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Autore: Tinucha    28/05/2016    4 recensioni
"È la mia droga." "La droga crea dipendenza e poi uccide." "Sono già dipendente e sto morendo lentamente." Mercedes mi lancia una tenera occhiata "Tu lo ami." "No." rispondo fermamente, lei scuote il capo "Si, invece."
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jorge Blanco, Violetta
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
Capitoli:
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<< Vi shippo, troppo. >> scoppiai a ridere dando una gomitata a Mercedes mentre le altre risero. Jorge stava parlando con i ragazzi in disparte, bisticciando con Adam ed elogiando Tessa. << Sarà un ottimo padre. >> ritornai a guardare le mie amiche << Sì, lo credo anch'io. >> concordai passandomi lentamente le mani sulle braccia. << Tutto okay? >> << Uhm?! Oh, sì. Sì. >> << Che ti prende? >> domandò Mechi guardandomi profondamente negli occhi << È solo che..mi manca. Mio padre, intendo. Mi manca. >> << Ma lui sta bene >> << Lo so, solo che stavolta sono io a non stare bene >> non rimasi sorpresa quando mi ritrovai soffocata in un abbraccio perché finalmente avevo delle amiche vere. Non sarebbe bastato un 'Vi voglio bene', erano state capaci di raggiustarmi la vita e non sarebbero bastate le parole.




POV MERCEDES
Sghignazzai cominciando a raccontare i vari aneddoti di Martina, e mentre lei arrossiva lanciandomi delle occhiate truci, Jorge rideva sguaiatamente beccandosi altre occhiatacce. << Perché non sapete di quella volta in cui ha indicato dei vibratori saltellando credendo che fossero dei test di gravidanza. >> << Ah sì? Perché non raccontiamo di quando Aprile scorso hai quasi fatto venire un infarto a Xabiani facendogli credere di essere incinta? >> << Quella sarà la serata più indimenticabile della mia vita. >> commentò lui facendomi sedere sulle sue gambe. << Diego più di una volta ha sognato di scopare con Lodovica quando dormiva a casa mia. >> << Ruggero, quanto puoi essere stronzo da uno a dieci? >> sbottò il moro dopo aver ricevuto uno schiaffo sulla nuca, per nulla delicato da parte dell'italiana. << Anche perché tu ti facevi le seghe sulle foto di Candelaria dai tempi delle medie. >> << CHE COSA? >> << No, amore, aspetta posso spiegarti, non è come sembra, non fraintendere. >> << Oh, ma credo sia impossibile fraintendere razza di idiota. >> << Ci credete che Claire non sa fare un occhiolino? >> intervenne pacificamente Smith beccandosi un'altra occhiata poco amichevole da parte della sua fidanzatina << Disse quello che non è capace di stare in astinenza per più di due ore. >> << Oh Smith, sarà critica per i prossimi mesi. >> rise Jorge << Tini non dargliela per almeno due settimane, okay? >> << Impossibile, oramai scopano peggio dei conigli. >> intervenne Facundo appoggiato da Alba. << Presto ci daranno dei piccoli Jortini. >> annuì Macarena abbracciata a Damien << Dei piccoli che? >> << Jortini. Jorge e Tini è Jortini, no? >> sorrisi scuotendo il capo, potevo chiedere di meglio?


POV LODOVICA
<< Allora io vado, bambolina. >> sussurrò Diego ad un passo da me, sedendosi sull'orlo della mia finestra. << Devi proprio? >> incrociai le braccia al petto infastidita facendolo sorridere.  << Non è una buona idea farmi rimanere, sai? >> << E chi l'ha detto che io ho delle buone idee? >> sorrisi sghemba allacciandogli le braccia al collo. << Rimani? >> << Rimango. >> annuì catturando le mie labbra in un famelico bacio. Il mio cuore prese a battere forte mentre le sue dita cominciarono a scorrere sotto la mia maglietta, sui miei fianchi nudi. Rabbrividii, mentre lui deglutiva. Non servirono le parole, bastarono i nostri sguardi ed il modo in cui ci spogliammo lentamente. Fu dentro di me, immediatamente. Lento, dolce, delicato, mentre con le labbra sfiorava la pelle sensibile del mio collo. << Ti amo, Lodovica. >> sussurrò al limite, irrigidii le gambe pronta a seguirlo. << Mai quanto potrò amarti io, Dominguez. >>



POV RUGGERO
La guardai mordendomi la lingua, le sue labbra tremavano, i suoi denti sbattevano ed i suoi occhi luccicavano. << Ho-ho freddo. >> balbettò rannicchiandosi sul suo letto. << Credo che tu abbia l'influenza. >> ammisi sorridendole << Ma no, non è giusto, così non potremo stare insieme! >> borbottò facendomi sorridere. Lanciai le mie scarpe nell'angolo della camera vedendola aggrottare la fronte << E questo chi lo ha detto, rossa? Fammi spazio avanti, ti stringerò a me per tutta la notte. >> << ..o anche per sempre. >> balbettò accoccolandosi al mio petto quando mi feci spazio sotto le coperte al suo fianco. << ..ed oltre. >>



POV DAMIEN
<< Hai messo Adam a dormire? >> << Sì, è crollato dopo cena. >> << Ti ricordi la paura alla prima ecografia? >> << Beh, anche alla seconda, alla terza e alla quarta.. >> sorrise facendo scontrare dolcemente il suo naso col mio. << Che ne sarebbe stato di noi se avessimo anche solo pensato di non tenerlo? >> << Non voglio neanche immaginarlo. >> scosse il capo stringendomi forte a se. << Ti amo, Damien. >> << Oh Macarena, non dirlo a me che io ti amo da quando hai urlato in quella piazza perché eri ubriaca come una spugna. >> mi inumidii le labbra guardando la sua bocca. Rossa e peccaminosa. << Che facciamo adesso? >> << Di certo non dormiamo, Lauretta. >> sussurrò sorridendo sulle mie labbra. 



POV ALBA
Mi distesi sul letto di fianco a Facundo che sorrise portandosi una mano dietro la nuca e guardandomi. << Abbiamo una famiglia davvero grande. >> si morse il labbro annuendo << Non potremmo fare a meno l'uno dell'altro, ma sappi che delle rimpatriate di famiglia sarete voi donne a lavare i piatti. >> gli lanciai un'occhiataccia << Maschilista del cazzo. >> << Che hai detto? >> domandò minacciosamente voltandosi di colpo, finendo a cavalcioni su di me, bloccandomi i polsi. << Che sei un maschilista del cazzo. >> rabbrividii quando spinse il suo bacino verso il mio, contro la mia volontà lo inarcai andandogli incontro e facendolo sorridere sghembo. << Vediamo se riesco a farmi perdonare Signora Gambandé. >> in un attimo le sue labbra furono sulle mie. Amarlo più di così? Impossibile.



POV SMITH
<< Sei malvagia, sai? >> guardai storto Claire che avvolta in una camicia da notte striminzita, che lasciava ben poco all'immaginazione mi venne incontro ancheggiando. << Come mai? >> << Non pensare che non ti scoperò, perché non sarà così. >> la avvisai alzandomi di colpo dal letto, avanzando verso di lei che indietreggiava finendo schiacciata contro la parete. Posai entrambe le mani di fianco la sua testa guardandola negli occhi. << Claire, Claire, Claire..hai idea di contro chi tu ti sia messa? >> sussurrai ad un passo dalle sue labbra facendola deglutire. << Perché il fatto che io ti ami, dolcezza, non cambierà le carte in tavola. >> attimi di silenzio regnarono nella stanza << Mi ami? Tu mi ami? >> domandò sorpresa, sembrava una bambina, una bambina che io stavo trasformando. << Non cambiare, okay? Sono stronzo, ed irrisolvibile, ma rimani bambina, per favore. >> sorrise scuotendo il capo e saltandomi al collo. << Ti amo anche io, Smith. >> e dannazione, non avevo mai sentito una frase più bella al mondo.



POV MECHI
<< Non ho la forza di stare in piedi, credo che ripulirò domani questo casino. >> ammisi guardando Xabiani che mi prese a sacco di patate in spalla. Risi dandogli dei pugnetti sulla spalla. << Ma che fai? Mettimi giù, scemo. >> << Sei stanca per ripulire, bionda, non per amare e farti amare. >>




POV TINI
'È che la mia vita è cambiata così radicalmente'
'In che senso?'
'Nel senso che adesso mi ritrovo a controllare un ultimo accesso su Whatsapp' 
'Grazie per la fiducia, piccola'
'Mi fido di te, la mia pelle chiede disperatamente i tuoi baci' arrossii involontariamente per cioè che avevo appena scritto 
'Le mie labbra chiedono disperatamente di lambire la tua pelle. Come facciamo?'
'Niente, diciamo alla mia pelle e alle tue labbra di starsene buone'
'E se invece le accontentassimo?'
'Jorge è mezzanotte passata'
'Sì, è mezzanotte passata, ed io sono alla tua finestra' scattai in piedi leggendo il messaggio, avvertendo un leggero ticchettio contro il vetro. Era lì, bello, sicuro, per nulla titubante. Chiusi immediatamente la porta a chiave correndo da lui e facendolo entrare per poi gettargli le braccia al collo e sorridere impossessandomi delle sue labbra. << Dannazione quanto ti amo. >> rise, rise dolcemente attirandomi a se << Beh, allora siamo ad armi pari, mi amor, perché anche io ti amo. >> non esitò nel muovere sicuro la sua bocca contro la mia, non esitò nel far contorcere le sue labbra con le mie. I suoi occhi scuri, affamati del mio corpo. Il mio corpo fremeva, tremava nel disperato bisogno che portasse ancora una volta le sue labbra sulle mie, ma così non fu. Rabbrividii, colpevole il suo sguardo fin troppo intenso. << Oggi, quando eravamo da Mechi, soffrivi per tuo padre, vero? >> << I-io.. >> << Non mi serve chiedertelo neanche, Martina, ti guardo negli occhi e mi riveli il tuo mondo. Quindi niente più complessi. Ti amo davvero, cerca di non dimenticartene. E tuo padre, beh, anche lui ti ama >> sorrisi, felice gettandomi su di lui e legandogli le braccia al collo e le gambe in vita lo sentii fremere. << Facciamo l'amore, adesso? >> tremai ancora. Tremai davanti all'uomo che amavo, mentre con una lentezza asfissiante sbottonava la sua camicia guardandomi negli occhi. Con una mano mi sorreggeva camminando verso il mio letto. << Sì, adesso facciamo l'amore. >> sussurrò rocamente adagiandomici sopra per poi scostare le coperte. Non ebbi il tempo di realizzare che il suo corpo caldo mi avvolse. Le sue dita afferrarono i lembi della mia camicia da notte sfilandomela quando alzai le braccia. I suoi occhi non provarono nemmeno ad abbandonare i miei, e tremavo, tremavo continuamente mentre le sue labbra scendevano sul mio ventre. Dolci, peccaminose, curatrici. Mi morsi le labbra quando sfilò anche i miei slip e lo guardai. Nuda solo per lui che sorrideva come mai avevo visto fare a qualcuno. Uno di quei sorrisi che accompagnava gli occhi. Lo sguardo vivo ed acceso, un'immagine per sempre impressa nella mia testa. Sbottonò di fretta i suoi jeans, aprendoli e liberando la sua erezione pulsante, in un attimo fu dentro di me. Irruente, bisognoso, disperato. Non interruppe il contatto visivo con i miei occhi e le sue dita si intrecciarono con le mie sulla mia testa. Schiusi le labbra consapevole delle emozioni che stavo provando, un vortice mi risucchiava mentre capivo che nessuno sarebbe mai riuscito ad amarmi come ne era capace lui. Le sue labbra contro le mie, i nostri nasi che si sfioravano. << Te amo, mi amor. >> sussurrò boccheggiando e continuando a muoversi dentro di me. Sorrisi, sorrisi come una bambina e liberai una mano portandola tra i suoi capelli e poi giù, conficcando le mie unghie nelle sue spalle larghe. << Yo también,  messicano. >> le mie ferite sembravano essersi ricucite, la mia pelle non era mai stata così luminosa, i miei occhi non avevano mai emanato così tanta luce. Ebbene sì, la ragazza dalla vita imperfetta aveva trovato l'amore.


Smith e Claire ebbero Nicole, la loro bellissima bambina dagli occhi azzurro ghiaccio.
Mechi e Xabiani attesero il loro primo bambini 2 anni dopo.
Macarena e Damien dovettero fare i conti, insieme a Facundo ed Alba dell'amore-odio nato all'improvviso tra Adam e Tessa.
Diego e Lodovica si sposarono pochi mesi dopo aver dato alla luce Josh.
Ruggero e Candelaria andarono a vivere insieme appena raggiunta la maggiore età.
Io e mio padre ricucimmo il nostro rapporto, dopo le sue sedute da Dufrée dove incontrò il suo nuovo amore, Mariana.
Zio Ezequiel e zia Clara realizzarono il loro sogno di avere un nuovo bambino e fu così che nacque Ludmilla.
Io e Jorge? Avemmo una vita felice convogliando a nozze all'età di soli 18 anni ed un amore eterno, con tre splendidi bambini.


ED ECCOCI GIUNTI ALLA FINE ANCHE DI QUESTA AVVENTURA. COME AL SOLITO UN ENORME QUANTITÀ DI GRAZIE A CHI HA SEGUITO, AGGIUNTO TRA I PREFERITI O TRA QUELLE DA RICORDARE LA MIA STORIA, MA ANCHE SOLO A CHI L'HA LETTA.
Un bacio e grazie. ❤️
La vostra Tinucha
   
 
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