«Sono innamoratissimo»
Crudeli parole.
Li senti? Li senti i frammenti? Le senti le schegge?
Li senti i pianti, i lamenti, le frecce?
Come faccio a tenerli insieme, quei pezzi?
Come faccio, davanti ai tuoi occhi, a non lacerarmi in milioni di milioni di sprizzi piangenti?
Fingere, fingo dacché ho memoria,
fingo un cuore di ghiaccio,
fingo estremo coraggio,
fingo che abbia ancora parole questa storia,
ma la realtà è che non vi è rimasto nulla, se non la mia anima sola.
“Ho visto il Sole”, dirò un giorno,
“ma ne sono rimasta bruciata,
e per questo, vedi, non mi sono mai perdonata.
Da quel giorno non ho più lasciato entrare nessuno,
e sono diventata come ora mi vedi:
un relitto senza più calore alcuno”.
So che il tempo passa, che il vento soffia, spinge le nuvole a morire all’orizzonte
e il mare a danzare in interminabili onde,
so che la Terra germoglia ogni secondo,
so che ogni taglio rimargina, anche quello più profondo.
So che ogni cuore in pezzi un giorno rinasce
e ritorna ad amare, come se la memoria del passato dolore più non lo toccasse.
Ma so anche che i cuori più fragili, i più amari e solitari
conservano una traccia sempre dell’amore che più ardentemente li ha bruciati:
un fantasma, uno spettro, un’ingombrante presenza
che finché avran vita li legherà, mesti e struggenti, a quell’amara assenza.
Sarai tu il mio fantasma?
Sarai tu il mio deterrente dalla vita?
Tu l’eterno unico appiglio?
«Sono innamoratissimo», tu dici.
Ma non di me.
This, this is me in pieces.
[Cassandra Clare – City of Heavenly Fire]
Angolo Autrice: Io e la poesia eravamo due rette parallele, fino a poco tempo fa. Nel senso che non ci incontravamo manco per sbaglio,
Detto questo, vi ringrazio per essere passati da qui, e vi invito a lasciare un parere, qualunque esso sia.
Un bacio,
Aching heart