bull, vedendola con uno sguardo rapito «potevi svegliarmi però!» fece lei subito dopo già più lucida, dandogli un pugno sul petto, che non aveva fatto male, gli aveva suscitato solo il riso.
«Ricordi cosa mi avevi detto?»
«No, cosa?»
«Aiutami a dimenticare questa giornata di merda. Sono parole tue, e io l’ho fatto, direi. Ecco perché hai dimenticato anche il resto» il sorriso storto di Bull le fece ricordare gli avvenimenti della notte appena trascorsa, sorridendo a sua volta.
Le dita di Bull le carezzarono il viso, facendola avvampare.
«Non ho proprio detto così» commentò lei sghignazzando.
«Giusto, me lo hai chiesto per favore, educata come al solito, ma poi mi hai implorato di farti venire; sono questi i per favore che amo sentire.»
«Cretino.»
«A tua disposizione. Voltati, lasciami fare una cosa.»

Curiosa, ma fidandosi di lui, Delia diede le spalle a Bull, che iniziò a pettinarle i capelli con le dita.
«Non sono solo bravo a fare nodi» il qunari si sporse per darle un bacio sulla guancia, intrecciandole i capelli.
«Lo sto notando, sai?»
«Mi piacerebbe vederti più spesso coi capelli sciolti, ti donano.»
«Non sono pratici in battaglia.»
«Ma quando combattiamo noi sono eccitanti.»
Girandosi, Delia fissò Bull in viso: aveva capito e lui non poté fare a meno di sorriderle.
«Andata» e lo baciò a lungo, languidamente.
«Andrà a finire che non andremo più dall’
imperatrice così facendo.»
«Aspetterà ancora.»
«Andata.»

[500 parole; prompt: un semplice bacio sulla guancia]



Note: che dire? Si è scritta da sola. Il p0rn con Bull è bello, buono, divertente ed eccitante, ma trovo che questo colosso dal cuore d'oro sia capace anche di dare coccole e tenerezza.
Del resto, i momenti privati rivelano cose sconosciute ai più, no?
La storia è ambientata dopo gli avvenimenti a corte di Halamshiral, la mattina dopo; ho pensato che l'imperatrice come minimo abbia dato all'Inquisizione di che alloggiare, che diamine!
Credo anche che, almeno una volta, chi ha giocato nei panni di un'inquisitrice abbia immaginato di vedere la propria eroina in abiti diversi rispetto a quei vestiti eleganti dell'Inquisizione che sembrano i vestiti del principe schiaccianoci.
Seriamente, sembrano davvero tanti principi schiaccianoci, sono terribili, quei vestiti!
Questa flash partecipa all'iniziativa Sette giorni e tanti Prompt - drabble & flashfic special edition indetta da Torre di Carta.
Spero che vi sia piaciuta, alla prossima!
Barbara
   
 
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