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Autore: KoroSenaiMari    30/05/2016    0 recensioni
"In un momento in cui niente mi entusiasmava, in cui il mondo non mi sembrava altro che una macchia grigia e senza forma che ogni giorno colava stanca su di me, è arrivato il colore di cui avevo bisogno e che ha reso di me ciò che sono.
È stata la nota di un pianoforte a tinteggiare il mio cielo, colorando ogni secondo e rendendolo meritevole di essere vissuto. "
Genere: Drammatico, Generale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Negli anni che trascorsero tra i miei dieci e i miei venti, ebbi la fortuita occasione di conoscere e passare del tempo con una persona che diventò tra le più importanti della mia vita.

In un momento in cui niente mi entusiasmava, in cui il mondo non mi sembrava altro che una macchia grigia e senza forma che ogni giorno colava stanca su di me, è arrivato il colore di cui avevo bisogno e che ha reso di me ciò che sono.

È stata la nota di un pianoforte a tinteggiare il mio cielo, colorando ogni secondo e rendendolo meritevole di essere vissuto.

Colui che mi ha permesso di entrare in questo mondo è stato il maestro più valido che abbia mai avuto, un maestro che prima di insegnare voleva comprendermi e guidarmi, consumando sè stesso pur di farmi migliorare; non ha mai camminato davanti a me dandomi le spalle, ma ha sempre seguito i miei passi rimanendo al mio fianco, avendo cura che non inciampassi nei miei stessi piedi, che così piccoli facevano fatica a star dietro all'impegno.

Nonostante ciò, mai mi ha lasciato solo.

Custodiva un dolore che traspariva dalle canzoni che suonava, tramite le quali dipingeva un mondo che non era in grado di vederlo, un mondo cieco che gli aveva voltato le spalle come una madre rifiuta un figlio malconcio.

La vita gli aveva insegnato che un'azione o una parola di troppo potevano rivelarsi fatali anche per la più benestante e talentuosa persona; ne aveva pagato le conseguenze, perdendo quasi tutto ciò che aveva. L'unica cosa che gli era rimasta era ciò che di più prezioso aveva: un talento naturale che in quegli anni mi ha trasmesso con orgoglio, assicurandosi che lo custodissi gelosamente come il dono più prezioso che egli avesse mai regalato a qualcuno.

Non so se sono stato e sarò all'altezza di tenere alto il suo nome, nonostante lui avesse sempre cercato di convincermi che lo ero; ciò di cui sono sicuro è che porterò per sempre con me i suoi insegnamenti e la gratitudine che non sono mai riuscito a dimostrargli del tutto.

 

   
 
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