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Autore: jasontoddtrash    29/05/2016    1 recensioni
Jason Todd and Tim Drake ! AU ━━━ Where Jason plays the bass and Tim Blushes. Hard.
( . . . ) nell'istante in cui lo sconosciuto era salito sul piccolo palco ed aveva iniziato a strimpellare con cura una bellissima cover acustica di Miss Jackson, accompagnandola con una voce profonda ed intonata, Tim aveva perso il senso di diligenza che tanto lo caratterizzava e aveva finito con il scostarlo di lato assieme al portatile adesso chiuso ed in stand by.
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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tall dark and handsome.
 
 
 

approfitto di questo piccolo spazio
prima della fanfiction stessa per ringraziare
rachele, la quale mi ha sopportata mentre scrivevo
ed ha revisionato questo piccolo esperimento; quindi 
le dedico la fanfiction e vi auguro una buona lettura!
ci vediamo in fondo.



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Questa è la situazione effettiva: Timothy Jackson Drake non ama le discoteche. Nessuno si è mai stupito nel constatare suddetto sentimento nei confronti di luoghi angusti con musica nettamente superiore in decibel al decollo di un aereo, non davvero almeno. Tim Drake ama la tranquillità del suo appartamento, le cuffie del suo iPod e le fusa del proprio gatto ━━ un settantenne nel corpo di un ventenne, o così dice Conner ( e Stephanie. E chiunque altro nella sua cerchia d'amici. ) Quindi risulta difficile credere che il giovane scelga di trascorrere il proprio sabato sera in uno dei tanti locali ( “ Tim è tutto okay? Hai la febbre? Perché non ti stendi? ” ) di sua spontanea volontà senza avere una pistola puntata alla tempia. 

“ Andiamo, Stephanie, smettila con quella faccia. Sei sempre a stressarmi per uscire e quando finalmente te lo propongo io tentenni? ” il ragazzo mantiene un tono piatto mentre abbottona la camicia rossa sino in cima, osservandosi brevemente allo specchio. Una mano va a togliere un paio di granelli di polvere dalla spalla, lasciando intendere quanto quel lato dell'armadio fosse utilizzato. Non che Tim si vestisse male, ma solitamente era un appassionato di t-shirt a tema e jeans comodi.
“ Sì, ingessato così sei pronto per andare alla messa, Tim. Hai davvero bisogno di abbottonarti fino a lassù? Tranquillo, nessuno vedrà la tua virtù da un accenno di clavicola. ” Le parole di Stephanie vengono accompagnate dal ruotare al cielo dei suoi occhi, così come quelli di Tim il quale non si premura neanche d'esser discreto a riguardo; in presenza di Stephanie la discrezione è totalmente inutile, così come la resistenza. Ed è così che dieci minuti dopo e tre bottoni in meno ( “ Tre, Steph? Sul serio? ” “ Silenzio. ” ) i due finalmente escono fuori dall'appartamento, pronti a confondersi tra i ragazzi della loro età. 
“ Ho invitato anche Conner e Bart. Ti dispiace? Gliel'ho accennato per sbaglio e, cito, non potevano perdersi la visione di Tim Drake in tenuta da discoteca. ” Tim si blocca sul posto ed un filo di rossore va a colorare gli zigomi alti e pallidi. C'era un motivo preciso per la sua uscita, ed il ragazzo sperava di limitare l'imbarazzo alla compagnia di Stephanie, ma evidentemente qualcuno dall'alto lo odiava a tal punto da condannarlo ad una serata di gomitate ed occhiatine non appena le sua motivazioni fossero diventate palesi. 
“ No. Nessun problema. ” Affatto. 


 
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La prima cosa è sicuramente la musica talmente alta da esser sentita addirittura a cinquanta metri di distanza. La seconda è la fila apparentemente infinita che si stende per una decina di metri. La lista interiore di Tim denominata ' motivi per cui questa serata è stato uno sbaglio ancor prima di iniziare ' pare riempirsi piuttosto in fretta, secondo la sua modesta opinione. I palmi delle sue mani sono leggermente umidi a causa dell'ansia, e dove solitamente il sorriso di Stephanie riesce a tranquillizzarlo, al momento si aggiunge soltanto alla sua agitazione. 
“ Tim hai l'aria di chi sta per vomitare. Possiamo tornare a cas━━ ” “ No! Cioè━━ è tutto okay, Steph. Sul serio. Guarda! Conner e Bart! ” il giovane riesce a sfuggire al discorso con un calcio d'angolo, usando le gambe lunghe per correre incontro ai due amici, mai stato così felice di vederli apparire dal nulla nel momento più improbabile. 

“ Non era uno scherzo, quindi. Tim Drake davanti ad un locale, ” esordisce Conner con un sopracciglio alzato. Il suo scetticismo è ancora alle stelle, ma per un motivo totalmente diverso: se prima dubitava l'altro si sarebbe presentato, adesso si chiedeva cosa l'avesse spinto ad essere lì. 
“ Forza, andiamo! La fila si sta allungando. Ho sentito che stasera c'è una nuova band che suona. I ' The Outlaws ' o qualcosa di simile. ” Bart ha l'espressione di un bambino davanti ad un cesto di caramelle mentre annuncia la sua scoperta, causando reazioni distinte fra i presenti: Stephanie assume un'aria intrigata, Conner mantiene una facciata d'indifferenza e Tim ritorna ad avere lo sguardo di chi rischia di dipingere le scarpe degli amici con colazione, pranzo e cena di una settimana. Lo sguardo di Conner si punta su di lui con una sfumatura di curiosità e dubbio, ma Tim si appella ad ogni santo possibile e non ricambia l'occhiata, mantenendo gli occhi puntati sulla nuca dello sconosciuto davanti a lui; una volta all'interno dell'edificio andrà meglio. O almeno lo spera. Vivamente. 


 
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Se la musica all'esterno era forte e insostenibile, adesso Tim può percepirla vibrare sotto i piedi e dentro il cervello, svuotandolo completamente da ogni pensiero ed impedendogli di formarne altri. Forse era quello il motivo per cui il volume era così alto, in posti simili. 
“ Io vado al bar, volete qualcosa? ” la voce di Stephanie arriva fioca e quasi incomprensibile, ma la parola ' bar ' risuona chiara e forte a sufficienza da non doversi ripetere una seconda volta. Conner si offre di accompagnarla e Bart è semplicemente troppo emozionato da rimanere fermo in un posto per troppo tempo, quindi decide di aggregarsi ai due. “ Niente, grazie! ” urla di rimando Tim, osservandoli allontanarsi prima di iniziare a scannerizzare il locale con lo sguardo, concentrandosi principalmente sulla zona attorno al palco poco più in là. La sala pare essere abbastanza grande, ma mano a mano che ch'essa si riempie, Tim inizia a percepirla molto più stretta di quant'è in realmente, costringendolo a muoversi verso spiazzi meno angusti ogni volta che inizia a sentirsi circondato da troppi corpi sconosciuti. Il suo continuo muoversi come un'anima in pena, però, viene interrotto nell'istante in cui va a sbattere contro il corpo di qualcuno, il quale sembra essersi piazzato lì di proposito. La prima cosa che i suoi occhi notano è la maglietta bianco sporco, riempita all'altezza del petto da quattro parole ben precise: tall, dark and handsome. Uno sbuffo divertito sfugge dal suo naso, ed una parte di lui doveva aspettarsi che alzando lo sguardo avrebbe trovato lo sguardo glaciale di Jason incastonato in un volto troppo attraente per essere giusto. 

“ Principessa. ”
“ Fuorilegge.* ” 


 


[  flasback, una settimana prima ━━━ Tim amava della buona musica dal vivo, ed ancor di più se quest'ultima si trovava nel suo caffè abituale, accompagnata da una tazza bollente di thé ed il suo laptop acceso ed incentrato sull'ultimo progetto assegnato. Al contrario di molti, Drake, riusciva a concentrarsi anche nella confusione più totale, e se questa ' confusione ' arrivava sotto forma di musica ben riprodotta, il giovane non poteva far a meno di sorridere e lavorare al meglio. L'unico problema, quel giorno, era il musicista stesso. E con problema, Tim non intendeva nulla di negativo, anzi; o almeno nulla di negativo per la sua persona in particolare, ma decisamente negativo per la sua media scolastica. Nell'istante in cui lo sconosciuto era salito sul piccolo palco ed aveva iniziato a strimpellare con cura una bellissima cover acustica di Miss Jackson, accompagnandola con una voce profonda ed intonata, Tim aveva perso il senso di diligenza che tanto lo caratterizzava e aveva finito con il scostarlo di lato assieme al portatile adesso chiuso ed in stand by. La voce del giovane uomo pare velluto, ed il modo in cui le dita pizzicano le corde lo porta ad arrossire leggermente mentre la sua mente si concede un breve viaggio tra le possibilità impossibili. Quei tre minuti e mezzo passano velocemente e allo stesso tempo con una lentezza metodica e piacevole, ed ancor prima che Tim possa accorgersene, si è già alzato in piedi e si sta avvicinando al lato del palco con la tazza ancora calda stretta tra le mani. 
“ I Panic! At the Disco sono la mia band preferita. Sei stato fantastico. ” Le parole sfuggono dalle sue labbra in completa autonomia, rendendosi conto poco dopo che un saluto od una presentazione sarebbe stato un miglior approccio. 
Il ragazzo pare accorgersi della sua crisi interiore, e con un sorriso divertito e alla mano si sistema la chitarra nera sulla spalla, allungando il braccio nella direzione del minore. “ Brendon Urie ha detto lo stesso. Sul fatto dell'esser fantastico, non la prima parte. ” Il musicista ride delle proprie parole, premurandosi poco dopo di presentarsi: “ Jason Todd. Chitarrista e bassista semi-disoccupato a tempo pieno. ” 
Tim rimane immobile per qualche secondo, aprendo e chiudendo la bocca un paio di volte per poi allungare la mano e stringere quella altrui. “ Tim Drake, studente disperato a tempo pieno con tanto di straordinari nei week-end. ” Il suo tentativo di riprendersi dalla scarsa introduzione va in porto, e l'istante in cui le loro mani si stringono un sorriso sincero nasce sul suo volto. 
“ Suoni da molto? Non ti ho mai visto in giro. ” Domanda curiosamente, prendendo poi un sorso del proprio thè con una calma che sino a poco tempo fa non sembrava possedere. 
“ Fuori Gotham, principalmente. Faccio pare di una band e di solito suoniamo a Star City perché il nostro batterista ha delle connessioni lì, ” scrolla le spalle, passandosi una mano tra i capelli neri spettinati a regola d'arte, “ Sabato suono ad Arkham, il nuovo locale verso la periferia. Lì suoneremo pezzi nostri e qualche cover, se ti interessa. Mi farebbe piacere una faccia conosciuta tra il pubblico. Non sarò io a cantare, ma potrai apprezzare la voce di Kori accompagnata dai miei cori. ” 
Tim giurerebbe di starsi sbagliando, ma, per un flebile secondo, gli sembra di vedere dell'insicurezza negli occhi di Jason, prima che questa scompaia in un battito di ciglia, lasciando spazio a quel luccichio convinto sistemato strategicamente a rendere gli occhi cerulei ancora più luminosi. 

“ Siamo i ' The Outlaws ' e gli unici a suonare, quella sera. Adesso devo scappare, ma spero di trovarti là. ” Con la chitarra ben ancorata sulla spalla, Jason inizia a camminare verso il bancone, girandosi all'ultimo solo per uscirsene con uno sfacciato “ ci vediamo sabato, principessa ” accostandolo ad un occhiolino. 
Tim aspetta che l'altro sia fuori dal caffè prima di sospirare ed arrossire una volta di troppo nella stessa giornata, infilando le dita tra i lunghi capelli neri accuratamente sistemati dietro le orecchie. Perso ancor prima di partire. L'attesa ed il sabato stesso si progettavano estremamente faticosi. ] 

 


[ . . . ] “ Fuorilegge. Carino. ” Gli occhi del maggiore corrono lungo la sua figura, indugiando sullo scorcio di pelle pallida lasciata scoperta da quei tre famosi bottoni sbottonati. Tim benedice Stephanie mentalmente, incrociando le braccia al petto. “ Immagino quelli siano il resto della band. Kori e...? ” “ Roy. ” “ Giusto, ” mormora, prendendosi un momento per restituire lo scanner totale del corpo a Jason. La maglietta totalmente azzeccata va assieme ai jeans neri strappati all'altezza del ginocchio, il tutto completato da bermuda neri che avevano visto sicuramente giorni migliori. “ Non stupirti se ti riconosceranno ancor prima di presentarti. ” Esordisce con un sorriso tagliente, abbassandosi di qualche centimetro nella sua direzione, “ Potrei aver parlato di un certo ragazzino appetibile incontrato per caso ad un caffè in centro. ” Da come si portava, Jason, non aveva l'aria di un ragazzo accademicamente acculturato, ma bastava ascoltarlo parlare per rendersi conto che l'apparenza spesso inganna, ed il bassista ne era la prova inconfutabile. 
Tim, in tutto questo, finisce per il diventare tutt'uno con la camicia rossa, ed il suo conteggio riguardante le situazioni degne di arrossamenti vari si rompe, lasciando fuoriuscire tutti i punti accumulati dal bassista in solo due brevi incontri.
“ Io━━ potrei non aver detto nulla ai miei, e temo scoprirai il perché / molto presto /. Chiedo già scusa in antic━━ ”
“ Tim! Dov'eri sparito? Oh. Buonasera. Stephanie Brown. ” La furia omicida di Stephanie compare e scompare con estrema velocità, venendo sostituita con un sorriso tutto denti quando la sua attenzione si sposta su Jason, il quale finisce per fissarla vagamente stordito per i primi tre secondi dopo la presentazione. Tim si permette di ridere dietro una mano, ritornando immediatamente serio nel notare il sopracciglio alzato di Conner puntato nella sua direzione; il ragazzo non aveva bisogno di parole per Tim, ma finisce comunque per rivolgersi a Jason nel suo miglior tono piatto ed espressione affatto impressionata.
“ Quindi sei tu il motivo per cui Tim ha smetto di fare il settantenne chiuso in casa ed ha deciso di venire qui. Conner. E quello è Bart. ” Sotto l'aspetto distaccato, Conner rimane comunque estremamente diffidente nei confronti dello sconosciuto mentre si presenta ed indica il terzo arrivato con il pollice. 
“ Come non detto. ” Borbotta Tim, nascondendosi dietro la stessa mano che aveva utilizzato per mascherare una risata. Con sua estrema sorpresa Jason non si lascia intimidire da nessuno dei tre, e con un sorriso carismatico aggiusta la tracolla del proprio basso come per darsi una qualche forza attraverso lo strumento. 

“ Se non vi dispiace avevo intenzione di essere ancora una volta il motivo di una sua uscita improvvisa. Sabato prossimo? C'è un nuovo ristorante messicano accanto al mio appartamento. Sempre se ti piace il messicano. ” Gli occhi si poggiano prima su ognuno dei suoi amici, finendo ultimamente per puntarsi in quelli di Tim con un che di sfacciato e speranzoso, ignorando la voce di Roy intento a chiamarlo a gran voce. 
“ Mi farebbe molto piacere. ”
“ E' un appuntamento, allora. ”
“ Così sembra. ” Tim infila le mani in tasca mentre sussurra quest'ultime parole, guardandolo attraverso una ciocca di capelli neri sfuggita dal suo posto dietro l'orecchio destro. 
“ Stephanie, Conner, Bart. E' stato un piacere conoscervi, ” nel suo sguardo è palese il senso di sollievo ad ogni cenno affermativo ricevuto dai tre, cosa che lo spinge ad un ultimo gesto di sfacciataggine. “ Goditi lo spettacolo, principessa. Ci vediamo più tardi. ” Le dita lunghe e ruvide scostano la ciocca di capelli sistemandola nuovamente al suo posto, e per la seconda volta gli viene regalato un occhiolino mentre si allontana con portamento fiero e soddisfatto. Quello era il suo mondo e ne faceva parte come un perfetto pezzo d'un puzzle. 

“ Un bassista, Tim? Sai come rendermi fiera, anche se non capisco proprio perché tu ce l'abbia tenuto nascosto! E' così carino. E ti stava letteralmente mangiando con gli occhi. ” Le sopracciglia di Stephanie scattano verso l'alto e poi verso il basso velocemente, rivolgendogli un'occhiata puramente maliziosa. 
“ Esattamente per questo motivo! Se potessi sotterrarmi lo farei. Adesso. ” Nonostante il riscontro positivo e il nuovo appuntamento al quale non vedeva l'ora d'andare, Tim continua comunque a sentire un senso d'imbarazzo profondo attanagliato al suo stomaco. 
“ Sembra simpatico. ” La voce di Conner sovrasta i suoi pensieri, e nel momento in cui si volta nella sua direzione sa che non vi è nulla di cui debba preoccuparsi; non con degli amici così. Bart si limita ad alzare un pollice verso l'alto, mimando un ' figo! ' con le labbra, e Stephanie semplicemente sorride, poggiando una mano sulla sua spalla. “ Forza, muoviti! Va sotto al palco. ” La stessa mano viene usata per spingerlo, ed è in quel momento che realizza di dover dar molto più credito ai suoi amici. 
“ Grazie. ” E così sotto le note di ' This Is Gospel ' Tim si fa spazio fra i corpi, sistemandosi esattamente sotto Jason, il quale lancia un sorriso smagliante nella sua direzione. 

Sì, decisamente molto più credito.



[ * fuorilegge: the outlaws significa ' i fuorilegge ' ergo, Tim prende il soprannome da lì. ] 


 
( note dell'autrice )

E ce l'abbiamo fatta! 
Vi ringrazio immediatamente per aver letto,
sperando di avervi strappato almeno un piccolo sorriso grazie a questi due! 
E' la prima volta che mi avventuro nel mondo DC, e mi auguro di aver reso giustizia al mio amato Jason ed a quell'essere splendido che è Tim Drake. 
Vi lascio dei link utili qui sotto e mi auguro di rivedervi presto.

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