Videogiochi > Mad Father
Segui la storia  |       
Autore: HatsuneNMiku    25/05/2016    1 recensioni
Quando la pazzia divora il tuo essere, diventi un vero e proprio pazzo psicopatico.
E se questo pazzo fosse anche un padre?
Sarebbe... un padre pazzo.
Aya è una ragazzina di undici anni, che vive insieme al padre e la sua assistente in una grande villa. Una notte, un urlo disturba il riposo della piccola, e ad urlare era proprio suo padre.
~Un viaggio tra bambole che camminano, tizi senza un occhio, persone inquietanti che parlano da sole, corpi mutilati che ti inseguono,pazzi psicopatici, mogli gelose e molto altro ancora!
Divertitevi!~
||Versione scritta del gioco Mad Father di Sen||
Genere: Avventura, Drammatico, Horror | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alfred Drevis, Aya Drevis, Dio, Maria, Un po' tutti
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

CAPITOLO 7-OCCHI E MANI

 

Tornò dalla ragazza.

-Uhm.. qui ho due occhi.. uhm.. sono i tuoi?-

Non rispose nessuno.

-Non penso possa sentirmi...-

Voleva darglieli, ma come?

Riflettè per molto tempo,seduta su una cassa, pensando a tutti i luoghi che aveva visitato.

Poi si ricordò di aver sentito qualcosa provenire dal camino della stanza degli ospiti, e aveva pensato si trattasse della sua immaginazione.

Poteva anche non essere così, ma provare non costava niente, e inoltre la porta di prima era bloccata.

Salì le scale, evitò i mostri e tornò nella stanza degli ospiti.

Si avvicinò al fuoco, ma non poteva fare nulla se prima non lo spegneva.

I suoi pensieri corsero al laghetto in giardino e al secchio che aveva trovato prima.

Corse a riempirlo e gettò l'acqua sul fuoco.

Notò che era grande abbastanza da poterci entrare, così si mise carponi e scostò la legna bruciata, notando un grosso buco nel pavimento. Sentiva chiaramente la ragazza di prima piangere.

-Quindi questo buco... porta al piano di sotto? Se porta proprio nella sua stanza, posso darle gli occhi-

Tirò fuori il barattolo con i bulbi oculari e lo lanciò di sotto.

Si sentì un rumore di vetro rotto e il pianto cessò.

Aya sperò vivamente di non averla colpita in testa.*

Tornò di corsa nei sotterranei e appoggiò l'orecchio alla porta.

-HO TROVATO I MIEI OCCHI...- gridò la ragazza dall'interno. Per fortuna era viva.

Si sentì un disgustoso rumore, poi la porta si aprì e ne uscì una ragazzina bionda in uniforme scolastica, che si guardava intorno felice.

-Posso vedere! Posso vedere!-

Sorrise e si avvicinò ad Aya.

-Grazie-

Poi scomparve nel nulla.

Nella stanza della ragazzina c'era una leva rossa. Aya la tirò giù e la grossa porta bianca e nera si aprì cigolando.

La corvina entrò e vide che c'era una lunga scala che andava verso il basso.

Arrivata a metà scala, però, l'ambiente cambiò e si ritrovò all'entrata del corridoio.

-Huh..? Non ho appena sceso le scale?-

Provò a lungo, continuando a scendere le scale.

Alla terza volta, aveva già il fiatone e si dovette fermare. Solo dopo qualche secondo notò che non era sola.

C'era una donna dai capelli neri e gli occhi verdi, seduta in un angolo, terrorizzata.

-U-um...- iniziò Aya.

La donna non rispose.

-Potresti aiutarmi ad andare avanti?-

La donna annuì.

-Ho bisogno di andare per salvare mio padre. Quindi per favore, fammi strada-

Lei abbassò lo sguardo.

-Cosa posso fare per convincerti?- sospirò Aya.

D' un tratto quella si alzò e si mise di fronte a lei.

-Huh?- mormorò Aya.

Notando che non poteva concludere nulla rimanendo lì, la ragazzina uscì. Si voltò all'improvviso scoprendo la donna dietro di sé.

-Perché mi stai seguendo?-

Lei non rispose.

-Vuoi andare a casa? Vuoi uscire?-

La donna annuì.

-Lo vedo... vieni con me. Ti porterò fuori. Poi permettimi di attraversare le scale, okay?-

La donna fece di sì con la testa, e Aya sorrise.

Tornò nel vecchio corridoio decisa ad accompagnare fuori la donna, quando si voltò scoprendo che la donna era scomparsa.

-Sarà rimasta indietro?-

Confusa, entrò nuovamente nella stanza, ma ciò che vide fu altro.

 

 

"Huh... questo è ....Io.. Questi sono i vestiti della ragazza..." pensò guardandosi le braccia.

"Cosa succede?"

Provò ad uscire, ma la porta venne aperta prima.

Ad entrare fu suo padre, una grossa motosega in mano.

"Papà!"

-Stai calma-

"..Papà?"

Aya indietreggiò mentre suo padre accese la motosega.

-Ora, possiamo iniziare?-

"C-cosa sta facendo mio padre?!"

-Fammi avere quelle bellissime mani-

"Fermati, papà! Sono io!"

Si toccò la gola.

"Non posso parlare...!"

Indietreggiò e cadde all'indietro.

"Oh no..."

Suo padre si avvicinava sempre di più, la motosega alta sopra di lei.

 

 

Aya rinvenne in corridoio. Si prese molto tempo per calmarsi. La donna le aveva mostrato la sua morte.

Quando si sentì pronta, asciugò le ultime lacrime e tornò nella stanza delle scale.

Sul pavimento c'era il corpo della donna, priva di vita.

La corvina si inginocchiò accanto a lei piangendo un altro po', poi scese lentamente le scale, stavolta riuscendo ad andare avanti.

 

 

Note

Capitolo molto triste :C

*AHAHAH la prima volta che ho giocato ho pensato proprio questo, una riflessione personale la dovevo mettere

Scusate se il capitolo è corto e se le descrizioni sono davvero poche (?)

E’ corto perché da qui in poi comincia una nuova parte, ovvero la più interessante C:

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Mad Father / Vai alla pagina dell'autore: HatsuneNMiku