Serie TV > Violetta
Segui la storia  |       
Autore: Akeryana    29/05/2016    5 recensioni
Quanto sappiamo di Leon Vergas?
Perché non ci hanno mai detto nulla su di lui? Perché all'inizio della serie lui sta con Ludmilla, ma poi con Violetta cambia?
Perché lui prima è cattivo e poi diventa buono?
Perché prima odia Fran, Maxi e Camilla e poi diventano suoi amici?
Ve lo siete mai chiesti? E se le risposte fossero nel suo passato?
Avrete risposte a queste domande.
Vi do il benvenuto nel passato di Leon Vergas.
Non fatevi ingannare dalle apparenze. Lui che sembra felice è in verità colui che soffre di più. Non perdetevi nella strada, potreste non trovare più la via di casa, per quanto difficile è il sentiero che il nostro protagonista ha dovuto percorrere.
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Diego, Federico, Francesca, Leon, Violetta
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo, Violenza
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Prologo

Mi ricordavo ancora quel giorno. Fu il giorno in cui la mia vita cambiò e anche quella di un bambino, fragile quanto bello, e forte quanto intelligente. 
-Mi sono stancato!- gridò l’uomo attirando l’attenzione di tutti si di se.
-Pablo per piacere calmati, siamo in un ospedale.- quasi lo supplicò Gregorio.
Pablo era un suo caro amico, l’aveva visto nascere e crescere in quei cinque anni. Era il professore dello studio 21, scuola di ballo e canto.
Poi c’era Gregorio anche lui un suo amico. Era un professore dello studio e insegnava ballo. Purtroppo era divorziato da un anno e insieme a lui, attaccato alla sua gamba, c’era il suo piccolo figliolo della stessa età di lui: Diego. 
Appena i due si ricordarono della piccola creatura ancora insieme a loro lo guardarono.
-Diego vai dal tuo amico, tra poco andiamo a casa- gli disse suo padre con un tono gentile per nascondere la preoccupazione.
Diego entrò nella stanza bianca e sentì dei singhiozzi provenire dal letto.
Si avvicinò ma il letto era troppo alto per lui, che aveva solo cinque anni.
Così avvicinò una sedia al letto bianco e ci si arrampicò sopra fino a sedersi sul materasso.
Alzò lo sguardo e vide il suo migliore amico, Leon Vergas.
Povero piccolo, aveva una gamba fasciata, così anche un braccio, una mano e il viso pieno di cerotti. Era pieno di lacrime, sia sul suo dolce visino che su tutti i vestiti strappati.
-Ti fa male?-  gli chiese Diego sfiorandogli il braccio. Leon sussultò e l'amico ritrasse subito la mano.
-Si, tanto. Anche più delle altre volte.- rispose il piccolo, mentre un'altra lacrima gli scendeva dagli occhi smeraldo, che si erano arrossati.
-Perché non vai con Pablo? Perché resti con Felipe?- 
-Perché lui.. Mi fa paura Diego. Mio padre mi fa paura.- ricominciò a piangere e singhiozzare mentre si portava le gambe al torace e affondava il viso tra le ginocchia. 
Diego a quel punto fece l'unica cosa che gli venne in mente, o almeno l'unica che un bambino poteva fare: lo abbracciò, dimostrandogli il suo affetto, consolandolo di tutto il male che gli stavano facendo.
Un uomo con gli stessi occhi e colore dei capelli di Leon, aprì la porta di botto e il bambino cominciò a tremare.
Diego se ne accorse e gli prese la mano, per fargli capire che lui lo avrebbe aiutato, gli starebbe stato vicino. Ma nulla poteva far calmare l'amico di fronte alla sua paura più grande: suo padre.
-Felipe vattene!- gridò Pablo entrando in stanza, furioso come mai.
-Calmati, guarda che qui davanti ci sono Diego e Leon.-  Gregorio gli mise una mano sulla spalla e l'uomo guardò i due bambini, fece un respiro profondo e uscì dalla stanza. Rodrigo prese Diego in braccio e lo stesso Alvaro con Leon.
Fuori i due padri misero giù i figli, Felipe si girò verso Pablo con uno sguardo pieno di sicurezza e cattiveria -Ti ringrazio per essere venuto, ma non c'era bisogno.- 
L'uomo strinse i pugni, Leon si allontanò dal padre, che lo guardava per ordinargli di andare con lui verso casa, corse tra le braccia dell'uomo a cui voleva più bene del padre e iniziò a gridare -Ti prego Pablo portami con te!  Io ho paura di lui, mi picchia, io voglio venire con te!- 
L'uomo pianse e abbracciò il bambino, ma non poteva fare nulla. La legge era dalla parte di Felipe e non poteva farlo arrestare, almeno fino a che Leon non fosse stato più grande, nessun giudice si sarebbe bastato sulla parola di un bambino e tanto meno su quella di due professori.
Felipe prese il figlio per il braccio e lo trascinò fuori, mentre il piccolo continuava a chiedere aiuto, ma tutti sembravano cechi, muti e sordi. 
Pablo continuò a piangere mentre Gregorio cercava di consolarlo, ma era inutile. Cosa poteva fare u 'uomo comune come lui contro uno spietato potente come Felipe? Doveva aspettare... Magari il tempo avrebbe aiutato quel povero bambino, o lo avrebbe condotto verso una via più difficile, una piena di insidie. Voleva solo il bene per quel bambino e la cosa più importante da fare in quel momento era salvarlo.

Nota autore: Hola! Eccomi con la mia nuova storia, non si inizia molto bene vero? Ma tranquilli che cose miglioreranno... O forse no, lo scoprirete leggendo. Ma se avete notato ci sono già mooooolte cose strane: 1) Pablo e Gregorio sono amici; 2) Gregorio sa dell'esistenza di Diego e sono insieme già da piccolo; 3) Leon e Diego sono amici d'infanzia e si conosco grazie a Pablo. Che altro succederà al nostro protagonista? Recensite. Un beso.
  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Violetta / Vai alla pagina dell'autore: Akeryana