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Autore: Horses are my life    24/05/2016    3 recensioni
Attenzione SPOILER per chi non avesse visto la 12x24!! cosa ha portato Arizona a quella decisione? cosa ha fatto dopo?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: Arizona Robbins, Callie Torres
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Allora... Ho cercato d'immederimarmi in Arizona. Non posso accettare una fine del genere per loro due,spero davvero in un ritorno di Sara il prima possibile. Nel frattempo ho immaginato ciò, spero sia di vostro gradimento. In toeria la storia avrà più capitoli, ho un paio d’idee a dire il vero ma non sono de tutto certa. Già questo capitolo non mi piace un granchè com'è venuto. Ogni critica/suggerimento è ben accetto!
Buona lettura e grazie in anticipo per il tempo che avete deciso di dedicarmi :)
 
Erano giorni che Sofia le continuava a chiedere perché la Mamma fosse sempre così triste e lei ogni volta si ritrovava a guardare sua figlia negli occhi, gli stessi occhi della donna che più aveva amato, senza trovare una risposta. Cosa poteva dirle? Che la sua mamma era cos triste per colpa sua? Perché le aveva di nuovo spezzato il cuore in mille pezzi? Perché di nuovo non era stata in grado di essere un buon marinaio nelle tempeste?
Agì d’impulso, agì con il cuore: afferrò il portatile e aprì la pagina dell’ American Airlines, inserì tutti i dati necessari e rimase a fissare quel “prenota” per interminabili minuti.
Le stava costando letteralmente tutto trascinare il cursore del mouse su quella parola di sette lettere, sette lettere che sarebbero state la sua rovina. Fece un lungo e profondo respiro, chiuse gli occhi e premette quel dannato tasto sinistro del mouse.
Si alzò dal divano e a passo svelto si diresse verso la cameretta di sua figlia, non voleva pensare a quello che stava per fare, non poteva o non lo avrebbe più fatto.
Fece vestire Sofia e senza troppe cerimonie la trascinò letteralmente in macchina. La bambina dal canto suo aveva capito che qualcosa non andava e si limitò a starsene seduta accanto alla madre senza fare domande; fu la donna a rompere il silenzio una volta giunte davanti la casa di Callie.
<< Avanti… Andiamo a far sorridere di nuovo la mamma… >>

Sofia suonò il campanello e appena la porta si aprì corse tra le braccia della mora che sorpresa e felice la strinse a se mentre rivolgeva uno sguardo interrogativo
alla donna che era davanti a lei.
<< che succede?? >>
<< mmm… biglietti aerei! Riportamela il prossimo week-end e voglio tutta l’estate e gli altri anni scolastici. Voglio il Natale questa volta ma tu puoi avere il prossimo e...Definiremo i dettagli più avanti >>
<> Arizona la interruppe, non poteva fermarsi, doveva continuare prima di cedere lì davanti a lei.
<< cosa? stai dicendo che... >>
<< Ascolta… Lo abbiamo fatto nel modo sbagliato, abbiamo avuto la possibilità di fare le cose per bene ma…. l’abbiamo persa >>
<< Stai dicendo… >>
<< Sto dicendo che… Sofia merita di avere due madri felici. Sto dicendo di essere tutti felici >> 

La bionda pediatra vide gli occhi castani di lei riempirsi sempre più di lacrime che, a stento, stava trattenendo. E poi finalmente Callie le sorrise.
Ecco in quel momento successero contemporaneamente due cose: il cuore di Arizona ricominciò a battere ma andò anche in mille pezzi.
Era felice perché finalmente Callie stava sorridendo e poteva leggere felicità nei suoi occhi ma si sentiva morire perché non era più lei a renderla felice.
<< Grazie >> Callie sussurrò queste parole e in un impeto di emozioni strinse Arizona a se che approfittò dell’inaspettato contato per ispirare un’ultima volta il suo profumo e per perdersi tra il calore del suo corpo.
Quando però sentì gli occhi pizzicarle troppo si stampò il sorriso più credibile che riuscì a fare e sciolse l’abbraccio >
<< Buona notte Arizona e mille grazie >> osservò la sua ex-moglie scendere i gradini e camminare lungo il vialetto, mentre stava per chiudere la porta però fu
fermata da una parola che non le sentiva pronunciare da tanto, troppo tempo.
<< Calliope? >> Di colpo la donna spalancò di nuovo la porta e si ritrovò a fissare il viso stravolto di Arizona, neanche il buio della notte riuscì a celare le copiose lacrime che le stavano riempiendo gli azzurrissimi occhi.
 << Ti prego… sii felice >
>  Non le diede neanche il tempo di rispondere, si girò e salì in macchina il più velocemente possibile.

Stava piovendo a dirotto ed era senza ombrello ma ad Arizona non importava, continuava a camminare puntando dritta alla sua meta.
Arrivò davanti al blocco di marmo grigio e passò le dita sulle lettere scolpite la sopra, incapace di trattenere ancora le lacrime.
<< Ei Mark, come va? Qui non tanto bene sai? … quanto vorrei che fossi qui, renditi conto di quanto sono disperata Sloan, desidero persino di averti tra i piedi >>
disse con un risolino. << Comunque sia Callie ora è finalmente felice e serena, ha incontrato un’altra donna che la rende felice e che non è idiota come me. Una donna che piace anche a me a dire il vero, la carina e perfetta Penny che ora passerà i suoi giorni in compagnia di mia figlia e della donna che amo.
Ti ho promesso che mi sarei presa cura delle nostre ragazze e ti giuro che lo farò ad ogni costo, sempre. Beh salutami Lexie e Derek. E.. Tim se lo hai conosciuto salutami Tim>>. 
Alzò gli occhi al cielo e lasciò che la pioggi si mischiasse alle sue lacrime.
Durante una tempesta aveva tolto il sorriso a Callie, questa volta sperava di averglielo restituito per sempre.
Dopotutto lei era un buon marinaio durante le tempeste.
  
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